WW2 Rebuilder è un titolo molto particolare che sbarca in questi freddi giorni di gennaio sul mercato PC per raccontarci l’altra faccia della guerra. Il consueto setting della Seconda Guerra Mondiale, che si intuisce già dal prefisso del gioco, è una fonte narrativa praticamente inesauribile per gli sviluppatori di tutto il mondo, i celebri WW2 Games, infatti, sono parecchio numerosi, e contano su una pletora di appassionati molto accaniti, che spesso seguono tutte le uscite. Stavolta, però, non è più tempo di combattere e di impersonare l’una o l’altra fazione, ma di ricostruire dalle ceneri le città martoriate dal più grande conflitto bellico della storia. WW2 Rebuilder è un solido e coinvolgente titolo di simulazione strategica, ben realizzato dal punto di vista tecnico, ed anche molto originale nei temi, che ha anche un messaggio pacifista di fondo, andiamo ad analizzarlo nei dettagli.
WW2 Rebuilder, nuove città rinascono dalle ceneri della guerra
WW2 Rebuilder è stato sviluppato dallo studio polacco Madnetic Games, che trovate in questa pagina, dove sono presenti anche gli altri progetti dello sviluppatore, come l’interessante Mythos: Build & Survive, ed è stato pubblicato in collaborazione con PlayWay, prolifico publisher con sede a Varsavia, che trovate qui. L’Europa Centro Orientale si dimostra ancora una volta un buon punto di riferimento per chi ama il PC Gaming, con un’altra produzione di buon livello, coinvolgente e ricca di spunti di riflessione. Il sottotitolo che troviamo in game la dice lunga sugli intenti ludici del gioco, ovvero CITIES FROM THE ASHES. Proprio in un periodo come quello che stiamo vivendo, con il conflitto attualmente in corso tra Russia ed Ucraina, l’universo videoludico cerca di ricordarci gli errori storici del passato, e soprattutto che la guerra è sempre sbagliata. I governi, purtroppo, sembrano non aver imparato nulla dal passato, e la triste ricostruzione storica che ci offre WW2 Rebuilder potrebbe invece far capire a molti come la distruzione delle città e la perdita di vite umane in nome di ideali, principi o conquiste di risorse e territori, sia sempre un prezzo troppo alto da pagare. Dalle ceneri della guerra, però, è adesso il momento di ricostruire. Storicamente la Seconda Guerra Mondiale è stato (per ora) il conflitto più sanguinoso e distruttivo del genere umano, e della ricostruzione delle città distrutte, avvenuta nel dopoguerra, solo settanta anni or sono, si parla ancora spesso. Grazie al viaggio nel tempo permesso dal medium videoludico possiamo trovarci di persona in questo momento storico cruciale per l’Europa. la trama ci mette nei panni di un uomo qualunque, un civile troppo giovane per essere arruolato durante lo scoppio della guerra qualche anno prima, per sua fortuna, che ora si unisce ai tanti benemeriti che si danno da fare per ricostruire le città distrutte dalla sanguinosa guerra. La simulazione della ricostruzione è molto fedele allo scenario reale del dopoguerra, dove ovviamente le risorse sono ridotte al minimo e dove ogni cosa va saggiamente utilizzata e riciclata in maniera appropriata, riconvertendo tutto il materiale ex bellico ai fini costruttivi. Le macerie, del resto, sono una delle poche cose che non manca nello scenario dove ci muoviamo. L’impostazione sandbox del titolo in questo aiuta parecchio, e ci si può spostare a piacimento nella ricerca del materiale giusto da utilizzare. Ogni cosa può tornare utile, ed ecco che un vecchio armadio rotto di una casa ormai distrutta, diventa, una volta trattato, ottimo legno riciclato da costruzione, come del resto il calcestruzzo, il cemento, il ferro e tutti gli elementi base utilizzabili. Nulla è lasciato sul campo, persino le più piccole pallottole serviranno da materiale di riciclo. Forse troppo, diranno i puristi della meccanica, perché la combinazione degli elementi è ovviamente molto semplificata rispetto a quanto sarebbe nella realtà, ma estrarre il rame attraverso processi chimici, ad esempio, avrebbe di certo appesantito il gioco, e la scelta di un approccio non troppo simulativo sui materiali appare la più azzeccata.
