Demon’s Souls Recensione: prepare to cry… again

Demon's Souls

L’arrivo della console ammiraglia di casa Sony è ormai imminente e con sé anche l’arrivo di uno dei titoli più intriganti della line-up di lancio. Demon’s Souls è sicuramente uno dei progetti più ambiziosi di Bluepoint Games, la quale ha deciso di riportare in auge il primissimo capitolo (seppure non connesso narrativamente) della celebre serie dei Souls. Tutti gli amanti dell’originale sanno di come il primo approccio “souls-like” da parte della stessa From Software non ebbe successo, paradossalmente. Anzi, addirittura il videogioco venne messo subito in secondo piano e dimenticato, divenendo un reperto di cui ne hanno fruito solo i veri fan che volevano spulciare ogni opera interattiva del genere.

Ben undici anni dopo ci ritroviamo qui, dove addirittura Demon’s Souls è considerato talmente importante da ricevere un Remake ed essere catalogato come una delle offerte più succose della next-gen. Noi di GamesVillage.it abbiamo avuto l’opportunità e l’onore di provare in anteprima la rivisitazione di Boletaria, scoprendo cosa ci potrà mai offrire la leggendaria opera interattiva. E voi, siete pronti? Ebbene, allora preparatevi perché i nemici non scherzano. Ci sarà da piangere.

Demon's SoulsDemon’s Souls: un remake degno del suo nome?

Il lavoro fatto da Bluepoint Games è stato visibile agli occhi di tutti, specialmente grazie a tutti i tipi di trailer a cui siamo sottoposti. Ma si sa: la resa offerta dalla nostra console non risulterà mai pari a quella di un video. Eppure, dobbiamo ammettere che il nuovo Demon’s Souls è un vero è proprio piacere da scrutare. Un vero peccato per il mancato supporto della tecnologia Ray Tracing, però vi assicuriamo che anche nello stato attuale è uno spettacolo per gli occhi.

Una rivoluzione totalmente positiva rispetto all’originale, il quale risultava graficamente tedioso da vedere. Adesso non troveremo più illuminazioni dall’altissimo contrasto o zone in cui è quasi impossibile vedere (grazie, Torre di Latria), a differenza saremo immersi in un mondo cupo e stravolto. Le emozioni che ci ha offerto la rivisitazione di Bluepoint Games sono state molteplici: la fusione tra vecchi ricordi ed attuali eventi ci ha riportato indietro nel passato, facendoci notare dell’enorme passo in avanti che ha ricevuto ogni singolo modello che incontreremo. Alcuni personaggi, e boss, sono stati rivisti in maniera da risultare più godibili al nostro sguardo e, soprattutto, meno tediosi. Due chiari esempi possono essere il Fiammeggiante e Falange. Questi ultimi due erano conosciuti per la loro estrema luminosità, che stonava rispetto all’ambiente circostante ed ai nostri poveri occhi. Soprattutto il primo.

Tuttavia, non tutto è perfetto, e anche in questo caso dobbiamo ripetere questo concetto. Una volta che avremo accesso alle impostazioni, noteremo che ci è concesso selezionare il tipo di resa grafica in “Cinematica” o “Performance”. In breve, la prima garantisce una resa visiva migliore, a discapito del framerate, mentre la seconda svolge la funzione inversa. Davvero un peccato il fatto che l’opzione “Cinematica” risulti quasi inutilizzabile. La suddetta ci permetterà di giocare più o meno sui 30 FPS. Inutile dirvi che, per un titolo come Demon’s Souls, i tempi di reazione e la fluidità sono essenziali. Ragion per cui ci è dispiaciuto non poterne fruire più del tutorial, altrimenti non ci avreste mai potuti vedere finire questa recensione prima del prossimo mese.

In definitiva, sì, nonostante la pecca citata questo è un degno erede del primissimo capitolo. Oseremo anche dire che è questo il modo in cui tutti i Remake dovrebbero essere sviluppati, magari rendendo possibile la giocabilità anche con rese visive dal grado maggiore. Un plauso a Bluepoint Games, la quale è riuscita a portare in auge uno dei “dimenticati” ai suoi tempi.

Eccolo: finalmente un sistema di personalizzazione!

Scherzi a parte, è ormai noto a tutti il fatto che ogni titolo della celebre saga GDR di FromSoftware non abbia un buon sistema di personalizzazione del personaggio. Ebbene, Bluepoint Games pare averci dato dentro con Demon’s Souls, dato che le offerte di customizzazione del nostro guerriero sono molto più ampie di qualsiasi altro capitolo precedente.

