The Matrix Awakens Provato: il risveglio di Unreal Engine 5 di Epic Games

The Matrix Awakens inseguimento

È finalmente ora di entrare nel vivo della next-gen? Una tech demo a cura di Epic Games e Warner Bros. vuole offrire ai giocatori la possibilità di provare con mano l’Unreal Engine 5 su PS5 e Xbox Series X/S attraverso The Matrix Awakens, rivelato ufficialmente da Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss durante i The Game Awards 2021 dopo aver presentato un nuovo trailer del film Matrix Resurrections. Gli attori del celebre franchise cinematografico che interpretano rispettivamente Neo e Trinity hanno raccontato l’esperienza next-gen che possiamo aspettarci nei prossimi anni delle nuove console con il motore di Epic, promettendo vette mai raggiunte prima sul piano tecnico e grafico. La tech demo in questione è stata resa immediatamente disponibile per essere giocata dopo l’annuncio all’evento dei premi videoludici, che ha visto trionfare It Takes Two su tutti, e abbiamo potuto provarla su PS5, riportandovi le nostre impressioni sul costrutto ludico nel mondo di Matrix.

The Matrix Awakens

The Matrix Awakens: nel Matrix next-gen

Partiamo con una semplice ma doverosa premessa: The Matrix Awakens non vuole essere un videogioco nel senso più completo del termine, ma una vera e propria prova di forza del nuovo motore grafico di Epic Games, che vedremo adottato da sempre più studi negli anni a venire, così come Unreal Engine 4 ha costellato molteplici release negli ultimi anni.

Al momento di avvio della demo, prenderemo parte a due sezioni ben distinte. Ma prima di passare al gameplay in tempo reale, un video illustrato dai due attori iconici farà da preludio a ciò che sperimenteremo in seguito, e senza neanche rendercene conto saremo da subito coinvolti con naturalezza transizionale in un inseguimento a bordo di un veicolo, dove potremo ammirare la ricostruzione dei modelli e dei volti dei protagonisti, per poi iniziare a sparare agli inseguitori, mirando prima alle ruote delle loro auto per mandarli fuori strada e poi distruggendo direttamente il telaio dei mezzi ostili. Questa parte ha avuto lo scopo di esaltare gli effetti speciali, tra spari ed esplosioni, e la realizzazione tecnica di modelli e ambiente in movimento, poiché le possibilità in termini puramente ludici si limitano a cambiare bersaglio e sparare, dapprima con una pistola e poi con un’arma automatica.

The Matrix Awakens Neo

Terminata la breve fase di inseguimento, eccoci dinnanzi alla seconda parte della demo tecnica, che ci permetterà di girovagare per la città creata ad hoc in terza persona nei panni del personaggio IO o a telecamera aerea libera per goderne ogni scorcio, e vi assicuriamo che gli appassionati delle realizzazioni tecniche andranno completamente fuori di testa, ma non prima di aver sperimentato durante la transizione tra la prima e la seconda fase alcune sequenze dall’alto che mostrano le varie tecnologie in ballo.

In terza persona potremo spostarci a piedi e correre, oppure prendere in prestito un’auto e girare per la città su quattro ruote a maggior velocità. Non c’è un vero e proprio scopo nell’esplorazione, se non l’ammirazione della costruzione urbana con i suoi elementi e il raggiungimento di alcuni punti di interesse che riportano alcune chicche e curiosità sullo sviluppo della build incise su alcune lastre a bordo strada. Una volta in strada sarà possibile anche accedere ad alcune impostazioni che permetteranno di giocare con l’ambiente, andando a diminuire l’intensità del traffico, impostare diversi tipi di visualizzazione a schermo e filtri, modificare la rotazione del sole, oltre che accedere a un’immancabile modalità foto per un’esperienza da immortalare il più possibile.

The Matrix il RisveglioTecnica dell’Unreal Engine 5

The Matrix Awakens ci pone davvero vicini al fotorealismo, configurandosi come una vera e propria vetrina next-gen, dando un assaggio concreto e soprattutto tangibile di ciò che gli sviluppatori potranno creare con l’Unreal Engine 5. Il mondo sembra vivo e credibile, soprattutto grazie ai risultati degli impatti dei veicoli, che riportano danni coerenti e localizzati alle carrozzerie, con molti dettagli a schermo che lo testimoniano in tempo reale. Il modello di guida in tal senso, non risulta troppo elaborato, così come la fisica degli impatti con altre auto, ma ciò che la versione di gioco vuole mostrare è la credibilità tecnica di alcune situazioni, che si traduce in animazioni e realizzazione dell’ambiente e degli elementi che lo costituiscono.

