L’universo Disney, lo sappiamo bene, è in costante evoluzione, e l’ultimo titolo dedicato proprio a questo mondo e ideato da Gameloft Montreal non poteva che rifletterne le sue peculiarità, in un anno importante per il franchise, che festeggia 30 anni di apertura del parco divertimenti Disneyland Paris e che continua a sfornare novità di successo nel mondo dell’intrattenimento. Uno di questi prodotti è Disney Dreamlight Valley, il gestionale life simulator di cui vi abbiamo restituito le nostre prime impressioni il giorno della sua uscita ufficiale, ma come vi anticipavamo avremmo avuto bisogno di qualche tempo per poter comprendere appieno cosa si cela dietro questo gioco e tutte le quest a cui siamo sottoposti. Inutile dirlo, per quanto sia relativamente facile portare a termine le richieste avanzate dai simpatici personaggi Disney che incontriamo, la sua inevitabile e indiscutibile longevità ci ha richiesto parecchie ore ulteriori sia per risolvere le quest, sia per portare avanti la narrazione. Tutto questo però appagando la nostra curiosità e vivendo un’esperienza ricca di contenuti e di personalizzazione. Vi raccontiamo tutte le nostre impressioni nel dettaglio in questa recensione, dedicata alla nostra prova in versione PlayStation 5 (potete ritrovare le nostre prime impressioni raccontate qui). Precisiamo inoltre che il titolo è tuttora in divenire, come abbiamo anche potuto osservare con il nuovo trailer di lancio a Disney Expo dedicato ai contenuti a tema Toy Story in arrivo questo autunno, dove potremo vivere nuove esperienze con Buzz e Woody, indossare nuovi costumi a tema western e decorare la nostra stanza con nuovi oggetti, sempre dedicati a questo universo Pixar che ci fa sciogliere il cuore dal 1995. Questi e altri nuovi contenuti dovrebbero arrivare fino a ricevere il completamento solo nel 2023.
Disney Dreamlight Valley: si aprono le porte su mondi fantastici
Per coloro che si fossero persi il nostro precedente approfondimento sul provato di questo titolo, facciamo un brevissimo recap della storia su cui poggia la narrazione. Siamo giunti in un vero e proprio ”mondo dei sogni” solo chiudendo gli occhi e risvegliandosi in un luogo dove il nostro avatar avrebbe sempre voluto vivere, credendo che qui i suoi progetti avrebbero potuto realizzarsi. Non tutto va secondo i piani, stando anche al racconto di Mago Merlino, che ci spiega come il regno di Dreamlight Valley sia preda dell’Oblio, una maledizione che si è abbattuta sulla valle e che l’ha resa triste. Questa situazione ha determinato la comparsa di Spine della Notte, che causano perdita della memoria e che siamo chiamati, tra le altre quest, a rimuoverle. Sta a noi farlo perché siamo i prescelti per portare pace e libertà nel regno e ritrovare la sovrana, sparita subito dopo che le Spine della Notte sono comparse. A questo punto, ripartiamo proprio da dove eravamo rimasti, ossia da come si snodano i contenuti e come si progredisce in Disney Dreamlight Valley. Il gameplay si basa sulle missioni principali, sbloccabili man mano che guadagniamo valore Dreamlight, assegnate da Merlino, che funge da nostra guida del mondo magico, e su quelle secondarie degli altri personaggi presenti. Se i primi incontri che abbiamo fatto sono stati con Topolino, Pippo e Paperone, questi sono stati seguiti da aree specificamente dedicate (anche) ai film Pixar, come Wall-e, per non dimenticarci questa fetta di produzione che sa essere magica tanto quanto quella prettamente Disney, e accessibili da portali sbloccabili man mano all’interno del Castello dei Sogni. Come potremo monitorare dal nostro menu, che diventa una sorta di deck fondamentale e in costante aggiornamento di quello che facciamo, scopriremo presto che ogni singola azione non è mai inutile, perché fa sempre (o quasi) riferimento a un conteggio che rientra negli obiettivi a lungo termine. Il completamento di questi obiettivi ci consente inoltre di guadagnare punti magia, che consentono a loro volta di sbloccare nuove aree della mappa. Più azioni si compiono, più personaggi vengono aiutati, più in fretta potremo scoprire nuovi luoghi e altri amici (e nemici) Disney lungo il nostro percorso.
“Chi vorrà vivrà, in libertà”
Il ritmo però al quale dobbiamo svolgere questi task sta a noi, nulla viene imposto dal sistema e nessun elemento all’interno del gioco è atto a imporci tempistiche strette o creare sensazioni di ansia. Possiamo tranquillamente confermarlo: Disney Dreamlight Valley è un’esperienza che consente al giocatore di vivere questo viaggio come più gli piace, dedicandosi con cura alla personalizzazione del proprio avatar e della casa che abbiamo ottenuto (due aspetti su cui torneremo tra poco) o lanciandosi senza troppi preamboli all’avventura per portare avanti il prima possibile la storia. In tutto questo, non manca la logica di leveling up, sia per il nostro avatar, sia per i personaggi secondari, un aspetto che porta chiaramente a vantaggi notevoli, in quanto i vari NPC, salendo di livello, ci danno accesso a diversi bonus. Tra questi, l’ottenimento di ulteriori risorse per determinate attività, più denaro per fare acquisti, ulteriori potenziamenti eccetera. Di conseguenza, anche il collezionismo, per gli amanti del genere, va a beneficiarne: potremo ottenere nuovi capi d’abbigliamento, arredamento e altri oggetti decisamente validi e che faranno la felicità dei fan Disney. Il collezionismo, come scoprirete, sarà una side feature decisamente ampia e complessa, in grado di tenervi incollati allo schermo per lungo tempo. Da quanto abbiamo appena accennato inoltre, saranno da arricchire anche il nostro guardaroba, da cui attingere per cambiarci d’abito ogni volta che vogliamo, e la quantità e varietà di mobili che abbiamo a disposizione per abbellire la nostra casa, aggiungendo a questo titolo anche un tratto di making over. In particolare, per quanto riguarda il nostro armadio, potremo dedicarci anche alla creazione personalissima di vestiti ad hoc, con decorazioni, colori e modelli da scegliere, e alcuni elementi che possiamo aggiungere sbloccandoli man mano che facciamo progressi. Questa opzione è chiamata “Tocco di Magia”, una sorta di editor che ci consente di esprimere la creatività di ogni utente. L’avanzamento dei progressi è dunque costante e ci accompagna giorno dopo giorno, letteralmente.
