Football Manager 2021 Recensione: il sogno di ogni allenatore

football manager 2021

Novembre, da ormai diversi anni, ĆØ diventato sinonimo di due cose in particolare: torrone e Football Manager, arrivato quest’anno all’edizione 2021. Se sul primo non abbiamo nulla da dire, dobbiamo invece ammettere di avere tanto di cui discutere del nuovo episodio della gloriosa saga manageriale, che quest’anno ci ha dato sin da subito l’impressione di avere tanto da dire, grazie a numerose modifiche strutturali vere, promesse o presunte tali, in grado di rendere l’esperienza di gioco ancora più completa.

Negli ultimi anni, Football Manager ha saputo raggiungere risultati importanti dal punto di vista della completezza e delle possibilità pratiche offerte agli allenatori virtuali da ogni parte del mondo, focalizzando la propria attenzione proprio nel far sentire i giocatori sempre più responsabili di ciò che avviene in campo.

Con l’edizione annuale del manageriale più famoso e amato al mondo, Sports Interactive ĆØ riuscita a perfezionare pesantemente molti aspetti della sua opera, facendo dell’accessibilitĆ  e della libertĆ  d’azione (e di espressione) i suoi capisaldi. Ne consegue un capitolo molto valido, che segna un buon passo avanti rispetto al suo predecessore, pur però mantenendo immutata una struttura che, in fin dei conti, risulta ancora più che vincente.

Football Manager 2021: la gestione della squadra non è mai stata così totale

Lo abbiamo detto poco fa e lo ribadiamo: la parola chiave delle nuova edizione di Football Manager ĆØ la libertĆ  d’azione, che si traduce in una gestione della squadra e in generale di tutta la societĆ  (o quasi) veramente totale.

Ciò si traduce nel desiderio della software house di dare ai giocatori un menù principale più completo, con sempre più informazioni a portata di mano, fondamentali per avere un controllo a trecentosessanta gradi della rosa e di tutto ciò che riguarda la gestione della squadra. Dalle tattiche sino ai consigli dello staff, tutto ĆØ ancor più sotto gli occhi degli allenatori virtuali, agevolati non poco nell’immedesimarsi in una realtĆ  mai cosƬ convincente come quest’anno. Abbiamo avuto veramente la sensazione di avere il controllo di tutto, ci siamo sentiti sinceramente attivamente responsabili di tutto ciò che accade nella squadra, sia in campo sia fuori. Pianificare il futuro della societĆ , dando spazio ai giovani e assecondando le richieste del team, ĆØ un piacere nuovo, tangibile, cosƬ come vedere i propri giocatori seguire alla lettera le istruzioni dategli sia in via ā€œprivataā€ sia nelle Tattiche di squadra globali, mai come quest’anno veramente in grado di dare al giocatore quella soddisfazione e quell’appagamento che un prodotto di questo genere deve per forza saper donare.

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E, per questo motivo, abbiamo passato molto più tempo del solito persi nei menù, a dare istruzioni private o a scegliere la corretta posizione in campo per ogni singolo giocatore, non soltanto ā€œfisicamenteā€ in mezzo al rettangolo verde ma anche in termini di ruolo effettivo, potendo scegliere tra una quantitĆ  di varianti veramente generosa. Dare un’istruzione a un giocatore ĆØ come al solito un ā€œrito di passaggioā€ quasi doveroso, ma quest’anno ci ĆØ apparso ancor più evidente quanto questo aspetto possa influenzare veramente l’andare delle partite, anche perchĆ© ĆØ tutta la parte sulla gestione proprio, ad esempio, della gara ad aver subito un grosso scossone, tra novitĆ  più o meno importanti sia prima sia dopo, ma anche durante il match stesso, utili ad accrescere in maniera esponenziale il fattore immersivitĆ  della produzione che, come dicevamo poc’anzi, mai come quest’anno risulta veramente di altissimo livello.

Football Manager 2021, le novità strutturali più importanti

Per rendere possibile tutto ciò, Sports Interactive ha lavorato duramente sulla creazione di un sistema in grado di dare gli allenatori più possibilitĆ  d’azione, riuscendo a completare il proprio obiettivo su (quasi) tutta la linea.

