Black Eye Games ha dato modo di far provare la sua nuova creazione di quell’universo in espansione che è Gloria Victis. Siege Survival Gloria Victis, la cui demo gratuita è disponibile su Steam, gioca infatti sulla medesima ambientazione di una precedente (e ancora in sviluppo) IP dello stesso team di sviluppo. Stavolta però, accompagnati dal publisher Ravenscourt e grazie alla collaborazione intrapresa con Koch Media, Black Eye Games ha la possibilità di mostrarsi sotto un’altra luce, modificando interamente la struttura di gioco e il potenziale target. Vediamo subito cosa ci propone in questo provato Siege Survival Gloria Victis.
Siege Survival Gloria Victis: il giusto peso della storia
Come già accennato nell’introduzione, il team polacco indipendente sta mettendo su le basi per la creazione di un proprio universo, prettamente di stampo medioevale, da poter sfruttare per molteplici produzioni mirate ad un pubblico di volta in volta differente. L’era che dovreste visualizzare nella vostra mente, almeno nel caso di Siege Survival Gloria Victis, è quella relativa al Medioevo del 1200, rappresentato però in chiave low fantasy: sarebbe a dire un fantasy senza draghi né magia, ma piuttosto volto al realismo senza badare a fatti storici realmente accaduti o a personaggi realmente esistiti.
In cosa consiste questo nuovo modo di giocare l’universo proposto? Black Eye Games dona all’Era di Mezzo una nuova ottica, stabilendo un incontro tra la narrativa e la gestione di un forte sotto assedio da parte di un temibile nemico. Il provato si apre su uno scenario drammatico, dove la nostra amata città viene assediata da quelli che potremmo definire norreni. Prima di iniziare a metter mani sulla parte più concreta, Siege Survival Gloria Victis ci permette di fare determinate scelte, esponendoci la situazione dell’attacco e poter poi decidere di conseguenza. Ad esempio, potremo scegliere se salvare prima i cittadini in fuga o i bottegai che mettono in salvo le loro scorte e, di conseguenza, avremo determinati scenari. Così come vi troviamo decisioni più pragmatiche da un lato, dall’altro ci sono scelte che non sembra cambino nulla, come quella in cui ci toccherà scegliere “cosa avremo visto”: se una minacciosa figura o il crollo della caserma.
Terminata la fase iniziale, ecco che si apre il resto della storia presentata dall’opera. La nostra missione sarà quella, in sostanza, di resistere fino all’arrivo dei rinforzi. Chiusi tra le mura della roccaforte che fa da divisore tra il castello e la cittadina (tipico disegno medioevale della cittadina), dovremo opporre resistenza a vari fattori ma in primis, ovviamente, all’esercito invasore. Durante il playthrough, comunque, verremo messi davanti a varie scelte, dialoghi e situazioni appositamente costruite per rendere più corposo il tutto, senza però sprofondare troppo nella lettura incessante che potrebbe risultare per alcuni anche pesante. Nota di merito, sicuramente, è l’alto numero di localizzazioni, tra le quali è anche presente la nostra lingua.
Bando alle ciance ora
Come già detto, la produzione polacca ci permetterà di far parte della resistenza che si opporrà alle forze nemiche. Come si struttura il tutto?
Black Eye Games ha costruito una struttura di gioco piuttosto articolata che ci è stato possibile vedere in buona parte grazie a questo provato, il quale forniva tutta la parte di tutorial che sarà presente nel prodotto finale (sebbene quest’ultimo, specifichiamo, può ancora esser oggetto di vari ed eventuali cambi).
La base del gameplay della produzione è quanto di più vicino possiamo trovare in un’eccelsa opera di qualche anno fa, sempre di stampo polacco: stiamo parlando di This War of Mine. Avete in mente questo celebre titolo? Bene, Siege Survival non si discosta poi così tanto, tutt’altro: prende a mani basse dal sopracitato lavoro dei connazionali, soprattutto sotto l’aspetto del gameplay e dell’atmosfera, già analizzata poco sopra.
Avremo quindi un setting simile: dover resistere con quello che abbiamo e con chi abbiamo: i personaggi, ognuno con il proprio nome e la propria storia, avranno delle abilità innate (spesso basate sulla loro professione prima dell’attacco, come il macellaio ad esempio) che ci aiuteranno a determinare dove destinare le braccia di ognuno di loro. Avremo la necessità di mantenere vivi gli animali, i quali ci forniranno cibo finché non avremo un orto e dovremo costruire i vari banchi da lavoro che ci serviranno per i tantissimi bisogni dei sopravvissuti e non solo: le varie personalità che saranno bloccate all’interno delle mura non saranno le uniche a dover sopravvivere. Tenete a mente che siamo sott’assedio e ciò significa che qualcuno dovrà tener lontano gli invasori, no? Qui entra in gioco il Bastione e tutte le meccaniche ad esso legate.
Non che vi sia molto da dire a riguardo, ma sicuramente aggiunge sia un’impronta di realismo alla situazione, che di sfida per quanto concerne la difficoltà (per nulla banale) del titolo. Non basterà soddisfare i bisogni primari dei cittadini. Contemporaneamente alle richieste di quest’ultimi, si dovrà porre rimedio alle richieste dei soldati riuniti al bastione, rimasti eroicamente a difendere le ultime mura prima del castello. Questo sforzo da parte loro, comporterà ovviamente una serie di richieste che dovranno necessariamente essere soddisfatte affinché, attacco dopo attacco, resistano e rispondano al nemico. Dovremo fornire loro armi, armature, cibo e cure, così come riparare per conto loro, le armature e le armi che puntualmente ci rimanderanno indietro dopo uno o due attacchi.
