Leggende Pokémon Arceus Recensione: il vecchio mondo è il nuovo mondo

Leggende Pokemon Arceus

Di Leggende Pokémon Arceus si parla oramai da mesi e mesi. Ho seguito le presentazioni, analizzato i video di gameplay e scritto diversi articoli al riguardo, perciò ero certa di sapere cosa aspettarmi. Nella mia mente questo sarebbe stato un gioco della serie di Pokémon, con diverse nuove meccaniche, forse la più ampia dose di novità di sempre, ma comunque fedele alla saga e con la stessa atmosfera di base. Mi sbagliavo. Leggende Pokémon Arceus è in effetti un titolo pressoché nuovo, che rivoluziona il gameplay di una serie decennale e che mi ha fatto dimenticare con gioia i titoli precedenti. Sicuramente dovrà essere migliorato in tanti aspetti, piccoli e grandi, ma ritengo che una cosa sia certa: da qui non si torna più indietro. Non sarebbe concepibile tornare alle vecchie meccaniche in tutto e per tutto e spero proprio che il team che sviluppa i titoli main concordi con me. Questa recensione è la più priva di spoiler che abbia mai scritto. Da sempre sto attenta a rivelare meno possibile della trama e dei dettagli che ritengo il giocatore debba scoprire da sé, ma stavolta più che mai mi sono adoperata per dirvi tutto del titolo senza dirvi assolutamente nulla.

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Leggende Pokémon Arceus: l’amore per l’ignoto

Hisui è una regione vasta e con una geografia interessante, divisa in diverse zone dal Monte Corona che svetta al centro della mappa. Lo stesso discorso è valido per Sinnoh, che è la sua controparte contemporanea, ma cambiando lo stile di esplorazione è cambiata anche la nostra concezione del territorio. In Leggende Pokémon Arceus girovagare è quasi tutto ciò che facciamo, perciò diventiamo molto più consapevoli della presenza di catene montuose, laghi o paludi che ostacolano il nostro cammino. Le diverse aree presentano differente clima e flora e di conseguenza sono popolate da Pokémon diversi. Ci sono mostriciattoli che troviamo pressoché ovunque, come l’occasionale Starly o Zubat, o persino il classico Duskull che infesta le zone di notte, ma altri sono caratteristici di determinati paesaggi. Vulcani, cime innevate e spiagge ci permettono perciò di incontrare una grandissima varietà di Pokémon, e le varie condizioni metereologiche nonché le diverse ore del giorno e della notte forniscono elementi aggiuntivi per differenziare i nostri incontri. Ci sono poi creature nascoste negli alberi, sotto i minerali o nei laghi e il nostro compito è scovarle tutte. Va da sé che buona parte del gioco sia caratterizzata dall’esplorazione e dalla capacità di orientarsi per trovare nidi e punti di spawn. L’approccio da adottare dopo ogni incontro è variabile, poiché alcuni esseri sono cauti o persino spaventati, mentre altri sanno essere estremamente aggressivi e pericolosi: dobbiamo sfruttare una combinazione di stealth, cibo da lanciare e potenza in combattimento.

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Il pokédex? Lo scriviamo da zero

Capire dove e come vive un Pokémon è fondamentale. In Leggende Pokémon Arceus siamo tenuti a creare il Pokédex più che a riempirlo: dei Pokémon non si sa veramente nulla, siamo agli albori della collaborazione tra uomo e mostriciattoli. Perciò non dobbiamo solo incontrare e catturare creature, dobbiamo studiare a pieno la loro etologia: nutrirli, sconfiggerli con varie mosse, prenderli di sorpresa, farli evolvere, notare le differenze tra sessi o persino compiere particolari side-quest a loro dedicate. Ha perfettamente senso, poiché le nostre informazioni sono pari a zero e siamo noi a doverle costruire. La popolazione che abita ad Hisui è letteralmente terrorizzata dalla fauna selvatica e pochissimi convivono con un Pokémon come compagno. Il nostro compito perciò è davvero importante, siamo tenuti ad essere insieme zoologi e difensori del territorio, oltre ad ambasciatori dell’utilità dei Pokémon nella vita quotidiana di queste persone. Completare l’analisi di una determinata creatura richiede di raggiungere il livello 10 della sua ricerca, portando a termine le attività descritte sopra, diverse per ognuno. Alcune attività valgono doppio ed è perciò bene studiare con attenzione la strategia del caso. Raggiungere il massimo livello non significa dover completare tutte le possibili azioni elencate, privilegio che lasciamo ai completisti: già così è davvero impegnativo portare a termine la missione. Riempire il Pokédex fa migliorare il nostro rango come esploratori del team galassia e ci permette di proseguire nella storia. Questo implica che spesso siamo costretti a rivisitare una zona per proseguire con il pokédex o non possiamo procedere alla zona successiva.

