Final Fantasy VII 25th Anniversary, una celebrazione non comune per un titolo che è decisamente entrato nella leggenda, e che, storicamente, è contemporaneamente una pietra miliare, un punto di svolta ed un grande nuovo inizio. Ma perché il settimo titolo della saga principale è così importante? Innanzitutto è il primo capitolo in assoluto della serie ad avere una impostazione in tre dimensioni, dopo che i sei capitoli precedenti, tre per Nintendo Entertainment System ed altrettanti per Super Nintendo erano sempre stati fedeli al buon vecchio 2D, e non solo, c’e anche un epocale cambio di piattaforma, dai lidi Nintendo, infatti, SquareSoft passa all’universo PlayStation, di cui ancora rappresenta un titolo iconico, nonostante alcuni episodi successivi siano usciti in multipiattaforma.

Le origini di Final Fantasy e la fondazione di Square negli anni ottanta
Le origini della saga, come sappiamo, sono state complesse e difficoltose, e legate ad una azienda economicamente prossima alla crisi che, con i pochi fondi rimasti in cassa, tenta ancora volta di lanciare un ultimo titolo sul mercato una “fantasia finale” appunto, che sarebbe stata il canto del cigno della casa di software. Square, all’epoca ancora senza Soft, viene fondata nel settembre 1986 da Masafumi Miyamoto, omonimo del leggendario Shigeru Miyamoto, ma non imparentato. La società nasce come una sorta di divisione indipendente dell’azienda di famiglia, Den-Yu-Sha, con sede a Yokohama, che si occupava di componenti elettroniche ed energia elettrica, in un periodo in cui lo sviluppo dei videogiochi era spesso ancora legato ad una singola persona che si occupava di tutti gli aspetti. L’intuizione del fondatore è invece quella che sarebbe molto più efficiente avere diverse professionalità che si occupano ognuno di un elemento dello sviluppo di un titolo. Per conoscere meglio programmatori, game designer, animatori e grafici Masafumi Miyamoto apre un InternetCafè nella città di Yokohama, e, grazie a questa realtà viene a conoscenza di quelli che diventeranno personaggi chiave della futura Square, ovvero Hisashi Suzuki, che avrebbe presto ricoperto il ruolo di CEO della società, e soprattutto Hironobu Sakaguchi, colui che avrebbe creato la saga di Final Fantasy. Tra i nomi della prima ora spiccano personaggi oggi leggendari, come Hiromichi Tanaka, Akitoshi Kawazu, Koichi Ishii, Kazuko Shibuya, Nasir Gebelli e Nobuo Uematsu. Gli iniziali titoli di Square conoscono fortune alterne, come la poco nota serie di Avventure Testuali di The Death Trap che debutta già nel 1984 col primo episodio, ancor prima della fondazione ufficiale della casa, e che vede arrivare un sequel nel 1985 Will: The Death Trap II ed un terzo titolo nel 1986, Alpha, che si slega dalla saga principale per esplorare il genere Eroge Game. Questi titoli escono per gli home computer giapponesi NEC PC 88/98, Fujitsu FM-7 e Sharp X1, ma il maggior successo la Square lo otterrà grazie ad una console, ovvero il Nintendo Entertainment System. Tra i titoli prodotti per questa piattaforma spicca Rad Racer, titolo del 1987 di Nasir Gebelli con musiche di Nobuo Uematsu, che ottiene un buon successo sia su console che nella speciale versione Arcade. L’essere diventati una società indipendente, però, porta presto alla cronica mancanza di fondi, in un mercato già allora molto competitivo, ed ecco che in quell’anno fiscale Square si ritrova con la possibilità di creare solo un altro gioco ancora, che deciderà le sorti economiche della compagnia. Come sappiamo il titolo otterrà un successo enorme, diventando anzi il simbolo stesso della casa di software con quindici capitoli principali e decine di spin-off, tra i più riconoscibili franchise ruolistici, facendo letteralmente scuola. Davvero non male per un ultimo tentativo disperato di restare nel mercato, lo ammettiamo.
