Nel 2008 veniva pubblicato su PlayStation 3, Xbox 360 e PC Dead Space, un survival horror in terza persona ambientato nello spazio. Un fulmine a ciel sereno per il panorama horror, dato che l’integrazione di un contesto fantascientifico rendevano questo prodotto speciale. Tuttavia, il lancio passato in sordina non rese sin da subito l’opera come uno dei maggiori capostipiti del genere, ciononostante il tempo ha saputo rendergli giustizia, trasformandolo in un cult del genere survival horror per gli appassionati. La serie continuò fino a raggiungere una trilogia, che si concluse con un finale alquanto discutibile che lasciava spazio ad un eventuale seguito, tradendo in parte le aspettative dei fan.
Chiusa la saga con Dead Space 3 nel 2013, il brand venne presto dimenticato da Electronic Arts, che successivamente nel 2017, chiuse il team di Visceral Games, disintegrando qualsiasi speranza di rivedere il buon Isaac Clarke in azione sulle nuove console. Passano gli anni e le voci di corridoio unite al desiderio dei fan alimentano le speranze su un possibile ritorno della serie, ciò che non potevamo però aspettarci è che il 22 luglio, durante l’EA Play Live, venisse annunciato il remake del primo capitolo. L’originale Dead Space tornerà, nel 2022, in un’operazione di restauro fatta completamente da zero curato da EA Motive. In questa occasione, noi di Gamesvillage vogliamo raccontarvi una vera e propria odissea nello spazio vissuta in salsa horror, reintroducendovi la saga e spiegandovi perché il suo ritorno sia così tanto desiderato.
Il ritorno di Dead Space! Cosa lo rende così tanto amato?
Dead Space per molti videogiocatori ha ricoperto a suo tempo l’apice del survival horror, riprendendo molti elementi già introdotti da Capcom in Resident Evil 4. Infatti la serie ludicamente parlando non si allontana così troppo dall’impostazione imbastita dalla casa nipponica, dato che il gameplay principalmente fu uno shooter in terza persona ad azione limitata. Nei panni dell’ingegnere minerario Isaac Clarke, coloro che si avventurarono per la prima volta nell’orrore dell’USG Ishimura scoprirono un’esperienza di gioco dalle tinte lugubri, soffocante e a tratti rievocava l’Alien di Ridley Scott. Sembrava quasi impossibile non fare un paragone con lo Xenomorfo della 20th Century Fox, eppure l’ispirazione a tale opera era lampante, soprattutto per il modo con cui i temibili Necromorfi tendevano a sbucare dai condotti d’areazione od emergere dalle ombre. La serie dunque, prima ancora dell’avvento dei jump-scare negli horror, incuteva terrore solamente per la tensione che generava l’ignoto, ogni porta aperta, ogni angolo girato, ogni passo sembravano determinare la nostra fine. Questo perché in primis, le ambientazioni ideate in ogni Dead Space erano buie, con una illuminazione scarsa ed intermittenti, fatti di corridoi stretti e pareti intrise di sangue, generando così un’immane ansia tachicardica al suono dei gemiti dei mostri orridi che ci scrutavano nell’ombra.
