Negli anni a cavallo del nuovo millennio, la mania per i giochi di carte collezionabili aveva travolto anche il sottoscritto: da Magic a Pokémon passando per titoli un po’ più esotici come La Leggenda dei Cinque Anelli, Doomtrooper e Netrunner, di solito mi ritrovavo a spendere soldi per i più svariati starter deck e booster pack tanto per il gusto di provare qualcosa di nuovo o diverso. L’arrivo del CCG di Yu-Gi-Oh! nelle fumetterie da me frequentate, che anticipò di qualche anno la messa in onda italiana della serie TV, riuscì a catturare la mia attenzione grazie all’estrema qualità delle illustrazioni e gli adattamenti videoludici, come Forbidden Memories per la prima PlayStation o Dark Duel Stories per Game Boy, hanno occupato fette generose delle mie giornate.
Con il tempo, il lavoro e gli altri impegni, nonché una gestione più oculata delle mie finanze, la passione per le carte è andata scemando, anche se ho seguito l’evoluzione, il successo e il declino dei franchise che mi interessavano, e fra questi Yu-Gi-Oh! ha sempre avuto un posto d’onore: purtroppo, uscire dal “loop” significa non restare al passo con tutte le sfaccettature regolistiche introdotte man mano, e così il timido tentativo di riavvicinamento che feci con il recente Link Evolution venne soffocato da una pletora di sistemi, norme e precetti a me sconosciuti. Ecco dunque entrare in scena il qui presente (fate un bel respiro) Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL Dawn of the Battle Royale!!, che introduce una versione riveduta e corretta del regolamento originale, semplificandolo quel tanto che basta per attirare quanti si sono lasciati intimorire dagli sviluppi moderni del gioco, e consentire loro di divertirsi senza memorizzare tonnellate di concetti.
Yu-Gi-Oh! Rush Duel Dawn of the Battle Royale!!: evoco un mostro!
Anzitutto, RUSH DUEL offre una modalità storia che ci consente di affrontare una serie di duelli di difficoltà crescente contro la IA per accumulare carte, custodie, tappetini su cui giocare e altri elementi sia funzionali che estetici. I personaggi e la trama non sono niente di speciale, prelevati da Yu-Gi-Oh! SEVENS e doppiati in inglese benché la serie non sia stata ancora adattata ufficialmente per il mercato occidentale, e la fase di tutorial che ci mette a disposizione soltanto dei mazzi preimpostati è un pelo troppo lunga… ci impiegheremo un bel po’ prima di essere in grado di costruire un deck personalizzato, ma la sfida resta ben calibrata e divertente anche mentre abbiamo ancora le “mani legate”.
Come anticipato, il titolare Rush Duel si basa su un particolare formato di regole che elimina le complessità più recenti e velocizza le partite: nella fase di pesca possiamo estrarre tante carte dal nostro deck fino ad avere una mano da 5, in quella di posizionamento potremo metterle a terra per pianificare la nostra strategia e nella fase di attacco utilizzeremo i mostri evocati per aggredire le difese dell’avversario. Ogni giocatore possiede tra le 36 e le 60 carte e inizia la partita con 8000 punti vita; magie, trappole e mostri hanno effetti più moderati o punteggi di ATK/DEF modificati rispetto alle loro controparti classiche per meglio adattarsi al nuovo stile di gioco; inoltre, le categorie sono state praticamente ridotte a due, Normale ed Effetto, e le regole di evocazione tramite tributo sono le medesime per tutti i mostri dal livello 5 in su. È chiaro come questo approccio sia stato studiato per ricalcare le orme di altri titoli del genere più snelli e coinvolgenti (e di conseguenza remunerativi), ma la sua implementazione non è esente da difetti e scopre il fianco ad un certo numero di punti deboli.
Yu-Gi-Oh! Rush Duel Dawn of the Battle Royale!! Il mio Spirito è carico!
Anzitutto, le probabilità che una mano fortunata ci consenta di terminare uno scontro al primo turno sono decisamente elevate, in particolar modo una volta che potremo costruire i nostri mazzi personali e che avremo individuato qualche strategia efficace. In secondo luogo, le carte a disposizione sono circa 700, un numero apparentemente cospicuo su carta ma che impallidisce persino dinanzi ai cataloghi dei titoli per Game Boy Advance, che ne contenevano grossomodo il triplo prima ancora che venissero introdotte altre meccaniche come i mostri Pendulumm, Synchro o XYZ. Se non altro, Konami ha già annunciato una serie di copiosi aggiornamenti che dovrebbero rimpinguare le nostre librerie nei prossimi mesi. Infine, e questa forse è la stortura più paradossale, per qualche motivo gli sviluppatori hanno deciso che i personaggi devono commentare qualsiasi passaggio del gioco, dalla pesca ai singoli attacchi, come se fossimo costretti ad assistere ad una vera e propria serie animata in cui partite velocissime durano il tempo di quattro puntate solo perché i duellanti non riescono a giocare in silenzio. In pratica, il pregio di aver introdotto un regolamento asciutto e scorrevole viene quasi del tutto annichilito da un nugolo di dialoghi e scene di intermezzo impossibili da saltare, perciò resta un po’ di amaro in bocca per qualcosa che a sua volta avrebbe dovuto adattarsi ad un ritmo generale molto veloce senza spezzarlo così di frequente. Se non altro, le brevi scenette di evocazione delle creature più potenti sono sobrie ma gradevoli e, una volta tanto, skippabili. La parte di esplorazione della storia è parimenti sobria e la città in cui ci sposteremo alla ricerca di sfidanti è piuttosto disadorna, poco più di un pretesto per aggiungere qualcosa da fare a parte i duelli a suon di carte. Naturalmente, è anche possibile sfidare amici e sconosciuti sia in locale che online, personalizzando il nostro avatar con elementi comprati tramite valuta in-game o guadagnati completando le missioni secondarie, e provare il brivido della “sbustata” acquistando pacchetti di carte dall’apposito negozio.
Piattaforme: Nintendo Switch
Sviluppatore: Matrix Software
Publisher: Konami
Nel complesso, la formula di Yu-Gi-Oh! RUSH DUEL Dawn of the Battle Royale!! è una gradita dichiarazione di indipendenza da tutti quei sistemi complementari introdotti dopo ogni espansione, che trasforma il metagame generale di Yu-Gi-Oh in qualcosa di molto più accessibile e vicino all’impostazione tattica originale degli esordi. Tuttavia, gli amanti dell’intrinseca complessità raggiunta dal gioco attuale potrebbero storcere il naso e ritenerla un passo indietro troppo pesante da digerire: è chiaro che il target principale restano i neofiti o quanti, come il sottoscritto, non sono riusciti a seguire ogni singolo aggiornamento delle regole e non hanno tempo né voglia di rimettersi in pari. L’avventura a corredo è senza infamia e senza lode, impreziosita soltanto da qualche cameo in incognito dei personaggi storici della saga (chi sarà mai quel figuro mascherato che indossa un lungo cappotto bianco senza maniche e si fa chiamare Otes??). Al netto delle sue mancanze, RUSH DUEL resta comunque un prodotto più che valido, ma se giocate a Yu-Gi-Oh per la componente strategica o per una questione collezionistica, allora il vecchio e un po’ più macchinoso Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist: Link Evolution è ancora l’alternativa preferibile.