Chef Life A Restaurant Simulator Recensione: un piatto con qualche ingrediente mancante

Il mondo del cooking e del food è da tempo di sentito interesse nella nostra redazione. Non solo per via dell’attenzione che abbiamo dedicato a diversi titoli di questo genere finora, come il recente Yum Yum Star (qui la nostra recensione) e tanti altri ancora in precedenza, ma anche per la curiosità nei confronti dei simulator game, che ultimamente sfornano (letteralmente, in questo caso) esperienze sempre più interessanti, abbiamo voluto entrare nelle cucine di Chef Life A Restaurant Simulator. Edito da Nacon e Cyanide Games per PC, ci siamo subito messi ai fornelli per capire cosa ci attende in questo ennesimo simulatore del settore cooking. Annunciato un anno prima della sua uscita ufficiale, prevista infatti per il prossimo 2 febbraio 2023, come ci è sembrata questa prova in anticipo della versione attualmente disponibile per Steam? Indossiamo il camice da chef, cappello in testa e… gas ai fornelli!

Chef Life A Restaurant Simulator: un titolo da chef stellati o per pelapatate?

La pressione sale e i fornelli si scaldano: il nostro ristorante sta per essere inaugurato, mancano per la precisione tre soli giorni e dobbiamo prepararci a dare il meglio di noi. Conosciamo subito il nostro collega Kassim, che conosciamo dai tempi della scuola di cucina che avevamo frequentato all’epoca, e ci mettiamo subito all’opera con i preparativi. Come possiamo comprendere fin da subito, ogni ricetta non prevede solo gli ingredienti necessari, ma anche le postazioni di lavoro che servono per svolgere le diverse fasi di preparazione delle nostre pietanze. Man mano che potremo acquisire nuove skill, e di conseguenza ricette più complesse, potremo anche apprendere diversi modi di preparazione e di utilizzo di uno stesso arnese. Ma vediamo nello specifico cosa ci regala il gameplay nel dettaglio: come ogni classica avventura simulator che si rispetti, ma non per questo necessariamente una feature scontata, cominciamo con una personalizzazione del personaggio molto interessante e abbastanza inaspettata (per questa tipologia di simulator), dove possiamo anche scegliere il nostro nome a piacimento e persino indicare se riferirsi a noi al maschile o al femminile, a prescindere dal sesso indicato all’inizio della configurazione. Subito dopo passiamo a fare la conoscenza del nostro ricettario, imprescindibile strumento per uno chef, che possiamo e dobbiamo tenere sempre a portata di mano per preparare ricette sempre più raffinate e complesse. Queste ultime si aggiungeranno man mano, ma non mancano le possibilità di scelta di altre componenti fin dai primi piatti che possiamo preparare. Non manca nemmeno il tavolo di ricerca, ossia una parte del nostro piano di lavoro dedicata proprio alla scoperta di nuove ricette, sbloccabili grazie ai Punti Conoscenza accumulati tramite la preparazione di piatti.

Un cooking simulator che cerca il pelo nell’uovo

Chef Life infatti ci consente ad esempio di scegliere quale tipo di cottura vogliamo impostare per la nostra pietanza, scegliendo se mantenere la fiamma bassa o alta, e quanto tempo lasciare sui fornelli la pentola. Da ottimo simulator, anche lasciare la pietanza a lungo su un fornello spento rischia di rovinare la preparazione, dunque ogni dettaglio non viene lasciato al caso e siamo chiamati a prestare attenzione a ogni fase della cottura. Per ogni alimento però ci viene indicato il tempo di cottura necessario, con una barra colorata che si riempie man mano e che ci indica anche, dopo la fine della cottura, quanto tempo sta passando, rischiando come dicevamo di bruciare e rovinare le pietanze. Nota ulteriore è la qualità della cottura stessa, di cui possiamo vedere i dettagli dopo che la abbiamo terminata, e la possibilità di inserire gli ingredienti in padella uno dopo l’altro, a seconda dei propri tempi di preparazione. Quando tutto è pronto, abbiamo la fase finale dell’impiattamento, anche questa personalizzabile tramite l’apposito editor, e il conseguente grado di esecuzione tecnica di quanto preparato, da una a quattro stelle: per ottenere il massimo nella valutazione dei piatti, non dobbiamo fare altro che seguire pedissequamente le fasi indicateci sullo schermo. Poteva mancare la modalità foto per i nostri piatti “instagrammabili”? Decisamente no, forse una scelta poco da chef, e più da influencer cliente del nostro ristorante, ma abbastanza apprezzabile a ogni modo.

