Novembre, come ormai da storica tradizione, è il mese che tutti gli allenatori di pallone virtuali attendono con più ansia perché coincide con il ritorno di Football Manager. La longeva e gloriosa saga calcistica manageriale, che da oltre venti anni allieta il palato di chi, come il sottoscritto, mangia pane e calcio dalla mattina alla sera, è pronta a fiondarsi sul mercato con Football Manager 2033, un capitolo che non definiremmo certamente rivoluzionario ma che è comunque ricco di tanti spunti interessanti e alcune novità di primissimo livello. Football Manager 2023 è quindi, un po’ per usare una metafora calcistica, un Sarri al secondo anno con la Lazio: vuole confermarsi, vuole migliorarsi ma chiaramente vuole farlo portando avanti un lavoro già avviato l’anno scorso, alla prima stagione passata sulla panchina bianco celeste. Il nuovo capitolo della ventennale saga targata Sports Interactive è dunque la prosecuzione naturale di un lavoro avviato ormai diverse stagioni fa, che non stravolge nulla ma che con tanti piccoli accorgimenti riesce ad elevare in maniera anche considerevole la qualità di diversi aspetti della produzione, che chiaramente ha ancora bisogno di quello step in più per poter ambire a uno status più elevato ma che comunque ha raggiunto livelli qualitativi importanti e si sta abituando sempre di più a rimanere nella zona “calda” della classifica. Se siete curiosi di scoprire il perché non vi resta che proseguire con la lettura della nostra recensione completa di Football Manager 2023, disponibile dal prossimo 8 novembre su PC, Steam e console, per la prima volta su PlayStation e incluso su Xbox nel servizio GamePass Ultimate.
Football Manager 2023 e le tre “P”: pianificazione, programmazione, ponderazione
La strada intrapresa da Sports Interactive per il suo pargolo è ormai ben chiara e Football Manager 2023 è il riassunto perfetto di come la compagnia londinese vuole portare avanti il lavoro che, come dicevamo poc’anzi, diventa sempre più minuzioso, seppur “limitato” di capitolo in capitolo. Di conseguenza, il focus sulle novità principali di questo capitolo, almeno quelle più “impattanti”, è ancora una volta legato alla gestione del team dal punto di vista dello sviluppo delle proprie risorse e della programmazione interna, legata profondamente a una visione del calcio e dello sport in generale molto attuale e naturale, almeno per la stragrande maggioranza delle realtà calcistiche più influenti. Football Manger 2023, pertanto, festeggia l’arrivo di una dinamica molto interessante che, soprattutto, abbiamo trovato seriamente utile e funzionale in queste prime decine e decine di ore di gioco, e non fatichiamo a credere che saprà mantenere alto il suo valore specifico per tutta l’esperienza di gioco. Ci riferiamo allo Squad Planner, il Piano di Squadra in italiano, un menù inserito direttamente nei Comandi Rapidi sulla homepage e che trascina il giocatore in un agglomerato di notizie e informazioni che risultano subito fondamentali per capire su cosa mettere mano e quando, semplicemente analizzando dei grafici molto semplici da leggere e assolutamente fondamentali per operare al meglio sul mercato. Nello Squad Planner è infatti riproposto lo schema di gioco che abbiamo selezionato per la nostra squadra, con tanto di giocatori migliori, o comunque i titolari scelti da noi, inseriti in mezzo al campo, con di fianco la solita valutazione offerta dagli osservatori ma con un’importantissima aggiunta. Il nuovo menù offre infatti una visione non soltanto degli attuali interpreti ruolo per ruolo ma soprattutto il loro potenziale impatto sia per la stagione successiva sia per per il futuro più a lungo termine, cosa che rende fondamentale, laddove si volesse puntare sempre più forte su una “linea verde”, una programmazione e un insieme di scelte decisamente più complesse e articolate. Tramite lo Squad Planner, Football Manager 2023 vi consente di prendere piena coscienza del vostro team, vi aiuta nella scelta anche difficile di affidarsi sin da subito ai talenti o se puntare su un percorso più longevo, ma comunque totalmente autonomo e finalmente “totale” o quasi. Dicevamo quasi, non a caso, perché, chiaramente, è sempre fondamentale attenersi al piano societario e alle richieste della dirigenza, a cui quest’anno si aggiungono anche quelle dei Supporters, che “finalmente” hanno maggior voce in capitolo nell’economia generale della squadra.
