Honeycomb Aereonautical Alpha Flight Controls XPC Recensione: toccare il cielo non è più un sogno

Alpha Flight Controls XPC

Quando si parla di simulatori di guida, e in questo caso specifico di volo, è impossibile non menzionare il marchio Honeycomb Aereonautical. Negli ultimi anni, il brand statunitense ha dimostrato di saper puntare veramente in alto, che, passateci l’espressione, il cielo può essere l’unico limite, e l’Alpha Flight Controls XPC, ultimo gioiellino messo in commercio ne è una prova più che concreta. Grazie alla bontà del publisher abbiamo potuto testare con mano l’ultima frontiera dei simulatori di volo, passando dei momenti veramente divertenti e appaganti, in compagnia di un device che, siamo sicuri, potrebbe diventare praticamente imprescindibile per tutti gli appassionati, a patto però di accettare due grossi “compromessi”: il costo e la difficoltà generalmente elevata nella configurazione corretta di esso. Una volta accettati questi due importanti presupposti e trovato la giusta configurazione, però, possiamo garantirvi che l’Alpha Flight XPC può donarvi momenti di puro divertimento, grazie anche ad una qualità creativa e costruttiva di sicuro valore.

Alpha Flight Controls XPC: come si presenta e cosa contiene la confezione

Sin dalla semplice confezione, il prodotto in questione si è assicurato un design e uno stile decisamente accattivanti e funzionali. Al netto dei tanti contenuti, la confezione dell’Alpha Flight Controls XPC è (nei limiti) molto minimal, con uno stile che richiama molto i packaging delle Xbox “bianche”, come la Series S o la più vecchia One S. Una volta aperta la scatola, ad attenderci troviamo subito uno “strato” di polistirolo morbido in colore nero, che da un lato protegge il contenuto più importante, sito subito sotto di esso, e dall’altro fa da “contorno” al primo tassello del pacchetto, vale a dire il case (Xbox HUB) necessario per far funzionare il device anche su console Xbox (senza di quello la configurazione si limita al solo PC). Subito sotto la confezione del connettore per Xbox, che a sua volta include la centralina più un piccolo cavo con connettore Type-C per la connessione con il device, troviamo la base di supporto, fondamentale per un corretto e più sicuro utilizzo dell’Alpha Flight XPC.

Alpha Flight Controls XPC

La piastra in questione, di plastica rigida e di forma quadrata, ospita una sorta di gancio al centro, che va a incastrarsi nella parte posteriore dello “sterzo” in modo da garantire maggior aderenza e un grip più solido, specialmente quando si compiono alcuni movimenti. La piastra contiene due fori, che fanno da ospiti per due perni che vanno fissati prima di inserire l’Alpha Flight sulla base e che, in ogni caso, sono comodamente rimovibili. A parte questo, ovviamente, la scatola include la solita batteria di cavi per la connessione (ancora una volta con uscita USB – Type-C), e l’immancabile libretto delle istruzioni, che in questa fase risulta molto importante per collegare il tutto più velocemente e nella maniera corretta, poiché non tutti i passaggi sono esattamente immediati come si potrebbe pensare. Il pezzo grosso della scatola, ovviamente, è il device in sé, che sin dal primissimo contatto si è dimostrato di primissimo livello, tanto nella funzionalità quanto soprattutto nella qualità estetica e costruttiva.

Qualità costruttiva e funzionalità: il top del top, e anche di più!

Tornando al pezzo grosso dell’articolo e, ovviamente, della confezione, il pannello di controllo dell’Alpha Flight Controls XPC è davvero splendido, tanto da vedere quanto da utilizzare. Una volta rimosso il simulatore dalla plastica protettiva da cui è avvolto, infatti, ci sono bastati pochi tocchi sulla sua superficie per comprendere quanta cura sia stata riposta nella creazione di un prodotto pensato veramente per i palati sopraffini. L’Honeycomb Alpha Flight XPC è realizzato in plastica, certo, ma è una plastica di pregevole qualità, tanto nella parte che fa da supporto al manubrio tanto proprio nella parte più interessante, ossia la cloche, il cui rivestimento di plastica più morbida e per certi versi “liscia” dona una sensazione di comfort ed immersività impressionanti. Il rivestimento “soft” che ricopre il manubrio è soltanto la parte più evidente di un prodotto pensato specificamente per essere il top anche sul fronte del design, che viene egregiamente completato dal nuovo design della griglia anteriore, retroilluminata con una colorazione rossa che dona al device un aspetto incredibilmente veritiero. Su di essa sono inoltre appoggiati i tasti che permettono di regolare i tantissimi aspetti dell’utilizzo del simulatore, che anche al tatto riescono a restituire un feeling di ottima qualità e sopratutto una sensazione di controllo praticamente totale.