E il primo capitolo fu una vera e propria gemma, dato che ci gettava in solitaria all’interno di un contesto sci-fi emozionante ed estremamente ispirato, immergendoci in un gameplay puntava ad un coinvolgimento maggiorato grazie all’interfaccia diegetica, racchiudendo parametri come vita e munizioni delle armi direttamente nel suo game design, lasciandoci un’immagine pulita e priva di elementi su schermo. E ciò che rendeva affascinante non solo il gioco, ma anche un decisamente coraggioso Isaac, fu la tenuta da ingegnere (detta anche tuta RIG), una vera e propria armatura corazzata spaziale rozza, che poteva essere migliorata statisticamente ed esteticamente con degli appositi potenziamenti. Inoltre trovavamo anche uno strumento molto utile come la Stasi, che permetteva di rallentare qualsiasi cosa che entrasse in contatto con la bolla da noi generata. Tuttavia, niente poteva essere così paurosamente bello senza i Necromorfi, creature nate da un virus alieno che uccide e trasforma i cadaveri in delle creature antropomorfe super sviluppate, le cui urla strazianti di dolore e la capacità di spostarsi in ogni angolo dell’ambientazione che ci circonda le rende così spaventose. Esse si ispirano a creature come lo Xenomorfo di Alien (la capacità di spostarsi nei condotti e sorprendere la preda alle spalle), o La Cosa dell’omonimo film cult di John Carpenter, poiché questa razza aliena poteva evolversi in varie specie di Necromorfi, come vedremo nell’arco dell’intera trilogia. Per eliminare queste creature bisognava smembrare i loro arti e massacrarle con degli strumenti alquanto rozzi, esse erano anche tenaci dato che riuscivano a resistere anche più del dovuto.
E le nostri morti erano un tripudio di smembramenti cruenti, pezzi di corpo strappati e divorati, scene di puro gore che potevano soddisfare il nostro marcio palato. Tuttavia, la serie non è stata tutta rose e fiori: con il terzo capitolo Visceral Games optò per un’impostazione più action, che stonava con le note horror, soffocanti e pericolose della serie. Un action più d’impatto, rappresentato dalle numerose aree aperte e passeggiate nello spazio (uno dei pochi elementi più apprezzabili), le quali allentavano la tensione di possibili imboscate. Inoltre l’introduzione di una modalità cooperativa da vivere con un amico aggiungevano sì delle nuove sezioni giocabili, ma smorzavano la tensione del contesto horror imbastito con i primi due capitoli della serie. Inoltre, anche l’introduzione di un sistema di crafting penalizzato dalle microtransazioni e dallo stravolgimento delle armi fabbricabili. Una terza iterazione che fece anche discutere per il suo finale, riaperto in seguito dal DLC Awakened, il quale lasciava intuire l’avvento di un possibile seguito. Nonostante tutto, un altro elemento che rese piuttosto intrigante la serie fu proprio la storia, che vogliamo ripercorrere in questo speciale.
Dead Space e l’origine dell’incubo
Anno 2508, Isaac Clarke è un ingegnere minerario della possente Concordance Extraction Corporation (C.E.C), una compagnia che manda enormi astronavi minerarie per compiere operazioni d’estrazione in giro per la galassia. Nel momento in cui la società riceve una chiamata d’emergenza dalla planet cracker (un’astronave che distrugge i pianeti per ricavarne i minerali) USG Ishimura, verrà inviato un team composto da Isaac ed altri quattro membri della C.E.C, tra cui Kendra Daniels e Zach Hammond, i quali saliranno a bordo della USG Kellion per dirigersi sul luogo della chiamata. Tuttavia, il mezzo di trasporto verrà colpito da da alcune misteriose creature antropomorfe, schiantandosi rovinosamente nella Ishimura: un incidente che costerà la vita ai due piloti della navetta. Sopravvissuti all’impatto, il restante trio si addentra nella nave per raggiungere il segnale S.O.S ricevuto, cercando soprattutto i membri dell’equipaggio. Tuttavia, Hammond scopre che i sistemi vitali di supporto della planet cracker stanno cedendo, e chiederà ad Isaac – assolvendo al suo ruolo di ingegnere – di riparare i guasti della nave. Eppure sarà tutto fuorché una passeggiata: ben presto i membri del C.E.C scopriranno che l’intero equipaggio è stato ucciso e che la nave pullula di queste mostruose creature non ancora identificate. Tra un pericolo e l’altro, verrà alla luce che Benjamin Mathius, capitano della Ishimura, era un membro della Chiesa di Unitology – un culto religioso che si rivelerà come il maggior antagonista della serie – e che è stato mandato nell’orbita di Aegis VII per recuperare un manufatto alieno importantissimo per questo culto: il Marchio. Ciò che non potevano sapere era che tale reliquia, estratta e caricata sulla nave, era intrisa di un potere capace di far impazzire tutte le persone a bordo della Ishimura, portando quest’ultime a compiere una vera e propria carneficina, infettando poi i loro cadaveri con un gene alieno che avrebbe mutato e ravvivato i corpi marci.
