Sin dall’annuncio di Outriders, Square Enix e People Can Fly avevano ottenuto la mia massima attenzione all’E3 2019, il che, successivamente, l’azienda mostro in azione per la prima volta l’opera tramite alcune dirette dedicate ed alcuni video molto esplicativi legati al mondo di gioco, classi e quant’altro. Insomma, il mercato dei looter shooter si stava arricchendo nuovamente, oltre ai soliti Destiny, The Division e Borderlands, che hanno dato una marcia in più a questo genere. Ora, quello che ci troviamo dinanzi è un shooter cooperativo in terza persona con diversi elementi da RPG presentando anche una giocabilità portata ai massimi livelli. Dopo avervi svelato le nostre prime impressioni a caldo sul provato, è giunto il tempo di parlare approfonditamente del gioco targato People Can Fly, e se può effettivamente valere la pena se acquistare o no il prodotto.
Outriders: il titolo non è un Game As A Service
Sin dall’annuncio e dopo la pubblicazione del titolo, in molti sono rimasti decisamente confusi sulla natura della produzione tripla AAA, convinti che fosse un Game As A Service come Destiny e The Division, ebbene, ancora una volta, ribadiamo che l’opera videoludica non ha niente a che vedere con questa tipologia di prodotti, sebbene richieda una connessione internet costante per poter accedere all’infrastruttura dei server ed avventurarsi sulle frontiere di Enoch. Infatti, Outriders è un prodotto completo in ogni sua parte e spetterà poi al team decidere se varrà la pena supportarlo tramite DLC ed espansioni, anche se, durante una recente intervista, il team ha già parlato ampiamente di questa possibilità. Tralasciando questa piccola ma doverosa premessa, ritorniamo a parlare della campagna del gioco. In tutte le ore dedicata ad essa, i giocatori impiegheranno a finirla tra le 20 o più ore, dipende da una serie di fattori come l’equipaggiamento e il livello mondo in cui affronterete l’avventura principale. Come già dissi nel provato qualche giorno fa, la storia non risulta troppo interessante nelle prime ore, ma riesce a tenere incollato l’utente e verso la fine regala qualche soddisfazione.
Purtroppo, la storia da il meglio di sé solamente nelle battute finali e sarebbe stato sensato dare una caratterizzazione tale da rendere quanto meno l’avventura principale appetibile agli occhi anche dei più esigenti. Ahimè, così non è stato, dimostrandosi parecchio debole nella maggior parte del tempo. Mentre, parlando di come sono strutturate le missioni sempre legate alla campagna, quest’ultime si sono rivelate abbastanza classiche e che hanno dei task molto simili tra loro, il quale non risulta per niente un difetto, soprattutto grazie al gameplay offerto dalla produzione. Infatti, alcune di esse sono veramente difficili da portare a termine grazie alla quantità di nemici presenti e al livello mondo, che certamente vi farà sudare e non poco. Anche la longevità è piuttosto generosa, andando a soddisfare le esigenze ai giocatori che vogliono avere tra le mani un titolo capace di tenerli incollati per diverse ore. Un altro aspetto che mi ha lasciato decisamente sorpreso sono le boss fight durante la storia, rivelandosi essere estremamente appaganti e capaci regalare diversi momenti piuttosto adrenalinici. Infatti, anche le meccaniche legate a questi scontri contro i nemici sono sicuramente molto soddisfacenti, regalando allo stesso tempo un bottino molto succoso.
