Vesper è un titolo di debutto di uno studio tutto italiano che, anticipiamolo subito, si è dimostrato davvero talentuoso. Un platform dalle dinamiche classiche ma con uno stile iconografico ed illustrativo veramente particolare, che sicuramente lascia il segno. L’opera prima del team Corderns Interactive, pubblicata da Deck13, ci riporta alla memoria le produzioni leggendarie realizzate a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, per specifica volontà dei suoi creatori. Sei retrogamer appassionati che hanno deciso di fare il grande salto e finalmente dedicarsi a creare quelle piccole grandi opere d’Arte che tanto amano. Il gioco non passa certo inosservato, e, potenzialmente, potrebbe nel tempo diventare un piccolo classico del settore indipendente. Giocatori buongustai, siete avvisati.
Vesper: dinamiche di uno Spaghetti Platform
Ci permettiamo di scomodare un genere di culto, ovvero il Western, nel suo ramo più iconico, ovvero gli Spaghetti Western, ed i titoli leggendari ad esso legati, come Per un pugno di Dollari del 1964 di Sergio Leone o l’iconico Django del 1966 di Sergio Corbucci, simbolo stesso del genere, che ha generato decine di sequel apocrifi ed un film omaggio di Quentin Tarantino. Lo scomodiamo per sottolineare nuovamente che le produzioni italiane indipendenti hanno spesso quel qualcosa di speciale, forse perché la difficoltà di sviluppare sul territorio italiano è maggiore che altrove, e quindi bisogna guardarle con un occhio diverso questo “Spaghetti Platform”, ed entrare in punta di piedi nel suo universo onirico ed unico. Il delizioso titolo, creato dal team Cordens Interactive, ci porta in un mondo del tutto alieno e ci racconta le avventure di Seven, un piccolo e bizzarro androide che, alcune migliaia di anni dopo l’attivazione di un misterioso Protocollo chiamato Vesper, deve salvare la sua specie, abitante su un pianeta ormai morente ma ancora legato ad una flebile speranza di rinascita. Tutto ciò Seven può farlo solamente attraverso il completo controllo del Potere della Luce, con il quale sarebbe possibile dare un nuovo futuro a ciò che sembra ormai condannato. Ma la missione non è semplice! Decine di macchine ostili e pericolose sono disseminate lungo questo mondo, e sono pronte a far saltare per sempre i circuiti dell’eroico e solitario androide. Una trama affascinante, raccontata per immagini e di buon livello, che piano piano scopre se stessa, attraverso metafore, ricordi, silenzi, sprazzi di felicità ormai perduta. Vesper è un titolo sempre in bilico tra gli anni novanta, che gli sviluppatori dimostrano di amare alla follia, la classicità videoludica e la propria individualità. Vesper è un gioco che potrebbe diventare un classico, col passare del tempo, ricco di citazioni da titoli di culto quali Another World e Flashback di Eric Chai, che trovate recensito in questa pagina, la leggendaria saga di Oddworld, ideata da Lorne Lanning, alcune meccaniche sono simili a quelle del geniale Ori and the Blind Forest, e chi ricorda le fughe impossibili del gioco sa di cosa stiamo parlando. Ma il citazionismo quasi didascalico non si ferma qui, perché vengono tirate in ballo piccole grandi perle del settore come LIMBO, il titolo forse che più ha riempito il cuore degli sviluppatori, l’indimenticabile Hollow Knight o il divertente Inside di Playdead, ma persino qualche reminiscenza da una delle più importanti opere seminali della storia dei videogiochi, ovvero Sentinel di Geoff Crammond. Non c’è che dire, citazioni colte, mescolate con molto stile. Il titolo si dipana attraverso numerosi stage ben caratterizzati e contraddistinti da meccaniche di gioco molto ispirate, ricche di enigmi, che diventano più complesse in modo molto graduale durante l’avanzamento dei livelli.