Nascono così quelle creature che presto identificheremo come Necromorfi, le quali sono nati sulla colonia di Aegis VII ed hanno infestato la nave raggiungendola attraverso uno shuttle che si è schiantato sul ponte d’atterraggio. Nella confusione scaturita da tale infezione, Mathius verrà ucciso dall’ufficiale scientifico Dottor Kyne a seguito di una lite, il quale farà di tutto per impedire che tale minaccia possa espandersi, isolando la Ishimura danneggiandola dall’interno e bloccando qualsiasi canale di comunicazione. Insomma, una vera e propria trappola per il nostro Isaac Clarke, che tra una riparazione e l’altra incontrerà – non direttamente – la sua fidanzata Nicole, una dei medici di bordo. Finalmente, il trio rimasto bloccato in balia delle creature impazzite riesce a lanciare un segnale di S.O.S che presto verrà accolto dalla USM Valor. Tuttavia, i soccorritori intercetteranno una capsula di salvataggio, in cui al suo interno è stato intrappolato un Necromorfo proprio da Hammond: purtroppo anche l’equipaggio della Valor, colto impreparato, verrà massacrato. Anche la nave di soccorso entrerà in collisione con la Ishimura, diventando così completamente inutilizzabile. Mentre Isaac è alla ricerca del nucleo, Hammond scopre una triste verità: la Valor si stava approcciando al segnale S.O.S per distruggere la nave, con l’obiettivo di eliminare la minaccia. Tuttavia, Hammond morirà dopo essere stato attaccato da un Necromorfo corazzato, riuscendo ad avvertire Isaac appena in tempo.
Dopo il triste epilogo di Hammond, Clarke verrà contattato dal Dr. Keyne, anch’egli sopravvissuto, e riuscirà a convincerlo a riportare il Marchio su Aegis VII, così da colmare l’ira dell’Unica Mente, ossia una gigantesca creatura che controlla tutti i Necromorfi. Dopo aver aiutato Isaac a caricare il manufatto alieno su una navetta, Keyne verrà ucciso da Kendra Daniels, la quale svelerà ben presto la sua identità: la donna in realtà è un agente governativo, con la missione di recuperare il Marchio. L’agente rivela inoltre che quello estratto da Aegis VII non è altro che una copia del Marchio originale scoperto duecento anni prima sulla Terra, e che fu portato su tale pianeta per verificarne le funzionalità. Dopo la fuga di Kendra, Isaac riceve una chiamata dalla fidanzata Nicole, con la quale partirà per riposizionare il Marchio da dove era stato prelevato. Raggiunta la colonia, la ragazza inizierà a fare dei discorsi alquanto confusi e insensati, che alludono ad un pensiero collettivo, ma una volta riposizionato il manufatto alieno sul piedistallo ed attivato, Nicole si mostrerà ad Isaac, ringraziandolo e svanendo nel nulla. Quando tutto sembra essere ormai finito, un enorme roccia dalle dimensioni di un meteorite collegato all’orbita della colonia e all’Ishimura precipita sul pianeta, minacciandone l’esistenza. Isaac cercherà di fuggire e nel frattempo, apparendo dal nulla, Kendra riuscirà a prelevare il Marchio con l’intento di completare la sua missione; inoltre consegnerà all’uomo una registrazione di alcuni giorni prima, in cui si vede chiaramente Nicole togliersi la vita, dimostrandogli che finora ha portato il pericoloso artefatto da solo manipolato dall’Unica Mente. La creatura – parli del diavolo e spuntano le corna – ormai risvegliatasi, ucciderà Kendra con un tentacolo ed attaccherà anche Isaac, il quale, in uno scontro catastrofico, sconfiggerà l’essere mostruoso, riuscendo a scappare dalla colonia prima che questa venga effettivamente distrutta. Mentre configura la rotta verso casa a bordo della sua navetta, in un attimo di pace, Isaac verrà aggredito da una figura molto simile alla sua ragazza ormai scomparsa, segno che le allucinazioni lo avrebbero accompagnato per il resto della sua vita.
