Lāaggiornamento next-gen di The Witcher 3 ci ha donato una felicitĆ videoludica che non provavamo da diverso tempo. Tornare a cavalcare Rutilia senza meta, lasciarsi trasportare dalla sete di conoscenza di un mondo tanto ricco quanto affascinante, il tutto accompagnato da una veste tecnica e strutturale rivisitata e ritoccata nei punti giusti, ci ha riportato indietro nel tempo, facendoci rivivere sensazioni ed emozioni francamente smarrite nel corso degli ultimi anni. Sia chiaro, gran parte del merito di tutto ciò ĆØ sicuramente attribuibile in maniera sacrosanta al materiale originale, a una base di partenza mastodontica e sconfinata, ma ĆØ altrettanto oggettivo che il lavoro svolto da CD Projekt RED nel rimodellare la sua avventura più intima e splendente sia stato a dir poco encomiabile. Non vogliamo esagerare, non ĆØ nel nostro interesse, ma per certi versi e in alcuni momenti ci ĆØ sembrato di star provando qualcosa di ānuovoā e non una semplice patch pensata per adattare il materiale allāinevitabile avanzamento tecnologico. The Witcher 3 Wild Hunt in versione next-gen (su PlayStation 5) ci ha stupito e catturato non soltanto per la sua poderosa qualitĆ ludica, che rimane sempre indiscussa anche a distanza di quasi otto anni dalla sua originale release, ma anche e soprattutto per il suo saper parlare perfettamente al giocatore, con una lista di migliorie che sembrano pensate esattamente per andare a perfezionare quelle sbavature che avevamo imparato a odiare ed amare allo stesso tempo ma che sicuramente avevano in qualche modo ācompromessoā alcuni aspetti della produzione. Occhio però: diversi spigoli rimangono sempre super appuntiti, e soprattutto la vostra vita sociale potrebbe essere nuovamente in serio pericolo, specialmente considerando il periodo natalizio in cui siamo entrati in maniera inesorabile.
The Witcher 3 Wild Hunt: un tripudio ludico immortale
Prima di iniziare con la valutazione del prodotto specifico, della qualitĆ dellāupdate per le console di nuova generazione dellāopera magna di CD Projekt RED, dobbiamo però partire da un presupposto a cui non vogliamo veramente credere. Per chi non avesse mai giocato ālāoriginaleā The Witcher 3 Wild Hunt (āshame on youā, parafrasando lāamatissima Septa Unella), il prodotto messo su dai ragazzi polacchi ĆØ a dir poco sontuoso, tanto a livello di narrazione quanto sul piano ludico, su cui però gravano delle annose incertezze legate a un sistema di combattimento poco friendly user e in certe situazioni eccessivamente confusionario. The Witcher 3 Wild Hunt ĆØ un open world scritto e disegnato coi fiocchi: ambientato nel mondo a tinte fantasy medievali con una forte componente ādarkā sullo sfondo, creato dalla geniale penna dello scrittore Dimitri Sapokovski, il terzo capitolo dellāadattamento videoludico si discosta dai suoi due predecessori principalmente proprio per lāimpostazione ludica, che abbraccia e stravolge gli stilemi dei giochi a mondo aperto, diventandone un nuovo punto di riferimento per il medium e non soltanto. The Witcher 3 Wild Hunt ĆØ un titolo che racchiude in sĆ© lāessenza del videogioco in sĆ©, capace di parlare in modo ugualmente delicato ed emozionante a tutti i giocatori, indipendentemente dal loro credo e dal loro gusto videoludico.
Lāopen-world disegnato dal team polacco ĆØ pregno di attivitĆ ma mai ripetitivo, grazie a una quantitĆ di attivitĆ liberamente affrontabili e soprattutto alla qualitĆ senza il minimo senso delle quest secondarie, che per lunghi tratti hanno saputo superare anche la qualitĆ del filone narrativo principale e che, in ogni caso, hanno saputo contribuire a rendere lāavventura nello spietato mondo in cui si muovono le vicende con protagonista lo āStrigoā sempre unica e in qualche modo memorabile. Senza entrare troppo nel dettaglio, sia per evitare di ripetere le stesse cose per chi avesse giĆ ampiamente sviscerato lāopera originale sia per evitare spoiler ai nuovi arrivati, The Witcher 3 Wild Hunt, racconta una storia cupa, racconta la storia di una separazione, lāimportanza del ritrovarsi e il dolore di perdersi ancora, e lo fa con un ritmo tutto suo, con la voglia di dare al giocatore le āchiaviā di tutto e godersi lāavventura nel modo che più preferisce, sin dalle primissime battute. Per questi motivi, e non solo, la possibilitĆ di tornare a viaggiare nuovamente in sella a Rutilia, con lāausilio del graditissimo supporto alla next-gen di PlayStation 5 e Xbox Series X, ci ha fatto letteralmente contare i giorni che ci separavano dal grande ritorno in quel di Niflgaard, e dobbiamo ammettere che, come giĆ accennato, il ritorno ĆØ stato più piacevole di quanto potessimo sperare.
