Syberia The World Before Recensione: l’ultima grande avventura

Syberia The World Before

Syberia The World Before chiude una saga molto importante storicamente ed anche molto amata dal pubblico, in occasione del suo ventennale. Certo, non si esclude che possano uscire nuovi episodi del franchise, che tengano viva la serie, ma, poiché il suo autore storico, Benoît Sokal ci ha recentemente lasciati, nulla potrà più essere come prima. Il quarto capitolo di Syberia sceglie di puntare sul classico, senza alcuno stravolgimento nel gameplay, cosa che farà felici gli avventurieri più tradizionali, ed offrendo una trama veramente interessante, che, oltre alla protagonista storica, Kate Walker, si focalizza anche sul personaggio di Dana Roze, trasportandoci indietro nel tempo fino agli anni trenta del secolo scorso. Saliamo sul treno ancora una volta, per scoprire dove ci porterà questa volta.

Syberia: The World Before

Syberia: venti anni di acqua sotto i ponti, ma sembra ieri…

Syberia The World Before arriva sul mercato a due decenni esatti dall’uscita del primo episodio, e sembra quasi celebrare l’anniversario della saga. Chiunque abbia giocato con il primo capitolo non può che emozionarsi anche solo di fronte al nome. Si, perché Syberia è uno di quei titoli speciali che restano nel cuore per sempre. Oggi il mercato è quasi completamente digitale,  ma, nell’ormai lontano 2002 ancora i giochi cartonati, o perlomeno nelle confezioni DVD, sono lo standard. Inserire il disco di Syberia sul lettore del computer, con sopra l’indimenticabile Windows XP ci trasporta in una storia fantastica, con illustrazioni d’autore ed una trama veramente coinvolgente. Un titolo che ha il merito, all’inizio del nuovo millennio, di aver fatto vivere una seconda giovinezza al genere delle Avventure Grafiche, che avevano già avuto il loro momento d’oro negli anni novanta e che poi, pian piano, erano diventate sempre più di nicchia, certo non come le Avventure Testuali, da Zork in avanti, ma con l’arrivo del simbolico Anno Duemila, ormai erano relegate quasi dietro il sipario del palco videoludico. Davvero un peccato, per tutti quelli che amano la narrativa di qualità. Il primo episodio ha cercato anche di dare qualche timida innovazione ad un genere fin troppo tradizionalista, ad esempio con il personaggio che si china per raccogliere gli oggetti ed utilizzarli, piuttosto che una semplice sparizione di essi dallo schermo.

Syberia viene pubblicato dal team francese Microïds, attivo sul mercato fin dal lontano 1984, ed ottiene un successo enorme di pubblico e critica, e viene presto convertito per sistemi contemporanei e successivi, tra cui Macintosh, PlayStation 2, PlayStation 3, Xbox, Xbox 360, ed anche portatili come Nintendo DS, iPad, iPhone, Android, diventando presto un classico oggi disponibile persino nel particolare formato DVG – DVD Game, da giocare con lettore casalingo e telecomando, ed anche per piattaforme attuali, tra cui Nintendo Switch. Due anni dopo, nel 2004, è il turno del sequel, Syberia 2, realizzato sempre da Microïds e dallo stesso team. Il titolo rappresenta una prosecuzione diretta della storia, e vede Kate Walker cercare la misteriosa isola che da il titolo alla saga, partendo dal remoto villaggio di Romansbourg. Il gioco viene realizzato col medesimo motore grafico aggiornato all’ultima versione, ovvero il potente Virtools Engine 3.0. Lo stesso successo commerciale arride al sequel, che viene convertito per la maggior parte dei sistemi, spesso in coppia con il primo episodio. Per avere un terzo capitolo però bisogna aspettare ben tredici lunghi anni, nonostante il pubblico avesse cominciato a chiederlo già dal 2005 a gran voce. Syberia 3, realizzato con il motore grafico Unity 5, arriva nel 2017, sotto la direzione artistica di Amanda Goengrich, con una sceneggiatura originale di Benoît Sokal, padre della saga, e viene sviluppato da Microïds, nel frattempo divenuta parte del grande gruppo francese Anuman Interactive. Il titolo viene accolto con entusiasmo dai fan storici, e conquista anche le nuove generazioni, debuttando su Windows 10, macOS Sierra, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. L’autore presenta fiero al mondo la sua opera più celebre, a partire dal primo videogioco realizzato nel 1996, ovvero Amerzone – Il testamento dell’esploratore, inclusa la carriera di fumettista, che inizia alla fine degli anni settanta con il divertente Ispettore Anatroni, datato 1978 che è comparso per anni sulla leggendaria rivista di fumetti internazionali d’autore Alter Linus. Grazie all’enorme successo del terzo capitolo, già l’anno successivo, si inizia a sviluppare un quarto episodio, ufficialmente annunciato durante la fiera videoludica Gamescom 2019, che dopo cinque anni di sviluppo arriva nelle nostre mani. Nello stesso anno, su Nintendo Switch viene resa disponibile la Syberia Trilogy contenente tutti e tre gli episodi. Nel frattempo, come già anticipato nel cappello della recensione, Benoît Sokal lo scorso anno, precisamente il 28 Maggio 2021, ci lascia, potete leggere in questa pagina la notizia, ma la sua ultima opera è capace di consegnare il suo nome all’immortalità.

