Dopo l’uscita su PlayStation 4, Xbox One e PC a inizio 2020, Dragon Ball Z Kakarot sbarca anche su Nintendo Switch, con un’operazione di porting tra alti e bassi. Elemento sicuramente interessante è la presenza, all’interno del gioco, del primo DLC A New Power Awakens Part 1 e 2. L’obiettivo è sicuramente quello di stuzzicare l’attenzione dei giocatori, ingolosendoli con un gioco che abbia qualcosa in più. Ma cosa ci aspetta da questa particolare avventura di Goku & Co.?
Dragon Ball Z Kakarot: si riparte all’avventura
All’interno di Dragon Ball Z Kakarot avremo la possibilità di rivivere tutte le avventure compiute dai nostri beniamini durante l’omonima saga a fumetti e a cartoni animati. Partendo quindi dall’arrivo sulla Terra del fratello di Goku, Radish, accompagneremo gli eroi più forti del pianeta a scontrarsi contro i Sayan, Freezer, Cell fino ad arrivare al terribile e allo stesso tempo buffo Majin Buu. La saga di Dragon Ball, in particolare la serie Z che ha lanciato il nome di Akira Toriyama e il frutto della sua immaginazione a livello mondiale, non ha certo bisogno di altre parole per descriverne la trama, che all’interno del gioco viene ripresa molto fedelmente. Il lavoro eseguito da CyberConnect2, infatti, è al limite del maniacale, dimostrando come abbiano studiato in maniera accurata l’opera originale.
Tutto l’ambiente di gioco è direttamente ispirato alla serie animata in ogni suo più piccolo particolare. La colonna sonora è tratta direttamente dalle musiche originali, facendoci fare un salto nel passato lungo 20 anni, mentre gli effetti sonori ricreano la sensazione di stare osservando una puntata del cartone animato. In effetti ogni capitolo di Dragon Ball Z Kakarot viene introdotto proprio come se stessimo assistendo alla trasmissione dell’anime, arricchito ulteriormente dal doppiaggio in lingua originale (corredato da sottotitoli in lingua italiana per chi non avesse dimestichezza con il giapponese). In alcune animazioni vengono addirittura replicate le inquadrature originali della serie.
Unico punto dolente è il reparto grafico che in alcuni elementi risulta essere eccessivamente spigoloso. Nonostante l’utilizzo dell’Unreal Engine, Dragon Ball Z Kakarot possiede degli ambienti spogli e una texture approssimativa, in forte contrasto con la cura e l’attenzione ai particolari con cui sono stati realizzati i personaggi che ricreano in maniera fedele il tratto distintivo di Toriyama. Il risultato è la sensazione che Goku, Vegeta e tutti gli altri siano “incollati” nell’ambiente.
Un mondo da scoprire
Dragon Ball Z Kakarot risulta essere un’interessante novità all’interno del mondo videoludico nato dalla serie. Se infatti la maggior parte dei videogiochi ispirati alle avventure di Goku è di genere picchiaduro (spesso con risultati poco soddisfacenti), questo invece è strutturato come un GDR Open World, che richiederà all’incirca 30 ore per completare la trama principale e 20 per portare a termine anche le missioni secondarie. Una novità che indubbiamente stimola la curiosità e accresce la speranza di avere un’avventura a tema Dragon Ball che sia finalmente degna di questo nome.
Girovagando per le diverse ambientazioni, sempre precedute da un caricamento, si apprezza molto come il team di sviluppo si sia impegnato per ricreare le diverse ambientazioni che fanno parte della storia originale. Mentre sorvoliamo i diversi ambienti, avremo la possibilità di ricercare alcuni collezionabili: speciali cartoline che ritraggono le scene più famose di Goku bambino, che entreranno a far parte dell’Enciclopedia Z, o anche le mitiche Sfere del Drago. Una volta raccolte tutte e sette, potremo evocare il leggendario Drago Shenron, a cui possiamo chiedere di far tornare in vita uno degli avversari già sconfitti per una rivincita, di acquisire oggetti rari oppure di riempirci le tasche di denaro. A parte questo, la mappa non offre particolari spunti interessanti. Oltre ad abbattere pattuglie e torri del Red Ribbon o cacciare animali e dinosauri, l’ambiente non offre altri particolari punti d’interesse. Unica eccezione è la possibilità di visitare luoghi iconici della saga, attività d’obbligo per tutti i fan.
Dragon Ball Z Kakarot: tra battaglie e missioni da compiere
All’interno di questo vasto mondo, proprio come nell’anime, intervalleremo istanti in cui portare avanti la trama principale con momenti di relax in cui compiere missioni secondarie. È proprio qui che si nota la troppa fedeltà alla serie animata: proprio come nelle vicissitudini televisive, anche in Dragon Ball Z Kakarot queste mission filler risultano essere molto stiracchiate, a tratti anche noiose. Raccogliere oggetti sparsi in giro, combattere contro avversari secondari fin troppo semplici da sconfiggere e aiutare i nostri compagni in problematiche che seppur divertenti, si dimostrano solamente come tiepidi sipari che spezzano la narrazione complessiva, alla lunga stanca e annoia. In ogni caso, è proprio durante questi intermezzi che potremo esplorare il vasto Open World con uno dei quattro personaggi giocabili: Goku, Piccolo, Vegeta o Gohan. Tutti gli altri, seppur presenti, ricoprono solamente un ruolo di supporto.
