Tutta la potenza degli action duel con una grafica super colorata e un concept in classico stile anime è giunta finalmente nelle nostre mani con il rilascio del titolo DNF Duel. Un picchiaduro che esce dalle fucine del trio di developer Arc System Works, Neople e Eighting, dove il primo di questi team ha già ampia familiarità con la produzione di titoli action e fighting, quali i franchise Guilty Gear e BlazBlue, oltre ad aver lavorato anche al recente Dragon Ball FighterZ, senza dimenticare l’aggiornamento di Granblue Fantasy Versus. Il loro nuovo titolo, che presenta non solo tratti action, ma anche JRPG, porta sulla console di casa Sony e su Steam, dove lo abbiamo testato per questa recensione, un mix incredibile e davvero fresco di generi, in grado di combinarsi in un’alchimia che merita di essere provata e gustata fino in fondo. Scopriamo insieme cosa abbiamo vissuto in questo nuovo titolo, che si è presentato in anteprima finora lanciando diversi filmati introduttivi dedicati a tutti i personaggi presenti nel gioco e che finalmente possiamo ora approcciare da vicino nella sua versione integrale.
DNF Duel: una perfetta combo di JRPG e beat’em up
Lo mettiamo subito in chiaro: DNF Duel è un action picchiaduro che non lesina sul comparto narrativo, a dispetto magari di quanto si possa credere. Non solo lotta e combo di mosse micidiali dunque, ma anche una ricchezza di narrazione e di storia cje non manca affatto per giustificare il motivo per cui ci viene presentato il variegato roster di DNF Duel, che trae chiara ispirazione dall’universo narrativo di Dungeon Fighter Online, il gioco free to play di Neople. Team che ha ben evidentemente partecipato alla realizzazione di questo mondo beat’em up, lanciandoci in un combattimento dopo l’altro. Considerato finora uno dei giochi di ruolo più popolari e ampiamente giocati in tutto il mondo, Dungeon and Fighter torna ora in questa versione 2.5D, dove abbiamo la possibilità di scegliere inizialmente uno tra 10 dei personaggi proposti, ognuno rappresentato con una grafica tendenzialmente bidimensionale nel corso del gioco, sia in fase di narrazione, sia in fase di combattimento (dove si raggiungono momenti di 2.5D sopracitati) e con le proprie abilità e personalità distinte. Per comprendere al meglio cosa ci attende però, dobbiamo analizzare le varie modalità di gioco disponibili e che abbiamo potuto testare, per comprendere meglio il ventaglio di opzioni che si è dipanato all’interno del main menu dopo il video di intro.
In generale, sono quattro le voci selezionabili dal menu principale e a nostra disposizione: Online Mode, Local Mode, Practice Mode e Collection, dove delle prime tre purtroppo la modalità online non è giocabile fino al 28 giugno, in quanto i server aprono solo in questa data e i network non sono disponibili. Poco male, il divertimento non è sicuramente mancato. La modalità locale infatti ci offre a sua volta tante altre opzioni quali Free Battle, Story Mode, Arcade Mode e Survival Mode, ognuna con le sue specifiche e con tante battaglie da vivere in modi sempre diversi. Come si può evincere dai nomi affibbiati a ciascuna di queste opzioni, la free battle ci consente di fare esperienza di combattimento senza essere legati e vincolati in alcun modo dai limiti imposti dalle altre modalità, dove possiamo combattere liberamente contro diversi nemici senza dover seguire il filo logico imposto invece dalla Story Mode. In quest’ultimo caso invece, abbiamo a che fare con una narrazione suddivisa in capitoli, ciascuno dedicato a presentare ciascuno dei protagonisti con la propria vicenda personale. In questa modalità dunque abbiamo a che fare con un mix di narrazione, presentata in uno stile grafico che unisce la bidimensionalità alla classica suddivisione dello schermo offerta dagli anime (e dai manga, per citare necessariamente anche l’universo fumettistico nipponico, fonte a cui questo mondo si è ampiamente abbeverato). Per non dimenticare le altre due modalità, Arcade e Survival, inutile dire che le nomenclature di queste tipologie di opzioni ci suggeriscono le modalità di combattimento e di gameplay in queste casistiche, entrambe parecchio focalizzate sul puro combattimento, anche dal ritmo parecchio serrato. Una serie di scontri corpo a corpo che avvengono però in maniera intuitiva e facendo ampio uso della tastiera, sfruttando però il sistema WASD e non banalmente le frecce direzionali, che ci permettono di compiere una serie di combo sempre più efficaci e spesso ripetitive tra un personaggio e l’altro. Una semplificazione forse eccessiva, per gli amanti del genere, ma non per chi desidera un approccio più basilare e adatto a chiunque voglia approcciarsi a DNF Duel.