Syberia The World Before: il passato, il presente, l’eterno

Il quarto episodio della serie, realizzato con il motore grafico Unity 5, come il predecessore, a livello narrativo si pone come sequel diretto di quest’ultimo, aggiungendo un ulteriore tassello alla storia già narrata, e che ci appassiona da ben due decenni. Siamo nel 2004 e Kate Walker non si trova di certo in una bella situazione, poiché è confinata in una miniera di sale sovietica situata nella remota Taiga, una foresta boreale a nord della Siberia, costretta ai lavori forzati dalla malvagia Olga Efimova e dai suoi soldati. Nella prigionia conosce però una compagna di cella accomunata dallo stesso destino, la dissidente Katyusha Spiridonova, che da componente di una band musicale punk sta finendo i suoi giorni nella stessa miniera segreta, per aver sottratto una preziosa reliquia al governo russo. Ai fatti del presente si mescolano poi le storie del passato, che vengono rievocate grazie alla presenza di un oscuro quadro dall’origine misteriosa che ritrae la musicista Dana Roze, una pianista diciassettenne proveniente dalla città di Vaghen, dove la ragazza viveva con i genitori prima di intraprendere la carriera musicale, nell’anno 1938, un anno prima che l’invasione da parte dei nazisti della Polonia desse il via al conflitto bellico noto come Seconda Guerra Mondiale, e le cui atmosfere stiamo rivivendo in questi giorni, nel mondo reale, per i drammatici fatti avvenuti in Ucraina. La somiglianza tra questa ragazza e Kate Walker è strabiliante, e potrebbe esserci un misterioso legame tra loro. Oltre al quadro viene ritrovata anche una fotografia dell’epoca che conferma l’incredibile coincidenza… Il titolo ci permette di utilizzare come personaggi giocabili sia Kate che Dana, nelle loro rispettive epoche, entrambe con ambientazioni affascinanti, per scoprire quale sia il legame tra il presente ed il passato. Il comparto grafico è ben realizzato, però con andatura altalenante degli elementi, mentre alcuni sono molto curati altri risultano più grossolani, pur rappresentando il contorno, rispetto al resto. I personaggi principali hanno dei modelli perfettamente rifiniti, quelli secondari parecchio meno, ad esempio, e sappiamo che il motore grafico Unity 5 ha ben altre possibilità, se utilizzato al suo meglio. Certo, siamo di fronte ad un gioco narrativo, e le prodezze grafiche francamente sono l’ultimo dei nostri interessi, però a giocatori più esigenti questa caratteristica potrebbe sicuramente far storcere il naso. A questo si aggiungono alcuni rallentamenti nelle scene, sfocature inaspettate, movimenti a scatti improvvisi, oltre che glitch periodici e alcuni comandi via mouse non recepiti al primo colpo qua e là, niente di trascendentale, sia chiaro, però risultano fastidiosi, e rappresentano davvero l’unico elemento negativo di un’opera comunque eccezionale. Unica. Da fruire, se possibile, assieme ai suoi tre precedenti episodi. Consigliamo infatti, specie se non avete mai giocato a nessun episodio della serie, un vero e proprio “binge playing” di tutti e quattro i titoli di seguito, con una vera e propria maratona in stile Serie TV di Netflix. Del resto la trama è consequenziale, e può essere fruita in questo modo. Una storia coinvolgente, che merita di essere goduta al meglio.