Dead Space 2: pericolo su Titano
Prima di giungere alla storia di Dead Space 2 bisogna soffermarsi sul capitolo intitolato Dead Space: Ignition. Si tratta di un horror puzzle game sviluppato da Megatube in collaborazione con Visceral Games e Sumo Digital e scritto dall’autore della serie di videogiochi e fumetti Antony Johnston, e gli eventi si collocano tre anni dopo i fatti del primo gioco e qualche ora prima di Dead Space 2. Infatti in questa occasione impersoneremo Franco Delille, un tecnico della Sprawl, il quale avrà a che fare con la nuova infezione dei Necromorfi che pian piano divorerà la stazione civile costruita sui resti di Titano, una luna di Saturno. Durante la scabrosa avventura che vedrà Franco accompagnato dalla sua collega Sarah, continueranno arrivare degli strani messaggi sulla radio dell’uomo, indicando che un qualcuno sia in attesa di qualcosa. Facendosi largo tra le miriadi di Necromorfi che si sono impadroniti della stazione, i due cercheranno di riparare i guasti e di trarre in salvo i civili, mentre i messaggi continueranno ad arrivare a Franco. Così, verso le battute finali, la strana coppia raggiunge l’ospedale, dove la ragazza perderà la vita. Sarà qui che l’uomo troverà una capsula criogenica la quale per qualche strano motivo contiene il corpo ibernato di Isaac Clarke, e dopo una serie di hacking ai sistemi di sicurezza riuscirà a liberare l’ingegnere minerario, prima che i Necromorfi ormai entrati possano cibarsi delle sue carni.
Ed è così che parte Dead Space 2, riprendendo il finale di Ignition e reimmergendo il giocatore nei panni di Clarke, mentre quest’ultimo è legato corpo e piedi. Tuttavia, osserveremo Franco morire, come atto conclusivo del capitolo che precede questa folle avventura. Fuggito dall’ospedale grazie al prezioso sacrificio, Isaac apprende di trovarsi a bordo della stazione Titan, costruita su un frammento di Titano nonché un satellite di Saturno, e viene contattato da una donna chiamata Daina Le Guin che guiderà l’ingegnere all’interno della stazione. La donna infatti dichiara di avere una cura per la particolare demenza che affligge il buon Isaac, che nel frattempo è braccato dalle forze governative a causa degli eventi vissuti su Aegis VII. Subito dopo, l’ingegnere riceverà la chiamata di un altro paziente, Nolan Stross, che dice di poter distruggere il Marchio insieme a lui, tuttavia Isaac declina l’offerta e si fa strada all’interno della Sprawl. Raggiunta Daina, l’uomo scoprirà una scomoda verità: ella è una fedele della Chiesa di Unitology e vuole sfruttare le informazioni contenute nella mente di Isaac per costruire altri Marchi. Nel momento piuttosto agitato, una nave d’assalto governativa assassinerà la donna, permettendo a Clarke di cogliere l’attimo e fuggire.