Alcune sono le tecnologie coinvolte per arrivare a questi risultati così convincenti, tra cui spiccano MetaHuman, Nanite e Lumen, che contribuiscono a rendere stupefacente e spettacolare quello che si vede a schermo. Nello specifico, a Nanite è affidata la virtualizzazione delle geometrie, mentre l’illuminazione globale con annessi riflessi sono gestiti da Lumen, che possiamo osservare anche attraverso la modifica della visione dalle impostazioni o raggiungendo dei punti sulla mappa che permettono il cambio in notturno dell’ambiente che sfrutta una tecnica di illuminazione sperimentale la quale utilizza solo la luce emissiva dell’illuminazione globale di Lumen e dei riflessi, il tutto con dei risultati incredibili e un livello di fedeltà extra nell’illuminazione indiretta e diffusa. MetaHuman infine, riguarda la modellazione dei personaggi con un risultato estremamente fotorealistico, lasciando a Chaos il sistema fisico della demo.

The Matrix Awakens city

Su PS5 i caricamenti sono decisamente brevi, mentre in termini di prestazioni pure possiamo riportare 1620p dinamici con una media di 1404p, adottando una tecnica di Temporal Super Resolution per incrementare la risoluzione originale, mentre il frame rate di riferimento si attesta sui 30 fps, che tentennano quando ci si sposta troppo in fretta tra la città, nei casi di automobili, e quando si collide con le altre vetture, con cali piuttosto vistosi fino a 20 fps, che è possibile notare anche durante i filmati di gioco, che abbiamo ammirato nella sezione dell’inseguimento. Conclude l’analisi anche un ottimo audio ambientale, che talvolta inciampa nei casi di collisione tra veicoli, ma il risultato complessivo è positivo.

Un po’ di numeri di The Matrix Awakens

Parliamo di una demo tecnica a tutti gli effetti, quindi risulta doveroso riportare alcuni numeri estrapolati dalla demo stessa e dalle statistiche riportate dagli sviluppatori, che confermano una città larga 4.138 km e lunga 4.968 km con una superficie di 15,79 km2 e un perimetro di 14.519 km, con strade di una lunghezza complessiva di 260 km costeggiate da 512 km di marciapiedi, per formare una totalità di 1.248 incroci. Come se non bastasse, la città conta anche 27.848 lampioni e cartelli nelle vie principali e 12.422 tombini. Il grande complesso urbano conta 45.073 auto parcheggiate di cui 38.146 veicoli guidabili e distruttibili, e 20.000 veicoli di traffico simulato su strada regolato dal Mass AI, con la possibilità di regolarne la densità dalle impostazioni. MetaHuman simula 35.000 pedoni in tempo reale che popolano una città composta da 7.000 edifici differenti con molteplici risorse all’interno e 1000 assets che li compongono, che formano una conta poligonale spaventosa. Per la realizzazione della città in questione sono stati utilizzati circa 10 milioni di assets unici.

Piattaforme: PS5, Xbox Series X/S

Sviluppatore: Epic Games

Publisher: Epic Games

The Matrix Awakens rappresenta ciò che possiamo aspettarci dalle nuove console negli anni a venire in tutte le loro potenzialità, ricordandoci che siamo solo agli inizi di una longeva ascesa nei confronti del fotorealismo applicato al medium videoludico. La demo ha chiaramente dei limiti, ma quello che vuole mostrare è il potenziale che PS5 e Xbox Series X riescono a raggiungere con un software che sfrutta le componenti tecnologiche interne all’Unreal Engine 5, che pad alla mano si presenta imponente e un investimento importante per il futuro della computer grafica nel panorama. Epic Games non ha piani attuali per la creazione di un titolo completo basato sull’universo cinematografico di Matrix, ma l’esperienza così vicina al fotorealismo può farci sognare diversi universi con il medesimo standard, nella speranza che gli studi di sviluppo possano trarre il meglio da queste tecnologie incluse nel motore grafico della software house statunitense, abbracciandone la filosofia, che in questa demo tecnica ha mostrato decisamente una prova di forza importante dinnanzi alla quale è impossibile non rimanere a bocca aperta. Il futuro, dunque, potrebbe essere più vicino di quel che pensiamo.

Mirko è un appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni. Ama alla follia i platform 3D e i GDR, ma è un giocatore a tutto tondo. Grazie a una PlayStation e a un Mega Drive, il mondo per lui si è fatto dinamico fin da subito grazie a un irriverente marsupiale arancione e a un velocissimo porcospino blu. Cresciuto credendo che il cuore sia la propria chiave guida, ritiene che il videogioco sia la quintessenza dell’intrattenimento e materia dall’alto potenziale costruttivo.