Tutti noi abbiamo una serie che amiamo seguire in ogni sua incarnazione, anche se sappiamo che quasi tutti i nuovi episodi sono in realtà poco più di un aggiornamento di quelli precedenti, un “more of the same” senza particolari rivoluzioni in termini di gameplay o motore grafico, ma capaci di catturarci per un misto di ragioni che spesso non hanno nemmeno troppo a che fare con la qualità vera e propria dei titoli: c’è chi aspetta l’uscita del prossimo capitolo di Call of Duty, chi non vede l’ora di sfidare i propri amici con le squadre aggiornate di FIFA, chi di vagare per le ambientazioni inesplorate dell’ultimo Assassin’s Creed e così via. Personalmente, da bravo appassionato di rhythm game sin dai tempi di PaRappa the Rapper, Dance Dance Revolution e Bust a Groove (avrei citato anche Simon, ma non volevo sentirmi molto più vecchio di quanto già non sia), la mia opinione iniziale nei confronti di Just Dance non era delle più lusinghiere, dato che i controlli relativamente imprecisi e il vasto assortimento di canzoni pop me l’avevano fatto etichettare come produzione leggera “per famiglie” senza troppa fantasia. Dopodiché, tanto le rifiniture sulla formula quanto l’accurata selezione delle tracklist sono riusciti pian piano a farmi avvicinare al franchise, e la versione celebrativa del decennale pubblicata l’anno scorso ha rappresentato secondo me un’eccellente ciliegina sulla torta (rilasciata addirittura per Wii, ben 6 anni dopo la dismissione ufficiale della console Nintendo) con una vasta gamma di modalità tra cui scegliere, inclusa una divertentissima raccolta di brani emblematici inclusi nei predecessori e rivisti con le nuove meccaniche. Per tutti questi motivi, sono stato più che felice di buttarmi a capofitto su questo Just Dance 2021 e, benché in termini di contenuti sembri più una sorta di DLC piuttosto che un sequel vero e proprio, la sua robusta antologia di canzoni lo rende comunque un acquisto più che valido per tutti gli appassionati e per quanti vogliono avvicinarsi al genere grazie all’estrema accessibilità che Ubisoft Paris ha perfezionato nel corso del tempo.
Just Dance 2021: guess who’s back?
L’edizione 2021 di Just Dance segue la medesima impronta di sempre, con i giocatori che devono cercare di riprodurre al meglio le coreografie visualizzate sullo schermo per ciascuna canzone, racimolando nel frattempo punti e stelle: il gameplay non è cambiato di una virgola, pertanto chiunque abbia giocato un qualsiasi episodio della serie si troverà immediatamente a proprio agio. Il vero punto di forza di questo episodio è la possibilità di agitarsi al ritmo di 40 pezzi inediti, ma se vi aspettate una raccolta di grandi successi delle stagioni radiofoniche appena concluse potreste rimanere delusi: devo ammettere, mai come questa volta, di essere rimasto abbastanza spiazzato dalle preferenze degli sviluppatori, e di aver riconosciuto meno della metà dei motivi presenti a parte l’ormai onnipresente Blinding Lights di The Weeknd, l’amatissima Señorita che mi fa sempre tornare in mente il montaggio dei discorsi di Trump fatto sulle medesime note, Dance Monkey di Tones and I, Rain on Me di Lady Gaga e Ariana Grande, un’inaspettata Without Me di Eminem (inaspettata per il testo, che infatti è ampiamente censurato), qualche classico come Bailando e Samba de Janeiro e poco altro, ma tutto sommato è sempre bello ampliare la propria cultura musicale. Inoltre, qualora non siate soddisfatti dell’offerta integrata, potete sempre abbonarvi a Just Dance Unlimited, il servizio di streaming per i vari Just Dance che consente di riprodurre brani esclusivi o ripresi da altri episodi pagando una quota annuale, mensile o persino giornaliera, con un mese gratuito in omaggio per gli acquirenti del titolo: i prezzi sono ragionevoli e il catalogo davvero enorme (parliamo di oltre 500 coreografie fra cui scegliere), tuttavia il gioco ci bombarda letteralmente di banner, inviti e pubblicità in-game per spingerci a sottoscrivere uno dei pacchetti messi a disposizione, al punto che la mia tolleranza è stata messa a dura prova in più di un’occasione. Munitevi di pazienza, perché il reparto marketing di Ubisoft ci è andato giù abbastanza pesante…
Just Dance 2021 è diviso in tre sezioni distinte: tolta la modalità All Stars dell’anno scorso, che a dire il vero poteva benissimo diventare una ricorrenza fissa per stimolare gli utenti a rivivere una selezione di vecchi brani e spingerli a provare Unlimited, sicuramente meglio di quanto non faccia l’incessante pubblicità, possiamo cimentarci nella selezione manuale di uno dei 40 video da ballare, magari inserito all’interno di una delle diverse playlist che riproducono di seguito una serie di tracce a tema (c’è anche l’opportunità di creare scalette personalizzate), da soli o con il supporto di qualche amico che può gareggiare contro di noi oppure unire le forze per raggiungere punteggi migliori. Se apprezziamo l’effetto sorpresa, abbiamo anche la facoltà di lasciare la scelta al computer per una partita veloce, mentre i bambini possono affrontare una piccola raccolta di canzoni pensate espressamente per loro, fra le quali una cover ufficiale di Un Amico in Me da Toy Story o l’esilarante Kulikitaka, riportata in auge da miliardi di video su TikTok. Il completamento dei balletti elargisce un certo quantitativo di monete, proporzionale alle prestazioni dimostrate, da impiegare nella consueta macchinetta spara-capsule che sbloccano personalizzazioni aggiuntive per la scheda del nostro avatar, ricompense invero un po’ esigue per tutto il duro lavoro richiesto: mi auguro sempre che un giorno aggiungano canzoni extra o routine differenti fra i premi conseguibili, ma ogni anno finisce sempre per essere un desiderio riservato a quello successivo. A proposito di routine, sono sempre presenti le versioni alternative e livelli di difficoltà supplementari per alcune delle canzoni più celebri, e per accedervi sarà necessario ballare un paio di volte quelle standard: anche in questo caso, sarebbe stato carino se tali accortezze fossero state inserite per l’intera tracklist, in modo da accrescere la longevità per i soli possessori del gioco base, ma la sottoscrizione al servizio Unlimited resta l’unico modo di prolungare il divertimento una volta perfezionate le nostre mosse su tutte le coreografie incluse su cartuccia.
