Amanti dei MOBA, a rapporto! Se siete alla ricerca di un nuovo titolo sfidante, che metta alla prova la vostra sete di sfida e di mettere le mani su un ampio arsenale di armi in un mondo medieval fantasy, abbiamo il titolo che fa per voi, per cominciare con il giusto ritmo e adrenalina il nuovo anno. Dopo il nostro precedente provato (di cui potete recuperare qui tutti i dettagli in merito), torniamo ora sul “luogo del delitto” per testare nuovamente Warlander, il nuovo action hack’n’slash di Toylogic, edito con il supporto di PLAION, che abbiamo provato su PC per Steam. Un titolo, come avevamo già osservato in precedenza, in grado di fare leva sui fan di titoli blasonati come For Honor e, in qualche modo, anche del patinatissimo Fortnite. In vista della sua uscita ufficiale il prossimo 24 gennaio, come sono andati gli scontri nelle ampie arene di questo MOBA? Le guerre ci attendono in un mondo fantasy tutto da esplorare e con parecchi dettagli gustosi, ma non vi anticipiamo altro: seguiteci nel nostro viaggio!
Warlander: ritorno alle sfide belliche medievali
Come abbiamo preannunciato, Warlander unisce elementi di MOBA, RPG e Hack & Slash, offrendo un’esperienza di battaglia ricca di azione e altamente competitiva. Dobbiamo essere pronti ad affrontare diverse sfide in questo mondo fantasy medievale, che ci presenta una terra segnata dalla guerra contro misteriose entità magiche, meglio note con il nome di Core. Nostro compito sarà quello di allontanare le minacce da qualsiasi direzione e sconfiggere i nostri avversari mettendo in campo tattica e strategia utili, ma non sarà facile. Il primo fattore di difficoltà sarà dettato da un campo di battaglia in continua evoluzione, che non tardiamo troppo a conoscere. Infatti, in maniera quasi limitante purtroppo, il primo accesso che abbiamo al gioco è subito la conoscenza dei controlli sul campo, senza poter osservare le altre voci dell’inventario, piuttosto ricco e dunque ha solleticato fin da subito la nostra curiosità. Dunque, messi alla prova con i controlli essenziali e secondari, dobbiamo seguire spesso il marker che ci indica con parecchia precisione a quanta distanza siamo dal nostro obiettivo. Completamente bardati di classica armatura medievale, senza scordare l’elmo, affrontiamo i primi nemici nel tutorial di apertura, durante i quali apprendiamo pochi attacchi facilissimi, per i quali vi consigliamo l’uso del mouse. In questa fase, ci siamo anche accorti di un’opzione che non ci facilita per nulla. Se apriamo il menu di gioco, al contrario dell’inventario con sole due voci scarne (Opzioni e Supporto), questa scelta non corrisponde alla messa in pausa del gioco, con i nemici che dunque continueranno imperterriti ad attaccarci. Tornando dunque alle possibilità che abbiamo in battaglia in Warlander, ci attende un sistema di combattimento che ci consente di mettere in campo diverse strategie, a seconda del campo di battaglia, sempre diverso come anticipato, e con armi anche a lunga distanza da imparare a utilizzare. Il vero core di questo gioco dunque, come possiamo immaginare, fluido nelle meccaniche e nella risposta del motore di gioco. Tra rotture di guardia, contrattacchi, colpi critici e attacchi combo al momento giusto, l’obiettivo sarà quello di ribaltare le sorti della guerra a nostro favore. Ma le capacità del nostro alter ego medievale non riguardano solo il comparto bellico…
Tra torri da conquistare e alleati da personalizzare
Respawn, ma non nostro. O meglio, nel tutorial cominciamo a far risorgere letteralmente i nostri compagni caduti in battaglia, azione che ci fa guadagnare parecchi punti esperienza, necessari per il levelling e conquistabili primariamente sconfiggendo nemici e conquistando torri. Arriviamo a quest’ultimo punto: dopo la resurrezione, via verso le torri nemiche, raggiungibili con una sorta di teletrasporto, fase di Warp durante la quale possiamo selezionare quale delle unità da noi controllate desideriamo spostare per andare a conquistare il campo di battaglia e le torri di controllo. Oltre alle nostre, che dobbiamo difendere, possiamo conquistare sia quelle nemiche, sia quelle neutrali, semplicemente stando vicini a esse. Proseguendo le prime fasi di gioco, possiamo anche costruire arieti per sfondare le porte dei castelli nemici, entrarvi e conquistarli semplicemente distruggendone il Core, ossia una sorta di sfera magica infuocata e protetta da una gabbia metallica. Dopo questi passaggi, possiamo finalmente scoprire come potenziare i nostri personaggi in Warlander dall’apposita voce dell’inventario. Come fare per personalizzarli e renderli più potenti? Partiamo dal titolo che possiamo affibbiare loro, e più questi titoli sono elevati, maggiore sarà la quantità di CP (customization points) che andiamo ad accumulare, punti utili per equipaggiarci con armi e abilità sempre più elevate ed efficaci. Anche in questa fase di cambiamento dell’equipaggiamento, l’utilizzo del menu è piuttosto facile e immediato, senza troppi meccanismi o difficoltà di accesso come ostacoli da valicare. Per non parlare di un’altra tappa fondamentale del nostro viaggio: la creazione di nuovi personaggi. Tra soldati, maghi e clerici, possiamo scegliere praticamente ogni lato dell’aspetto fisico di questi alleati che andremo a mettere in campo: dalla voce, al colore della pelle, fino ai gesti in caso di vittoria, senza dimenticare chiaramente i propri poteri e abilità. Lo ammettiamo: in questa fase forse avremmo apprezzato la possibilità di zoom per osservare nel dettaglio e più da vicino la riuscita del nostro nuovo personaggio che stiamo plasmando dal nulla. Ricordiamo infine che il nostro deck può contare fino a 5 personaggi da far scendere in battaglia, e, sorpresa, possiamo anche creare più di un deck a nostro piacimento.