Dimmi che fornitore sei, e ti dirò la qualità del piatto

Non solo abilità nella cottura e nella preparazione del piatto, ma anche altri dettagli che uno chef che ambisce alle stelle Michelin dovrebbe ben tenere a mente: la qualità degli ingredienti, altro aspetto di valutazione fondamentale che influisce sulla valutazione complessiva della pietanza. Da cosa dipende quest’ultimo? Dai fornitori che ci consegnano le scorte alimentari, di cui se ne occupa Max, la ragazza che gestisce i fornitori e le nostre consegne. Uno stesso piatto però ottiene punteggi sempre più elevati non solo grazie a queste accortezze, ma anche ai suggerimenti ulteriori che ci vengono forniti da Kassim nel nostro ricettario, per rendere più complessa, completa e sfiziosa una stessa ricetta e ottenere anche bonus durante la preparazione. Inoltre, per mettere sui fornelli nuovi piatti e utilizzare nuove tecniche di cottura, ci vengono sbloccati man mano anche nuovi tutorial. Non è chiaro quale sia il passaggio da seguire durante il gioco? Niente paura, c’è sempre un suggerimento in alto a sinistra dello schermo che ci indica come procedere in cucina, oltre al fatto di poter selezionare in Preferenze l’opzione Promemoria Ricetta per scegliere se visualizzare o meno i suggerimenti da seguire per le fasi di cottura (tre per la precisione, Start, Prima e Seconda). ma qualcosa non ci ha convinto tecnicamente, a partire proprio da questi ultimi aspetti, come vedremo tra poco. Un ultimo dettaglio di non poco conto, per scendere sempre più nel realismo della vita di uno chef, è il cosiddetto Intuito da Chef: dopo aver messo ingredienti come le spezie ad esempio, possiamo personalizzare la nostra ricetta a piacere, scegliendo se condire ulteriormente con un pizzico in più di erbe, sale e pepe, o altro ancora, o se a nostra sensazione può bastare così. Pronti a scrivere il menu sulla lavagna e a indicare i piatti del giorno? I clienti possono entrare finalmente nel nostro locale? Arriveranno di sicuro nel corso del gioco, e non sempre sarà facile interagire con loro e renderli felici, anche se il nostro unico compito sarà quello di pensare alla cucina, mentre Kassim si occuperà della gestione del locale. Senza rivelare troppo nel dettaglio come accade la gestione della clientela, focalizziamoci su quella che è la nostra attività: cucinare.

Il diavolo fa le pentole, ma non (tutti) i coperchi

In Chef Life A Restaurant Simulator infatti non tutti i dettagli tecnici ci sono sembrati ottimali; se da un lato vi è attenzione alla riproduzione realistica delle fasi di preparazione dei piatti, siamo dovuti tornare diverse volte su una stessa ricetta, scoprendo solo passo dopo passo dei dettagli non svelati in precedenza, ma la cui semplicità nell’apprendimento non giustifica questa lentezza nel ritmo e la ripetitività proposta. Se è vero anche che la prima fase di apprendimento della preparazione delle ricette è utile per farci addentrare al meglio al gioco, non possiamo nascondere il fatto che alcuni suggerimenti in questi momenti, a differenza di quanto avviene per la primissima ricetta, sarebbero stati più utili, visto che alcuni passaggi non ci sono per nulla chiari e ci portano a perdere un po’ di tempo nei vari piatti. Alcune pecche poi a livello estetico e tecnico, per quanto sia generalmente curato: abbiamo notato dei font diversi anche all’interno della stessa schermata, così come abbiamo notato come il nostro personaggio non abbia praticamente mai voce in capitolo nelle linee dialogiche. Inoltre abbiamo a disposizione, nel menu del gioco, la possibilità di visualizzare il nostro smartphone con le notifiche che ci arrivano di quando in quando, ma che non sono cliccabili, dunque sembra essere una serie di promemoria, ma utili fino a un certo limite. Un punto di attenzione più serio è invece la questione del salvataggio: dobbiamo fare attenzione a non tornare alla schermata del menu principale in un momento qualsiasi del gioco, poiché non è detto che i nostri progressi siano stati salvati, pena la perdita dei dati. Pecche di non poco conto alcune, che speriamo possano essere risolte e rese più chiare nelle ultime fasi di definizione del gioco prima del suo lancio ufficiale.

Piattaforme: PC, PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One, Switch

Sviluppatore: Cyanide Games

Publishers: Nacon

Data di lancio: 2 febbraio 2023

Chef Life A Restaurant Simulator è un simulatore della vita di uno chef che sta riprendendo confidenza con i fornelli e con la gestione del proprio locale, in maniera piuttosto precisa nel seguire i passaggi di questa attività. Per quanto si scenda nel dettaglio in diversi momenti della preparazione delle pietanze e del locale stesso, fino alla definizione del proprio orientamento sessuale, ci sono altre mancanze che balzano all’occhio. Un titolo dunque inclusivo per certi aspetti, ma che per quanto possano essere gradevoli, è secondario ritrovarli per questo genere di gioco che si incentra sulla preparazione dei piatti e sulla gestione dell’apertura del proprio locale, più che sulla interazione con gli altri. Un titolo che abbiamo apprezzato, ma che manca di alcuni aspetti fondamentali per aiutarci nella preparazione ottimale delle ricette, senza scadere a tratti nella noia dettata in primis dalla lentezza di alcune fasi di gioco. Una ricetta che manca di qualche ingrediente, non sempre secondario e opzionale, ma che ci auguriamo possa essere ancor più gustosa quando verrà ufficialmente presentata sulle nostre tavole!

VOTO 7