L’estate ormai avanza, di caldo ne fa fin troppo: non è possibile sudare anche nella scelta del prossimo titolo da giocare dall’inizio alla fine, bisogna andare sul sicuro. “Andare sul sicuro” non significa scegliere sempre e soltanto i capolavori che prendono come minimo dall’8 in su: c’è anche la cara vecchia, via di mezzo. Ecco, a quest’ultima appartiene appunto GreedFall – va bene, noi gli assegnammo un sonoro otto a suo tempo, ma a livello per così dire mondiale, sempre se è possibile riassumere ad unico voto tutte le recensioni mondiali, si attesta sul sette – sviluppato, lo ricordiamo, da Spiders e poi pubblicato da Focus Home Interactive. Giustamente l’aver ricordato una recensione già pubblicata potrebbe trarvi in inganno: è vero che GreedFall è già arrivato su console old-gen e PC, lo fece per l’esattezza del settembre 2019, ma è pur vero che solo in questi giorni sbarca su next-gen in una versione sviluppata appositamente, addirittura con un vero e proprio DLC a parte (ne parleremo, abbiate fiducia). A questo proposito, noi abbiamo trascorso parecchie ore in compagnia di GreedFall su PlayStation 5 (ma le prestazioni dovrebbero essere identiche anche su controparte Microsoft), e siamo perciò pronti per il verdetto.
GreedFall: contenuti e novità della versione next-gen
GreedFall torna sui negozi digitali in due versioni: quella standard, e poi con la Gold Edition. Tutti coloro che a suo tempo acquistarono il titolo pubblicato da Focus Home Interactive, potranno adesso sbloccare l’aggiornamento alla next-gen: il download sarà automatico per chi possiede la versione digitale, meno automatico per chi dal 2019 ha tenuto da parte il disco (lo si inserisce su PlayStation 5, si scarica l’aggiornamento, poi si gioca sempre con il vecchio disco inserito). Attenzione alla versione PlayStation Plus di GreedFall, pregevole, apprezzata e accolta con entusiasmo, ma che non consente di sbloccare anche l’aggiornamento next-gen. Non si può avere tutto dalla vita, e del resto – cosa abbastanza ovvia – ciò avrebbe compromesso le vendite della nuova edizione.
E la Gold Edition, invece? Su old-gen permette di accedere al titolo base più al DLC “The De Vespe Conspiracy”, contenuto inedito in tutto e per tutto, benché con i suoi ben evidenti limiti. Su next-gen stesso identico discorso: qui la Gold Edition di GreedFall vi permetterà di accedere a tutto ciò che attualmente è stato reso disponibile dagli sviluppatori, sia chiaro, a prezzo pieno. E adesso voi potreste legittimamente attendere di leggere le novità proprio relative alla versione next-gen, e noi le abbiamo accuratamente segnate per voi durante la nostra sessione di gioco. Non aspettatevi, quindi, nulla per cui strapparsi i capelli, dal punto di vista delle solite migliorie relative a caricamenti, luci, ombre e ray tracing. A parte che quest’ultimo non c’è, i normali caricamenti di giochi restano ben evidenti, anche se adesso durano un po’ meno che su PlayStation 4: parliamo di cinque o sei secondi a fronte di un’originaria trentina. Migliora un po’ anche l’effettistica e la luminosità negli ambienti esterni come in quelli interni (ma nel primo dei due casi si nota di più, nel secondo praticamente mai), anche qui senza nulla di davvero trascendentale da segnalare.
Passando al comparto grafico-tecnico, è ovvio che almeno da questo punto di vista gli sviluppatori abbiano tentato di sfruttare le potenzialità delle console di nuova generazione: non potevano di certo mancare le due modalità grafiche, ormai standardizzate, che tutti si aspettavano di trovare. Parliamo, naturalmente, di una Modalità Qualità, che porta il titolo al 4K ma sacrificando naturalmente il frame rate (che resta a 30 fps), e di una Modalità Performance (o Prestazioni) che riduce il comparto grafico in favore dei 60 fps. Ora, se fossimo noi a dover decidere, opteremmo per la seconda dei due: questo perché, visivamente parlando, GreedFall resta gradevole nell’uno e nell’altro caso, ma senza cambiamenti davvero eccezionali, non tali almeno da pretendere il sacrificio del frame rate. Quest’ultimo, invece, la differenza la fa eccome: provate un po’ a fruire di un action-RPG prima a 30 fps poi a 60 fps, e poi a tornare indietro, cosa che si rivela praticamente impossibile.