Un ultimo titolo, che chiameremo Final Fantasy. O la va o la spacca, comunque vada ci saremo divertiti facendo ciò che amiamo, creare videogiochi. (Masafumi Miyamoto, 1987)

Final Fantasy VII 25th Anniversary, tutto (re)inizia nel lontano 1997
L’incredibile successo del primo, indimenticabile Final Fantasy su Nintendo Entertainment System nel 1987 da il via ad una saga di culto, di cui purtroppo pochi episodi giungono in occidente. Perlomeno sulle loro piattaforme di origine. Il capostipite per Famicom arriva in Occidente solamente per il mercato statunitense, mentre il secondo episodio Final Fantasy II esce in Giappone nel 1988, riscuotendo parecchio successo, sulla scia del primo, ma purtroppo non vedrà la luce in Occidente fino al 2003, grazie alla raccolta per la prima PlayStation intitolata Final Fantasy Origins, ricevendo nel 2005 anche una localizzazione in italiano su Game Boy Advance, grazie alla raccolta FinalFantasy I & II: Dawn Of Souls. Del resto in quegli anni SquareSoft si fonde con il suo concorrente storico Enix, produttore di Dragon Quest, diventando una realtà fondamentale per il mondo RPG, ed il cui sito trovate a questo LINK. I due titoli sono una importante esclusiva Nintendo, con la piccola eccezione dei port per Bandai WonderSwan, anch’essi solo per il territorio nipponico. Stessa sorte per Final Fantasy III del 1990 per Famicom, che arriverà dalle nostre parti solo nel 2006, con il remake in 3D per Nintendo DS. La prima trilogia per Famicom e NES conquista milioni di fan in tutto il mondo, nonostante il fatto che solo il primo capitolo sia stato localizzato in inglese, ed ecco fiorire infatti, negli anni successivi, patch di traduzione amatoriale che, nel sottobosco, fanno conoscere ad un pubblico più ampio l’eccezionale saga. Con l’arrivo della nuova generazione di console, i sedici bit, ecco che il Super Famicom vede arrivare il quarto capitolo dalla saga, Final Fantasy IV, datato 1991, che in Occidente viene “spacciato” come Final Fantasy II USA, ovvero un ipotetico secondo capitolo rispetto al primissimo uscito per NES statunitensi. il successivo episodio, l’eccezionale Final Fantasy V segue la stessa sorte di FF II e FF III, non vedendo mai la luce in Occidente, perlomeno nella sua versione originale, ed uscendo nel 1992 solo per Super Famicom. Bisogna aspettare il 1994 per rivedere un episodio in inglese, ovvero Final Fantasy VI, ribattezzato per il mercato statunitense Final Fantasy III USA, seguendo la numerazione occidentale. Confusi? E’ giusto che lo siate. Ma quanti dei sei capitoli arrivano alla fine in Europa? In realtà nessuno, poiché, secondo Square, ma soprattutto Nintendo, il territorio Europeo è ancora troppo acerbo per un genere complesso come quello dei J-RPG. Per fortuna successivamente escono delle conversioni per PlayStation e Game Boy Advance di quasi tutta la saga anche in Europa. Tutto questo grazie all’uscita del settimo capitolo, quel Final Fantasy VII che, per la prima volta, abbandonerà i lidi Nintendo e che, nel 1997, esattamente venticinque anni fa, salirà sul carrozzone della vincente Sony, inarrestabile con la sua prima console casalinga a 32 bit. Del titolo esistono delle versioni alpha per Nintendo 64, piattaforma che avrebbe dovuto ospitarlo, e che purtroppo è stata abbandonata per motivi sia di spazio, ricordiamo che il gioco è contenuto su ben tre CD-ROM, sia commerciali. L’opera mastodontica rappresenta un vero nuovo inizio per la saga, che, oltre ad utilizzare finalmente la numerazione corretta anche per l’Occidente, debutta ufficialmente in Europa, purtroppo in Italia senza localizzazione in italiano, per la quale bisogna aspettare la versione PC dell’anno successivo. Da allora il successo della serie è sempre più grande, e nei due decenni che seguono tra episodi principali e spin-off di ogni tipo, la serie ha conquistato milioni di appassionati. L’uscita di Final Fantasy VII Remake per PlayStation 4 è accolta dal pubblico come un evento di culto, e la notizia recente dell’uscita del “sequel”, poiché il gioco originale è stato diviso in due parti, e del remake della side story Crisis Core: Final Fantasy VII, che trovate in questa pagina, è davvero un ottimo omaggio ad un anniversario storico importante, per quella che è considerata una delle pietre miliari del settore, e vero punto di spartiacque tra il Retrogaming e l’età moderna. Tantissimi auguri buon Final Fantasy VII 25th Anniversary.