Doctor Who in Italia, una situazione controversa come sappiamo, perché al momento siamo indietro rispetto alle trasmissioni britanniche della rete ammiraglia inglese BBC One di una stagione. In particolare non è ancora arrivata nel belpaese la miniserie in sei puntate che costituisce la tredicesima stagione del nuovo corso Doctor Who Flux, nel quale il Dottore con Yaz ed un nuovo companion, che non sveliamo per non fare spoiler, combattono un misterioso flusso temporale, che sta alterando il tempo in maniera irreversibile, rischiando di farlo collassare su sé stesso per sempre. Oltre a questa stagione, ovviamente, non sono stati localizzati nemmeno i recenti speciali correlati al Tredicesimo Dottore interpretato da Jodie Whittaker.
Doctor Who in Italia, la rinascita del 2005
Doctor Who in Italia rischia di non venire più trasmesso perché, secondo la RAI, gli ascolti internazionali sono troppo bassi per giustificarne la localizzazione in italiano ed anche la conseguente vendita in formato Home Video delle nuove stagioni realizzate sotto le direttive del nuovo e controverso show runner Chris Chibnall, spesso contrastato dai fan, per aver dapprima voluto ignorare la continuity, massima offesa per il popolo dei nerd, come sappiamo bene, e poi per aver voluto stravolgere le origini del Dottore, oltre che per aver provato ad inserire la narrazione orizzontale nella mini serie Flux. Sperimentare, in una saga così innovativa, ma allo stesso tempo conservatrice, è senza dubbio un azzardo, ed i risultati sono stati purtroppo negativi. Dopo l’addio di Peter Capaldi, come sappiamo, le stagioni successive, realizzate dal nuovo show runner, sono state effettivamente poco seguite dal pubblico, sia britannico che internazionale. Tutto questo nonostante ci sia un interesse mondiale molto alto per l’arrivo l’anno prossimo del sessantennale della leggendaria serie, che, come sappiamo, risale al lontano 1963. Mentre tutto il mondo è coinvolto nell’evoluzione della serie, l’Italia rischia quindi di restare completamente fuori dai giochi. Un destino decisamente triste, dopo che, nel 2005, il grande ritorno del Doctor Who, dovuto allo showrunner Russell T. Davies, grande fan di Doctor Who La Serie Classica, era riuscito a riportarla in vita convincendo i vertici direttivi della BBC, peraltro lanciando anche alcuni spin-off interessanti come Torchwood, trasmesso integralmente in Italia nelle sue quattro stagioni, Le avventure di Sarah Jane, serie dedicata ad una vecchia companion storica del Dottore, di cui è arrivata da noi solo la prima stagione, K9, dedicata al leggendario cane robotico della saga, i cui ventisei episodi dell’unica stagione restano inediti in Italia, Class, serie scolastica in otto episodi basata sugli studenti della Coal Hill Academy, anch’essa inedita, come del resto i cortometraggi animati Daleks! Questa grande vivacità attorno alla saga, oltre che le eccezionali storie scritte dall’altro grande autore Steven Moffat, che dopo aver scritto e sceneggiato diversi episodi, è diventato show runner dalla quarta alla decima stagione, ed ha consacrato la grande rinascita della saga, con nuovi milioni di fan in tutto il mondo.
La Serie Classica e la petizione per far tornare la saga in Italia
Ma facciamo un deciso passo indietro, alle origini della saga, che ha debuttato sabato 23 novembre 1963, cambiando per sempre la storia della fantascienza televisiva. La Serie Classica di Doctor Who, come sappiamo, dopo essere stata un classico della TV per tre decenni consecutivi, negli anni sessanta, settanta ed ottanta, viene chiusa nel 1989 ufficialmente, dopo ben ventisei stagioni di successo, durate quasi trenta anni, diventando un vero e proprio fenomeno culturale britannico. La Serie Classica in Italia arriva solo nel 1980, con la trasmissione di pochi selezionati episodi tratti dalle stagioni tredici e quattordici, mandati in onda da Rai Uno per poco tempo, in cui gli italiani hanno potuto conoscere il quarto Dottore, interpretato dal talentuoso Tom Baker. Attualmente sono disponibili in lingua italiana solo parzialmente anche le prime due stagioni col primo Dottore, William Hartnell, e la sesta col secondo Dottore, Patrick Troughton, grazie ai cofanetti in DVD, pubblicati ai tempi del ritorno della saga nei primi anni duemila. Dagli anni ottanta in poi la saga ha visto nascere anche dei videogiochi a lei dedicati, come le Avventure Testuali su BBC Micro, come quella di cui parliamo in questa pagina. Dopo qualche anno di assenza arriva un timido tentativo di rilancio del franchise solo nella metà degli anni novanta, con Doctor Who – il film TV nel 1996, che però non si concretizza in nuove stagioni e lasciando l’ottavo Dottore, col volto di Paul McGunn avvolto nel mistero. Il film in Italia viene pubblicato solo in formato VHS. Maggior fortuna hanno avuto invece i Film Non Canonici con Peter Crushing, tra doppiaggio e pubblicazione in DVD. Persino Dalekmania il rarissimo documentario cult sulla storia ufficiale dei Dalek, rimasto in inglese, ma pubblicato su disco per il mercato commerciale dell’Home Video europeo.
Su Twitch qualche tempo fa la saga è stata protagonista di una indimenticabile maratona, chiamata Doctor Who Classic Marathon, dedicata al periodo classico, che ha permesso a molti di scoprire o riscoprire le origini del franchise, come abbiamo detto in questa pagina. Per fortuna tutti gli episodi della Serie Classica, tranne quelli perduti a causa della cancellazione dei nastri master da parte di BBC stessa, o per un incendio avvenuto nella TV britannica, sono stati recuperati e sottotitolati dal gruppo dei fan italiani, ed ora Doctor Who Italian Fan Club ha deciso di lanciare anche una petizione per salvare, ancora una volta, la localizzazione della serie. Trovate l’iniziativa alla seguente pagina, in questo LINK. Al momento in cui scriviamo mancano 347 firme per completare l’obiettivo. Doctor Who è indubbiamente uno dei simboli della fantascienza migliore mai realizzata e merita di essere preservato e trasmesso in Italia.
La serie recentemente si è pure aggiornata al Formato 4K, come abbiamo detto in questo articolo, visto il sempre maggiore utilizzo della definizione Ultra HD sul mercato televisivo. Speriamo che qualcuno compri i diritti di trasmissione delle nuove stagioni, non rinnovati fin dal 2020 dalla RAI, e riporti la saga in Italia. Attualmente Doctor Who è disponibile solo su Amazon Prime Video, che, assieme a Netflix, è uno dei canali che potrebbero essere interessati all’acquisizione della leggendaria saga. Riportare Doctor Who in Italia è il sogno di tutti i fan dell’eccezionale saga fantascientifica che, assieme a Star Trek, è sinonimo di Science Fiction di qualità.