Immortals Fenyx Rising Gli Dèi Perduti Recensione: un po’ come Diablo

Immortals Fenyx Rising Gli Dèi Perduti

Con la nuova esclusiva lanciata sul mercato lo scorso dicembre 2021, Immortals Fenyx Rising, Ubisoft ha fatto centro: abbiamo già recensito per voi la produzione, sottolineandone le meccaniche sì conservative, ma amalgamate in modo quasi sempre molto divertente e comunque efficace. A distanza di alcuni mesi siamo poi passati a parlarvi del primo DLC Una nuova divinità, ma di alcuni miglioramenti e aggiornamenti; arriviamo infine ad oggi e all’ultimo DLC previsto ufficialmente dalla roadmap di Ubisoft (ma è presto per ipotizzare possibili sorprese per il prossimo anno). Che vogliamo farvi conoscere nella giornata di oggi è quindi l’ultimo DLC, Gli Dèi Perduti, che rimescola un po’ tutte le carte in tavola, e ancora una volta si prende la libertà di sperimentare con gli stessi materiali di partenza. Obiettivo riuscito? Vediamo la recensione di Immortals Fenyx Rising Gli Dèi Perduti.

Tutto cambia, ancora una volta in Immortals Fenyx Rising Gli Dèi Perduti

È chiaro che con Immortals Fenyx Rising Ubisoft Quebec si sia divertita un sacco a sperimentare: è probabile anzi che molti altri progetti, nel prossimo futuro, possano beneficiare di tutto quanto si sia visto negli scorsi mesi nelle avventure di Fenyx, almeno dal punto di vista del gameplay. Ricordiamo che il titolo base è un open world in terza persona, tale da richiamare molto da vicino, nelle meccaniche e nell’ispirazione complessiva, l’eccellente The Legend of Zelda: Breath of the Wild (pur con le dovute eccezioni).

Le cose erano però cambiate già dal primo DLC, Una nuova divinità: ricorderete che in quel caso Ubisoft propose, grossomodo, una serie di dungeon a difficoltà crescente, offrendo così un titolo più vicino al rompicapo, o comunque basato su enigmi ambientali. In seguito Immortals Fenyx Rising aveva spostato invece la propria linea narrativa sull’Oriente, su un nuovo protagonista e su nuove divinità; eravamo rimasti qui. Ora tutto cambia, ancora una volta, tanto che il giocatore si ritrova tra le mani un Immortals Fenyx Rising più vicino al franchise Diablo che ad altre produzioni.

Ciò non è necessariamente un male, anzi l’esito estremo del tentativo di sperimentazione di cui si è detto: si è preferito, cioè, non proporre un seguito per le avventure di Fenyx stesso (o stessa, se avete scelto il personaggio femminile). A questo penserà un ipotetico Immortals Fenyx Rising 2! Al giocatore viene offerto invece uno spin-off più breve, ambientato nello stesso mondo di gioco, e con meccaniche e (soprattutto) con prospettiva rivista. Complessivamente, dal punto di vista qualitativo, i tre DLC collocati l’uno di seguito all’altro rappresentano un crescendo notevole in originalità e divertimento, un raro caso in cui la somma spesa, anche a prezzo pieno, davvero è giustificata da quanto proposto.

Un nuovo protagonista

Passiamo ad esaminare le novità più rilevanti del nuovo DLC Gli Dèi Perduti, tali da garantire al titolo di Ubisoft la definizione scherzosa di Immortals Fenyx Diablo. Tanto per cominciare cambia anche il protagonista, al pari di quanto accaduto durante la breve parentesi nel mondo orientale: nell’Olimpo vice la legge della non belligeranza tra divinità. Questo significa che un dio non può attaccare un altro dio per alcuna ragione. Come riportare, allora, a casa tutte le altre divinità che hanno abbandonato da tempo il pantheon dopo gli eventi di Tifone?

Fenyx, ormai di casa presso l’Olimpo, decide di scegliere un nuovo campione tra i mortali, Ash: sarà lei ad incontrare uno dopo l’altro gli dèi erranti, nel tentativo di avviare trattative di pace tra questi e Zeus. La narrazione riprende i toni scanzonati e molto divertenti dell’avventura di base, e questo è solo un bene dato che la seriosità mal si adatta, ormai, al contesto generale. La trama di Immortals Fenyx Rising Gli Dèi Perduti vi terrà compagnia per circa cinque ore di gioco, che potranno arrivare fino a dieci procedendo con molta calma ed esplorando tutto quanto è stato messo a disposizione da Ubisoft.