Dopo il fatto, Stross contatterà nuovamente l’uomo, che tra un Necromorfo e l’altro accetterà con fatica la proposta, così da mettere fine una volta per tutte a questa storia. Facendosi strada tra i pericoli della stazione, l’ormai ex ingegnere minerario incontrerà Ellie Langford del C.E.C che offrirà il suo aiuto per portare a termine la nuova missione. Tuttavia la coppia appena formatasi verrà costantemente ostacolata dall’amministratore Hans Tiedmann, che cercherà in tutti i modi di impedire la distruzione del Marchio. Infatti Ellie ed Isaac verranno divisi, con l’uomo che dovrà fare un lungo giro che lo porterà chilometri lontano dalla Sprawl prima di riunirsi alla donna, scoprendo successivamente con sgomento che la USG Ishimura è stata recuperata e portata sulla stazione. Come racconterà Ellie, sono passati ben tre anni da quando il teatro degli orrori del primo capitolo venne raccolta a seguito di un attentato terroristico che uccise l’intero equipaggio, ignari di quanto è accaduto realmente. E come uno scherzo del destino, Tiedmann distruggerà l’unico collegamento al centro governativo, obbligando così Clarke a salire a bordo della Ishimura rivivendo orribili ricordi, e grazie ad una capsula ancora disponibile, riesce a tornare sulla retta via.
Ricongiunti con Stross, i due vengono aggrediti da quest’ultimo, reso violento dal peggioramento della sua demenza, obbligando così Isaac ad ucciderlo per autodifesa. Man mano che Isaac lotterà per raggiungere il Marchio, le sue visioni di Nicole diventano sempre più insistenti per impedirgli di raggiungere l’obiettivo, ma la sua determinazione lo porteranno ad accettare il suo sacrificio e destino, rendendo così le sue visioni di Nicole più amichevoli e pacifiche. Una sfida che però stabilizza mentalmente il buon Isaac. Raggiunto il centro governativo, luogo in cui è situato il Marchio, Clarke permette ad Ellie di fuggire a bordo di una nave, così da non ripetere lo stesso epilogo toccato a Nicole. Da qui egli raggiungerà il marchio superando gli uomini di Tiedmann e combattendo contro i Necromorfi, mentre il manufatto alieno scatena un evento detto anche Convergenza. Arrivato a questo punto, e guidato dalla visione di Nicole, Isaac utilizzerà un dispositivo che sbloccherà la parte infetta dal Marchio nella sua mente che a detta della stessa visione, lo aiuterà nella sua impresa. Continuando a percorrere la strada che lo porterà al marchio, Isaac affronterà e Tiedmann, che lo obbligherà ad ucciderlo. Successivamente, l’ingegnere si scontrerà con le parti affette dal Marchio e dalla visione di Nicole, la quale rivela che l’unico modo per “rinascere” è quello di assorbire corpo e mente di chi l’ha creato. Dopo un’estenuante battaglia, Isaac riesce a distruggere la visione di Nicole e tutti i rimasugli del Marchio nella sua mente, distruggendo quello posto davanti a lui durante il processo. Ormai stanco e vittorioso, l’uomo è pronto ad accettare la sua morte di fronte all’evento catastrofico che non accenna ad arrestarsi. Ma all’improvviso, riceve una chiamata da Ellie, che da lì a poco lo trarrà in salvo mentre la stazione crolla sotto i loro occhi, salvandosi così ancora una volta.
Dead Space 3 è davvero la fine di tutto?