Basta la semplice immagine della viandante che ha avuto la sfortuna di essere comandata da noi per capire il livello visivo che ci è stato presentato. La cura per i dettagli è maniacale, al punto che siamo rimasti circa quindici minuti buoni per capire quale potesse essere la combinazione migliore. La scelta è talmente vasta da risultare avvilente ed alcune impostazioni sono talmente specifiche da risultare quasi impossibili da vedere in gioco. Ad esempio, possiamo decidere di mettere delle piccole cicatrici o nevi sul volto del non morto o addirittura decidere l’intensità delle occhiaie.

Le strade sono infinite, ecco perché gli sviluppatori hanno avuto la geniale idea di implementare un ottimo numero di preset, così che è possibile prendere ispirazione da modelli già fatti o sceglierli direttamente, se ci piacciono. Per non mandare all’aria tutto il nostro lavoro estetico, da adesso c’è anche l’opzione di poter nascondere l’elmo, per cui possiamo sbizzarrirci come meglio crediamo e non dover avere paura di nascondere la fatica da noi compiuta per mettere un elmo che ci garantisce più difesa.

Movimenti svecchiati… ma non troppo

Bluepoint Games è davvero riuscita a compiere un’impresa con Demon’s Souls. Sebbene l’avventura sia la stessa, tutti i movimenti dei personaggi e delle armi sono stati rivisti in chiave moderna. Anche qui, bisogna denotare di un netto miglioramento rispetto alla fruizione pubblicata nel lontano 2009 ed adesso vi spieghiamo il nostro punto di vista.

Tutti i veterani già lo sapranno, ma basta guardare diversi video dell’originale per realizzare quanto macchinosi e legnosi risultassero tutte le azioni presentate sul nostro schermo. A volte, diveniva quasi imprevedibile capire le hit-box, sia nostre che dei nemici, proprio perché il comparto tecnico non era stato creato in maniera eccellente. Ricordandoci, ovviamente, che stiamo pur sempre parlando di un’uscita del 2009.

Eppure, la rivisitazione è riuscita a rendere la nostra partita molto più godibile grazie ad un sistema di movimento migliorato… ma non troppo. Senza ombra di dubbio, adesso tutti i moveset delle armi e dei modelli risultano più fluidi del passato. Però dobbiamo anche constatare che non ci troviamo ai livelli di Sekiro Shadows Die Twice o dello stesso Dark Souls 2, in cui ogni input veniva finalizzato in maniera molto più fluida. Fa’ strano dirlo, ma con questa premessa non vogliamo sminuire la scelta dei creatori. La ragione è dovuta al fatto che ogni combattimento è stato reso scenicamente più bello da vedere. Infatti, se noi ci muoviamo in maniera più lenta lo faranno anche i boss e tutti gli altri. L’attenzione data agli effetti grafici ha soverchiato la più rudimentale “perfomance”. Per cui, il feeling degli attachi, schivate e qualsiasi altro tipo di evento saranno un elemento divisivo nella community.

Personalmente, noi di GamesVillage.it ci aspettavamo un gameplay più veloce. Potremmo addirittura dire “arcade” a tratti. Tuttavia, non siamo del parere che la decisione di design possa intaccare il valore complessivo di Demon’s Souls poiché, gamepad alla mano, tutto sommato non ci sono dei veri e propri difetti che ci impediscono di continuare allegramente (e che allegria…).

Battaglie e armi già viste, eppure uniche

Un altro fattore che ci ha colpito in maniera estremamente positiva di Demon’s Souls è stata la gestione dei combattimenti ed il moveset delle armi. La cosa stramba è che entrambe le cose sono rimaste pressoché invariate rispetto all’opera sviluppata da FromSoftware nel 2009.

La stessa Bluepoint Games ha ammesso che la sua rivisitazione avrebbe riportato fedelemente tutti gli accadimenti del primo capitolo. E così è stato. Ma non possiamo toglierci dalla testa la magnifica riuscita in cui è risultato il miscuglio tra vecchio e nuovo. Tutte le boss fight sono rimaste essenzialmente le stesse, ma ci è sembrato di rivivere quel determinato momento come se fosse la prima volta. Chiunque creda che non ci sia alcun tipo di feedback diverso rispetto al Demon’s Souls 2009, ha urgentemente bisogno di provare la versione uscita circa 11 anni dopo.