Tutto bello e accademico, ma il grosso della nostra attività rimane allenare e combattere, quasi esclusivamente contro Pokémon selvatici. Si perché a Hisui di allenatori ce ne sono (ancora) molto pochi e la maggioranza ha con sé solo uno o due Pokémon. Le creature selvatiche ci danno più filo da torcere che mai, soprattutto i Pokémon Alfa che possiamo incontrare in giro sulla mappa. Non solo sono enormi, e già questo incute un certo timore, sono anche furibondi e con gli occhi rosso fuoco. Si aggirano rabbiosi ripetendo il loro verso a loop e ci attaccano a vista, costringendoci a battaglie piuttosto impegnative. Le loro statistiche ricevono un boost a inizio battaglia e uno ulteriore ogni volta che proviamo a catturarli con una sfera e falliamo, fino a 3 volte di fila. Ciò significa che ci troviamo presto a sfidare delle bestie assassine, che peraltro girovagano a livelli spesso superiori al nostro team. Alcune specie di Pokémon, soprattutto evoluzioni che si ottengono tramite scambio, si trovano solo in questa forma, perciò non ci lasciano grandi alternative al confronto diretto. Ho davvero apprezzato la sensazione di temere l’incontro con queste creature, non mi era mai capitato finora in in gioco della serie. Battaglia dopo battaglia la nostra squadra padroneggia le mosse e impara ad usarle con tecnica rapida o potente: ciò ci consente di dare priorità alla velocità del turno seguente o alla forza bruta, aggiungendo un (piccolo, per la verità ) livello aggiuntivo di strategia. Fatto sta che quando si vede un Alfa preparare una mossa potente, c’è davvero da prepararsi al peggio.

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La natura sa essere crudele in Leggende Pokémon Arceus

Anche i selvatici standard possono dare soddisfazioni, soprattutto perché ci possono attaccare in gruppo, se decidiamo di combattere in una zona con più di un avversario a schermo. Non sto parlando di battaglie 2vs2 o 3vs3, bensì di vere e proprie feste in cui il nostro Pokémon si ritrova a fronteggiarne più insieme. Se siete il tipo di giocatore che non vuole mai far perdere i componenti del suo team, magari per una sorta di Nuzlocke personale, state pronti a soffrire : in Leggende Pokémon Arceus la vostra squadra può venire decimata eccome. Il fatto che tutti i Pokémon siamo esausti in una battaglia contro creature selvatiche non genera però un game over e neppure uno svenimento: sono i punti vita del giocatore che contano. Se noi perdiamo i sensi, cosa che mi è successa due volte per annegamento o cadendo in un dirupo, perdiamo una buona quantità di strumenti, perciò è bene tenere d’occhio la nostra pellaccia. Il titolo introduce inoltre i Pokémon Nobili, gigantesche creature che sono tutte nuove versioni o evoluzioni esclusive di Hisui e sono avvolti da una aura luminosa di pura rabbia. Affrontarli richiede combattimenti in tempo reale, in cui dobbiamo schivare e lanciare oggetti, alternati a normali battaglie con la nostra squadra. Sono dei momenti pieni di carisma e tensione e li ho apprezzati, anche se perdendo possiamo riprendere lo scontro da quell’esatto momento, il che toglie molto pathos al tutto.