“Un nuovo giorno offre nuove opportunità”
In Disney Dreamlight Valley, dopo il lancio ufficiale del gioco, viene attivata la sincronizzazione con il fuso orario della zona in cui ci troviamo, affinché il ciclo giorno – notte nel gioco sia identico a quello che viviamo nella vita reale. Chiaramente, questa alternanza va a influenzare anche le caratteristiche di gioco, in quanto ogni personaggio ha il suo programma quotidiano da seguire, dunque collegarsi sempre alla stessa ora non sarà funzionale ai fini del gioco. Una logica già conosciuta con applicazioni quali Pokémon Go, che punta molto non solo alla retention dei giocatori, ma anche al coinvolgimento degli stessi per vivere esperienze diverse e interagire con contenuti altrettanto variati, premiandoli per la costanza quotidiana con cui si affacciano al gioco. Infine, tornare ogni giorno consente anche di scoprire nuovi oggetti da raccogliere, per ampliare il nostro inventario, poter creare ricette sempre diverse e, di conseguenza, portare a termine le diverse missioni richieste per raccogliere magia Dreamlight. Un’altra facilitazione legata alla frequenza è chiaramente l’aumento del livello di amicizie strette con i vari personaggi, che come detto ci portano non solo bonus, ma anche di guadagnare esperienza per aumentare di livello e di conseguenza diventare più forti, per aumentare l’energia massima. Tutti aspetti molto utili e che ci consentono di compiere più azioni, sia in termini di potenza delle stesse. Il cammino per sconfiggere l’Oblio e far sparire le Spine della Notte non è breve e richiede parecchio tempo ed energie…
Tutti i colori di Disney Dreamlight Valley e qualche nota stonata
Passiamo infine ad alcune osservazioni relative agli aspetti tecnici e artistici di questo titolo. Durante il periodo della nostra prova, pre e post lancio, sono rimaste le problematiche legate al doppiaggio che avevamo già rilevato nel nostro provato. Non solo è poco presente, e il saluto dei nostri personaggi a volte si dimostra parecchio incoerente a livello di contenuti con quanto detto invece nei riquadri dialogici, ma abbiamo anche ascoltato delle sovrapposizioni di frasi doppiate pronunciate dallo stesso NPC o dialoghi che si interrompono all’improvviso. Un aspetto a volte disturbante del comparto audio, dove però a contraltare abbiamo ascoltato dei commuoventi medley di colonne sonore classiche Disney, quando siamo in casa nostra o girovagando per il mondo, una scelta azzeccata (anche se saremmo stati curiosi di ascoltare qualcosa di più personalizzato proprio per tutti i mondi visitati) e che ci fa immergere ancora più a fondo in questa atmosfera magica. Confermiamo invece la performance ottimale del motore di gioco, che ci consente di vivere appieno e senza alcuna interruzione la nostra esperienza in Dreamlight Valley. Anche la realizzazione grafica è decisamente gradevole, con una palette brillante e dal notevole contrasto, una delle firme di Disney in qualsiasi mondo e contesto abbia realizzato finora, rendendo anche la nostra esperienza ulteriormente morbida e tranquilla, senza alcuna pressione e vivendo appieno l’atmosfera magica disneyana che ci aspettavamo da una IP con contenuti di questo tipo.
Piattaforme: PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series S|X, PC, Switch
Sviluppatore: Gameloft Montreal
Publisher: Gameloft Montreal
Disney Dreamlight Valley ci ha convinto, non vi è alcun dubbio. A parte qualche piccola sbavatura tecnica nel doppiaggio che non è ancora stata sistemata a dovere, abbiamo per le mani un life simulator di tutto punto, che ha già ricevuto aggiornamenti post lancio e ce ne aspettiamo parecchi altri nel corso dei prossimi mesi, consentendo a questa nuova IP le prospettive di longevità che si merita e che si prospettano dense di contenuti e di novità. Già in questi primi momenti di gioco, abbiamo a che fare con una storia di per sé non ricchissima di dettagli narrativi, ma atta a veicolare un gameplay pieno di quest primarie e secondarie, in grado di farci incontrare diversi personaggi Disney (di cui forse mancano alcuni tra i più classici e “patinati” tra le produzioni della casa di Topolino). Una pecca, quest’ultima, a cui non abbiamo fatto troppo caso per via delle miriadi di task da portare a termine ogni giorno, garantendoci una buona dose di coinvolgimento quotidiano, un escamotage chiaramente atto a tenere ben alta l’attenzione dei giocatori nei confronti di questo titolo e generare hype per il rilascio dei prossimi aggiornamenti. Un gestionale completo e ricco di opzioni e di missioni che vi consigliamo caldamente, soprattutto per la sua capacità di rinnovarsi costantemente, almeno per i prossimi mesi.