La grande azienda francese Ubisoft, con sedi sparse per il globo, da sempre ricerca la proposizione di prodotti videoludici capaci di catturare i vari gusti dei giocatori, impegnandosi nell’ideazione di diversi titoli che possano occupare un posto rilevante in ogni genere del medium. Sul fronte sportivo, nel 2016, la sussidiaria Ubisoft Annecy proponeva Steep, un titolo incentrato sugli sport estremi in un contesto interamente invernale, dando l’opportunità ai giocatori di cimentarsi in varie sfide proposte partendo dai vertici di imponenti montagne. Lo stesso studio, 5 anni più tardi, è tornato con Riders Republic, che riprende il concept alla base di Steep, estendendolo ed evolvendolo, nel tentativo di creare un titolo dedicato agli sport estremi che possa raccogliere le discipline più diffuse all’insegna di una rinnovata libertà.
Dopo aver provato la beta per qualche ora, siamo tornati nel vasto e frenetico mondo di Riders Republic, prendendo parte all’evento multi-sportivo Riders Ridge Invitational per tuffarci a capofitto in competizioni spericolate e ad alta velocità nei suggestivi scenari dei parchi nazionali americani.
Riders Republic: sport estremi alla portata di tutti
Prima di prendere parte al grande evento, ci verrà chiesto di creare il nostro avatar personale, grazie ad un editor molto basilare che permetterà la selezione dei tratti fondamentali dell’alter ego, tra capelli, occhi e peluria del viso, scegliendo anche il colore degli stessi. Saremo da subito nel vivo della competizione, venendo accolti al centro nevralgico dell’evento, il Riders Ridge, adibito a ritrovo principale del vasto open world esplorabile in totale libertà e senza limitazione alcuna già dalle prime battute.
Nei panni di figure promettenti, una volta fatta la conoscenza del nostro mentore, un veterano della competizione che accetterà di guidarci attraverso la nostra ascesa come Rider professionisti, saremo pronti a partecipare alle diverse competizioni proposte, non senza prima aver ottenuto la giusta attrezzatura. Dopo i primi eventi chiamati a farci prendere dimestichezza con i controlli, l’intero mondo di Riders Republic si aprirà a noi, con tutte le sue possibilità in termini ludici. Ad esempio, le funzionalità dell’hub principale diverranno accessibili, offrendo attività multigiocatore, eventi creati dai giocatori, sfide speciali, gestione sponsor, allenamento di trick e uno shop in cui spendere le proprie valute per personalizzare il nostro Rider con indumenti e accessori di diversa natura.
Nel mondo di Riders Republic, il vero fulcro del gameplay sono gli eventi a disposizione che verranno sbloccati con l’accumulo di stelle, che possiamo ottenere completando le competizioni, anche centrando degli obiettivi facoltativi delle stesse, o in diversi modi che riguardano l’esplorazione della mappa di gioco, alla ricerca di attrazioni, cimeli, e acrobazie da tentare. Le stelle, a conti fatti, scandiscono la progressione con lo sblocco di diversi eventi che interesseranno le 5 carriere di cui è possibile aumentare il livello, che al lancio riguardano 3 grandi esperienze sportive che ci troveremo ad affrontare.
Troviamo la bicicletta (gara e trick), sci e snowboard (gara e trick) e la tuta alare (planata e razzo), dove ogni sport avrà delle varianti peculiari di evento che riguarderanno i mezzi stessi, per una varietà di gioco tutta da sperimentare. Le competizioni via terra, che comprendono anche le ottime sulla neve, che hanno ricordato da vicino Steep, sono quelle che più ci hanno divertito, soprattutto per il senso di velocità e necessità di controllo, anche a fronte dei molti trick in salto possibili, che possiamo impostare come automatici o manuali a seconda della propria abilità nell’uso. In tali frangenti occorrerà finalizzare l’atterraggio, compito non sempre semplice e che comporterà perdita di tempo in caso di esiti negativi, poiché il rewind apposito riporterà indietro nel tempo esclusivamente noi e non anche gli avversari. In tal senso, sarà altresì possibile rialzarsi sul posto della caduta, procedendo come se nulla fosse se la posizione è ottimale, al netto di eventuali checkpoint. I tracciati da seguire presentano complessivamente un buon level design, rendendo avvincente ogni traversata, anche se le cose iniziano a farsi più adrenaliniche in presenza di imponenti discese, da domare utilizzando i controlli a disposizione. Questi ultimi non sono molti o complessi, e riguarderanno l’accelerare, frenare, sterzare, saltare e scattare nel caso di biciclette e rocket wing quando è necessario uno sprint in più, grazie ad una barra dedicata che si ricarica nel tempo.
