Victoria 3 Recensione: l’impero torna sotto al sole

Victoria 3

Victoria 3 è un titolo strategico di una serie poco prolifica, che l’anno prossimo si avvia a festeggiare il suo ventennale, ma che in questo grande lasso di tempo non è stata molto prolifica, perlomeno di capitoli principali, rilasciandone uno circa ogni dieci anni, ma in compenso prolungando la vita del secondo episodio con continue espansioni, che hanno decisamente colmato il vuoto dell’attesa per una terza installazione. La serie di Paradox Interactive non è tra le più note sul mercato, anche se amata dai propri fan, e questa nuova uscita permette ad un pubblico più vasto di riscoprirla. L’impero torna finalmente sotto al sole.

La serie Victoria dalle origini ad oggi

Il primo episodio della serie Victoria risale a quasi venti anni fa, rilasciato infatti sul mercato nel lontano 14 Novembre 2003, in doppio formato PC Windows e Apple Macintosh, su DVD ROM, in tempi in cui ancora uscivano le edizioni fisiche dei giochi per computer. Victoria: An Empire Under the Sun, questo il titolo completo, viene ideato dal game designer Joakim Bergqwist e presenta un mondo in grafica isometrica affascinante, che trasporta i giocatori indietro nel tempo, e più precisamente nell’affascinante periodo vittoriano, il quale si svolge dal 1835 fino al 1920. Un periodo storico florido, in cui la nazione guidata nel gioco può prosperare con molta facilità, tenendo conto di diversi parametri da gestire in maniera ottimale, industrializzazione, diplomazia o guerra con le nazioni confinanti, fino alla colonizzazione di terre lontane, economia, ricerca tecnologica e fattori politici. Il titolo, uscito pochi anni dopo Europa Universalis, realizzato dalla stessa Paradox Interactive, sembra quasi un concorrente interno della serie, oggi molto più nota, pur focalizzando l’attenzione su fattori diversi, con maggior libertà creativa e parecchia attenzione al lato economico, piuttosto che a quello prettamente strategico militare. Impostazioni ancora oggi valide nel terzo titolo.  Il gioco, grazie alla sua realizzazione curata e di qualità, riesce a ritagliarsi un posto nell’affollato panorama dei titoli strategico-gestionali di Tipologia 4X, (eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate). Nel 2006 arriva l’espansione Victoria: Revolutions, che ci permette di arrivare fino all’anno 1936, con una nuova gestione capitalistica e nuove province colonizzabili. Risale infine al 2010 il sequel ufficiale, Victoria II, ideato da Johan Andersson, noto proprio per la serie Europa Universalis, oltre che per essere il programmatore del primo episodio, insieme a Christopher Kingal. L’arco temporale del secondo gioco è all’incirca il medesimo, e si svolge dal 1836 al 1937 e pone nel warfare uno dei cardini del gameplay, in cui bisogna gestire al meglio scelte politiche, economiche e militari. Una delle caratteristiche più interessanti della saga, confermata nel terzo episodio, è quella della micro gestione della popolazione, che crea un vero legame affettivo tra giocatore e abitanti simulati. Al secondo titolo principale si aggiungono inoltre ben tredici espansioni ufficiali che lo tengono vivo fino ad oggi, in attesa di un terzo capitolo, che giunge in questi giorni finalmente tra le nostre mani.

Victoria 3, un grande impero porta grandi responsabilità

Lo sviluppatore del gioco è lo studio interno PDS Red di Paradox Development Studio, team oggi diviso in cinque sezioni, capitanato da Johanna Uddståhl Friberg, che è parte integrante del gruppo svedese Paradox Interactive, con sede a Stoccolma. Quest’ultimo è uno dei più seguiti nell’universo PC gaming, ed ha all’attivo titoli molto interessanti come la saga horror Penumbra, della quale è distributore, lo strategico Crusader Kings, l’eccezionale serie Pillars of Eternity, Kult, il bizzarro Prison Architect, oltre che la già citata serie Europa Universalis. Con tanti marchi da gestire il terzo episodio di Victoria si è fatto decisamente attendere, ma dopo dodici lunghi anni, eccolo finalmente arrivare sul mercato. Lasciato da parte, per motivi misteriosi, il numero romano, ecco che Victoria 3, annunciato ufficialmente lo scorso 21 Maggio 2021, come abbiamo detto qui, durante la PXDCON, conferenza annuale organizzata da Paradox Entertainment,  giunge su Steam e Paradox Store in tutto il suo splendore, compatibile anche con Steam Dock, disponibile a partire dal 25 Ottobre 2022 al seguente LINK, per PC Windows, PC Linux, Apple Mac. Il gioco  sarà disponibile al day one anche su Microsoft Store, gratuito per gli utenti Xbox Game Pass. I requisiti del terzo titolo sono nella media dei giochi attuali, e prevedono, come minimi, una CPU Intel Core i3, scheda grafica Nvidia GeForce GTX 660 da 2GB, o compatibili, e otto GB di RAM. Il titolo con questa configurazione dovrebbe essere abbastanza fluido, ma i requisiti consigliati, con cui potrete godervelo davvero al meglio, sono ben più esosi, e prevedono un processore Intel Core i5, scheda grafica Nvidia GeForce GTX 1660 da 6GB e ben sedici GB di RAM. In tempi in cui i cari vecchi Hard Disk HDD sono stati sostituiti dagli SSD, più tirchi in termini di capienza, assicuratevi pure di avere dieci GB di spazio su disco fisso per l’installazione completa del gioco.

