Apple Lisa compie quaranta anni

Apple Lisa compie quaranta anni, sembra ieri quando, nel lontano 19 gennaio 1983, Apple Computer ha presentato alla stampa un computer assolutamente rivoluzionario e che, ironicamente, rappresenta anche uno dei flop più clamorosi della leggendaria casa del compianto e visionario Steve Jobs. Al contrario dell’inarrestabile Apple ][, che ha scritto anche notevoli pagine della storia videoludica. Apple Lisa è un vero simbolo di quella che è considerata l’Apple storica voluta dal suo creatore, rivoluzionaria e sempre un passo avanti sul mercato. L’idea di proporre al grande pubblico delle aziende statunitensi una interfaccia nuova ed intuitiva come la GUI avrebbe, sulla carta, permesso a chiunque di interagire con i computer, senza dover imparare i comandi di sistemi operativi basati sulle interfacce testuali, come il buon vecchio DOS. Se oggi tutti usiamo questo tipo di interfacce, come Microsoft Windows, per capirsi, il merito è proprio di Apple Lisa, anche se la GUI, come diremo in seguito, è stata ideata da una azienda diversa, la XEROX, si, proprio quella oggi nota per le fotocopiatrici.

La moderna forma del primo Apple Lisa include due slot per i floppy gemelli da 5″, detti Twiggy, monitor integrato monocromatico, una tastiera separata ed un comodissimo mouse per la GUI. La riedizione Lisa 2 del 1984 presenta invece un singolo floppy disk da 3,5″, lo stesso visto sul Macintosh, ed ha anche nuove eleganti linee nello chassis.

Graphic User Interface, la svolta epocale

di fatto Apple Lisa è stato praticamente ignorato dal mercato informatico, nonostante le buone caratteristiche hardware, che includono una CPU Motorola 68000 a sedici bit, con frequenza a 5 MHz, la stessa che poi ritroveremo su sistemi quali l’home computer giapponese SHARP X-68000, Commodore Amiga, ATARI ST e SEGA Mega Drive, con implementati 16 KB di ROM, 1 MB di memoria RAM, una risoluzioni video di 720×360 pixel, ben due drive di serie, incorporati corpo macchina di tipo FDD da 5,25 pollici, uno schermo incorporato CRT da dodici pollici monocromatico (del resto si tratta di un sistema per la produttività) e, caratteristica più importante di tutte, una GUI (Graphic User Interface) gestibile via mouse, in tempi in cui praticamente tutti i sistemi offrono invece una semplice interfaccia testuale, pensiamo al DOS, a CP/M o al BASIC. Ben due anni prima di Commodore Amiga, che sarebbe uscito solo nel 1985. Anche la dotazione software è notevole, in bundle con il sistema troviamo infatti un vero e proprio pacchetto Office completo, con un Word Processor, un Foglio di Calcolo ed un programma per la creazione di Grafici, ovvero tutto quello che è necessario per la corretta gestione informatica di una azienda degli anni ottanta, come oggi, del resto.

Il flyer pubblicitario del rivoluzionario sistema fa un ovvio riferimento all’indimenticabile Apple ][

Apple Lisa, tutto quello che serve ad una azienda moderna

Apple Lisa è dunque una vera rivoluzione, nonostante non sia stato certo ideato pensando al mercato casalingo, ma piuttosto a quello professionale delle grandi aziende e delle istituzioni universitarie, che proprio in quel periodo stanno virando verso l’uso dei Personal Computer, da affiancare ai grandi Mainframe già presenti in molti atenei. Anche il prezzo non proprio abbordabile del sistema, si parla di ben 9.995 dollari dei primi anni ottanta, ovvero poco oltre trentamila dollari di oggi, fa ben capire quale fosse il target commerciale. Alcuni problemi di affidabilità del floppy, uniti al prezzo folle ne hanno decretato il fallimento, però di fatto il sistema ha dato il via alla modernità, senza di esso non esisterebbero oggi sistemi operativi come Amiga OS, Windows, iOS ed Android. Di fatto storicamente Apple non ha inventato l’interfaccia di tipo grafico, GUI, ma ha preso l’idea da XEROX, che la utilizza per prima sui suoi sistemi professionali XEROX WIMP, usati nel celebre Palo Alto Research Center, che è stato visitato qualche anno prima, nel 1979 da Steve Jobs in occasione di un contatto commerciale con la stessa XEROX. Per la creazione del sistema viene impiegato un team di esperti, tra cui spiccano Bruce Daniels nel ruolo di Lisa Software Team Manager, John Couch, proveniente dalle fila della HP – Hewlett Packard, e Larry Tesler, ex impiegato XEROX, vero uomo chiave del progetto, che ha aiutato Apple a realizzare la nuova interfaccia assieme a Bill Atkinson, che ha scritto le routine grafiche.

Il team responsabile di Lisa: Paul Baker, Bruce Daniels, Chris Franklin, Rich Page, John Couch e Larry Tesler, nella foto però manca Bill Atkinson.

 

La rivoluzione costa, a volte troppo…

L’idea della GUI, ovviamente, è troppo rivoluzionaria per restare legata al solo ambito professionale, e merita di essere utilizzata dagli utenti qualunque, iniziando ovviamente dalle grosse aziende. Forse troppo in avanti sui tempi, e sicuramente troppo costoso anche per chi vedeva nell’informatica la necessaria via dell’innovazione commerciale ed aziendale, il sistema è stato praticamente ignorato proprio da quelle tante aziende statunitensi che hanno preferito restare con i più antiquati ma anche economici IBM PC-DOS o Apple ][ nei loro uffici. In pochi, storicamente, hanno investito nella eccezionale macchina. Purtroppo Apple Lisa è stato infatti un clamoroso flop commerciale, ma il suo insuccesso ha comunque spianato la strada al successivo Apple Macintosh, di qualche anno successivo, che ha rivoluzionato il mercato, proprio grazie alla sua Interfaccia Grafica. Apple, dal canto suo, credendoci molto, ha fatto un notevole investimento, di ben cinquanta milioni di dollari (dell’epoca) per la produzione del sistema, il cui acronimo LISA vuol dire Local Integrated Software Architecture, ma il cui nome, in realtà, ha un significato parecchio più romantico…

Una piccola curiosità, Il nome del computer è dedicato alla figlia di Steve Jobs, Lisa Brennan-Jobs, che vediamo nella foto da bambina.

 

Il rilascio del codice sorgente di Apple Lisa

Un anniversario decisamente importante, dunque, per un computer che, pur risultando un flop enorme sul mercato, ha praticamente dato il via all’era moderna delle interfacce di tipo grafico, gestibili via mouse, tuttora utilizzate da ogni sistema. Per celebrare i quaranta anni di Apple Lisa il Computer History Museum ha recentemente deciso di rilasciare il codice sorgente dell’iconico computer targato Apple, che trovate al seguente LINK, come parte integrale della sua iniziativa intitolata Art of Code. Lo sfortunato Apple Lisa, nonostante fosse dichiaratamente un sistema ideato per la produttività, non disdegna di adattarsi anche ad essere una piattaforma videoludica, come ci ricorda il primo titolo prodotto da Apple stessa per il sistema e basato sul comando via mouse, ovvero il videogioco dedicato ad Alice nel Paese delle meraviglie, ovvero Through the Looking Glass, datato 1984, che trovate nel video seguente. Se siete curiosi sul funzionamento di Apple Lisa non vi resta che provare Lisa Emulator, che trovate qui.

 

 

 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.