La struttura del gioco ricorda sia Zelda Breath of the Wild che il Monster Hunter medio e fare paragoni è veramente inevitabile. Partiamo da un hub centrale, il villaggio Giubilo, dal quale selezioniamo la regione dove recarci in base alla missione che vogliamo svolgere. Ciò rende Leggende Pokémon Arceus non un vero open world, poiché non è possibile recarci da una parte all’altra della mappa senza tornare al villaggio. Non lo trovo un difetto, anche perché gli ambienti sono così ampi che non ci sarebbe nulla di divertente a viaggiare per così tanto, tanto è vero che ci si ritrova a sfruttare di continuo i campi base che fungono da teletrasporto. Il puntatore che ci indica dove andare, quest dopo quest, è vitale per non perderci, ma non molto preciso e a volte sparisce del tutto. L’ho trovato approssimativo e a volte fastidioso.

La routine consiste perciò nell’accettare una missione, principale o secondaria, preparare la nostra squadra e gli strumenti e poi partire. Entrambe le azioni non sono scontate, poiché procurarci oggetti non è facile e dobbiamo affidarci in buona parte al fai da te. Raccogliendo materiali e ricette, possiamo forgiare strumenti curativi, di cattura o consumabili vari, che sono anche acquistabili, ma a caro prezzo. I soldi scarseggiano nel gioco, perciò è buona norma essere abbastanza tirchi nello shopping e accurati nella preparazione. Sprecate decine di Mega Ball contro un Pokémon Alfa non aiuta nel nostro tentativo di parsimonia e può essere frustrante, mentre per curarsi basta teletrasportarsi ad un qualsiasi campo base a dormire nella tenda: più facile che mai. Considerando che ho speso quasi tutti i soldi per comprare vestiti e acconciature, che sono presenti con una buona varietà e aumentano man mano nella storia, il mio borsello era quasi sempre vuoto.  Strumenti più rari, come le pietre evolutive, possono essere acquistati o trovate in determinati eventi bizzarri che appaiono sulla mappa, delle vere e proprie sfide in cui ci troviamo a scontrarci con gruppi di Pokémon particolarmente ostili in dimensioni alternative.

Siate pronti al cambiamento

Leggende Pokémon Arceus non è un gioco pensato per il multiplayer. È disponibile la possibilità di scambiare con altri giocatori, nonché una piccola modalità di gioco online in cui recuperare oggetti perduti, ed è verosimile che aggiungano anche le battaglie, ma il competitivo sarebbe quantomeno bizzarro. I Pokémon non hanno le abilità, seppur il datamining sembrerebbe aver rilevato la loro esistenza nei dati nascosti, e già questo è un deterrente non da poco. Non si possono fare riprodurre, almeno ad oggi, e anche questo è abbastanza anomalo. Le EV sono state modificate con un “livello di impegno” per ogni statistica, che si può aumentare con particolari strumenti, ed è probabile che siano state fuse alle IV, poiché tale valore complessivo di impegno è variabile ed è notevolmente migliore nei Pokémon Alfa appena catturati. Se esisterà un meta con queste caratteristiche, sarà basato sulle alterazioni di stato, che nel titolo sono davvero molto sfruttate e rilevanti, nonché in gran parte modificate e ribilanciate. È molto più facile provocarle e sono in media meno pericolose, ma mosse come Sciagura sono un vero disastro. La velocità di ogni creatura sembra contare di più, ora che ciò consente loro di attaccare anche più volte di fila. Sono stati anche modificati alcuni attacchi e ne sono stati aggiunti di nuovi, inoltre ora un Pokémon può conoscere numerose mosse che si possono aggiungere o sostituire in ogni momento fuori dalla battaglia, novità che ho adorato. In una parola, è tutto diverso.