Il roster di combattenti di DNF Duel pronti a… duellare
Guardando da vicino al roster di personaggi, questi sono chiaramente ispirati alle classi del videogioco originale, che a loro volta rappresentano le più disparate tipologie di personaggi ripresi dal ricco filone del genere RPG, tra guerrieri tradizionali inseriti in ambientazioni fantasy, fino ad altri più moderni, ma non del tutto originali come Hitman. Anche i nomi stessi sono significativi delle abilità di ciascuno di loro: tra questi, il Berserker, che distrugge gli con il suo potente spadone, la Striker e il Grappler, forti combattenti corpo a corpo e decisamente veloci; il sopracitato Hitman, che come suggerisce il nome si scontra a duello con spada e mitragliatrice al contempo, o ancora Kunoichi, ragazzina molto agile e in grado di mettere a punto tecniche di sparizione e di uso del fuoco non banali. Questi e gli altri personaggi ci consentono dunque di spaziare ampiamente nelle modalità di confrontarsi negli scontri, per quanto la varietà e originalità del roster sia inversamente proporzionale alla semplicità delle combo.
Tra combat system permissivi e motori di gioco performanti
Come detto infatti, il combat system ci è risultato piuttosto permissivo, senza dimenticare però le meccaniche uniche coinvolte che danno una profondità al sistema non scontata. Ogni personaggio ha quattro tipi di attacco: leggero e pesante, skill e uso di magie, dove questi ultimi consumano i Magic Point, indicati in una barra speciale sotto quella della salute. Indubbiamente le mosse più potenti di ogni personaggio. La barra MP però si consuma in fretta, dopo pochissimi colpi magici, indicatore che chiaramente affianca quello dei punti salute, che andiamo a recuperare man mano quando non veniamo colpiti in maniera sequenziale. Infine anche il sistema di combo ci permette di concatenare quasi tutte le mosse senza grossi limiti. Questo però dipende anche dai personaggi e dai loro attacchi unici, di cui possiamo studiare meglio le potenzialità grazie alla sessione di training e tutorial. Venendo infine al comparto tecnico e artistico, non possiamo non citare la fluidità e performance ottimale del motore di gioco, sempre fluido e senza alcuna problematicità, nemmeno a livello di glitch o altri bug rilevati. Elogi validi anche per le tecniche di realizzazione estetica di questo mondo, che attinge a piene mani dall’universo dell’intrattenimento nipponico, come già detto, e offre una curata grafica in cel-shading, senza dimenticare lo spettacolo riservato alla resa scenica delle mosse finali di ogni personaggio.
Piattaforme: PS5, PS4, PC
Sviluppatore: Arc System Works, Eighting, Neople
Publisher: Nexon
In conclusione, siamo rimasti ben colpiti e affascinati da quanto offertoci dal quadro generale di DNF Duel. Un picchiaduro che sa presentare una buona miscela di ingredienti senza mai annoiarci e regalando un comparto grafico ben curato da un lato, ma con elementi non troppo originali e inediti dall’altro. Ricordiamo infatti che questo titolo è pur sempre uno spin-off di Dungeon Fighter Online, riprendendone dinamiche e struttura, oltre a qualche altro dettaglio, portando però comunque una buona dose di innovazione e un ampio roster di personaggi. Un peccato non aver potuto provare la modalità online, per via della chiusura dei server, ma ci aspettiamo che sia tanto godibile come le altre mode testate. In generale si tratta di un titolo che consigliamo assolutamente di provare, per quanto pecchi in alcuni casi di eccessiva semplificazione in fase di combattimento e di originalità rispetto al ventaglio di offerta nel suo genere, ma tutto questo non inficia in alcun modo il risultato complessivo.