Immortals Fenyx Diablo

Perché abbiamo scelto il nome provocante di Immortals Fenyx Diablo? Presto detto: il nuovo DLC modifica in modo strutturale l’avventura già fruita nel titolo base e nei primi DLC. Con Gli Dèi Perduti la volontà è stata davvero quella di sperimentare, mantenendo soltanto l’ambiente di gioco di quanto visto in precedenza; tanto che, se fosse stato venduto “slegato” da Immortals Fenyx Rising, Gli Dèi Perduti sarebbe apparso in tutto e per tutto uno spin off stand alone della produzione. Il primo cambiamento rilevante riguarda la prospettiva, “spostata” ora in alto, a volo d’uccello (preferibilmente un’aquila). Si tratta della classica prospettiva alla Diablo 3 e prossimamente alla Diablo 4, ma sfruttata anche da molti altri RPG e MMORPG.

È chiaro che questa inquadratura isometrica cambia drasticamente il modo di approcciarsi ad Immortals Fenyx Rising influisce anche sul level design: i livelli e i mondi di gioco sono stati quindi “ripensati”, pur senza la profondità di fondo che ha animato l’open world dell’avventura principale. Questa però non è l’unica novità di rilievo, perché anche il gameplay è stato modificato lungo il percorso: difatti ora Immortals assomiglia sempre meno ad un GDR action in terza persona e sempre più ad un hack ‘n slash, soprattutto nei momenti in cui il circondario si riempie di decine e decine di nemici da malmenare. Le etichette restano comunque molto sfumate, perché l’ibridazione di fondo la fa da padrone tra generi, meccaniche e prospettive. Vale la pena ricordare come, anche in questo caso, non vi siano elementi fortemente innovativi dal punto di vista delle meccaniche di gioco: l’originalità risiede invece nelle capacità combinatorie di singoli spunti, di per sé – se i solati – perfettamente conservativi. La stessa visuale alla Diablo ne è l’esempio lampante.

Abbiamo apprezzato la deriva “per potenziatori” delle avventure di Ash, che prima di lasciare i santuari ora può scegliere quali armi, abilità e pezzi di equipaggiamento potenziare; in caso di morte, tutto ciò potrà essere nuovamente modificato. Oggetti curativi e nuovi strumenti diventano ora il drop dei nemici sconfitti, mentre la barra della stamina (amica e nemica) è solo un lontano ricordo. Ciò che invece non abbiamo apprezzato è la rigenerazione a distanza in caso di sconfitta: riportata all’ultimo santuario utile, Ash deve ricominciare la strada da capo in un determinato livello e ri-sconfiggere tutti i nemici lungo la strada. Ciò favorisce la longevità, ma di certo non il divertimento, rendendo il tutto in alcuni casi addirittura frustrante.

PIATTAFORME: PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One, Switch, PC, Google Stadia

SVILUPPATORE: Ubuisoft Quebec, Ubisoft Milan

PUBLISHER: Ubisoft

L’ultimo DLC di Immortals Fenyx Rising sancisce, una volta per tutte, la natura sperimentale del titolo Ubisoft. Gli sviluppatori si sono divertiti un mondo con la sperimentazione, sia dal punto di vista delle meccaniche di gioco che da quello della prospettiva. Vi ritroverete tra le mani un vero e proprio Immortals Fenyx Diablo, benché naturalmente manchi dei punti di forza dell’originale; comunque, se l’intento era divertire e proporre qualcosa di diverso, è stato raggiunto completamente. Dimenticatevi del GDR in terza persona open world, perché qui vi ritroverete tra le mani una produzione più compatta, con prospettiva a volo d’uccello e dalle meccaniche e situazioni fortemente simili a quelle degli hack ‘n slash e dei veri e propri action. Divertimento assicurato, dunque; e alla peggio non vi farà comunque penare per più di sei ore.

VOTO: 7.5

La formazione del buon Simone, classe '93, avviene pad della prima PlayStation alla mano, a base di draghi viola, gemme e pecorelle fumanti (del resto è un vero abruzzese). Cresce a pane e Dylan Dog, mostrando fin da subito gravi problemi psicologici e mentali. Tra le altre cose ha ancora paura del buio, e probabilmente Stephen King lo approverebbe. Un paio di lauree in letteratura non gli hanno impedito di diventare uno dei massimi esperti del mondo Nintendo; compensa non riuscendo neppure ad accendere una Xbox. È attualmente ai domiciliari per abbandono dei cagnolini di Nintendogs e omocidio degli abitanti di AnimalCrossing.