Oltre all’accumulo di stelle, che come abbiamo detto può avvenire completando le varie attività – sia in singolo che prendendo parte alle modalità multigiocatore come le Gare di massa, Trick Battle e Tutti contro tutti –, ottenibili altresì al completamento di sfide settimanali, anche i verdoni avranno il loro ruolo, soprattutto se si è fan della personalizzazione, utili per rendere unico il proprio Rider, potendo scegliere tra diversi capi indossabili, in un negozio che sarà aggiornato nel tempo, anche con elementi speciali riservati alla valuta ottenibile con denaro reale. Per guadagnare la valuta di gioco, oltre che completando gare in multigiocatore e in singolo aumentando i progressi di stelle, sarà importante non trascurare gli sponsor e relative sfide, che si traducono in contratti con ricompense proporzionali, capaci anche di far ottenere nuova attrezzatura, normalmente sbloccabile nella progressione da Rider nelle diverse carriere e che mostrerà un numero indicativo per l’efficacia della stessa che va a rappresentarne le varie caratteristiche.
Divertimento massivo
La grandezza dell’esperienza è facilmente avvertibile, dove molti giocatori su schermo faranno parte della lobby di gioco in tempo reale, insieme a una manciata di NPC a rendere credibile e vivo il mondo aperto dei creatori di Steep. In questi frangenti è anche possibile avviare eventi in PvP nelle principali sfide, con sfumature competitive dal grande potenziale, ambito che richiede una community attiva e un supporto costante al titolo, dove è previsto un sistema stagionale e l’aggiunta di nuovi elementi ludici che possono garantire la freschezza del titolo nel tempo.
Le gare di massa citate, con più di 50 giocatori su schermo, risultano davvero divertenti e spettacolari, dando l’opportunità a chiunque di competere e divertirsi al tempo stesso. In questo, Riders Republic riesce molto bene, offrendo ai giocatori un ambiente libero in cui possono affrontare le competizioni con i propri modi e i propri tempi. In sostanza, parliamo di un immenso parco giochi aperto a tutti. Per i più competitivi, che avranno comunque eventi classificati dedicati e livelli di difficoltà impostabili per ulteriori ricompense, il gioco mette a disposizione le Trick Battle, sfide a squadre sei contro sei a suon di trick all’interno di un’arena, e il Tutti contro tutti, dove dodici giocatori verranno coinvolti in una serie di sfide al fine di stabilire il punteggio più alto con i trick a disposizione. Ad aumentare il ventaglio delle possibilità ludiche offerte dalla produzione ci pensa la modalità Creazione di eventi, per un divertimento senza fine generato dalla community, che ci auguriamo possa alimentare la macchina della creatività per molto tempo.
Riders Republic, quindi, prova a non farsi mancare nulla, puntando forte sull’open-world massivo e sul numero di contenuti davvero elevato, cercando l’effetto divertimento senza curarsi di qualsivoglia realismo, per restituire un’esperienza di puro svago condiviso. Che si tratti di discese vertiginose in downhill, o voli spettacolari con il rocket wing, il titolo sa offrire grandi dosi di adrenalina, specialmente in prima persona, al netto di eventuali ripetitività nel loop di gioco. Il vasto open world ben costruito, composto da 7 regioni uniche, offre diverse possibilità, risultando esplorabile con le attrezzature da competizione o a bordo di mezzi adibiti allo scopo, come ad esempio la motoslitta, da sfruttare alla ricerca di collezionabili riempitivi. Al fine di esplorare senza obiettivi e progressione alcuna, è disponibile la modalità Zen, in cui il free roaming sarà la nostra unica preoccupazione, ideale per staccare la spina lasciandosi trasportare dai paesaggi naturali suggestivi.
