Quello del Dark Fantasy è un genere narrativo il cui interesse non si è mai sopito in questi ultimi anni, anzi è andato in crescendo anche e soprattutto nel mondo dei videogiochi, che ha visto una esponenziale crescita di titoli ambientati in mondi fantastici oscuri, se non addirittura disperati. Luoghi in cui la possibilità di vivere è un vero dono, per il quale spesso si è disposti a gesti estremi ed atti difficili.
Proprio in uno di questi universi fantastici si ambienta il un nuovo titolo della italiana (ma assolutamente internazionale a livello di caratura) Leonardo Interactive, Shattered Heaven.
Shattered Heaven: c’è ancora speranza in paradiso.
Abbiamo avuto modo di provare una build non definitiva del titolo, che sarà disponibile in early access, con una data d’uscita prevista per il 13 ottobre. Quanto provato, tuttavia, sembrava già piuttosto rifinito, e ci ha permesso di addentrarci nell’inizio dell’avventura a grandi passi, in una versione comprensiva del prologo (con tanto di tutorial) e il primo capitolo di gioco, comprensivo dell’introduzione dei personaggi protagonisti e dei primi dungeon, con la prima missione effettiva del nostro party.
In un mondo innominato, gli dèi sono caduti, lasciando ai pochi umani sopravvissuti un mondo ostile, parco di risorse e di prospettive, gravato da una terribile maledizione che grava sulle aspettative di vita, sulla possibilità di procreare e financo sul riposo dei giusti. In questo contesto quattro fazioni sono destinate a combattersi per la sopravvivenza, fino all’annientamento del genere umano o al momento in cui qualcuno riuscirà a spezzare la maledizione, tramite un estremo sacrificio, offrendo una vestale sacra assieme ad una squadra di valorosi guerrieri in un rituale perduto nel tempo, una sanguinosa e dura battaglia nota come Guerra dell’Ascensione. Saranno i tre campioni Andora, Ishana e Magni a compiere questo fato?
Quando RPG fa rima con card game.
Shattered Heaven è, al contempo, un gioco di ruolo, un card game e un dungeon crawler. Quest’ultimo elemento è il più apparentemente semplice, almeno a giudicare dalla nostra prova, basata sull’incipit del gioco. Magari, più avanti, i labirinti e le segrete si faranno più intricati di quanto inizialmente visto, ma anche nella configurazione iniziale (in cui i percorsi sono generati proceduralmente) le possibilità date dalle mappe sono soddisfacenti. Più marcati, invece, gli altri due aspetti della produzione: quello rpg e quello di gioco di carte.
Il party è composto da tre personaggi, ovvero una impavida guerriera, un vero e proprio tank – estremo paladino difensore degli suoi compagni – e una sacerdotessa in grado di evocare incantesimi e creature funesti. La componente narrativa è assolutamente preponderante, dato che non funge solamente da intermezzo all’azione di gioco ma fulcro dell’esperienza, con un gameplay funzionale alla narrazione, che viene portata avanti non solo nelle cutscene ma anche all’interno degli hub di gioco e dei dungeon. La trama sembra avere ambizioni interessanti, date le premesse e i primi sviluppi tra i personaggi, molto caratterizzati e inseriti nel contesto e nella lore. Non sono molti gli elementi realmente originali, ma è tutto davvero ben costruito e sembra ci si potrà appassionare sia alle vicende personali che alla lore generale del titolo, soprattutto considerando che il tutto è ricco di scelte e svolte narrative, sia di livello basico (che di fatto condizioneranno solo la difficoltà nello svolgere le missioni ed esplorare i dungeon) che di livello più importante, in grado di condizionare i rapporti di forza tra personaggi e fazioni e portare a finali differenti.
La personalità, il vissuto e le abilità intrinseche dei personaggi si specchiano con il gameplay vero e proprio delle battaglie, all’interno dei labirinti creati in maniera procedurale, ma con degli obiettivi prefissati e relativi al recupero di oggetti o alla sconfitta di determinati avversari. I nostri eroi procedono in gruppo su una mappa con caselle in visuale isometrica: ogni stanza può presentare situazioni diverse e insidie o possibilità di ogni genere, oggetti da recuperare, quest e veri e propri combattimenti.
Le battaglie sono gestite tramite un sistema di carte non estremamente originale in sé ma con elementi ben congegnati e messi insieme. I combattimenti sono a turni e bisogna scegliere di volta in volta le carte migliori per poter controbattere e controbilanciare le insidie degli avversari di turno annunciate.
Particolarità del sistema di gioco è la presenza di tre mazzi distinti, uno per personaggio, da buildare con le carte via via sbloccate e da bilanciare fra di loro e in combo con le abilità insite dei personaggi, creando di volta in volta combinazioni sempre diverse e intriganti. Le soluzioni tattico-strategiche sono numerose e bisogna pensare spesso fuori dagli schemi per realizzare concatenazioni sempre più soddisfacenti. Oltretutto, nei deck possono finire, in conseguenza di alcune carte o abilità, carte malus di cui sbarazzarsi in maniera il più possibile funzionale e intelligente, cercando al contempo di reagire non solo ai propri avversari ma anche alle carenze dei personaggi stessi.
In più, calcolate che sarà possibile anche personalizzare le abilità dei personaggi e craftare oggetti, aumentando ancor di più le opzioni a disposizione del party.
Piattaforme: PC (Windows)
Sviluppatore: Leonardo Production
Publisher: Leonardo Interactive
Data D’uscita: 13 ottobre 2022
Siamo rimasti piacevolmente colpiti da come Shattered Heaven porti avanti una sua visione di un genere narrativo (e di un genere videoludico) con una discreta autorialità e consapevolezza, granitico nei suoi punti di forti e con pochi spigoli ancora da smussare.
Tecnicamente il gioco si presenta semplice, piuttosto statico ma artisticamente piacevole, con ottime illustrazioni, un bel character e monster design e musiche molto evocative.
Certo, il gioco è piuttosto complesso e, nonostante il tutorial iniziale, potrebbe inizialmente sfuggire qualche meccanica, ma basta fare pratica testando a dovere carte e abilità.
Sarebbe una grande idea quella di introdurre la possibilità di cambiare stile e grandezza dei font, che ad alcuni potrebbero risultare ostici da leggere: una piccola accortezza dal punto di vista dell’accessibilità.
Ad ogni modo, il 13 ottobre è dietro l’angolo, quindi non dovremo aspettare ancora a lungo per provare la versione completa ma speriamo di mettere le mani sopra alla build finale il prima possibile!