Anche se Dragon Ball Z Kakarot è un GDR, la parte del combattimento ricopre un ruolo importante, come si può vedere dal gameplay trailer pubblicato tempo fa. Durante gli scontri che dovremo affrontare, i nostri eroi potranno contare su 4 mosse speciali, oltre a uno stile di lotta particolare. I combattimenti saranno influenzati da una forte componente GDR, non così solida come ci sarebbe piaciuto avere a nostra disposizione. Oltre a un lineare albero delle abilità da sviluppare lungo il corso dell’avventura e a una Comunità dove apprendere abilità passive (complesso e poco intuitivo), rimangono solo gli elementi base che contraddistinguono il genere: cambiare personaggi, acquistare o ricercare merci, preparare oggetti per upgrade temporanei (ovviamente cibo, vista la nota fame dei Sayan).
A New Power Awakens Set
Insieme al gioco, Bandai ha deciso di rendere disponibile insieme anche il primo DLC di Dragon Ball Z Kakarot, A New Power Awakens Part 1 e 2. Grazie a questo contenuto, potremo espandere la narrazione portando i nostri eroi a fronteggiarsi contro Lord Beerus e Freezer Dorato, e raggiungere il livello di Super Saiyan God e Super Saiyan Blue. Il DLC ripropone la storia che ha portato alla Battaglia degli Dei e al successivo scontro con il redivivo nemico del passato. Purtroppo questa espansione non dimostra la stessa fedeltà narrativa apprezzata nella saga Z e si presenta come un semplice upgrade del livello di difficoltà base, con alcuni escamotage piuttosto sbrigativi, per far tornare il maggior numero di avversari dal passato, come Zarbon o la Squadra Ginew. Il livello di difficoltà per completare il DLC, però, è veramente alto, risultando una sfida stimolante per i fan e gli appassionati della saga.
Sembra quasi che CyberConnect2 abbia deciso di accantonare le dinamiche GDR, poco apprezzate all’uscita del gioco, per sbilanciarsi maggiormente verso la componente picchiaduro. Anche le sequenze animate, infatti, sono ridotte all’osso tralasciando o raccontando brevemente sequenze narrative importanti che avrebbero dato maggiore pathos all’espansione. Sintomo di questa fretta è anche la possibilità di giocare ad A New Power Awakens Part 1 fin dall’inizio, semplicemente mettendo in pausa il gioco ed entrando nella sezione Contenuti Scaricabili, mentre per la Part 2 è necessario completare il precedente capitolo. Proprio accanto troviamo anche il nuovo DLC Trunks, il Guerriero della Speranza, uscito insieme alla versione Switch del gioco, che ci auguriamo possa far innalzare nuovamente la qualità di questo affascinante e originale gioco che, al netto degli errori, rimane comunque una piccola perla da possedere e vivere per tutti i nostalgici delle avventure di Goku & Co.
Versione Switch: cosa c’è di nuovo
L’arrivo di Dragon Ball Z Kakarot su Switch, in ogni caso, non è stato un semplice porting. Oltre alle possibilità e alle dinamiche presenti precedentemente, la versione della console portatile targata Nintendo ha anche tutta una serie di interessanti novità. La prima riguarda la Comunità: ora è possibile vedere i diversi emblemi guadagnati con i quali creare combinazioni particolari ed avere bonus permanenti. A inizio gioco è ora possibile scegliere il livello di difficoltà e si potranno affrontare anche 2 nuove sotto-trame, il cui completamento da accesso a Gotenks e Vegito come personaggi giocabili. Tutti gli appassionati che hanno preordinato il gioco, inoltre, hanno possibilità di vivere una sotto-missione esclusiva dal titolo “Una sfida tra amici”, un oggetto esclusivo per la cucina, 10 Medaglie D e l’accesso anticipato all’allenamento con Bonyu, un nuovo e misterioso membro della Squadra Ginew!
PIATTAFORME: Nintendo Switch
SVILUPPATORE: CyberConnect2
PUBLISHER: Bandai Namco
Dragon Ball Z Kakarot esce sulla console portatile di casa Nintendo ma continua a dividere critica e videogiocatori. Da un lato abbiamo un gioco che ha saputo ricreare una delle saghe più amate, in una veste differente. Un GDR che racconta in maniera fedele e accurata le avventure di Goku e dei suoi compagni, dall’arrivo dei Saiyan fino alla sconfitta di Majin Buu, con un’attenzione particolare allo stile fumettistico di Akira Toriyama, specialmente nei suoi personaggi. Dall’altra bisogna ammettere che la realizzazione degli ambienti è poco curata, quasi sbrigativa, e le dinamiche di gioco tipiche del genere appaiono superficiali in alcuni casi e troppo complesse in altri. Nell’ampio mondo in cui ci troviamo, possiamo andare a visitare i luoghi più rappresentativi della saga ma allo stesso tempo offre pochi spunti d’intrattenimento, con missioni secondarie semplici e ripetitive. L’aggiunta del DLC A New Power Awakens riduce al minimo la narrazione del filone narrativo Dragon Ball Super per lasciare maggiore spazio agli scontri, innalzando di parecchio il livello di difficoltà e presentandosi come una sfida per i videogiocatori. In ogni caso, Dragon Ball Z Kakarot ha un suo valore intrinseco rappresentato dal suo essere fuori dagli schemi oltre che per la grande opera di ricostruzione della saga originale. Consigliatissimo a tutti coloro che hanno amato Dragon Ball Z e ne vogliono vivere le vicende in prima persona.