Antlers – Spirito insaziabile recensione: l’horror arriva su Disney+

Antlers

Disney+ diversifica sempre più la sua offerta e, oltre ai brand e generi più usuali per le sue corde, proporrà sempre più una varietà di temi, come appositi anime nipponici e, sul catalogo Star, thriller e horror in quantità, come il qui preso in esame Antlers – Spirito insaziabile.
La sua precedente prova dietro la macchina da presa era stata Hostiles: Ostili (2017), un western che raccontava il rapporto, il rimosso, tra l’uomo bianco – incarnato nel personaggio di Christian Bale – e i nativi americani. Il regista Scott Cooper ha dichiarato di essere molto interessato al folklore relativo a quella ormai sparuta parte di popolazione che abitava originariamente i moderni Stati Uniti e questa passione si è riversata anche nel suo ultimo progetto, qui oggetto di recensione, ossia l’horror Antlers – Spirito insaziabile.
Il film, che vede per l’appunto Cooper anche come co-autore della sceneggiatura, vede al centro della vicenda la figura del wendigo, una leggendaria creatura demoniaca appartenente alla mitologia dei Nativi Americani Algonchini. Proprio questo spaventoso essere è colui che minaccia l’incolumità dell’eterogeneo manipolo di protagonisti, immersi in un’atmosfera cupa e deprimente di una piccola cittadina dell’Oregon.

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Antlers – Spirito insaziabile: oltre la nebbia

Sono infatti i nebbiosi sfondi dell’immaginaria Cispus Falls ad accompagnare le fasi salienti di un racconto dai contorni via via sempre più inquietanti. Julie Meadows, maestra di scuola elementare, ha da poco fatto ritorno nella cittadina dopo anni di lontananza e trova ospitalità dal fratello Paul, lo sceriffo locale, con il quale vi sono dei trascorsi burrascosi legati al loro comune passato e a un’infanzia segnata dal dramma.
La donna ha tra i suoi alunni Aiden, un bambino problematico vittima di bullismo da parte dei compagni di classe. Il piccolo racconta storie lugubri e i suoi disegni, dal taglio orrorifico, nascondono qualcosa di molto più spaventoso. Julie comprende come questi siano segnali di evidenti problemi psicologici, probabilmente riconducibili ad una difficile situazione familiare, ma niente può prepararla a ciò che la aspetta. E nel frattempo Cispus Falls è teatro di una serie di macabri delitti, con cadaveri ritrovati in condizioni pietose, come se divorati da qualcuno o da qualcosa…

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Qualcosa che manca

Antlers – Spirito insaziabile è prodotto da Guillermo del Toro e la sua “mano” alla genesi si vede nella tentata gestione delle atmosfere, con gli spunti di genere che cercano di andare pari passo con uno scavo interiore degno di nota. Ma nulla a che vedere con le magnifiche contaminazioni de Il labirinto del fauno (2006) o altre opere del regista messicano, giacché nei cento minuti di visione si finisce per perdere ben presto di mira il versante introspettivo in favore di un impianto più “ludico” e dark che lascia poco spazio all’analisi psicologica dei personaggi coinvolti, a cominciare proprio dai non detti tra Julie e il fratello – due comunque ottimi Keri Russell e Jesse Plemons.
La sceneggiatura sembra sfilacciarsi dopo una prima parte equilibrata e quando il sovrannaturale prende il sopravvento non vi è più scampo: da quel momento il film procede su un’escalation tensiva senza troppi fronzoli, tra una violenza a tratti grottesca e disturbante e rese dei conti più o meno improbabili, fino al prevedibile “colpo di scena” nell’epilogo. La stessa tetra atmosfera data dall’ambientazione diventa ben presto sintomo di una certa monotematicità e diventa come una cappa opprimente che rischia di appesantire ulteriormente l’intero insieme.
Rimangono in ogni caso diversi spunti degni di nota, a cominciare da una suspense a tratti effettivamente consapevole e capace di regalare un buon numero di sussulti fino alla caratterizzazione del wendigo, e non solo per ciò che concerne l’angosciante aspetto esteriore della creatura.

L’impressione è che molte delle tematiche appena accennate non siano poi effettivamente approfondite e che quello che poteva essere più di un semplice horror si sia a limitato ad un semplice compitino. Antlers – Spirito insaziabile suggerisce molto ma sembra tirare indietro la mano in molteplici occasioni, con lo “sfruttamento” di una creatura demoniaca tipica del folklore dei nativi indiani quale il wendigo che offre sicuramente momenti suggestivi nel campo prettamente di genere ma non trova altrettante soddisfazioni e valvole di sfogo in quel versante più ampio, che pare appunto come accantonato in corso d’opera. I cento minuti di visione hanno i loro momenti di fascino e gli appassionati del filone coglieranno non pochi spunti di interesse, ma sembra di trovarsi davanti ad un progetto rimasto in uno stato ancora embrionale.

Voto: 6