Il ventennale di Scary Movie è uno di quegli eventi che non ti aspetti. Eppure, da un giorno all’altro, ti ritrovi a dire la fatidica frase: “sembra ieri che lo abbiamo visto al cinema, ed ecco che sono passati venti anni!” Di fatto la parodia forse più celebre in assoluto del genere horror è oggi diventata a sua volta un vero classico del genere demenziale, al pari di mostri sacri come Frankenstein Jr, capolavoro parodistico del geniale Mel Brooks, datato 1974, ed opere più recenti, quali il dittico, indimenticabile Hot Shots!, leggendarie parodie dei film di guerra, Rambo in testa, datate 1991 e 1993. Eppure è l’intero genere del cinema demenziale ad essere tirato in causa, come l’immarcescibile eptalogia di Scuola di Polizia, oppure la trilogia indimenticabile di Una Pallottola Spuntata che, come scopriremo in seguito, è legata a doppio filo alla saga di Scary Movie. Perlomeno da un certo punto della produzione. Non ci resta che fare i nostri auguri alla serie e ricordarne insieme le cinque opere che la compongono.
Scream di Wes Craven, le origini di Scary Movie
Il titolo del film Scary Movie, in pochi lo sanno, deriva dal working title originale di Scream, pellicola horror seria ideata da Wes Craven nel 1996, che, nelle intenzioni del regista, doveva riportare in auge il mai dimenticato genere degli slasher movie, i cui capisaldi constano di opere quali Halloween di John Carpenter, del 1978, o Venerdì 13 di Sean S. Cunningham del 1980, dove compare per la prima volta il personaggio iconico Jason Voorhees. L”idea di base di Wes Craven è quella di usare una maschera di halloween già esistente, ovvero quella dello spettro vestito di nero e con il volto ispirato al celeberrimo quadro L’Urlo del pittore norvegese Edvard Munch, ed in seguito chiamato Ghostface, piuttosto che puntare su un personaggio originale, come ad esempio Freddy Krueger, da lui stesso ideato in precedenza, per il film Nightmare. Il titolo del quadro originale, Skrik, funge da ispirazione in seguito per il nuovo titolo cinematografico Scream. Peraltro il film parodia è stato chiamato così a pochi mesi dal debutto, perchè il titolo inizialmente scelto era il complesso e citazionistico Scream if you know what I did last Halloween! Un film ideato per un pubblico di nicchia, diventato però oggi un cult.
SCARY MOVIE (2000) Il debutto (col botto) della saga
Il primo titolo della leggendaria saga arriva nelle sale italiane esattamente il dieci novembre 2000, dopo essere stato proiettato in piena estate, a partire dal sette luglio in territorio statunitense. Dietro la macchina da presa e la genesi di Scary Movie si celano non uno ma ben sei autori statunitensi, ovvero i tre Fratelli Wayans, Keenen Ivory Wayans, che firma la regia, Shawn Wayans e Marlon Wayans, co-autori di sceneggiatura e soggetto, ed anche brillanti attori, con la collaborazione di Buddy Johnson e la talentuosa coppia Jason Friedberg e Aaron Seltzer futuri autori di Epic Movie, uscito sette anni più tardi. La pellicola segue passo passo la trama originale di Scream e vede, come in decine di opere di genere analogo, un piccolo gruppetto di teenager costretti a difendersi dagli attacchi di un serial killer, casualmente abbigliato sempre con la celebre Ghostface. Ovviamente le situazioni vengono esasperate e tra discorsi demenziali, citazioni impossibili e parodie di classici della tv quali Dawson’s Creek o Baywatch, oltre a specifici titoli horror quali ovviamente Scream e Scream 2, So cosa hai fatto, Blair Witch Project e Il sesto senso, oltre ad un titolo sci-fi cult come Matrix. Ma la cosa più bella del film è l’impostazione assolutamente “politicamente scorretta” che prende in giro tutto e tutti, inclusi e soprattutto, omosessuali, negri, disabili, ritardati e ciccioni ed ogni fottuta minoranza del cavolo, per usare i termini della pellicola. Con scorregge selvagge, urla, ruttoni e tette al vento, in pieno anno 2000, quasi come accorato omaggio agli anni ottanta e novanta, definitivamente tramontati, in una vera orgia di risate goliardiche e catartiche come pochi altri film comici al mondo! Gli attori appaiono in stato di grazia, e presentano nomi oggi di culto quali la stralunata Anna Faris, la serissima comica Cheri Oteri, la cantante fallita Carmen Electra, il caratterista psicopatico Kurt Fuller e gli stessi Marlon e Shaws Wayans, oltre che un cameo di James Van Der Beek in persona, si proprio l’attore che interpretava Dawson Leery. A fronte di un costo di produzione di poco meno di venti milioni di dollari, il primo titolo della saga incassa oltre trecento milioni di dollari, tra botteghino e diritti dell’home video, diventando, per altro, il film più noleggiato dell’anno successivo.
