Il nuovo controller NACON Revolution X Pro, venduto al prezzo consigliato di 109,90 €, vanta un grado di personalizzazione impressionante e un supporto audio davvero straordinario, entrambe peculiarità in grado di conferirgli il titolo di uno dei migliori controller per Xbox e PC su cui è possibile mettere le mani all’interno della suddetta fascia di prezzo, quindi ben al di sotto dei 179,99 € richiesti da Microsoft per il suo Elite Series 2. Essendo parte della linea Revolution, la periferica condivide alcuni aspetti di design dei precedenti pad della NACON per console e PC, dunque non resta che scoprire se anche questa nuova proposta riuscirà a reggere il confronto qualitativo con il passato e, magari, a portare sul tavolo qualche novità interessante.
Revolution X Pro: tante varianti, un solo controller
Come preannunciato in apertura, il Revolution X Pro è dotato di alcuni accessori per la customizzazione “fisica” che lo aiutano a distinguersi dai suoi contemporanei, e che includono tre coppie di pesetti da inserire nelle impugnature, due testine intercambiabili per le leve analogiche e una serie di cilindri in metallo per limitare in maniera più o meno marcata il movimento degli stick. Un’occhiata più approfondita lascia emergere tutte quelle caratteristiche che aiutano ad inquadrare il gamepad nel contesto degli Esport competitivi: ci sono un selettore e un tasto dedicati all’attivazione dei profili, di cui quattro memorizzati di default, così come quattro grandi pulsanti programmabili sul retro delle manopole, che possono essere impostati per eseguire qualsiasi comando. Sul fronte audio, il Dolby Atmos surround è integrato nel controller e funziona come ci si potrebbe aspettare, gestendo in maniera superba gli effetti tridimensionali mediante le cuffie da collegare al jack da 3,5 mm, anche se le opzioni per alterare i soundscape non sono troppo incisive: il massimo che si può fare è variare lo spettro di frequenze dell’equalizzatore ma, dopo aver utilizzato una serie di auricolari e cuffie di qualità differente, non ho percepito grosse difformità in termini di output. Il software, purtroppo, non è ancora perfetto: potete scaricare l’applicazione Revolution X dallo store per PC o Xbox e, mediante la stessa, creare uno o più profili personalizzati (oppure modificare quelli esistenti), ma in verità non c’è molta differenza percepibile tra le quattro alternative preimpostate, e anche i descrittori per genere non sembrano influire più di tanto sulle prestazioni nel complesso.
Il NACON Revolution X Pro è molto simile esteticamente ai controller wireless standard delle Xbox Series, con un’unica, ragguardevole eccezione: è difficile infatti non fare caso al prominente anello luminoso RGB che circonda la levetta analogica destra che, per quanto pacchiano possa risultare agli occhi di qualcuno, conferisce un certo alone di fascino e modernità a quello che altrimenti sarebbe un design abbastanza banale. Il controller emana uno stile quasi spartano, una sensazione molto ruvida enfatizzata dalle sue linee deliberatamente scolpite che corrono sotto la levetta analogica sinistra e i pulsanti frontali, sottile ma di grande impatto. Altrettanto sfumata ma ben distinta è l’impugnatura in gomma che adorna il retro del pad: a differenza di altri dispositivi, che hanno la tendenza a diventare scivolosi, questa texture assicura sempre un’ottima presa anche in caso di sessioni prolungate. La finitura opaca del Revolution X Pro è poi oltremodo apprezzabile, dato che sappiamo bene quanto il nero lucido tenda a diventare una vera e propria calamita per le impronte digitali.
Performance cablate di un certo livello
Ora, tutte le guarnizioni e gli accessori del mondo non significherebbero nulla se il controller stesso non fosse piacevole da usare, ma per fortuna l’ultimo nato in casa NACON è uno dei migliori gamepad su cui abbiamo messo le mani di recente. La sua consistenza è palese malgrado il peso sia leggermente inferiore al suo analogo Microsoft, complice l’assenza di batterie, mentre i pulsanti frontali, i dorsali e i grilletti forniscono una quantità apprezzabile di feedback senza essere troppo morbidi o rigidi: una giusta e piacevole via di mezzo. In termini di commutazione dei profili e mappatura dei pulsanti sul retro, tutto funziona a dovere e la selezione delle varie modalità impostate mediante l’applicazione dedicata è veloce e reattiva. Abbiamo menzionato la mancanza di batterie perché, al contrario del Revolution Unlimited Pro, il Revolution X Pro non è wireless: avere il cavo di 3 metri (in dotazione) collegato alla macchina da gioco prescelta riesce a sopprimere qualsivoglia problema di input lag e latenza, particolarmente pressanti quando si gioca in modo competitivo, tuttavia avremmo gradito anche la presenza di un modulo Bluetooth o wireless anche solo per comodità.
Un particolare che ha sempre ricevuto diverse critiche sui precedenti NACON Revolution è la croce direzionale, ma quella presente sul Revolution X Pro non ha mostrato alcuna incertezza quando l’abbiamo messa alla prova su una serie di giochi che necessitavano di input digitale come Bloodstained, Streets of Rage 4, Celeste, Castlevania Advance Collection e qualche picchiaduro a incontri. Dopo pochi minuti di gioco con gli accessori esterni, è facile trovare una configurazione ideale che faccia al caso nostro: personalmente, abbiamo optato per la coppia di pesi da 16 grammi e il cilindro più sottile per entrambi gli stick per non ridurre troppo la corsa di questi ultimi, dato che nei titoli in cui l’inclinazione è importante per regolare i movimenti dei personaggi o navigare i menu radiali la rondella più spessa è troppo limitante. Dopodiché, tale setup è stato messo abbondantemente alla prova in titoli quali A Plague Tale: Innocence, il Doom del 2016 e State of Decay 2, senza dimenticare naturalmente un po’ di sana competizione online con Rocket League, Back 4 Blood e Destiny 2, ottenendo in ogni caso prestazioni affidabili e la quantità desiderata di accuratezza e precisione necessarie.
In conclusione, possiamo raccomandare senza remore questo NACON Revolution X Pro, sia per gli utenti PC che soprattutto per i proprietari di una Xbox Series X|S, che poi è la macchina sulla quale abbiamo condotto la stragrande maggioranza dei test. Se siete alla ricerca di un controller che offra opzioni di personalizzazione a un prezzo più economico dell’Xbox Elite Series 2, allora non potrete che restare soddisfatti delle prestazioni del Revolution X Pro: la sensazione di robustezza e affidabilità permane all’interno di qualsiasi gioco vorrete metterlo alla prova, con un occhio particolare al mondo degli eSport, ed è tangibile la cura riposta dalla casa di produzione francese nel non lesinare su nessuna caratteristica inclusa, pur mantenendo il suo prezzo di listino decisamente concorrenziale.