Un’avventura intrigante, e poi The De Vespe Conspiracy
Vi abbiamo spiegato nel dettaglio come e quanto sia cambiato GreedFall su PlayStation 5: vale adesso la pena richiamare, almeno brevemente, cosa abbia rappresentato questo titolo al momento della sua prima comparsa sul mercato, nel tardo 2019. In sé e per sé si tratta (e si trattava) di un action-RPG molto piacevole, ambientato in un 18esimo secolo distopico e connotato in senso fantasy. L’Europa è ormai afflitta da una malattia apparentemente incurabile, ma le colonie hanno scoperto l’esistenza di un’isola altrettanto apparentemente paradisiaca, incontaminata, ricca di tesori: la Teer Fradee. Ecco allora che varie fazioni si ritrovano all’interno di questo ambiente per certi versi ancora incontaminato, intenti – va da sé – a prenderne il controllo. Ne nascono subito attriti, alleanze e veri e propri sconti. Più nello specifico. il protagonista (maschio o femmina: è il giocatore a deciderlo all’inizio dell’avventura) è De Sardet, di una casata nobiliare della Congregazione, il quale (o la quale) accompagna il cugino Constantin, prossimo governatore della Nuova Serene. Da qui in poi la narrazione ovviamente si complica, vi basti sapere (senza fare spoiler) che in realtà De Sardet sta cercando una cura per la malattia del vecchio continente: un posto vale l’altro per cercarla, perché non farlo dunque in una terra piena di magia della quale fino a poco tempo fa neppure si sospettava l’esistenza?
A questo punto si arriva al DLC cui si è già accennato, ossia The De Vespe Conspiracy, vero e proprio contenuto inedito sia su console di vecchia che di nuova generazione. Non aspettatevi le dimensioni e le possibilità di una vera e propria espansione, però: si tratta di un DLC davvero minimo, breve, che dai nuovi arrivati verrà semplicemente confuso tra le tante altre missioni del gioco base. La sua longevità si attesta tra le due e le tre ore, a seconda che procediate di fretta o lentamente, e questo già la dice lunga sulla corposità del DLC. Orbene, vi è almeno qualcosa di nuovo da vedere: e cioè un’area di gioco inedita, prevalentemente boscosa ma in grado di ospitare almeno una grotta, e dei nemici altrettanto inediti, sorta di leoni particolarmente aggressivi e presenti in alcune varianti. La modalità di gioco resta la stessa, senza novità di sorta nel gameplay, agli sviluppatori è interessato offrire qualcosa in più dal punto di vista contenutistico, non da quello innovativo o contenutistico. Per poter accedere al DLC avrete bisogno di una lettera, disponibile presso gli accampamenti di GreedFall all’incirca verso la metà dell’avventura principale. Che dire: bene che ci sia, ma proporlo singolarmente a circa sette euro è un’operazione che ci lascia leggermente perplessi.
Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X/S
Sviluppatore: Spiders
Publisher: Focus Home Interactive
GreedFall era un action-RPG piacevole nel 2019, lo è rimasto nel 2021, a patto naturalmente si sapere bene che cosa si stia cercando: in questo caso una produzione longeva, interessante dal punto di vista della narrazione e del mondo di gioco, di certo non innovativo nelle idee, nelle meccaniche, e neppure nelle fazioni presenti. Produzione già a suo tempo più che discreta, si arricchisce adesso – benché con convinzione altalenante – delle possibilità delle console di nuova generazione. Vale a dire che troverete una modalità in 4K e 30 fps, e poi una seconda in 1080p e 60 fps, così come caricamenti un po’ più rapidi e generali miglioramenti all’illuminazione e alle ombre del mondo di gioco. C’è anche il nuovo DLC The De Vespe Conspiracy che potrebbe interessarvi, a patto che siate davvero dei fanatici innamorati del mondo creato da Spiders. Lo siete?