Verso la battaglia e oltre!
Ora di mettere a punto il nostro schieramento di forze e fare sul serio. Sin dall’inizio dovremo raggiungere determinati obiettivi, indicati dalle Quest che cambieranno man mano che prendiamo confidenza con il gameplay di Warlander e aumentiamo di livello ed esperienza. E qui cominciano anche alcuni problemi: non parliamo tanto della ovvia difficoltà nella ricerca di battaglie, avendo testato il gioco prima del lancio ufficiale, quanto di alcuni bug: in fase di attesa di ricerca di una battaglia, possiamo perlustrare il campo che ci attende, e qui vi sono anche alcuni alleati senza vita da resuscitare. Per qualche strano motivo, dopo aver completato il respawn, l’alleato cade nuovamente a terra, privo di sensi. E per ripetute volte. Detto questo, una volta scesi in battaglia per davvero, la quantità di game over sarà purtroppo davvero alta, e questo all’inizio della nostra avventura durerà per parecchio tempo, potendo scegliere solo combattenti di basso livello. In quel caso, solo il respawn dagli alleati potrà aiutarci, in alternativa dovremo tornare a una delle nostre torri. Ciascuno scontro poi, prima del suo inizio, stabilisce diverse regole e caratteristiche: i nomi dei nostri alleati con cui abbiamo fatto matchmaking online, il nostro obiettivo e quale delle tre tattiche (offensiva, difensiva, equilibrata) abbiamo scelto di usare. Quest’ultima abbiamo notato non essere sempre corrispettiva di quanto è stato selezionato dai vari membri prima di renderla ufficiale per lo scontro, un bug che potrebbe essere stato casuale in questa fase beta, ma che ci auguriamo non riappaia più avanti. Durante gli scontri, il gusto fantasy non manca, né per gli scontri tra spade, magie e archi, e quant’altro ancora, con il contraltare di un elemento davvero singolare: i robot. I cosiddetti Idol of Cataclysm appariranno durante i match, la cui durata viene stabilita o dal raggiungimento dell’obiettivo da una delle due fazioni, o dal tempo che scorre, e potremo anche osservare appunto questi elementi distopici, lontani dai classici alleati e avversari che potremmo incontrare in mondi di tal genere, ma che ci torneranno utili. Al termine dello scontro, visualizziamo infine il ranking sia della nostra squadra, sia del nostro personaggio, oltre a ricevere punti e sbloccare eventuali armi e altri elementi dell’equipaggiamento.
Tutta l’estetica fantasy di Warlander
Giungiamo ora alle nostre valutazioni da un punto di vista grafico e tecnico di Warlander. Dopo questi primi scontri e le prime scalate della classifica, abbiamo avuto modo di davvero nulla da osservare negativamente. I guerrieri sono curati nel minimo dettaglio, con scarsissimi momenti di glitch in qualche transizione dell’azione sullo schermo. Anche la colonna sonora ascoltata in questo titolo non poteva che essere dai toni epici, mentre ci scagliamo all’attacco contro le fazioni nemiche, oltre che regalare una perfetta cura degli effetti audio, con la voce dei soldati ben riprodotta e doppiata nei pochi momenti in cui possiamo ascoltarla. Come già detto in precedenza poi, il motore di gioco offre ottime performance, con fluidità in ogni momento di gioco, senza inciampare in alcuna transizione della scena o caricamento delle schermate. Speriamo che il gioco mantenga le stesse performance quando i server saranno pieni di giocatori in attesa, come ci auguriamo che sia! Infine, nelle descrizioni scritte abbiamo notato pochissimi errori in lingua inglese, più sviste che veri errori, e nulla che possa andare a ledere la comprensione di quanto viene spiegato.
Piattaforme: PC
Sviluppatore: Toylogic
Publisher: Plaion
In buona sostanza, Warlander ci racconta una storia in chiave MOBA fantasy che ingolosirà gli amanti del genere e saprà incuriosire coloro che invece non sono molto avvezzi a questi titoli. L’inventario offre diverse voci molto interessanti, con opzioni personalizzabili ampie e decisamente utili in fase di scontro. Pochi sono i bug riscontrati, dunque ci auguriamo che con i prossimi aggiornamenti anche queste sporcature minime possano essere risolte. Un hack’n’slash che inizialmente può mettere di fronte a difficoltà e passaggi noiosi e ripetitivi, ma la scalata della classifica e la conquista dei territori nemici non può essere facile. E ci aspettiamo che, una volta aperti i server ufficialmente, queste battaglie divengano ancor più avvincenti!