Alpha Flight Controls XPC

La grande qualità costruttiva si unisce egregiamente con quella funzionale. Durante le nostre fasi di test ci siamo divertiti e ci siamo sentiti pienamente soddisfatti dall’esperienza restituita dall’Alpha Flight XPC, con comandi sempre incredibilmente reattivi e responsivi, soprattutto nelle fasi di decollo, di atterraggio e in generale in tutte le manovre di cambio di direzione in volo. Questo, chiaramente, è dovuto al grande lavoro svolto proprio nella costruzione del “volante”, che consente dei movimenti fino a 180° praticamente istantanei e super reattivi, fondamentali per dare un controllo pressoché totale al videogiocatore. Vogliamo però subito chiarire un’importante questione: per poter godere appieno di questo sistema di controllo bisogna smanettare parecchio con le impostazioni, e siamo sicuri che la maggior parte dei tasti presenti sul quadrante, probabilmente, li terrete poco in considerazione ma, con un approccio più “famelico” a quella che è la struttura generale del prodotto, ciò potrebbe aprire nuove frontiere al divertimento e all’appagamento. Nel complesso, comunque, per quanto complessa rimanga la corretta e completa configurazione, l’Alpha FLight XPC di Honeycomb Aeronautics è un prodotto che svolge in maniera perfetta il suo lavoro, e risulta praticamente imprescindibile per tutti gli appassionati di simulatori di volo su console.

X-Plane 11: configurazione totale, ma per utenti esperti

Come vi dicevamo poc’anzi, configurare bene i comandi non è affatto semplice. L’interfaccia, essendo anche molto realistica da vedere, dona al device una “complessità” anche pratica, che passa per un lavoro di configurazione tutt’altro che semplice, ma alla fine della giostra a dir poco totale. Per configurare completamente il sistema di controllo, è necessario scaricare il software X-Plane 11, che consente di personalizzare liberamente l’esperienza di gioco, tra la scelta dei comandi da assegnare, la sensibilità dei movimenti del selettore di guida e via dicendo. Queste opzioni sono decisamente più limitate su Xbox, piattaforma su cui abbiamo testato l’Alpha Flight XPC con il sempreverde Flight Simulator, ma in generale, comunque, il software in questione ha dimostrato di sapere il fatto suo, per quanto bisogni ammettere che l’interfaccia generale non è molto friendly user e potrebbe scoraggiare i giocatori alla ricerca di qualcosa di più immediato.

L’Honeycomb Aeronautics Alpha Flight XPC Controls è l’amico ideale per tutti gli appassionati di simulatori di volo. Il nuovo prodotto confezionato dal colosso del settore, venduto ad un prezzo di 349 dollari, ci è arrivato compreso di Xbox Hub (venduto anche separatamente al costo di 39.99 dollari) ed è stato il nostro compagno di viaggio (di volo, per essere più precisi) durante le ultime giornate. Grazie a una qualità costruttiva encomiabile ed a un sistema di controllo di primissimo livello, il nuovo device ha tutte le carte in regola per risultare uno dei migliori prodotti in circolazione, su cui gravano però alcune incertezze, che pensiamo non scoraggeranno più di tanto gli appassionati. Ci riferiamo ad un sistema di personalizzazione dei comandi che necessita di una configurazione non esattamente immediata, ma una volta raggiunta la giusta quadra siamo sicuri che non lascerete più il volante.

VOTO: 8.8

Ho imparato a conoscere l'arte del videogioco quando avevo appena sette anni, grazie all'introduzione nella mia vita di un cimelio mai dimenticato: il SEGA Master System. Venticinque anni dopo, con qualche conoscenza e titoli di studio in più, ma pochi centimetri di differenza, eccomi qui, pronto a padroneggiare nel migliore dei modi l'arte dell'informazione videoludica. Chiaramente, il tutto tra un pizza e l'altra.