Passano soltanto due mesi dagli eventi avvenuti sulla Sprawl, la stazione civile costruita su un frammento di Titano, ed oggi Isaac Clarke vive in segreto a New Horizon, dove ha potuto vivere una relazione con Ellie Langford che si è terminata successivamente. All’improvviso irrompono nel suo nascondiglio Robert Norton e John Carver, rispettivamente capitano e sergente, i quali chiedono aiuto a Clarke per rintracciare la squadra di Ellie ormai data per dispersa. Norton nella conversazione con Isaac spiega in breve la situazione attuale: la Chiesa di Unitology è riuscita a rovesciare il governo terrestre, e da lì a poco verranno attaccati proprio dai soldati del noto culto religioso. Jacob Danik, leader della setta, riesce a catturare l’ormai ex ingegnere, attivando successivamente il Marchio nascosto su New Horizon scatenando così una nuova epidemia di Necromorfi. Clarke riesce a fuggire e a ricongiungersi con Norton e Carver sulla USM Eudora. Norton riesce a rintracciare l’ultima trasmissione di Ellie su Tau Volantis, scoprendo che sul suo suolo vi sono i resti di alcune navi risalenti a duecento anni fa. Tuttavia il viaggio nell’iperspazio ha condotto la Eudora in un campo minato lasciato nell’orbita, subendo danni così gravi da obbligare l’equipaggio a lasciare la nave. Grazie ad un segnale sconosciuto captato prima del fatto, Isaac e compagnia giungono sulla CMS Roanoke, ignari del fatto che fosse stata invasa dai Necromorfi. Nonostante ciò il team riesce a salvare la squadra di Ellie, composta anche da Jennifer Santos e Austin Buckell. A bordo della Roanoke, Clarke trova numerose rune identiche a quelle impresse sul Marchio le quali tappezzano gli alloggi della nave, scoprendo così che Tau Volantis è il pianeta d’origine del manufatto alieno, e che in una spedizione avvenuta duecento anni prima, venne trovato un marchingegno nel sottosuolo capace di controllare le temibili creature.
Nonostante sia un piano suicida, Ellie ed Isaac concordano sull’idea di ricostruire tale macchina e per farlo dovranno scendere a Tau Volantis. Tuttavia nella manovra d’atterraggio, la nave verrà danneggiata gravemente, dividendo Isaac dall’equipaggio. Nel tentativo di ricongiungimento, troverà Buckell ferito, il quale indicherà una base vicina in cui si è raggruppato il resto del team prima di morire di ipotermia. Una volta riunito il team, pianificano il rintracciamento della macchina, con l’intento di scoprire anche cosa è successo sul pianeta in cui si trovano. Presto detto: trovano un messaggio audio lasciato del generale Mahad, il quale spiegava che vennero ritrovati i resti di alcuni alieni congelati, sui quali vennero condotti degli esperimenti. Non appena esplosa un’epidemia di Necromorfi, il personale del pianeta sabotò tutto quanto pur di contenere la minaccia. E con un tempismo perfetto, ad interrompere il momento di apprensione ci pensa Danik, che con i suoi militari braccano il gruppo. Con l’odio di Norton nei confronti di Clarke sempre più crescente, il capitano tradisce il suo rivale in amore vendendolo a Unitology, seppur tale attimo piuttosto agitato viene interrotto da un gigantesco Necromorfo, il Nexus. Liberati dall’infausta creatura, il gruppo riesce a sfuggire dalle grinfie del culto, e ormai ritrovatosi con Clarke e Carver, Norton continua ad alimentare la sua ostilità nei confronti dell’ex ingegnere, che si ritroverà ad uccidere il capitano per legittima difesa.
I componenti rimanenti del gruppo decidono di incamminarsi verso una struttura scientifica abbandonato e situato sul fianco di una montagna, guidati da Santos che ha ritrovato alcune informazioni su un Codex creato da una certa Rosetta. Sebbene sia proprio la Santos a morire durante la scalata, il restante team trovano l’obiettivo, che per motivi ignoti è stata tagliata in sezioni dal Dr. Serrano per degli studi risalenti a duecento anni fa. Tuttavia l’equipaggio riesce ad apprendere diverse informazioni da Rosetta, la quale appartiene ad una specie aliena che in passato è crollata sotto l’epidemia del Marchio e dei Necromorfi, sancendo così la loro estinzione. Si scopre così che Tau Volantis è il pianeta natale della razza ormai estinta e non del Marchio; la luna che circonda il pianeta non è altro che frutto della convergenza attivata da questi manufatti alieni, che ingloba i corpi degli esseri viventi in una singola creatura senziente. Gli alieni per impedire la completa formazione della luna, costruirono un dispositivo che sfruttava il potere del Codex per congelare l’intero pianeta e fermare così la Convergenza. Ma ancora una volta Danik e i suoi uomini circondano il gruppo, sottraendo a loro il codice e andandosene via non senza lottare. In un’azione altruista, Ellie permette al protagonista e Carver di inseguire Danik per chiudere i conti.