Torniamo finalmente sotto al sole del passato, nel romantico diciannovesimo secolo, pronti a gestire tantissimi parametri tattici, in un gioco strategico solido, divertente e realizzato davvero bene. Nel genere in questione, del resto, Paradox è ormai un vero punto di riferimento. Il terzo titolo vede al timone il lead game designer Mikael Andersson ed il designer Ljubomir Peklar, che hanno deciso di non rivoluzionare la saga, ma migliorarla sotto ogni aspetto. Rendendo il gioco anche più accessibile per i neofiti, oltretutto. Agli esperti della serie, importante sottolinearlo, potrebbe però sembrar troppo facilitato. Il setting resta sempre il florido periodo vittoriano, a cui i fan della serie sono affezionati, e le nostre campagne gestionali sono effettuabili nei ristretti confini temporali tra il 1836 e il 1936 come ultimo anno di azione, confermando l’arco dell’espansione del primo titolo. Cento anni esatti, da vivere tutti d’un fiato. La libertà data al giocatore è decisamente alta, poiché sta solo a noi decidere se applicare una politica di mantenimento e difesa del territorio, composto da diverse nazioni, ognuna con una identità forte e ben realizzata, sotto il nostro controllo, con impostazione fortemente pacifista, oppure espanderci senza freni, attaccando i nostri vicini e sottomettendoli grazie ad una pianificazione militare espansionista.

Allo stesso modo possiamo rendere la nostra economia di base da principalmente dedita alle coltivazioni dei campi ad una vera società industriale, più  redditizia, certo, ma anche foriera di inquinamento ambientale. Del resto la dicotomia tra mondo agrario e nascente industria di massa è uno dei punti focali storici del diciannovesimo secolo. Parecchio  affascinante è poi la possibilità della ricerca scientifica e tecnologica, che permette di impiegare appositi scienziati e ricercatori, stando sempre attenti al fattore economico. Sbilanciarci troppo nella ricerca, a scapito di agricoltura o industria, rende comunque il nostro impero meno solido. Il segreto del successo, come nei migliori gestionali, sta sempre nel bilanciare al meglio le nostre risorse. Col passare del tempo emergono poi nuove figure professionali da non sottovalutare, che necessitano di allocazioni di risorse umane via via sempre più consistenti. Il sistema di gestione economica di Victoria 3 è realizzato davvero bene, credibile ed aderente a quello che era la realtà commerciale e finanziaria del diciannovesimo secolo.

Alcuni giocatori potrebbero propendere per la creazione di un territorio chiuso e poco incline ai rapporto col vicinato, che in verità riesce spesso a funzionare, ma il gioco offre grandi possibilità nel momento in cui invece si propende per l’interazione con i regni confinanti, sia in maniera diplomatica, con alleanze commerciali ed un mercato di import-export, sia in modo bellico, con mosse imperialiste per conquistare le risorse altrui. Le guerre, ovviamente, hanno un grosso costo in termini di denaro, e va valutato prima se il risultato finale ipotetico sia maggiore della spesa per finanziare una campagna aggressiva. Cercare di capire subito quali posti siano più adatti ad essere invasi e quali invece tenuti come alleati commerciali, per le materie prime ad esempio, è la scelta migliore. La gestione strategica di questo aspetto è meno approfondita di quello economico, ma realizzata con altrettanta cura. Maggiori saranno le nostre imprese, nazionali o internazionali, maggiore sarà il nostro prestigio. Ogni parametro è gestibile in modo non troppo complesso tramite semplici menu intuitivi, ed ogni singolo elemento è dotato di una scheda informativa che ne racconta tutti i particolari. Peraltro, nel momento in cui notiamo una tendenza negativa, è possibile tornare indietro e correggere i nostri errori per farla diventare positiva. I bisogni dei cittadini devono essere monitorati di continuo, poiché alcune decisioni politiche non azzeccate potrebbero minare la loro soddisfazione, fino a rendere il popolo infelice. Particolare importanza rivestono i POP, che sono aggregati di popolazione per categoria, ovvero contadini, soldati, sindacati o interi partiti politici. Monitorarli spesso è una delle chiavi per la migliore gestione dei parametri di gioco.