L’altra grande novità in termini strutturali di Football Manager 2023 è infatti dedicata proprio ai tifosi, cuore pulsante di ogni squadra sportiva che si rispetti e che trova nel capitolo di quest’anno del manageriale di Sports Interactive uno spazio decisamente interessante. Tramite il menù relativo alla Visione societaria, dunque agli obiettivi a lungo e a breve termine, alle istruzioni relative a fattori quali modi di giocare, tipologia di giocatori su cui puntare e il relativo apprezzamento della dirigenza, da quest’anno si aggiunge anche quello dei tifosi, che, al pari dei piani alti della società, hanno delle richieste ben precise da soddisfare, suggerimenti sugli acquisti, danno una panoramica su chi puntare o meno, e via dicendo, in un quadro complessivo decisamente intrigante e potenzialmente variegato. Il peso dei supporter, infatti, così come accade un po’ anche nella realtà, è anche legato alla selezione stessa del team e alla tipologia di tifosi a cui esso è affiliato. Per intenderci, allenare in realtà più “tranquille” calcisticamente parlando, come il Venezia o, per dirne un’altra, il Parma, può essere diverso dal sedersi sulle panchine più scottanti, come quella del Manchester United o del Napoli, del Real e via dicendo, in cui i tifosi hanno storicamente un ruolo più centrale e presente nell’attività della squadra. Per quanto comunque non abbiamo avuto ancora modo di valutare sul lunghissimo periodo questa nuova dinamica di gioco, ne abbiamo già annusato l’ottimo potenziale, specialmente in alcune realtà che abbiamo avvicinato durante la nostra per ora breve carriera virtuale, e non vediamo l’ora di scoprire come Sports Interactive andrà a migliorare il tutto e ad ampliarne la qualità e l’intensità durante le prossime stagioni, un po’ come è già successo, ad esempio, con il Centro Dati, la cui introduzione all’apparenza marginale (ma anche di fatto, nei primissimi anni) ha via via assunto le giuste proporzioni ludiche col passare delle edizioni. Proprio a tal proposito, anche quest’ultimo ha ricevuto qualche piccolo ritocco, con la possibilità ora di scegliere se soffermarsi sull’intera squadra o sui singoli reparti o sulla frequenza e la tipologia dei rapporti sui vari giocatori, una meccanica che però, fatecelo dire, grazie al valore dello Squad Planner, abbiamo sfruttato molto poco e l’impressione è che tutto il Centro Dati, potenzialmente, possa finire in secondo piano con l’arrivo di questa dinamica dal nostro punto di vista a dir poco vitale.
Alla scoperta del nuovo Haaland
Tutte queste novità, chiaramente, fanno capolino in un’unica e scontata direzione: i risultati. Football Manager 2023 è, come sempre, un prodotto che vuole lasciare al giocatore una libertà sempre più maniacale e totale sull’esperienza di gioco e sul come viverla, ma è chiaro che, trattandosi di un gioco sportivo, il succo della questione sia sempre quello della vittoria o comunque dell’importanza di strappare con forza risultati e soddisfazioni. Che siano quelle relative all’utilizzo di un team dallo strapotere sia economico sia visibile nelle bacheche dei suoi campionati o quelle forse più intriganti nel gestire una fucina di talenti con cui prendersi delle importanti libertà creative, Football Manager 2023 pensa un po’ a tutti, e nel farlo ha cercato di rendere l’esperienza relativa alla fase della compravendita e del mercato in generale sensibilmente più realistica e appagante. Durante le già oltre 40 ore maturate sul gioco, in compagnia di team di fascia diversa, volutamente selezionati per comprendere l’effettiva differenza nel loro impiego, abbiamo potuto apprezzare la qualità delle piccole modifiche compiute dal team di sviluppo nel dare a questo aspetto del gioco dei connotati decisamente più realistici e in linea con quanto avviene nel calcio reale. Nelle sessioni di calciomercato abbiamo infatti potuto vedere come l’importanza del club di partenza possa giocare un ruolo importante nella scelta dei giocatori richiesti, ma abbiamo anche assistito a momenti in cui, al netto di un potenziale passo avanti, alcuni atleti abbiano optato per scelte inaspettate, a testimonianza di un fattore “umano” decisamente più acceso ed evidente. Ci ha convinto molto anche l’importanza maggiore data al valore dei soldi, che in diversi capitoli precedenti (anche recenti) ci sembrava fortemente sbilanciata e fuori fuoco. In Football Manager 2023 non abbiamo assistito quasi mai a richieste folli o a cifre fuori di testa, o almeno non per qualsiasi giocatore o membro dello staff, e ci è sembrato che tutto abbia assunto proporzioni decisamente più consone e realistiche.