Dance for me, dance for me, dance for me, oh oh oh!
Fanno il loro gradito ritorno anche tutte quelle caratteristiche già viste nei capitoli più recenti, come le classifiche divise per brano dei giocatori di tutto il mondo che hanno ottenuto i punteggi più alti, discreto incentivo per continuare a migliorarsi, o la facoltà di prendere parte a veri e propri tornei contro ballerini online di pari livello d’esperienza, onde evitare di rimediare poderose figuracce con chi vanta un maggior quantitativo di ore di pratica. Come se non bastasse, la cosiddetta modalità sweat è sempre ben accetta: in sostanza, si tratta di un contatore di calorie che sostituisce il punteggio e tiene traccia delle movenze compiute e del tempo trascorso a ballare, utilizzando il quale le canzoni si susseguono in automatico una dopo l’altra a seconda dell’intensità prescelta, che prende il posto dei livelli di difficoltà. Si tratta di un’opzione simpatica che spinge a replicare in tutto e per tutto i passi visualizzati a schermo, e che oltretutto può essere confrontata con gli amici per stabilire chi è riuscito a bruciare di più. Purtroppo, niente di quanto ho appena descritto può essere utilizzato nella modalità per bambini, che fra l’altro è confinata alle sole canzoni di partenza: va bene mantenere le cose semplici per i più piccoli ma, considerata la dimestichezza di questi ultimi nei confronti della tecnologia, confinare in tal modo il loro raggio d’azione rischia di essere un po’ troppo basilare e privo di interesse.
Il gameplay di Just Dance 2021 è rimasto invariato rispetto alle ultime iterazioni: gli aspiranti danzatori vengono giudicati in base ai movimenti effettuati con il controller o con lo smartphone, e alla rispettiva aderenza a quanto viene riprodotto dagli attori nei video. Per assurdo, ho notato che i Joy-Con di Nintendo Switch sembrano essere molto più indulgenti se paragonati alle altre periferiche di input, e sono riusciti a farmi guadagnare giudizi decisamente generosi anche se mi limitavo ad allineare il pad con la posizione del guanto colorato del ballerino virtuale. Come detto poc’anzi, non è necessario avere una periferica dotata di giroscopio, ma possiamo adoperare anche un qualsiasi smartphone sul quale è stata installata l’app Just Dance per scatenarci in pista: tuttavia, non ci è permesso giocare con una combinazione qualsiasi di periferiche ma dobbiamo per forza utilizzare soltanto cellulari oppure controller, il che a mio avviso resta un vincolo davvero inaccettabile per un titolo del genere che vuol fare dell’immediatezza la sua bandiera.
https://www.youtube.com/watch?v=Kwj01xgChgI
Potendo contare su un bacino di 135 milioni di utenti, è chiaro che Ubisoft non abbia nessunissima intenzione di rallentare i rilasci periodici dei nuovi episodi di Just Dance, e in effetti non ne ha motivo alcuno: certo, inserire qualche altro pezzo più conosciuto potrebbe accrescere l’appetibilità per i giocatori occasionali, che si sentirebbero maggiormente motivati a riavviare il gioco anche al di fuori delle occasioni di socializzazione come feste e riunioni di famiglia, purtroppo fortemente inibite dal periodo attuale. La festa da ballo viene in parte rovinata dal quantitativo spropositato di contenuti fruibili soltanto previo abbonamento e dal tenace quanto inevitabile martellamento pubblicitario realizzato per promuovere il servizio, che potrebbe invece ottenere l’effetto opposto e portare all’abbandono prematuro del titolo. Ma, difetti e imperfezioni a parte, Just Dance resta un gran bel titolo capace di coinvolgere e divertire giocatori di tutte le età, perciò se cercate un rhythm game che vi faccia fare anche un (bel) po’ di movimento avete trovato pane per i vostri denti!