Outriders: Un looter shooter interessante
Ritornando nuovamente a parlare del gameplay, Outriders è un third-person-shooter con alcuni elementi già presenti in diversi giochi, vedi ad esempio Gears of War o The Division, con la possibilità di sfruttare diverse coperture, sparare alla cieca oppure esporsi e far fuoco qualsiasi cosa sia alla vostra portata. Però, a differenza di questi, il bello della produzione targata People Can Fly e che non è un covered base shooter, ma l’utente potrà spostarsi ed aver una maggiore libertà nel movimento. Questo aspetto regala diverse sequenze decisamente frenetiche ed avere un tempismo perfetto vi potrà salvare la vita in diverse situazioni. Ovviamente, oltre la possibilità di fare fuoco con le vostre armi, l’utente potrà optare per il corpo a corpo, che varierà ovviamente dalla vostra classe, ad esempio il Piromante applicherà lo stato ustione mentre il Mistificatore potrà usufruire del rallentamento e così via. Anche il gunplay risulta essere estremamente gratificante e appagante, riuscendo nel suo intento: regalare ore e ore di sano divertimento ed offrire diversi spunti interessanti sulla giocabilità e non solo. Insomma, ci sono diversi aspetti dell’opera videoludica che sono veramente azzeccati, considerando che People Can Fly in Bulletstorm ha fatto del gameplay uno dei suoi punti forza e capace di presentare una verticalità impressionante.
Dato che stiamo sempre parlando di un looter shooter, la cosa più importante in questo genere è ovviamente il loot. Ebbene, qui è senz’altro soddisfacente e che riesce a non solo soddisfare l’utente nel bottino, ma è corrisposto al livello del mondo che il giocatore intenderà affrontare. Inoltre, qui è doveroso parlare anche delle side quest e delle varie attività secondarie. Anche se non risultano essere troppe, quest’ultime vi daranno la giusta spinta per ottenere diverso equipaggiamento epico e, perché no, alcune di queste vi garantiranno del bottino leggendario. Ad esempio ci sono le Cacce o le Taglie, nelle quali dovrete far fuori un bersaglio umanoide o una creatura nello specifico, e l’attività dovrebbe durare pochi istanti se siete equipaggiati a dovere. Una volta completati questi task vi dovrete recare a Trench Town e parlare con uno dei NPC, fatto ciò potrete scegliere tra uno dei tre equipaggiamenti da poter scegliere e proseguire avanti con i World Tier o la campagna. Parlando proprio delle side quest, quest’ultime sono veramente interessanti, dando ulteriori dettagli su Enoch e non solo, infatti, per come sono state strutturate, alcune di esse sembrano proprio delle missioni principali, presentando anche diversi spunti per la lore e non solo.
Uno sguardo alle armi e armature
Ritornando al discorso delle armi e armature, non solo sceso nel dettaglio prima, ma adesso ne parliamo approfonditamente. Allora, per quanto riguarda le bocche da fuoco potremo optare a diverse categorie: pistole, doppie pistole, Fucili d’assalto, Fucili da cecchino, mitragliette, LMG, Fucili a Pompa e tanti altri. Una cosa che mi ha stupito e che ognuno di questi avrà una propria variante, ad esempio, il Fucile d’assalto ne avrà tre: Variazione Standard, a raffica e precisione. Questo aspetto andrà a cambiare non solo il rateo di fuoco ma modificheranno diversi aspetti della bocca da fuoco, e questo ci è sembrato veramente interessante e molto funzionale. Ovviamente il discorso che sto per fare vale sia per le armi e armature, ossia le mod. Tali modifiche sono decisamente numerose e si differenziano in tre categorie: Grado I, Grado II e Grado III, ognuna delle quali darà dei propri benefici sia alle abilità della propria classe che altri aspetti, come la resistenza agli effetti di stato, recupero di vita e tanto altro ancora. Quindi c’è una varietà decisamente interessante per la personalizzazione del proprio equipaggiamento, grazie al quale darà un vantaggio enorme negli scontri contro i vostri nemici.