L’assorbimento della Luce è l’operazione fondamentale, il Controllo la sua conseguenza, la Fuga l’unico modo che ha il nostro eroe per sopravvivere. Si, lo spirito del già citato Sentinel ci ha dato spesso brividi, come il grande classico. Il poter possedere i nemici, usarli in modo strategico per aprire come chiavi alcune location bloccate, la gestione delle palle di luce o creare delle strategie usando l’illuminazione delle stanze come arma sono elementi del gameplay affascinanti e davvero ben realizzati. Il gioco coinvolge in maniera forte dopo nemmeno mezz’ora di gioco, facendoci diventare empatici con l’androide Seven. Inizialmente non sarà possibile usare delle vere e proprie armi, ma in seguito verrà data a disposizione una speciale Drive Gun, con cui le cose saranno decisamente migliori, perlomeno si lotta ad armi pari. Questa arma non è un semplice upgrade che dalle mani nude, robotiche, ma pur sempre nude, ci fa passare all’uso dei proiettili semplici, ma è un dispositivo con ben tre usi speciali, poiché viene usata per assorbire la luce, leit-motive fondamentale del titolo, e, per contro, anche creare oscurità, cosa che, strategicamente, sarà molto utile, oltre che filosofico. Ombra o Luce. Sceglieremo di fare tutto sotto la luce del sole o invece di nasconderci nel buio per paura di essere scoperti ed inseguiti? Davvero simbolica come cosa. E nn dimentichiamo che il simpatico gingillo permette pure di… controllare le menti! Cosa volete di più dalla vita?
Vesper: un viaggio onirico tra colori e chiaroscuri
Il level design dei singoli stage del gioco è molto ispirato ed ognuno è propedeutico al successivo. Le mappe sono semplici e mai troppo contorte, rendendo l’esplorazione dolce e tranquilla, a parte i momenti più concitati. Forse si può lamentare una certa semplicità e linearità del tutto, oltre che una difficoltà spesso più bassa del normale, o che i nemici siano solo di tre tipologie, tipo i cari vecchi sprite ricolorati di Golden Axe nel 1989, cosa che serviva a risparmiare la preziosissima memoria. Ma a fronte di questi piccolissimi difetti, che sono più peccati veniali, Vesper ha un comparto audiovisivo straordinario, specie considerando la sua natura indipendente, e la cosa ha fatto decisamente innamorare i giocatori. Un mondo composto da luci e ombre, colori e chiaroscuri. La trama viene svelata pian piano, anche attraverso gli splendidi filmati di intermezzo tra i vari stage, anch’essi realizzati con uno stile molto evocativo. Vi ricordate quando, a metà degli anni novanta si vantavano gli incredibili effetti di luce della prima PlayStation, facendo magari il confronto tra Tomb Raider in versione Sega Saturn o sulla console Sony? Ebbene quelle sensazioni, indimenticabili per i giocatori di vecchia data, rivivono in Vesper, dove le luci, i riflessi, le ombre e i giochi visivi fanno la parte del leone, arricchendo il tutto in maniera esponenziale. Il gioco affronta il tema fantascientifico in maniera molto artistica, con un comparto audiovisivo di ottimo livello, che include anche una colonna sonora davvero affascinante e ben realizzata, i silenzi sono alternati a musiche adatte ai momenti più o meno drammatici o concitati della storia. Il titolo, nato in sordina, si è fatto decisamente notare, al punto da essere arrivato finalista all’interno del Red Bull Indie Forge, una manifestazione dedicata allo sviluppo indie. Corderns Interactive è uno studio di sviluppo composto da sole sei persone, rigorosamente tutti sotto i trenta anni, con sede a Binasco in provincia di Milano, il cui sito ufficiale trovate a questo LINK. Ma una incredibile curiosità che Matteo Marzorati, creative director e co-fondatore di Cordens Interactive, ha raccontato recentemente alla stampa specializzata, è che Vesper è nato come semplice demo per una tesi universitaria, diventando in seguito un gioco completo e trovando poi un vero publisher, in questo caso Deck13. Ancora più meritevole di considerazione, quindi, poiché questo gioco rappresenta anche il debutto di uno sviluppatore che, ammettiamolo senza remore, non vediamo l’ora di rivedere all’opera.
https://www.youtube.com/watch?v=6aMbQZPVJzM&t=2s&ab_channel=Deck13
Piattaforme: PC
Sviluppatore: Cordens Interactive
Publisher: Deck13
Vesper è disponibile dal 30 Luglio sul portale Steam, ad un prezzo basso, meno di venti euro. L’acquisto è consigliato a chi ama i titoli stilosi, colorati con cura, artistici e basati sul ragionamento intelligente. Se avete qualche anno in più, ed avete vissuto gli anni novanta, a cui il titolo è dichiaratamente ispirato, secondo gli stessi sviluppatori, potreste letteralmente innamorarvi. Perché si tratta di un gioco che non sarà dimenticato tanto presto. Enigmi, fasi platform, una storia Sci-Fi intrigante ed un misterioso mondo colorato ed onirico, a volte in chiaroscuro, a volte nel pieno splendore, con un level design molto ispirato, ed oltretutto al cento per cento fatto in Italia da uno studio indipendente e talentuoso. Un gioco che consigliamo senza riserve a tutti.