Di recente Dragonball Super è entrato nel suo nuovo arco narrativo, senza lasciare nemmeno un attimo di respiro ai fan. Poco dopo la sconfitta di Moro infatti, i nostri eroi si ritrovano già di fronte alla minaccia di un nemico ancor più potente, che potrebbe anche superare Goku come guerriero più potente dell’Universo.
Tuttavia nel recente capitolo 69 ci sono state moltissime rivelazioni che hanno lasciato i fan a bocca aperta, tra cui una che riguarda uno dei popoli più amati della serie, i Namecciani. Attenzione però: da questo punto in poi l’articolo contiene spoiler!
Il capitolo 69 di Dragonball Super ci ha infatti mostrato il passato di Granolla, il nuovo antagonista della serie, che sembra avere un conto in sospeso con Freezer e con i Saiyan, rei di aver conquistato il suo pianeta, Cereal, e di averne sterminato la popolazione per poterlo rivendere. Da quel giorno Granolla ha vissuto alla macchina, condividendo la casa con un vecchio Namecciano, che gli ha rivelato di aver creato il suo set di Sfere del Drago. Si tratta di due piccole Sfere, che Granolla è riuscito a riunire per poter chiedere al Drago di renderlo il guerriero più forte dell’Universo.
La scena con il vecchio Namecciano si collega però, strettamente, a quelle ambientate su New Namek, dove il popolo cerca di riprendersi dalle devastazioni causate da Moro. Ci viene mostrato in questa occasione un dialogo durante il quale il Saggio spiega ai bambini l’origine del potere delle Sfere del Drago e dello stesso popolo dei Namecciani.
Dopo aver rivelato che nell’universo esiste più di un set di Sfere del Drago (come per esempio quelle di Dende, sulla Terra), il Saggio afferma che potrebbero esistere altre sfere in giro per l’Universo e fa una rivelazione significativa sulle origini del suo popolo:
“È possibile che la nostra gente viva anche su altri pianeti, anche se non possiamo conoscerli tutti. Vedete, noi Namecciani siamo arrivati in questo Universo da un regno completamente diverso, e ho sentito che alcuni di noi si sono stabiliti in luoghi lontani da Namek. […] Potrebbero essere ancora vivi, o forse sono stati spazzati via secoli fa”
Insomma i Namecciani non sono originari dell’Universo 7, ma sono arrivati da un altro luogo. Grazie all’arco narrativo del Torneo del Potere sappiamo che i Namecciani vivono anche nell’Universo 6, dunque è possibile che il Saggio intendesse soltanto che il popolo sia arrivato da un altro universo. Eppure appare strano l’utilizzo della parola “regno”. Il termine potrebbe infatti indicare un piano dell’esistenza completamente diverso, come quello divino, o angelico. O quello demoniaco.
Non bisogna dimenticare che il primo “Namecciano” introdotto dal maestro Akira Toriyama è stato il Grande Mago Piccolo (Al-Satan nel doppiaggio italiano), nella prima indimenticabile serie di Dragonball, che era descritto esattamente come un demone. In questo senso Toyotaro non solo spiegherebbe i poteri sovrannaturali dei Namecciani (e dunque delle Sfere) ma si ricollegherebbe, in modo molto sottile ed elegante, al lavoro di Toriyama stesso. Una teoria interessante, che potrà essere approfondita nei nuovi capitoli di Dragonball Super!