Star Trek: Strange New Worlds, la serie sbarca in Italia

Star Trek: Strange New Worlds è l’ultima serie prodotta in ordine di tempo nella saga di Star Trek, che tra poco compirà sessanta anni tondi, avendo debuttato nel lontano 1964 con il primo episodio pilota, chiamato dai fan “episodio zero”, The Cage (Lo Zoo di Talos), in cui appare anche il leggendario Felix Silla, di cui abbiamo parlato in questa pagina.  Al primo pilot, scartato dalle alte sfere, è seguito un secondo pilot, cosa molto rara, poiché, all’epoca, al network NBC è piaciuta l’idea di base per il telefilm, ma non il fatto che la serie TV fosse così cerebrale e basata su ragionamenti etici, morali e filosofici, distante dal concetto di “western spaziale” che tanto sarebbe piaciuto alla Paramount. Dal secondo pilot Where No Man Has Gone Before (Oltre la galassia) è nata, due anni dopo, nel 1966, Star Trek: La Serie Classica, che tutti conoscono ormai a memoria, e che ha dato il via a sessanta lunghi anni di viaggi spaziali delle navi della Federazione. Se non conoscete la serie originale potete recuperarla su Pluto TV, che tramette integralmente la TOS in chiaro, come abbiamo detto in questa pagina. La seconda più longeva saga fantascientifica, superata di un solo anno dalla britannica Doctor Who, che ha debuttato invece nel 1963. Le due saghe, tuttora, rappresentano la Sci-Fi di qualità nel panorama delle produzioni fantascientifiche televisive.

The Cage, tutto iniziò con l’episodio Lo Zoo di Talos, le origini di ST: SNW

Ma su cosa era basato quel primo ed a lungo tempo inedito pilot? Innanzitutto lo stile narrativo, come abbiamo detto, meno ricco di azione e più basato su riflessioni e dialogo, ma anche, e questo ci ricollega a Star Trek: Strange New Worlds, di un equipaggio leggermente diverso, che include tre personaggi chiave, il capitano Christopher Pike, il signor Spock, con un aspetto più alieno, quasi luciferino, che non è infatti piaciuto alle alte sfere di Paramount, ed infine il Numero Uno, ovvero il primo ufficiale della nave, interpretato da una donna, cosa decisamente troppo avanti, per i tradizionali anni sessanta. L’attrice, per altro, è anche, nella realtà, la moglie del creatore della serie, Gene Roddenberry. Il riflessivo e pacato Pike viene sostituito da un più sanguigno capitano James T. Kirk, sempre pronto per conquistare aliene sexy e poco vestite e fare scazzottate spaziali con i cattivi, Spock viene reso più umano, e Numero Uno eliminata del tutto. L’autore, indispettito per il cambio dei personaggi, li cita in seguito nel 1987, in occasione del debutto della seconda serie live action Star Trek: The Next Generation, con il capitano Picard ed il primo ufficiale Riker, chiamato appunto Numero Uno. Il leggendario “episodio zero” viene infine rimontato e riutilizzato sotto forma di flashback già ai tempi della Serie Classica, nell’episodio doppio L’ammutinamento, venendo poi pubblicato in una speciale Cassetta VHS per il pubblico, in forma integrale, rimontando le parti a colori riutilizzate e i pezzi in bianco e nero del girato originale, nel 1986, un anno prima del debutto della nuova serie, ed arrivando in Italia solo alla fine degli anni novanta, in occasione del trentennale della saga, includendo il doppiaggio dei pezzi editi, ed i sottotitoli nella nostra lingua per le parti inedite. Oggi l’episodio è stato integrato in Star Trek: La Serie Classica, ed è presente nel cofanetto in Blu-Ray della saga, con codice di produzione originale ST-099.

Star Trek: Strange New World, il cameo diventa una nuova serie

Ma quei personaggi così carismatici meritavano una serie propria, pensano tutti i trekker, ed ecco che, all’interno della recente serie Star Trek: Discovery, che debutta nel 2017, in alcuni episodi appare proprio l’Enterprise originale, con tanto di Pike, Spock e Numero Uno. Quasi un incontro simbolico tra vecchio e nuovo corso, poiché i personaggi più antichi in assoluto incontrano quelli attuali. Quella che doveva essere solo una  citazione estemporanea ed un commovente omaggio alle origini si trasforma presto, grazie al successo presso i fan, in una vera e propria nuova serie, intitolata Star Trek: Strange New Worlds, che debutta nel corso di quest’anno negli Stati Uniti, in lingua originale. I trekker italiani la aspettano con ansia, ed ecco che il sito streaming ufficiale Paramount+ ha annunciato, finalmente, il debutto in lingua italiana tramite i suoi canali, tra cui facebook, che trovate a questo LINK, fissando la data di rilascio per il 15 settembre 2022. L’opera si avvale di attori talentuosi come Anson Mount, nel ruolo del Capitano Pike, Ethan Peck, nipote del leggendario Gregory Peck, nel ruolo di Spock, l’affascinante Rebecca Romjin, nei panni di Numero Uno, e Babs Olusanmokun, nel ruolo del medico di bordo, Dottor M’Benga. La serie, per altro, segna il ritorno alle tradizioni, con una distribuzione settimanale degli episodi ed una trama verticale per singolo episodio, per la felicità dei fan più tradizionalisti, che non avevano accolto di buon cuore la narrazione orizzontale, ovvero con una trama unica lunga tutti gli episodi di una singola stagione, come fatto dalle due serie recenti Star Trek: Discovery e Star Trek: Picard. Per contro la serie fantascientifica The Orville, ideata da Seth MacFarlane, il papà de I Griffin, considerata da molti un vero erede spirituale dello spirito Trek migliore, ha scelto la narrazione episodica di tipo più tradizionale. Lo showrunner Akiva Goldsman, un veterano della saga, ha quindi deciso di tornare alle origini con Strange New Worlds, scelta decisamente azzeccata per una serie come questa, che proprio nelle origini di Star Trek affonda le sue solide radici. Decisamente non vediamo l’ora di gustarci questa nuova appassionante produzione.

 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.