Da questo punto di vista, abbiamo apprezzato parecchio anche il forte aumento dell’importanza e della diffusione di opzioni di acquisto come il prestito e il prestito con diritto di riscatto, sempre più diffusi nel mondo del calcio reale e che su Football Manager 2023 sembrerebbero aver assunto una rilevanza altrettanto centrale. Questo aspetto si è chiaramente ampliato quando a trattare sono state due squadre di categoria diversa, anche grazie ad un’interazione tra giocatori, staff e agenti vari ampliata e leggermente ritoccata. La linea comunicativa di Football Manager 2023 ci è sembrata più ampia e, per quanto molte linee di dialogo siano comunque rimaste fondamentalmente le stesse, abbiamo avuto la sensazione che comunicare sia più importante rispetto al passato, anche quando, banalmente, si vuole cercare di piazzare un giocatore in esubero. In questo modo, risultano sempre più centrali gli agenti, che continuano ad assumere un’importanza maggiore nelle dinamiche di gioco, seppur comunque rimangano sempre o quasi, a differenza di quanto avviene spesso nel mondo reale, relegati al volere del loro assistito o del team che ne detieni i diritti. Se questo aspetto ci ha comunque complessivamente convinto, a lasciarci un po’ di amaro in bocca è l’interazione del giocatore con la stampa e la società, che continua a risultare troppo approssimativa e ripetitiva. Le linee di dialogo, soprattutto quando si parla con i giornalisti durante le ormai tediosissime conferenze stampa, sono rimaste per la maggior parte identiche a quelle degli anni scorsi e, sinceramente, dare risposte come “è un sogno essere qui” o “non intendo parlare delle finanze della nostra squadra in pubblico”, dopo tipo quattro o cinque edizioni di fila inizia a diventare a dir poco frustrante. Ci aspettiamo, già dalla prossima edizione, la stessa grinta messa nel creare un impianto gestionale funzionale e realistico anche sotto il profilo della comunicazione e dell’interazione con il mondo esterno, che continua a risultare uno degli anelli deboli della produzione e che anche con Football Manager 2023 si conferma tale.
Vuoi vincere? Eccoti la Champions!
I grandi progressi compiuti da Football Manager 2023 non sono comunque soltanto “sul campo”, ma vanno anche a invadere la sfera estetica e audiovisiva del pacchetto. In primis, è doveroso sottolineare il grande lavoro svolto dal team nell’ampliare e nel puntellare il motore grafico delle partite, che con pochi ritocchi ha saputo dare una ventata d’aria fresca e una svecchiata generale a tutta la fase della partita. Grazie alle nuove animazioni si possono osservare i giocatori alle prese con sventagliate d’esterno, colpi di tacco, tocchi di prima o spallate decise, tutti fattori che oltre ad ampliare la bellezza visiva del gioco danno anche agli allenatori virtuali una sensazione di maggior controllo sulle azioni dei propri giocatori. Per farla breve, con una resa più veritiera degli atleti in campo è più semplice capire se quest’ultimi seguono o meno i dettami tattici imposti, se si muovono negli spazi giusti e coi tempi giusti, cosa che, chiaramente aumenta a dismisura l’immersività generale, a differenza di un comparto sonoro che si limita come sempre al solito ingrato “compitino”. Certo, da questo punto di vista è complicato fare di più, ma troviamo che i semplici cori “Goooal” e i mugugni quando si perde per 3-4 a zero siano ormai superati e che vadano ampliati e sistemati per renderli più realistici e credibili. Il lavoro svolto sul comparto estetico di Football Manager 2023 non si ferma qui, ma chiaramente si lega anche ad alcuni ritocchi di natura “visiva” che vanno ad impattare più sulla quality of life del giocatore piuttosto che sul potenziale estetico stesso del gioco. In questa sede, abbiamo apprezzato l’inserimento di Comandi Rapidi per passare da un menù all’altro, i menù a tendina resi più chiari o comunque spostati in maniera più funzionale e via dicendo, tutti piccolissimi accorgimenti calcolati al fine di rendere l’esperienza di gioco più naturale e godibile, senza troppi passaggi “inutili”.