In tutti gli strategici di tipo 4X, ovviamente, un bilanciamento tra i diversi approcci è fortemente consigliato, mai privilegiarne solo uno sui quattro possibili. Ma stavolta il vero obiettivo proposto da Mikael Andersson è quello di avere una popolazione felice, anche in presenza di guerre o nella lotta ai problemi economici, cose che, ovviamente, saranno inizialmente mal percepite dalle categorie POP, ma la loro corretta gestione riporterà le cose allo status di approvazione e felicità popolare. Nel titolo siamo al ridosso della Seconda Guerra Mondiale, e viviamo in pieno negli anni della Prima Guerra Mondiale, ma ovviamente stavolta siamo noi a decidere in prima persona le azioni da compiere. La possibilità di riscrivere completamente la storia reale è una delle feature più intriganti di Victoria 3. Peraltro è interessante notare che applicare una filosofia politica piuttosto che un’altra porta alla reazione differente delle categorie POP, che reagiscono alle nostre scelte governative. Grazie alle nuove meccaniche denominate Diplomatic Plays avremo la possibilità di una soluzione pacifica ai tradizionali e classici conflitti armati, comunque possibili e questa impostazione porta con se una filosofia pacifista raramente vista in altri titoli del genere. Mettete dei fiori nei vostri cannoni, direbbero gli hippie.

La realizzazione tecnica, tra Clausewitz Engine e musiche orchestrali

Il comparto audiovisivo di Victoria è davvero intrigante, con una grafica completamente rinnovata rispetto al secondo episodio, una nuova visuale più ampia, con cui è semplice avere tutto sott’occhio e nuove animazioni molto convincenti. Avere l’intero mondo nelle nostre mani, rappresentato in una mappa su un tavolo di legno è davvero intrigante. A muovere il titolo è l’ultima versione del sontuoso e ben rodato Clausewitz Engine, che abbiamo già visto all’opera nel secondo episodio della saga ed in altri titolo dello sviluppatore come Europa Universalis III e IV o Crusader Kings II e III. Il gioco è utilizzabile sia in single player, con gli avversari gestiti in maniera ottimale dalla CPU, che, ovviamente, in multiplayer, prepariamoci quindi a lunghe giornate di pianificazione per questo corposo Grand Strategy Game. La colonna sonora conta ben venti brani originali ed è stata composta da Håkan Glänte ed Audinity. Tutti i brani sono stati registrati con la collaborazione di ben due talentuosi gruppi musicali internazionali, ovvero The Sofia Session Orchestra e Budapest Film Orchestra con tanto di coristi dal vivo. L’eccezionale OST completa, come ci ricorda il sito ufficiale, che trovate a questo LINK, è disponibile sui maggiori canali per essere ascoltata nella sua interezza, tra cui Spotify e YouTube. Il gioco, purtroppo, non presenta la localizzazione in italiano, ed è disponibile sul mercato nella sola lingua inglese, di cui consigliamo una buona conoscenza per fruire del titolo al suo meglio. Un titolo davvero ben realizzato, quindi, che farà felici i fan storici della saga, e magari permetterà a chi non la conosce ancora, di scoprire un ottimo franchise di strategia gestionale di qualità.

 

PIATTAFORME: PC

SVILUPPATORE: Paradox Development Studio (team PDS Red)

PUBLISHER: Paradox Interactive

Dopo ben dodici anni di attesa dall’uscita del secondo episodio ecco giungere finalmente sul mercato Victoria 3, a ridosso del ventennale della saga che si festeggerà il prossimo anno. Il titolo è stato annunciato ufficialmente lo scorso 21 Maggio 2021 durante un evento tematico chiamato PXDCON, conferenza annuale organizzata da Paradox Entertainment,  gruppo principale a cui appartiene Paradox Interactive. Dotato di un comparto audiovisivo davvero stupefacente, il titolo sarà disponibile su Steam, compatibile anche con Steam Dock, a partire dal 25 Ottobre 2022, per PC Windows, PC Linux, Apple Mac, al day one sarà disponibile anche per Xbox Game Pass. La saga fa un deciso passo avanti, e Victoria 3 è un titolo imperdibile per gli appassionati del genere strategico gestionale.

VOTO: 8.7

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.