Syberia The World Before

Uno degli aspetti più intriganti del titolo, oltre alla trama, è la componente sonora che ci accompagna durante tutta l’avventura di Kate Walker e Dana Roze, con brani magistrali e molto evocativi per entrambe le ambientazioni, del passato e del presente. La sontuosa OST è stata composta e realizzata dal musicista israeliano naturalizzato statunitense Inon Zur, una vera leggenda del settore, autore di colonne sonore di titoli di culto come Star Trek: Klingon Academy, sua prima OST videoludica, Baldur’s Gate II: Throne of Bhaal, Icewind Dale II, alcuni episodi recenti di Prince of Persia e Fallout, Starfield, The Elder Scrolls, Dragon Age ed Everquest, oltre che diversi film e cartoni animati. Il musicista Inon Zur ha collaborato anche ai precedenti episodi di Syberia, a partire dal secondo capitolo. La musica di Syberia: The World Before è stata composta dall’autore insieme alla Budapest Film Symphony Orchestra, in Ungheria, ed è in uscita anche un album con le musiche pubblicato da Decca Records US – Universal Music. A questo ottimo comparto audiovisivo, a cui si possono criticare solo dei piccoli difetti grafici, come abbiamo già evidenziato, si unisce un gameplay molto classico e tradizionale, come del resto era lecito aspettarsi. Stravolgere una serie di culto come questa, in fondo, sarebbe stato un enorme passo falso, qualunque risultato si fosse ottenuto, questo è certo. L’esplorazione certosina di ogni ambiente disponibile è il fulcro del titolo, e tutto è comodamente a portata di mouse, nella versione PC della nostra recensione, in attesa delle conversioni console previste entro l’anno. Il menu di gioco, collocato nella parte alta a destra dello schermo, è essenziale e pulito ed ogni oggetto può essere esaminato con cura per comprenderne l’utilizzo. La narrazione di base resta sempre la stessa, nonostante le opzioni multiple di interazione con gli NPC, scelta ottimale, una storia a bivii, ad esempio, avrebbe snaturato la saga. In arrivo in questi giorni per formati Personal Computer Windows, tramite Steam, la versione da noi recensita, che trovate disponibile sul portale a questo LINK a partire dal 18 marzo 2022, e per Apple Macintosh dotati di macOS. Il quarto e, purtroppo, ultimo Syberia scritto da Benoît Sokal rappresenta un vero e proprio canto del cigno per il leggendario autore belga. Una piccola nota riguardante il voto finale, che forse avrete già sbirciato, abbiamo deciso di premiare l’opera d’autore, soprattutto perché è davvero l’ultima occasione per abbracciare la poetica del compianto artista. Al di là dell’oggettiva bontà del titolo, che vanta trama, setting e personaggi affascinanti, tra cui la dicotomia tra passato e presente delle due donne protagoniste, oltre che, come abbiamo detto, la collaborazione di un grande musicista ed una orchestra, a fronte di piccoli difetti grafici, assolutamente ininfluenti per la bontà dell’opera. La serie forse avrà altri capitoli apocrifi, del resto la saga conta su milioni di fan in tutto il mondo, ma nulla sarà mai più come prima. Lasciateci affermare, prima col cuore, ed in seguito anche con la ragione, che questo è davvero l’ultimo grande Syberia. Quando farete partire il gioco, preparatevi a vivere la storia commovente di Dana e Kate, due donne unite dal destino, ed emozionarvi ancora una volta.

Piattaforme: PC, macOS, Switch, PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One

Sviluppatore: Microïds Studio Paris

Publisher: Anuman Interactive

Syberia The World Before è il quarto capitolo di una serie che non ha certo bisogno di presentazioni, e che accompagna gli amanti delle Avventure Grafiche di qualità da venti anni esatti. Tanto è passato infatti dal debutto del primo capitolo della saga. Sceneggiato dal compianto artista belga Benoît Sokal, e dotato delle musiche del leggendario Inon Zur, accompagnato dalla Budapest Film Symphony Orchestra ungherese, il titolo presenta un gameplay tradizionale, una trama davvero ben scritta che spazia tra passato e presente, grazie alle due diverse protagoniste, Dana e Kate, che vi aiuteranno a vivere l’ultima grande avventura di questa saga unica.

VOTO: 9

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.