Il giorno della partita, ad esempio, viene gestito in maniera più veloce ma allo stesso tempo più completa, grazie ad una schermata che accorpa a sĆ© sia le statistiche dei giocatori, comprese la loro forma fisica, il loro morale, ma anche la condizione, introdotta per la prima volta nella con Football Manager 2021, sia tutti i dati statistici utili per affrontare al meglio il match, con annessi gli immancabili consigli dei propri assistenti. Anche questo aspetto ha subito delle importanti novitĆ  perchĆ© la gestione più a fuoco dell’IA che smuove in primis l’atteggiamento in campo dei giocatori ĆØ decisamente più credibile e, di conseguenza, prestare attenzione alle istruzioni e alle indicazioni dei propri collaboratori, soprattutto nelle fasi iniziali, può rivelarsi decisivo.

Per ampliare la sensazione di controllo totale, Football Manager 2021 introduce, seppur si nota quanto questo aspetto sia ancora fondamentalmente ancora in uno stato ā€œembrionaleā€, il linguaggio del corpo, ossia una serie di gesti che accompagnano le dichiarazioni dell’allenatore sia a colloquio con i propri giocatori, i quali reagiscono in maniera discretamente diversa in base proprio a quanto (e in che modo) gli viene criticato o elogiato un comportamento, sia anche ai media, anch’essi facenti parte della lista delle ā€œcose da fareā€ di Sports Interactive durante lo sviluppo di Football Manager 2021.

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Uno degli anelli deboli degli ultimi capitoli era sicuramente quello relativo proprio alle conferenze stampa e all’interazione con l’allenatore, imbrigliata in un loop di ripetitivitĆ  a tratti estenuante. Proprio per questo motivo, il team ha lavorato duramente per ampliare e modificare la quantitĆ  e la tipologia di domande che i giornalisti fanno all’allenatore, sia durante i weekend di gare sia durante le giornate ā€œlibereā€, con domande di ogni sorta, anche molto credibili in realtĆ , che piombano sul giocatore in modo sƬ corposo ma mai troppo continuo e frustrante. Certo, dobbiamo ammettere che il quantitativo di domande che viene fatto durante le sessioni di conferenza pre o post partita, alla lunga, potrebbe scoraggiare alcuni giocatori, poichĆ© in alcuni casi queste si sono rivelate eccessivamente durature e soprattutto leggermente ripetitive, ma siamo comunque siamo contenti di appurare quanto uno degli aspetti più delicati della produzione sia stato finalmente rivisto in questo nuovo capitolo del gioco.

Se proprio volessimo trovare un pelo nell’uovo, questo sarebbe relativo all’intelligenza artificiale e alla giocabilitĆ  generale, un altro aspetto che ha goduto di un discreto restyling. Pur sempre molto coerente con quanto accade fuori e dentro al campo, abbiamo assistito più volte ad un livello di sfida eccessivamente ā€œaltalenateā€, probabilmente figlio del desiderio di rendere imprevedibili le partite, cosƬ come accade nel calcio vero, ma alcuni match e alcuni risultati proprio non riusciamo a spiegarceli.

Un mercato più ā€œcredibileā€

Uno degli aspetti che ci ha maggiormente convinto di questo Football Manager 2021 ĆØ senza dubbio la gestione del calciomercato, ovviamente uno dei piatti principali della portata e che in questa edizione ha goduto di un occhio di riguardo particolare.

Non ĆØ un mistero che negli ultimi anni i giocatori si sono lamentati parecchio di una natura poco credibile di alcune operazioni, specialmente in entrata, fin troppo ostiche o fin troppo semplici ma sempre e comunque accompagnate da un’impronta economica tutt’altro che credibile. Soltanto un anno fa, per fare un esempio, il sottoscritto ha comprato Freuler dall’Atalanta per 46 milioni di euro che, per quanto il ragazzo sia valido, rappresentano una cifra spropositata e soprattutto lontana dalla realtĆ .

Con questo Football Manager 2021 abbiamo subito potuto notare il netto cambio di rotta in tal direzione, e ci ĆØ bastato veramente poco per poterlo constatare. Ci ĆØ bastata qualche trattativa, abbiamo provato a prendere un giocatore valido come Eyesseric della Fiorentina il quale, essendo fuori dai piani tattici della sua squadra, ci ĆØ stato venduto per una cifra veramente bassa, proprio a sottolineare la volontĆ  della squadra avversaria di liberarsi dell’elemento della rosa che, invece, suscitava il nostro interesse. Ci ha particolarmente colpito questo aspetto, perchĆ© era veramente da molto tempo che ci aspettavamo una modifica in tal direzione, cosa che abbiamo potuto poi appurare definitivamente progredendo con la carriera. Tutta la gestione del mercato, anche quello in uscita, ci ha dato finalmente una sensazione diversa, una voglia di andare a trattare con gli altri, di capire la disponibilitĆ  dei giocatori ma anche più ā€œbanalmenteā€ dei membri dello staff, finalmente regolamentati da una gestione economica molto più realistica e attenta.