A spasso per i parchi nazionali americani
Riders Republic punta anche all’impatto visivo dell’esperienza, con una mappa vasta e ben costruita, capace di bilanciare a livello strutturale le diverse attività che andremo a svolgere come Riders. Sarà possibile distinguere chiaramente le zone montane innevate e rocciose dalle colline più verdi e boschive, denotando un’ottima costruzione ambientale nell’amalgama di biomi diversi. Non tutto è perfetto, specialmente se ci si sofferma sulle texture spesso poco definite e qualche bug di contorno, anche se complessivamente l’esperienza si è presentata solida, tenendo a mente che il progetto poggia su una base cross-gen. Una certa cura è stata riposta nelle animazioni dei personaggi, enfatizzando il contesto sportivo in cui ci troviamo, che risulta convincente nelle sue continue proposte di evoluzioni e sezioni ad alta velocità, con controlli accessibili e funzionali. La telecamera a volte contribuisce in negativo in alcuni frangenti dove può risultare non troppo precisa, ma niente che possa compromettere l’esperienza.
La versione da noi provata su PlayStation 5 si è presentata all’altezza delle aspettative, con un 4K dinamico e 60 frame al secondo costanti per rendere convincente un titolo da cui si richiede fluidità e definizione in mezzo all’atmosfera colorata e spensierata che permea la produzione, con caricamenti molto veloci grazie all’SSD della macchina di Sony. Al di là di un feedback aptico poco incisivo, le funzionalità aggiuntive del DualSense non sono pervenute, mentre per l’audio vanno sottolineati buoni effetti sonori e ottime musiche d’accompagnamento con tracce note, magnetiche e sempre incalzanti. Da sottolineare l’assenza di un doppiaggio in italiano, che avrebbe aiutato la fruizione in territorio nostrano, lasciando ai sottotitoli la comunicazione delle parti parlate e delle cut-scene, quest’ultime in linea con le recenti produzioni di Ubisoft in termini di qualità. L’implementazione gradita del cross-play infine, chiude un’esperienza multigiocatore ambiziosa e accessibile, che vuole riunire sotto lo stesso tetto videoludico gli appassionati degli sport estremi, proponendo un ambiente familiare, social e libero.
Piattaforme: PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, Google Stadia, PC, Amazon Luna
Sviluppatore: Ubisoft Annecy
Publisher: Ubisoft
Riders Republic è a tutti gli effetti l’erede di Steep, ma vantando di sostanziali aggiunte in termini di varietà ludica e di approcci al gameplay, offrendo un ambiente colorato e vivace in cui esibirsi ed esplorare in totale libertà. La nuova proposta di Ubisoft Annecy è un progetto a lungo termine legato al supporto costante della community e a nuovi contenuti che possano mantenere la fanbase attiva nel mondo degli sport estremi costruito dalla software house francese. Allo stato attuale il tutto funziona bene nell’ottica di svago e competizione, grazie a molteplici discipline fruibili da soli o in compagnia, dove anche la personalizzazione ha un suo ruolo per la freschezza estetica del titolo, che purtroppo non brilla dal punto di vista grafico generale. Il gameplay accessibile e divertente, quanto competitivo da gestire in tutte le sue sfaccettature, crea un’azione adrenalinica a schermo di valore per ore di intrattenimento. La ricca mappa open world, con una forte componente sociale, ci sembra all’altezza per ospitare il grande evento Riders Ridge Invitational, con la speranza che il progetto venga accolto positivamente dai videogiocatori nei mesi a venire, per rendere Riders Republic un vero punto di riferimento per gli sport estremi videoludici.