The Witcher 3 Wild Hunt: la next gen di Geralt su PS5
Lo vogliamo ribadire subito: la versione next-gen di The Witcher 3 Wild Hunt per molti versi ci ĆØ sembrata unāavventura completamente nuova. Sia chiaro, di modifiche alla storia, alle quest e allāossatura tecnica e strutturale del gioco non ci sono state, ma ĆØ evidente fin dal primissimo momento, da quel magico e romantico incontro āimmaginarioā tra Geralt e la splendida Yennefer, in quel poco invitante ammasso di spade, manichini e sudore di Kaer Mohern, quanta cura sia stata riposta in quella che, ufficialmente, ĆØ soltanto una patch pensata per le console di nuova o per meglio dire attuale generazione. La prima novitĆ che salta allāocchio ĆØ sicuramente la telecamera. Di base, infatti, The Witcher 3 su PS5 parte con un setting di default che richiama molto i più recenti God of War o i Gears, con unāinquadratura che si focalizza sulla parte alta della schiena dello strigo e che rende in qualche modo lāavventura più immersiva. Nel corso delle ore passate in compagnia del restyling del gioco ci ĆØ sembrato, grazie a questa scelta stilistica e strutturale, di sentirci ancor di più parte del mondo di gioco, come se avessimo maggior controllo sul nostro alter ego dai capelli cinerei e sulle sue azioni. Ciò ci ĆØ apparso più evidente durante i combattimenti, che ci sono sembrati decisamente più godibili, tanto grazie proprio alla nuova telecamera quanto a un lavoro di rifinitura compiuto su alcuni aspetti del gameplay che avevano fatto storcere non poco il naso i giocatori. Per gusto squisitamente personale di chi vi scrive, la prima cosa da apprezzare e per certi versi osannare ĆØ la rimappatura dei Segni e del loro relativo utilizzo, per quanto ci riguarda uno degli aspetti meno riusciti dellāopera originale e che necessitava di una pesante āritoccataā. Grazie alla nuova interfaccia, lanciare i segni ĆØ ora più semplice e immediato e il loro impiego diventa molto più pratico e meno invasivo. Ora, infatti, per lanciare Ardi, Igni o Axii basta tenere premuto il R2 più il comando associato a uno degli incantesimi da Witcher in questione (R2+cerchio, R2+quadrato e via dicendo) per poterlo scagliare in combattimento, cosa che chiaramente rende gli scontri molto più dinamici e meno tediosi. Sia chiaro, il combat-system rimane quello che non a tutti ĆØ andato a genio ma, chiaramente, grazie a queste piccole ma significative aggiunte le problematiche sono state pesantemente smussate e dobbiamo ammettere che ci siamo divertiti non poco a massacrare orde di Drawner e Ghoul senza badare troppo al resto.
Le novitĆ della versione next-gen di The Witcher 3 Wild Hunt sembrano puntare forte nella qualitĆ della quality of life del giocatore e ci riescono appieno. Oltre al giĆ citato discorso legato alla telecamera e alla gestione dei menù dedicati ai Segni, gli sviluppatori hanno pensato di apportare anche tante piccole altre modifiche āstrutturaliā decisamente intriganti per quanto mai rivoluzionarie. In generale a beneficiare della maggior attenzione in tal senso sono stati, per lāappunto, alcuni menù di gioco, resi più immediati e meno tediosi, tra cui quello della mappa, decisamente esorbitante e talvolta quasi scoraggiante. Grazie alle possibilitĆ legate alla nuova interfaccia ĆØ possibile nascondere la mini-mappa, decidere quali icone lasciare e cosa escludere dal campo visivo del Witcher, in modo da rendere una delle fasi più belle del gioco, ossia chiaramente lāesplorazione, ancor più piacevole e āliberaā. A tal proposito, gli sviluppatori hanno anche disseminato la stessa mappa di gioco con tanti riferimenti alla più recente serie TV targata Netflix, a cui gli sviluppatori di CD Projekt RED hanno dedicato anche una quest apposita che in premio dĆ al giocatore il set che utilizza il buon Cavill sul set dello show televisivo, tra i più amati e seguiti al mondo. Niente di clamoroso, certo, ma ĆØ comunque un ottimo modo per rendere il nuovo viaggio ancor più interessante, ma a tal proposito i fan potevano giĆ dormire sonni tranquilli, data anche la solita ed esorbitante quantitĆ di contenuti della Complete Edition, che ovviamente include anche le splendide espansioni Blood and Wine e Hearth of Stone.