Un’aggiunta decisamente interessante e che dopo aver proseguito per diverse ore l’avventura principale, sbloccherete Zahedi, uno dei protagonisti principali di Outriders che vi aiuterà a potenziare il vostro equipaggiamento. Le vostre armi e armature preferite che avete intenzione di potenziare potrete farlo tranquillamente se avete in possesso abbastanza materiale e portare il vostro equipaggiamento ad un livello tale da riuscire ad avanzare nel gioco. Inoltre, potrete potenziare anche le vostre statistiche riuscendo a dare un power up ulteriormente alla vostra bocca da fuoco o armatura. Insomma, la personalizzazione legata alle vostre armi e armature potrà soddisfare tutti coloro che vogliono soddisfare diverse esigenze. Purtroppo, Outriders non è tutto rosa e fiori, infatti, sin dal lancio, l’opera è stata soggetta di diverse problematiche relative all’accesso e diversi crash che hanno portato diversi giocatori a giudicare negativamente la produzione. Ma questo non è l’unica problematica riscontrata nella produzione, difatti sono tutt’ora presenti anche numerosi bug che rovinano l’esperienza di gioco, come ad esempio gli indicatori degli obiettivi sull’interfaccia, le quali portano ad un punto sulla mappa non corrisposto alla destinazione oppure i diversi problemi avvenuti con le partite in co-op e cross-play. Ma state tranquilli, al momento attuale in cui stiamo scrivendo questa recensione la software house sta lavorando ad una patch correttiva, prevista per la prossima settimana con un bonus a tutti coloro che hanno riscontrato questi grattacapi sin dal lancio.
Ma l’endgame?
Questo è sicuramente l’aspetto che tiene in vita un gioco di questo tipo, i contenuti endgame. Proprio per questo motivo, non paragonatelo a giochi come The Division o Destiny poiché sono dei prodotti completamente diversi, sebbene abbiano alcuni punti in comune. Ebbene, l’endgame legato a Outriders risiede in un unica attività da fare, ossia le Spedizioni. Quest’ultime saranno disponibili al termine della campagna principale ed offriranno degli obiettivi in cui dovrete fare fuori diversi nemici. Un altro aspetto ponderante per l’attività e il tempo in cui ci impiegherete a terminare tale contenuto, infatti, l’opera premia tutti coloro che impiegheranno il minor tempo possibile a completare le Spedizioni, garantendo un’alta possibilità di ottenere delle armi o armature leggendarie. Però, quest’ultima non si differenzia da alcune attività già presenti, difatti sarà la medesima modalità ad orda con cui gli Outrider avranno a che fare. Inoltre, più completerete con successo una spedizione e maggiormente salirà il livello sfida, aumentando di conseguenza la difficoltà e la resistenza dei vostri nemici da far fuori. Dato che abbiamo passato diverse ore per sviscerare il contenuto, a livello di ricompense tale attività è decisamente remunerativa e vi garantirà anche una valuta esclusiva delle Spedizioni, ma nonostante ciò, ho delle forti perplessità che solo tale contenuto posso durare per tempo, sebbene cambi radicalmente.
Dopo avervi parlato delle Spedizioni, c’è un altro modo per impiegare il vostro tempo in altre attività, ossia rifare le missioni secondarie e anche quelle principali in modo tale da progredire maggiormente con il livello mondo. Perché parliamoci chiaramente, quando avrete finito la vostra avventura dovreste essere intorno al 9, 10 massimo 11, e di conseguenza vi mancheranno altri 4 livelli da fare. Quindi, l’alternativa migliore è proprio questa, ossia rifare le vecchie quest e side quest in modo tale da raggiungere gli ultimi world tier rimasti. Inoltre, come se non bastasse, le side-quest vi daranno una mano in più poiché se le avrete completate con successo tutte l’utente sarà ricompensato con un’armatura o arma leggendaria, migliorando ulteriormente il vostro armamento nell’inventario.
Tirando le somme, Outriders è un looter shooter già completo sin dal lancio. Un gameplay portato ai massimi livelli ed un gunplay estremamente divertente ed appagante. Ogni classe fa un proprio ruolo insieme alle build che saranno a disposizione del giocatore su quale usare. Una grande vastità di armi e armature con una varietà di nemici non indifferente. Purtroppo, alcuni bug rendono tutt’ora l’esperienza meno godibile rispetto a quanto previsto originariamente dal team e la scrittura legata alla trama lascia veramente a desiderare con un comparto tecnico decisamente molto sottotono. Però, tolti questi aspetti, Outriders è uno di quei giochi che gli amanti del looter shooter apprezzeranno ed anzi, per chi si avvicina per la prima volta a questo genere consiglio l’acquisto di Outriders, soprattutto agli utenti Xbox poiché il titolo è disponibile sull’Xbox Game Pass. Insomma, siamo rimasti soddisfatti del prodotto senza infamia e senza lode.