Nella discesa verso le profondità del pianeta, i due trovano un messaggio audio lasciato dal Dr. Serrano, il quale svela la presenza di più lune sparse nella galassia, facendo capire l’entità e la gravità del pericolo; inoltre rivela che la macchina può riprendere il processo della Convergenza per completare la luna, ma al tempo stesso, può congelarla ed infine distruggerla. I due riescono a recuperare il Codex sottratto da Danik a seguito di una colluttazione, ma nonostante lo sforzo, sarà Carver a restituire l’oggetto al leader del culto mentre quest’ultimo tiene in ostaggio Ellie, con l’intento di redimersi per la morte di Santos. E così Danik riesce ad avviare la Convergenza su Tau Volantis, ma morirà poco dopo a seguito di una caduta di detriti. In un atto disperato, Clarke riesce a salvare Ellie facendola scappare dal pianeta, e insieme a Carver riesce ad interrompere il fenomeno, spegnendo i marchi e liberando l’universo dalla loro influenza per sempre. Con la luna che si sfalda sul pianeta, Ellie si rassegna nel cercare nuovamente di contattare i due, dandoli definitivamente per spacciati: così la donna imposta la rotta della navetta verso la Terra. Tuttavia un breve log audio di Isaac che cerca di mettersi in contatto con la sua amata suggerisce che è sopravvissuto allo schianto dei detriti.
Sembrerebbe essere finita, ma Dead Space 3 ricevette un DLC intitolato Awakened, dove Clarke e Carver sono sopravvissuti miracolosamente allo schianto della luna. Tuttavia, l’incubo dei Necromorfi è tutt’altro che finita: sui resti di Tau Volantis le creature attaccano i due, i quali riescono a scappare a bordo di una navetta per raggiungere la Terra Nova, un’astronave attraccata nelle vicinanze. Al suo interno però vi sono gli unitologisti, dove un uomo identificato come il “profeta” sta mutilando mani ed orecchie agli altri fedeli. In tutto ciò. la mente di Isaac viene continuamente violentata dalle lune, che cercano di condizionarlo e a commettere atti contro la sua volontà, portandolo al punto di tentare di uccidere Carver. Liberatosi dalla loro influenza, Clarke apprende che le lune hanno ormai raggiunto la Terra e che queste stanno bloccando qualsiasi contatto. Ritornato in sé, egli ripara la nave e finalmente possono partire alla volta della Terra: tuttavia le lune hanno raggiunto il pianeta ed hanno iniziato un’invasione di massa. Avvicinandosi al pianeta natale, Isaac e Carver si schiantano su una delle lune, ignari delle condizioni di Ellie.
Il remake di Dead Space sarà per Electronic Arts un’opportunità di vitale importanza per riesumare una delle serie horror più importanti approdate su PlayStation 3 e Xbox 360. Il restauro curato da EA Motive non solo includerà dei miglioramenti grafici dettati dall’utilizzo del Frostbite Engine, che riadatterà con canoni moderni il primo capitolo della saga della defunta Visceral Games, ma punterà a svecchiare le meccaniche di gioco e modificherà alcuni elementi narrativi, senza però stravolgere la base solida della sua storia. Chissà se dopo un possibile successo di tale operazione avremo finalmente la tanto attesa conclusione della saga, per mettere finalmente la parola fine ad una storia rimasta incompiuta per troppi anni. Rivivere l’orrore in chiave attuale sarà sicuramente un’esperienza più spaventosa rispetto al passato, merito anche delle attuali tecnologie che possono rendere un videogioco ancor più coinvolgente: nello spazio, nessuno potrà sentirci gridare.