Restyling e nuove opzioni grafiche: lāocchio (e la mano!) vuole sempre la sua parte!
Le modifiche apportare dallāupdate next-gen di The Witcher 3 Wild Hunt riguardano anche il comparto tecnico ed estetico della produzione e, ancora una volta, dobbiamo ammettere che il lavoro svolto dai ragazzi di CD Projekt RED ĆØ stato sicuramente molto positivo. In primis, parlando di ānumeriā, la nuova versione del titolo dĆ ai giocatori una doppia opzione grafica, divisa in āqualitĆ ā e āprestazioniā. La prima si concentra maggiormente sullāeffettistica e sulla densitĆ poligonale, sacrificando però, chiaramente, il frame rate (almeno su console e sulla versione PS5 da noi testata grazie a un codice fornitici dal publisher), che viene lockato a quota 30FPS super stabili. Con questo preset grafico la resa dellāimmagine ĆØ veramente incredibile e tocca vette qualitative mai nemmeno pensate su console, con una densitĆ generale ed una pulizia dellāimmagine e dei modelli poligonali di creature, personaggi principali e NPC vari di primissima qualitĆ . Va detto però che il restyling non ĆØ ātotaleā, ossia non va a rivoluzionare le fondamenta della struttura del gioco, ma ĆØ anche abbastanza evidente quanto anche il ray-tracing attivo di default sulle piattaforme di nuova generazione abbia saputo rendere fattori come lāilluminazione, i giochi di luce e e lāeffettistica cromatica in generale su un livello decisamente superiore. Il vero toccasana, però, ĆØ quello che si ottiene passando alla modalitĆ āprestazioniā. Con una risoluzione massima di 1440p (testata su un monitor da gaming MSI da 27ā) ĆØ il frame rate a fare la differenza. Per un titolo del genere e in generale per una produzione che vuole affondare le proprie radici in una vena decisamente più attuale, i 60 fps sono una vera e propria manna dal cielo, e lo si percepisce giĆ dopo pochissimi istanti di gioco.
Sia durante lāesplorazione sia e soprattutto durante le fasi di combattimento, il doppio valore di refresh rate fa la differenza, portando lāesperienza di gioco su una dimensione sempre più vicina a quella della controparte PC, da sempre la più potente e completa che cāĆØ in circolazione. Il frame rate ancorato ai 60 fps, incredibilmente stabili e mai veramente in bilico, ĆØ sicuramente lāaggiunta più importante del pacchetto e rende lāesperienza di gioco quasi rivoluzionaria, soprattutto, appunto, per chi ha sempre vissuto (come il sottoscritto) lāavventura di Geralt su console. Lo scotto da pagare ĆØ certamente in termini di pulizia generale dellāimmagine e delle texture, decisamente meno interessanti qualitativamente ma comunque di ottimo livello, specialmente se si considera un quadro generale che rispetto al passato segna un solco imponente con la versione āvanillaā del gioco. E, onestamente, anche senza ray-tracing la qualitĆ rimane comunque di ottima fattura, e possiamo garantirvi che in più di unāoccasione ci siamo fermati ad ammirare il panorama, con gli occhi lucidi e innocenti di chi ha giĆ visto tutto questo per almeno quattro o cinque volte ma che ogni volta, e stavolta in particolare, non smette mai di stupirsi. Di buon livello ĆØ anche, infine, il supporto al pad di PlayStation 5, il DualSense. Grazie alla nuova tecnologia targata Sony, The Witcher 3 Wild Hunt in versione Completa riesce a restituire al giocatore sensazioni anche āfisicheā e non soltanto estetiche. Il feedback aptico e il movimento dei grilletti rendono ogni passo di Geralt un nuovo piacere, e soprattutto nelle fasi di esplorazione e movimento riescono a dare una marcia in più al giĆ ottimo lavoro svolto in chiave di āriletturaā del gioco originale. Dāaccordo, lo ammetiamo, ci saremmo aspettati forse qualcosina in più in chiave di feedback sui colpi in combattimento, ma si tratta comunque di unāinezia legata al nostro gusto personale.
Piattaforme: PS5, Xbox Series S/X, PC
Sviluppatore: CD Projekt RED
Publisher: Bandai Namco
The Witcher 3 Wild Hunt in versione next-gen ĆØ semplicemente āun altro giocoā. Sia chiaro, le quest rimangono quelle, la storia pure, ma le tante novitĆ che vi abbiamo elencato hanno reso lāesperienza di gioco spaventosamente attuale ed appagante. Se avete giĆ giocato al titolo vi consigliamo ugualmente di riprovare a viaggiare alla ricerca di Ciri, ma se siete tra quelli che non hanno mai avuto modo di impersonare lo strigo, beh, non avete veramente alcuna scusa per non provare a godere di una delle esperienze ludiche più appaganti dellāultimo decennio.