Un viaggio commovente tra le città d’Europa devastate
WW2 Rebuilder ci fa spostare, nel nostro lungo viaggio verso la ricostruzione dell’Europa, tra città realmente esistenti come ad esempio Londra, e la sua impostazione in prima persona rende il tutto altamente realistico. Molto interessante risulta poi una trovata narrativa ideata dallo sviluppatore Madnetic Games, ovvero l’inserimento di molteplici e dettagliati flashback storici dei momenti in cui le città si trovavano, prima dei bombardamenti tedeschi del conflitto, al loro massimo splendore. Sulla falsariga della narrazione della serie TV cult LOST di J.J. Abrams, per capirci. Le ambientazioni sono tutte davvero credibili e ben realizzate, e poterle vedere al loro massimo serve non solo da modello costruttivo, ma anche da incentivo nella realizzazione delle nostre imprese di city (re-)building. Un titolo quindi che piacerà molto a chi ama il genere della simulazione strategica e dei gestionali cittadini, genere da cui WW2 Rebuilder mutua alcune dinamiche, ma anche agli appassionati di giochi storici, poiché il titolo si va ad inserire perfettamente nel macro filone dei WW2 Games. Se siamo soliti vedere titoli in cui si pilotano gli aerei della Seconda Guerra Mondiale, come ad esempio Warplanes: WW2 Dogfight, che trovata qui, o i classici giochi di strategia bellica, stavolta il gioco ci propone qualcosa di completamente diverso. Il buon comparto visivo è coadiuvato da un sonoro altrettanto valido, con un buon doppiaggio nella sola lingua inglese, mentre per gli altri idiomi, italiano compreso, sono previsti i soli sottotitoli. L’interfaccia di gioco è molto pulita e funzionale, lasciando la visuale in prima persona a svolgere tutte le azioni, e solo alcune icone laterali ed in basso per la corretta gestione della ricostruzione. Manovrare i veicoli tecnici con i nostri occhi, dalla cabina di pilotaggio, rende il tutto molto intrigante, come del resto poter utilizzare direttamente gli attrezzi di ricostruzione con le nostre mani. Trovate l’interessante titolo su Steam al seguente LINK. Sul portale sono specificati i requisiti del gioco, che prevedono come minimi la presenza di un processore Intel Core i3 o equivalente AMD Ryzen 3 2300X con 8 GB di Memoria RAM e scheda video NVIDIA GeForce GTX 1050, con i quali WW2 Rebuilder gira con poche e trascurabili incertezze. Consigliati però, per avere il massimo, una CPU Intel Core i5 o superiore, il doppio di memoria RAM, ovvero 16 GB, davvero utili considerando la mole di dati del titolo, oltre che una scheda video NVIDIA GeForce RTX 2060. Notevole infine lo spazio libero richiesto su disco fisso, specie oggi che gli SSD, avari ma velocissimi, hanno mandato in pensione i cari vecchi e capienti HDD meccanici, si parla di ben trentasei giga. Nulla che un buon PC Gaming recente non possa reggere, sia chiaro. La guerra è finita, è il momento di ricostruire tutto.
Piattaforme: PC
Sviluppatore: Madnetic Games
Publisher: PlayWay
WW2 Rebuilder dello studio polacco Madnetic Games è un gioco simulativo ben realizzato e divertente, con meccaniche di gameplay mai troppo complesse che riescono a mantenere viva l’attenzione del giocatore molto a lungo, facendolo nel contempo riflettere sugli orrori della guerra, anche attraverso gli interessanti flashback storici. L’impostazione in prima persona lo rende decisamente coinvolgente e la semplice interfaccia iconica intuitiva è molto facile da utilizzare. Il gioco ci mette nei panni di un civile qualunque intento ad aiutare le forze di ricostruzione, con l’interazione diretta con materie prime da gestire, sempre ridotte all’osso in maniera coerente col periodo storico del dopoguerra, riciclo ragionato delle risorse disponibili, ed una buona componente building, il tutto in uno scenario sandbox davvero ben realizzato e ricco di dettagli. Un titolo che piacerà parecchio agli amanti del filone WW2 Games e delle simulazioni inusuali.