Il grande passo avanti, quest’anno, Football Manager 2023 l’ha compiuto sotto il profilo delle licenze. Il team londinese ha spinto fortissimo in tal direzione, portando a casa un parco di partnership ufficiali di grossissimo spessore e a memoria recente senza precedenti. Oltre alla conferma di campionati importanti come quello francese, con Ligue 1 e Ligue 2, e quelli “minori” come Ereedivisie, K League e MLS, a fare la voce grossa è sicuramente l’inserimento della Bundesliga, completamente licenziata con anche le categorie inferiori e le varie coppe nazionali. Anche la nostra Serie A, seppur senza loghi e nomi ufficiali per la competizione, vanta un parco squadre quasi totale, con il grande ritorno della Juventus, completamente licenziata e mai così “reale” in quel di FM. Ottimi anche gli innesti di EFL e National League, ma a stupirci è stato anche il peso dato alla presentazione delle partite, con tanto di grafica reale a seconda del campionato (licenziato, ovviamente) scelto. Il colpo di tacco finale è però senza dubbio l’acquisizione dei diritti relativa a tutte le massime competizioni europee, su cui ovviamente spicca la Champions League. Per la prima volta in tanti anni di vita del brand, l’importantissimo torneo sbarca sui server di gioco, al pari di Europa League, Europa Conference League, Supercoppa Uefa e Youth League, con tanto di grafiche a tema sia in game sia nei menù di gioco. Sotto questo aspetto, per quanto ci spiaccia per l’assenza ormai cronica della Serie B, di campionati come la Liga e la Premier League, è chiaro che bisogna fare un plauso al team di sviluppo per il grande sforzo economico, con la speranza che possa rappresentare il primo tassello di un’evoluzione sempre più massiccia in termini di espansione e diffusione del “mondo” di gioco.
Piattaforme: PS5, Xbox Series X/S, Xbox One, PC, Switch, Mobile
Sviluppatore: Sports Interactive
Publisher: SEGA
Football Manager 2023 è un prodotto fortemente in linea con i suoi predecessori, ma le poche aggiunte e le migliorie apparentemente marginali riescono comunque a dare uno scossone a tutto l’ecosistema di gioco. Abbiamo apprezzato parecchio lo Squad Planner e l’introduzione della dinamica dei Supporter, e siamo convinti che possano risultare, seppur con proporzioni diverse, due aspetti imprescindibili per il futuro della serie. Buono anche il leggero passo avanti compiuto con il motore grafico, che abbiamo trovato decisamente funzionale per le ragioni che vi abbiamo citato poco sopra. Cartellino giallo per quanto riguarda la gestione di interviste e conferenze stampa, ancora troppo identiche agli anni scorsi, mentre promuoviamo ma con riserva il comparto audiovisivo, sui cui grava la bocciatura totale di un sonoro completamente da rivedere. In definitiva, comunque, per gli appassionati di calcio virtuale, di manageriali e soprattutto per i fan della serie, questo capitolo può decisamente risultare uno dei più completi degli ultimi anni, e siamo sicuri che farà la gioia di molti novelli Guardiola, con l’augurio che la buona strada intrapresa possa essere accompagnata da cambiamenti più profondi già con la prossima versione del gioco.