Come fare a tenere il tutto unito? Proprio come in This War of Mine, anche in Siege Survival Gloria Victis avremo due distinti momenti: il giorno, durante il quale potremo fare tutto quanto quello descritto sopra, e la notte, durante la quale avremo la possibilità di uscire per andare a cercare rifornimenti di vario tipo, con gli sviluppatori ben attenti a fornirci il pretesto che, nel Medioevo, i passaggi segreti che dal castello giungevano in vari punti della città, erano realtà. La produzione ci consentirà di scegliere tra diversi punti sulla mappa, previo sblocco dopo una serie di eventi che avverranno durante l’avventura, dal quale iniziare il nostro giro notturno. Qua arriva un’altra novità rispetto al titolo dei loro connazionali e, stavolta, non di poco conto.
La fase notturna sarà completamente da vivere. Le esplorazioni tra le macerie di quella che era una tranquilla cittadina graveranno proprio sul giocatore e non pagheranno dazio alla fortuna. Si apre una vera e propria nuova meccanica per Siege Survival, la quale mira ad aggiungere sicuramente qualcosa in più alla produzione. Qui potremo raccogliere il necessario per la sopravvivenza ma state attenti al personaggio con più spazio nell’inventario, visto che sarà colui che, durante il giorno, dovrà stare a riposo per poi fare il necessario durante la notte. Non basterà essere in forma: nell’esplorazione spesso incontreremo le pattuglie nemiche, atte a scovare sopravvissuti e finirle con un colpo di spada. I soldati nemici avranno un proprio cono visivo che potremo facilmente identificare, così come una certa sensibilità al suono, venendo così allarmate se dovessimo fare troppo rumore. In giro per la cittadina, comunque, vi saranno dei nascondigli che ci torneranno molto utili durante le nostre “gite notturne”.
Durante le perlustrazioni, non mancheranno incontri con altri personaggi che sarà possibile portare con noi tra i sopravvissuti, fornendoci così le loro abilità. Proprio come non mancheranno eventi di stampo narrativo o di ulteriore pianificazione, come ad esempio la rimozione dei detriti con una pala o il bruciare una pila di cadaveri, entrambi atti ad aprire nuovi passaggi per procedere ulteriormente nelle ronde notturne. Insomma, sicuramente risiede del potenziale in questa fase del tutto nuova per il genere.
Tornando alla vita di sopravvivenza sotto la luce del Sole, sappiate che verremo di volta in volta, a scaglioni irregolari, attaccati con frecce infuocate e trabucchi. Questa piccola meccanica ci darà del filo da torcere, in quanto dovremo mettere al riparo i nostri personaggi e, nel frattempo, evitare la totale distruzione di quanto costruito fino ad ora senza però rischiare di rimanerci secchi. Sarà probabilmente possibile rispondere al fuoco in qualche modo ma nella versione d’anteprima non ci è stato dato modo di provare.
Altra piccola chicca, proprio parlando degli attacchi dell’invasore, è la possibilità di prevedere gli attacchi e la potenza con la quale verranno risolti, così da poterci meglio preparare. Ciò avviene mandando in esplorazione oltre le linee nemiche un nostro sopravvissuto. Attenzione però: per godere al massimo di questo vantaggio, dovrà esser mandato un totale di due volte in esplorazione. Questo perché di ritorno dalla prima notte conoscerà il “quando” dell’attacco, dopo la seconda notte verremo invece a sapere il “quanto” duramente il nemico attaccherà. Va da sé, ovviamente, che i sopravvissuti dovranno sopravvivere e, stavolta, noi giocatori non potremo metter mani al fato del personaggio che sceglieremo di mandare.
Siege Survival Gloria Victis: il comparto tecnico
Avendo definito tutto quel che c’è di centrale nella produzione targata Black Eye Games, passiamo ora a dar dimensione a quelli che sono gli aspetti tecnici di questo provato. Anzitutto, partiamo col dire che quanto visto sinora, può ancora esser soggetto a modifiche, che siano esse di gameplay o grafiche. Per quanto concerne quest’ultimo settore, il team polacco non ha badato troppo ai dettagli. C’è da dire che Siege Survival, a differenza del suo fratello MMORPG di cui vi abbiamo accennato poco sopra, ha un’impostazione isometrica, la quale non dà la possibilità di immergersi nel dettaglio grafico. Positiva e abbastanza d’effetto però è la gestione dell’illuminazione notturna (fuochi accesi e ombre durante le perlustrazioni) e della fisica dei detriti dei massi che vengono scagliati contro il nostro avamposto.
L’audio, d’altro canto, non è degno di nota, rimanendo al momento nell’anonimato. Sicuramente, con un’ambientazione ed un’atmosfera di questo tipo, la colonna sonora potrebbe in realtà giocare un ruolo, se non fondamentale, di netta importanza e rilevanza. Difficile vedere che qualcosa cambierà in ambito tecnico e sonoro, ma conviene sempre tenere le dita incrociate per una produzione che, seppur riproponendo un gestionale story-driven, cerca di limare il gameplay su alcuni nuovi angoli.
PIATTAFORME: PC
SVILUPPATORE: Black Eye Games/Fish Tank Studio
PUBLISHER: Koch Media
DATA D’USCITA: 2021
Siege Survival Gloria Victis ha dalla sua un setting interessante con aggiunte al gameplay non di poco conto. Strizzando l’occhio ad una produzione ben riuscita da parte dei connazionali, Black Eye Games tenta di portare il testimone ancor più in alto con una realtà sicuramente ben lontana dalla nostra e da quella proposta anni fa con This War of Mine. Vedremo cosa il team polacco sfornerà una volta che il titolo approderà per intero su PC.