Il gioco compensa la bassa predisposizione al multiplayer con una esperienza single player godibile e longeva, accompagnata da una storia che è una delle migliori degli ultimi anni. Non è tanto merito di ciò che succede, in buona parte prevedibile e un po’ scontato, quanto della caratterizzazione dei personaggi e dell’epoca storica. Gli NPC sono ben definiti e ben più di figure sfumate: hanno pregi e difetti e ci si affeziona loro facilmente. Soprattutto, Hisui è interessante per le sue contraddizioni interne : la voglia di esplorare e dominare la natura selvaggia o di esserne in armonia, ma anche la paura dell’ignoto e il tentativo di continuare a vivere nell’immutabilità. La trovo la migliore analisi di una società finora presente nei giochi della serie e la ho molto apprezzata. Paradossalmente, sono più interessanti le persone dei Pokémon. Senza dubbio gli Alfa e i Pokémon Nobili rimangono impressi al giocatore, ma la nostra squadra mi sembra meno rilevante che negli altri titoli della serie, complice probabilmente il fatto che non esistano palestre e che il ricambio del proprio team sia continuo in base alle nuove creature che catturiamo. In caso siate appassionati di Shiny  ecco una chicca per voi : nella prima run della storia ho trovato un Togepi brillante senza fare nulla di particolare, perciò è probabile che sia più facile scovarli in questo gioco, complice la loro presenza su schermo e il fatto che quando appaiono emettono un suono chiaro e facile da udire.

Che la grafica non sia il punto forte di Leggende Pokémon Arceus, oramai è noto ai più e lo era fin già dai primi video diffusi. Effettivamente le texture sono orribili, l’effetto pop up degli oggetti è imbarazzante e il frame rate non è nemmeno così stabile. Quando ci spostiamo in una zona buia, come una grotta, il personaggio appare circondato da giganteschi pixel bianchi, un effetto tremendo. Le foglie degli alberi sono particolarmente brutte e trovarsele dritte in faccia in primo piano durante certi combattimenti non è piacevole. Ma ci sono cose positive : le animazioni dei Pokémon sono fantastiche e le battaglie sono più belle e realistiche che mai. Alcuni attacchi sono un vero piacere per gli occhi, così come la piccola animazione prima di una tecnica rapida o potente. Ci sono tanti tanti miglioramenti, nel mare di passi falsi dal punto di vista estetico, che non giustificano il resto ma vanno senza dubbio considerati. Questo ragionamento vale ancora di più per il gameplay: avremmo potuto volere molto di più, ma abbiamo già avuto tanto di cui gioire. La mappa è vuota e brulla in alcuni punti e avrebbe potuto offrire molto di più in quanto a villaggi o zone di interesse, come anche avremmo potuto assistere a interazioni tra i Pokémon selvatici che più o meno si ignorano fra loro. Tutto ciò limita un po’ l’esperienza dell’esplorazione rispetto ad altri giochi simili, ma questa rimane comunque grandiosa rispetto a ciò a cui siamo abituati. I nuovi Pokémon aggiunti e le nuove forme regionali sono davvero fantastiche: non giudicateli dai modelli che sono trapelati o dai video, vederli nel contesto li fa valutare in maniera del tutto diversa e molto più positiva.

Piattaforme: Nintendo Switch

Sviluppatore: Game Freak

Publisher: Nintendo

Nonostante i difetti vadano considerati e valutati come tali, non devono distogliere l’attenzione da un elemento fondamentale: Leggende Pokémon Arceus è un grande gioco di Pokémon, forse quello che mi ha divertito di più di sempre senza annoiarmi mai, eccetto forse alcune sezioni in cui sono stata costretta al grinding, che è stato comunque limitato e non troppo ripetitivo. Dobbiamo perciò considerarlo come il primo passo del futuro della serie e premiarlo di conseguenza, pur tenendo bene a mente in quanti e quali modi possa essere senza dubbio migliorato. Ancora più di questo, lo premio perché mi va di giocarci anche ora che ho finito quasi tutto, continuando le side quest rimaste in sospeso e girovagando qua e là. Di quanti giochi posso dirlo in anni e anni di recensioni? Si contano probabilmente sulle dita di due mani.

VOTO: 8.8

Mangiatrice compulsiva di sushi e cibarie di ogni genere, ama alla follia tutto quello che è Nintendo, non disdegnando neppure il dorato mondo dei Pokémon. Videogioca sin da quando era bambina, ed ora che è grande forse lo fa addirittura più di prima. Anzi, sicuramente.