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Più banalmente, proprio la gestione delle finanze è un elemento molto più importante di quanto non lo fosse già in passato, proprio perché è ora possibile muoversi con margini più ampi, potendo prestare attenzione ad aspetti diventati finalmente più importanti e soprattutto più nelle mani degli allenatori virtuali di tutto il mondo.

Inoltre, da quest’anno ĆØ anche possibile contattare direttamente l’agente dei giocatori per capire se sono o meno interessati al trasferimento nella nostra squadra, ma anche più ā€œbanalmenteā€ per instillare in loro un dubbio che potrebbe facilitare, di conseguenza, le nostre manovre di mercato. E, anche in questo caso, siamo riusciti a notare una certa fedeltĆ  a quanto potrebbe accadere nel calcio reale, una credibilitĆ  generale che può e deve sicuramente migliorare ma che giĆ  ora risulta più che accettabile.

Tecnica e restyling dei menù

Dal punto di vista strettamente tecnico, Football Manager 2021 fa segnare piccoli ma significativi passi avanti per il brand. Tralasciando alcune imperfezioni, dovute principalmente alla natura di versione Beta della versione da noi testata, in cui spiccano errori di traduzione e piccole sbavature, i passi avanti nella gestione del motore grafico sono sicuramente significativi.

Una volta ā€œscesi in campoā€ ĆØ evidente quanto gli sviluppatori si siano dedicati a rendere il tutto più realistico e curato, e non soltanto dal punto di vista dei modelli poligonali e della pulizia dell’immagine, ma nel modo più specifico strizzando l’occhio ad elementi a occhio nudo più marginali, in primis le animazioni. Le movenze dei giocatori sono sicuramente più credibili e più vicine alle realtĆ  e danno una maggiore comprensione di quanto effettivamente accade in campo, nonchĆ© aiutano a ā€œstudiareā€ in modo più agevole i comportamenti in campo dei propri uomini.

Certo, non bisogna aspettarsi miracoli o rivoluzioni, per quello probabilmente ci sarĆ  spazio in futuro, ma vogliamo premiare gli sforzi di una software house che ha dimostrato più volte di sapersi prendere cura del suo pargolo. Sulla stessa lunghezza d’onda si trovano anche l’estetica dei menù e della user interface, fondamentalmente molto simile al suo predecessore ma puntellata a dovere in quei punti più ā€œoscuriā€, ancora una volta in onore di quei capisaldi di cui parlavamo in apertura, e mai come in questo caso decisivi, sull’altare di un fattore accessibilitĆ  sempre più importante nell’economia generale del prodotto.

Buono è anche il numero di licenze raggiunto con questa edizione, seppur alcune defezioni storiche inizino a bussare con forza alla porta dei più pretenziosi.

Football Manager 2021 ĆØ un capitolo solido, completo e appagante, ĆØ un po’ la summa cum laude del lavoro di Sports Interactive degli ultimi anni, capace di perfezionare, senza rinunciare ad aggiungere, una formula giĆ  vincente e ampiamente rodata. Le nuove aggiunte rendono l’esperienza più immersiva, più accessibile, più appagante, seppur però ci vorrĆ  un po’ di tempo per renderle tutte effettivamente funzionanti al cento per cento nella routine di gioco, giĆ  comunque più che godibile allo stato attuale. Nel complesso, dunque, possiamo affermare che siamo di fronte ad uno dei capitoli più a fuoco e completi di sempre, seppur con qualche ovvia sbavatura che continua a perseguitare il brand sotto alcuni aspetti, ma a cui sentiamo di guardare con maggior speranza per il futuro.

VOTO: 8,7

Ho imparato a conoscere l'arte del videogioco quando avevo appena sette anni, grazie all'introduzione nella mia vita di un cimelio mai dimenticato: il SEGA Master System. Venticinque anni dopo, con qualche conoscenza e titoli di studio in più, ma pochi centimetri di differenza, eccomi qui, pronto a padroneggiare nel migliore dei modi l'arte dell'informazione videoludica. Chiaramente, il tutto tra un pizza e l'altra.