Uno dei componenti che ci ha instillato questa emozione sarà stato il moveset delle armi. Queste ultime sono rimaste le stesse, da quelle base fino ad altre uniche ottenibili seguendo determinati procedimenti. Come abbiamo detto prima, però, assieme al sistema dei movimenti anche l’equipaggiamento è stato diversificato. Usare una spada lunga, lancia, Claymore e persino lo Spadone della Luna risulterà tutt’altra esperienza. Eppure gli attacchi restano sempre quelli, che magia è mai questa? Sfortunatamente, non lo sappiamo, tuttavia siamo entusiasti di essere entrati a far parte di questo piacevole feedback di cui non possiamo farne a meno.

Le hit-box sono state ottimizzate in maniera decisamente rilevante. Qualche piccolissima sbavatura è pur sempre presente, però se dovessimo tenere conto il livello tecnico dell’ispirazione, allora non possiamo far altro che tirare un sospiro di sollievo. I tempi delle schivate, parry e backstab sono più precisi che mai. D’altronde, tempi precisi portano pro e contro, quindi bisogna imparare nuovamente tutti i tipi di timing e provare piccoli trucchetti appartenenti a run di molti anni or sono.

Demon's Souls

Demon’s Souls torna più punitivo che mai!

Già, la difficoltà è sempre stata alle basi di Demon’s Souls, e di certo in questo remake non è mancata, tutt’altro. Se è una sfida quella che state cercando, allora vi consigliamo di tenere in considerazione il lavoro di Bluepoint Games perché non è un gioco per tutti. L’elemento punitivo fa il suo grande ritorno anche in questa versione. Preparatevi a morire, anche se siete dei veterani.

Tutti i cambiamenti avvenuti in termini tecnici di cui abbiamo parlato poco fa complicheranno la vita anche a moltissimi utenti che già hanno completato il primo capitolo. Proprio il cambio di pattern di attacco di molti nemici sarà la nostra rovina, soprattutto se è passato diverso tempo dall’ultima volta che avete spolverato un Souls. Non c’è nessuna pietà per chi commette errori nell’opera interattiva in questione, infatti, ad ogni errore vi ritroverete un bel pezzo di barra della vita mancante. Nonostante tutti i tranelli e agguati possano essere aggirati dagli esperti, state certi che non vi salverete dalle grinfie di un branco di cani randagi o da un attacco di un temuto boss.

Fare attenzione. Sempre. Questo sarà il mantra del giocatore tipo di Demon’s Souls. All’inizio credevamo di essere immersi in una rivisitazione più adatta alla massa, visto che ci venivano lanciate addosso numerosi oggetti di cura. Peccato che qualche ora dopo ci siamo ritrovati a doverla farmare presso alcuni nemici perché l’avevamo terminata. Fatevi un piacere: non prendete la vostra avventura alla leggera se non avete intenzione di diventare l’ennesima anima disperata di Boletaria.

Noi di GamesVillage.it abbiamo adorato il nuovo Demon’s Souls e crediamo che il lavoro compiuto da Bluepoint Games sia stato mastodontico, oltre che essere eccelso. I cambiamenti grafici sono evidenti ed è impossibile notare la cura nei dettagli maniacale in ogni aspetto della mappa di Boletaria. Un netto miglioramento rispetto all’originale, frenato però dall’impossibilità di poter utilizzare la modalità visiva “Cinematica”, la quale gira a pochi FPS. Il sistema di personalizzazione è, senza alcun dubbio, il migliore che un Souls abbia mai potuto avere, ricco di opzioni ed una qualità splendida. Ci sarà l’imbarazzo della scelta! Non poteva mancare uno stravolgimento del gameplay, composto principalmente dal sistema di movimento e move-set dei personaggi. Sebbene gli sviluppatori abbiano scelto un approccio più scenografico e meno “funzionale” dobbiamo ammettere che ha compiuto il suo dovere, anche se non è riuscito a spiccare come gli elementi citati in precedenza. Insomma, il videogioco che ha dato vita all’omonimo genere è tornato più cattivo di prima. Preparatevi, novizi e veterani, perché non avremo pace con gli infiniti agguati e l’alto grado di punibilità. Demon’s Souls è tornato in grande splendore, e noi ne siamo entusiasti!

VOTO: 8.8

 

Appassionato di videogiochi dalla tenera età di 5 anni, passando per diversi generi fino ad arrivare ai titoli eSports, coltivando una vera passione per la competizione e tutto ciò che la riguarda, soprattutto nell'ambito degli sparatutto in prima persona.