Crisis Core Final Fantasy VII Reunion Provato: nuovo remake per Square Enix

Crisis Core Final Fantasy VII Reunion

Final Fantasy VII Remake ha rilanciato un brand che non era mai veramente scomparso dalle scene videoludiche tuttavia ne ha stravolto le fondamenta al fine di puntare verso orizzonti che sono ancora oggi perlopiù imprevedibili. Il mondo esteso di Final Fantasy VII era però già agli albori estremamente complesso e sfaccettato, quindi per consolidare un roseo futuro al prossimo Final Fantasy VII Rebirth Square Enix ha deciso di riesumare dal suo repertorio un vecchio ed amato capitolo della saga, una soluzione utile a garantire ai nuovi fan la possibilità di apprezzare appieno la complessità delle uscite ormai in vista. Ecco dunque che la casa nipponica si appresta a immettere sul mercato Crisis Core Final Fantasy VII Reunion, un rimodernamento profondo del classico Crisis Core Final Fantasy VII, il quale aveva allietato i possessori di PSP alla fine degli anni Duemila.

crisis core final fantasy vii reunion

Crisis Core Final Fantasy VII Reunion: più importante di quanto non sia lecito credere

Perché Crisis Core Final Fantasy VII Reunion e tanto rilevante e perché riscoprirlo proprio ora? Final Fantasy VII Remake ha profondamente sconvolto leggende e continuità imbastite in precedenza dal marchio, ha rimescolato le carte e sovvertito le aspettative. Senza planare nell’insidioso territorio degli spoiler, basti sapere che il titolo ha introdotto il concetto del multiverso, imboccando la sibillina strada delle realtà parallele e delle sue infinite possibilità. Nello specifico, il gioco ha per vie traverse reintrodotto un personaggio ormai destinato ad essere congedato, un eroe ricco di personalità ed esperienza il cui ruolo attivo era però confinato alla sfera dei prequel e dei flashback, il soldato Zack.

Zack ha un carattere tanto marcato che emerge anche solo in quel poco che viene narrato nei vari Final Fantasy VII, tuttavia l’unica strategia utile a decifrarne appieno il ruolo è quello di approfondire i contenuti di Crisis Core Final Fantasy VII, un prodotto che ormai è estremamente difficile da reperire. Almeno attraverso i canali legali. Crisis Core Final Fantasy VII Reunion non solo risolve questa carenza, ma introduce tutta una serie di migliorie in modo da aggiornarlo al punto da risultare gradevole al palato videoludico odierno.

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Uno strategico action, ma più action

Prova alla mano, possiamo dire che l’avventura di Zack riesce a essere fedele al ricordo che i gamer più attempati hanno della loro esperienza passata, un trionfo che ha richiesto di rivedere profondamente l’intero sistema di gioco. Crisis Core Final Fantasy VII aveva infatti debuttato in un’era in cui il marchio era in gran parte noto al mondo per il suo sistema di combattimento a turni, una tradizione che Square-Enix aveva cercato di infrangere attingendo per l’occasione a dinamiche degne del genere action. Per quanto più dinamico del suo progenitore, Crisis Core Final Fantasy VII era comunque un gioco che pativa le limitazioni della PSP, con il risultato che il flusso di combattimento doveva essere interrotto a intervalli regolari per assicurare l’uso di abilità e accessori. Gli scontri sembravano frenetici, ma a rivederli oggi ci si rende conto che il tutto era in verità terribilmente lento e un po’ macchinoso. 

Il direttore creativo Tetsuya Nomura ha affrontato questa dissonanza attingendo alla sua vasta maturità professionale, proponendo in questo remaster un sistema maggiormente incentrato sulla fluidità e sulla rapidità di risposta dei comandi. Zack può ora affrontare i suoi nemici compiendo azioni e lanciando magie in tempo reale, senza che gli utenti debbano accedere a menù e sottomenù per selezionare i comandi opportuni. Basta la pressione di pochi pulsanti e il comando manifesta un immediato impatto sull’ambiente e sugli avversari che circondano l’eroe. Questa interazione istantanea viene dunque ulteriormente enfatizzata dal Digital Mind Wave (DMW), un sistema di slot-machine già presente nell’edizione originale del titolo che garantisce ai giocatori tutta una serie di benefici e strategie aggiuntive a cui poter attingere durante le sue frenetiche sfide belliche. Una volta congiunti i due elementi, ne emerge un’esperienza dal ritmo squisitamente martellante, appagante e moderna.

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Non è facile lasciarsi il passato alle spalle

Sebbene il sistema di combattimento sia stato sistemato per poter procedere al passo con l’avanzata dei tempi, è innegabile che Crisis Core Final Fantasy VII Reunion rimanga ancora oggi una creatura appartenente a un’era geologica passata. I modelli dei personaggi sono stati rifatti da zero per adattarsi alle estetiche e alla qualità di Final Fantasy Remake, lo stesso si può dire per le musiche e il doppiaggio, tuttavia una dose sostanziale di elementi sono stati solamente ritoccati, non ricostruiti. Non si tratta di un remake dopotutto, ma di una remaster.

La distinzione la si nota parzialmente in alcune textures degli sfondi, le quali, per quanto opportunamente rimaneggiate, non sempre riescono a nascondere il fatto di essere state originalmente pensate per una console portatile di settima generazione, cadendo sporadicamente in problemi di texture upscaling. L’età del prodotto si nota piuttosto durante alcune animazioni dei personaggi, le quali risultano grossolane se sottoposte alla lente critica degli standard attuali. Sebbene i giochi di ruolo richiedano sempre un minimo di sospensione dell’incredulità, è comunque difficile oggigiorno non sorridere nell’assistere ad una scena in cui una ragazzina adolescente dovrebbe ipoteticamente tirare un pugno a un uomo, scena nella quale si limita però a colpire meccanicamente l’aria davanti a sé. 

Nel piccolo, queste carenze non fanno altro che fomentare il senso nostalgico, tuttavia se riproposte in maniera intensiva queste potrebbero finire con lo stonare, strappando i gamer dall’immersione ludica profonda. In tal senso non ci resta che rimandare il giudizio finale a quando avremo occasione di fruire dell’intera avventura.

Piattaforme: PS5, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One, PC, Switch
Sviluppatore: Square-Enix
Publisher:  Square-Enix
Data di uscita: 13 dicembre 2022

A giudicare dai capitoli di gioco che abbiamo avuto modo di assaggiare, Crisis Core Final Fantasy VII Reunion si pone come un remaster virtuoso e degno di nota, capace di offrire ai gamer un prodotto che è allo stesso tempo nuovo e familiare. Le sue radici, immerse in un passato ormai remoto, sporgono con fare occasionalmente brusco, graffiando la raffinatezza di un titolo che altrimenti potrebbe sembrare attualissimo e immacolato. L’incognita principale è a questo punto quella narrativa: possibile che Crisis Core Final Fantasy VII Reunion si limiti a ripercorrere le vicende esplorate dal suo avo oppure, più verosimilmente, presenterà un panorama capace di inserirsi nelle inedite basi gettate da Final Fantasy VII Remake? L’unico modo di scoprirlo è attendere l’uscita e noi stiamo attendendo con trepidazione.