SCARY MOVIE 2 (2001) anche chi muore gira un sequel!
“No Mercy, No Shame. No Sequel.” Prometteva lo “strillo” della parodia di Scream, e sempre di urli si tratta, ma in realtà la prima indimenticabile opera dei Fratelli Wayans ha avuto ben quattro seguiti, alcuni con un successo di pubblico e critica senza precedenti, altri decisamente di basso tono, come vedremo più avanti. Scary Movie 2, datato 2001, è un classico “more of the same” scritto in fretta e furia per cavalcare l’onda del successo (enorme) del primo titolo. Confermato alla regia Keenen Ivory Wayans, il secondo film vede entrare nel cast diversi nuovi sceneggiatori e soggettisti, autori spesso anche di una singola scena, tra cui Craig Wayans. Del resto, è bene ricordarlo, i Fratelli Wayans sono ben dieci, e quando meno te lo aspetti, ne esce fuori uno nuovo! Un’opera corale dunque, ma con lo stesso potere comico e divertente della precedente. Nel cast vengono confermati diversi attori, prima tra tutti Anna Farsis nell’ormai iconico ruolo di Cindy Campbell, Regina Hall in quello di Brenda, gli immancabili Shawn Wayans e Marlon Wayans, ma anche new entry interessanti come la celebre Tori Spelling o il cameo di James Woods. La follia del film è avere come protagonisti anche personaggi più che morti nel primo titolo, ma che non curanti di ciò tornano allegramente davanti alle telecamere. Il tema del film si sposta stavolta sul parodiare i film delle case stregate ed il dream team autoriale del sequel prende di mira titoli di culto del genere, spaziando allegramente da L’esorcista a The Rocky Horror Picture Show, entrambi film cult del 1973, per arrivare ad IT, pellicola del 1990 tratta da un romanzo di Stephen King, senza tralasciare l’iconico Nightmare di Wes Craven. Non mancano riferimenti anche al di fuori dell’horror puro, come nel primo film della saga, tra cui la filmografia di John Woo, Grosso guaio a Chinatown di John Carpenter del 1986 ma anche serie TV come Charlie’s Angels e Mac Gyver, quasi senza soluzione di continuità. Scary Movie 2 appare però meno ispirato del precedente, ed è quasi un fanservice per gli appassionati del primo, pur con geniali battute demenziali al limite del cattivo gusto e della dissacrazione pura, ovvero quello che davvero piace ai fan storici dell’American Spoof Movie, ovvero la commedia parodistico demenziale di stampo statunitense. Qualcosa nell’aria stava per cambiare…
SCARY MOVIE 3 (2003) Nuova Gestione Zucker
L’ottimo successo al botteghino del dittico composto dalle opere dei Fratelli Wayans ha come risultato un incredibile ed epocale cambio di staff creativo, Squadra che vince, dunque, si cambia completamente! Al posto dei creatori originali subentrano infatti alcuni autori fin troppo noti nel genere sopra citato, ovvero l’American Spoof Movie. Si tratta di David Zucker, qui in veste di regista della terza pellicola, un autore che non ha certo bisogno di presentazioni, poiché facente parte del cosiddetto Gruppo Z-A-Z, ovvero Zucker-Abrahams-Zucker composto dai due fratelli David e Jerry Zucker e dal loro fratello d’arte Jim Abrahams, autori di pellicole demenziali di culto quali L’aereo più pazzo del Mondo del 1980, Top Secret del 1984, La trilogia della Pallottola Spuntata e Rat Race del 2001. Dalle mani del produttore Wayans Bros si passa a quelle di Dimension Films, prima solo editore, che compra i diritto dell’opera, ed assegna il tutto nelle mani sapienti del vecchio volpone, che riveste di una patina completamente nuova il geniale canovaccio ideato dai Wayans. Tranne loro, la maggior parte del cast attoriale viene confermato, con l’aggiunta di due nuove “super bambole” come le definisce il regista stesso, del calibro di Pamela Anderson e Jenny McCarthy, oltre ad attori ben rodati ed iconici del genere stesso, come i veterani Charly Sheen, protagonista di Hot Shots! e Leslie Nielsen in persona! La trama? Ruota intorno ad una misteriosa videocassetta che uccide, in stile The Ring, con strani riferimenti alieni sulla falsariga di Signs. Senza tralasciare riferimenti tra horror e fantascienza a The Others, Matrix, 8 Mile, Minority Report ed Il sesto senso. Il tutto è logico e coerente, ma si rivela solo un pretesto per le incredibili gag messe in scena, e sapientemente scritte da due autori leggendari del genere come Craig Mazin, collaboratore storico del Gruppo Z-A-Z, oggi noto per la miniserie Chernobyl e Pat Proft, ideatore originale della saga demenziale di Scuola di Polizia. Il terzo capitolo è quello considerato da pubblico e critica il migliore della saga, ed è anche quello che la rilancia dopo un episodio considerato sottotono, ma è anche il film che si allontana dalla visione wayansiana per abbracciare il classicismo della demenzialità in stile Z-A-Z, forse snaturando la saga per sempre.
SCARY MOVIE 4 (2006) Capitolo Finale? Neanche per sogno!
Immaginare il quarto Scary Movie come Capitolo Finale della saga sembra quasi una citazione, forse non voluta, ma decisamente calzante, di Venerdì 13, che dopo aver intitolato così proprio la quarta pellicola, ha avuto invece ben sei ulteriori sequel, un remake e persino una serie TV! Il film resta sempre nelle sapienti mani di David Zucker, col grande ritorno di Jim Abrahams in veste di sceneggiatore, accanto ai colleghi di sempre Craig Mazin, anche autore del soggetto, ePat Proft. il titolo appare però manierismo puro, in cui non serve più avere grandi idee, che pure non mancano ed a volte eccellono, ma basta un cast All Stars, con protagonisti originali, inclusi Charly Sheen e Leslie Nielsen, eccezionale nei panni del Presidente degli Stati Uniti, bisogna riconoscerlo, oltre camei importanti quali il pugile Mike Tyson, l’attore hollywoodiano Bill Pullman, antitetico con le scelte anti-hollywoodiane dell’originale visione dei Fratelli Wayans, e James Earl Jones come voce narrante. Senza dimenticare la leggendaria “terrorizzatrice di equini” Cloris Leachman, iconica in Frankestein Jr. La trama è fin troppo coerente e lineare, sulle corde della fantascienza, tra alieni che fanno la parte del leone e pochi mostri messi quasi come atto dovuto. Tra i film parodiati spiccano infatti La guerra dei mondi, The Village, I segreti di Brokeback Mountain e The Grudge. Il titolo sembra a volte mirare verso la commedia, abbandonando le radici demenziali, forse per venire incontro ad un pubblico sempre più vasto. Si ride, certo, ed anche parecchio, ma le risate sono sommesse e complici, piuttosto che sguaiate e senza pudore.
SCARY MOVIE V (2013) L’ultimo urlo di terrore
Arriva nel 2013 l’ultimo, almeno per ora, visto che si parla già di un sesto film, Scary Movie V che segna però un clamoroso autogol. Purtroppo il team produttivo, pur sempre composto dei soliti grandi autori, come David Zucker, qui in veste di sceneggiatore e produttore, avendo lasciato la regia a Malcolm D. Lee, cugino meno famoso di Spike Lee (non stiamo scherzando, davvero!), Craig Mazin, autore del soggetto e lo sceneggiatore Pat Proft. la trama diventa sempre più accessoria ed ormai l’intera pellicola è, ci spiace tantissimo ammetterlo, l’ombra di se stessa. Quasi una parodia della parodia. Difficile capire il motivo di tale disfatta, perché autori ed attori sono tutti di buon livello. Certo, mancano mostri sacri come Leslie Nielsen, purtroppo deceduto tre anni prima, o le protagoniste storiche Anna Faris e Regina Hall, ma Erica Ash, Molly Shannon ed Heather Locklear, col sempre brillante Charlie Sheen fanno un buon lavoro. Eppure il film non decolla. Forse per aver scelto di parodiare principalmente il noioso film La madre, cosa che rallenta il tutto, e le citazioni degli altri film paiono quasi randomiche e collegate tra loro in modo flebile. Nonostante Scary Movie V sia forse il più ricco dal punto di vista parodistico, con ben quattordici pellicole citate! Tra queste spiccano Paranormal Activity 4, seconda macro parodia, e le mini scene tratte da Il cigno nero, L’alba del pianeta delle scimmie, Non aprite quella porta, il remake di Evil Dead di Sam Raimi, Body Bags di John Carpenter, Il mai nato, e persino Cinquanta sfumature di grigio. Davvero un peccato, ormai dello spirito originale della saga non resta quasi nulla. Si ride, ma a denti stretti.
Il ventennale di Scary Movie ci accompagna attraverso due decenni che ha visto la saga nascere tra grandi fasti, evolversi con la gestione che è passata dai creatori originali, i Fratelli Wayans alle ali protettrici del veterano David Zucker, che crea un terzo capitolo scoppiettante ed indimenticabile, inaugurando un nuovo corso. La serie si chiude purtroppo con un quinto film orfano di grandi nomi, tra cui spiccano Leslie Nielsen ed Anna Faris, che diventa l’ombra di se stesso. Tra alti e bassi, comunque, la saga è diventata una vera pietra miliare dell’American Spoof Movie, ovvero la parodia demenziale di stampo statunitense.