Esistono o no altri universi paralleli? Cosa si nasconde oltre i patemi dell’animo umano? E perché SpongeBob è ancora una volta nei guai? Sembrano apparentemente domande senza risposta, ma SpongeBob Squarepants The Cosmic Shake è quel tipo di videogioco che cerca di rispondere a ognuna di esse tirando fuori dal cilindro risposte che sembrerebbero senza senso, se lette di sfuggita, non bene, e in modo poco chiaro. In questo caso, però, c’è ben poco per stare allegri, e sembra che negli abissi di Bikini Bottom, la cittadina subacquea che abbiamo imparato ad amare in tutti questi anni, ci sia qualcosa di estremamente misterioso celato fra le sue alghe, le sue casette di roccia e la sua sabbiolina. E c’è davvero un velo infranto da rimettere in sesto, come nelle più grandi storie del cinema. Com’è accaduto con tante altri opere, innumerevoli film e tanti altri videogiochi, ora anche SpongeBob ha il suo multiverso, con luoghi stupendi, alcuni spaventosi, altri cavallereschi e altrettanti da scoprire. Ma andiamo con ordine.
Una storia classica e chiara: un multiverso al ritmo di SpongeBob
È un giorno come un altro, a Bikini Bottom. SpongeBob si prepara per andare al lavoro da Mr. Krabb, Patrick pulisce la casa e Sandy, invece, costruisce qualcosa di rudimentale, tanto perché non sa che fare. Gli altri abitanti della città, invece, si intrattengono con poco, mangiando e litigando con chiunque non stia loro a genio. Non sembra che qualcosa possa andare storto, né che qualcuno possa rovinare tutta questa monotonia, mal supportata anche da SpongeBob stesso. Almeno ha gli amici, le sue persone preferite, la sua casa e un bel televisore. Cosa mai potrebbe andare storto?
Tutto, in realtà, perché la spugna più logorroica del mondo della cultura pop è attirato da un’idea che comincia a insinuarsi nella sua mente semplice: la possibilità di esaudire un qualunque desiderio attraverso una sirena, che compare a Bikini Bottom improvvisamente. Possiedono già le lacrime, rilevanti perché il loro nuovo sogno si avveri, e cominciano già a immaginarsi come ricchi magnati e celebri benefattori. Non considerano, però, che tutto ha delle conseguenze e, mentre tentano sgarbatamente di esaudire i loro desideri, una forza più potente dell’universo danneggia completamente il velo che separa la realtà, aprendo dei portali che risucchiano alcuni abitanti e amici del dinamico duo, che ancora una volta si ritrova a dover salvare tutti. Increduli, cercano ogni modo alternativo per perseguire nel loro scopo, ma la missione è solo una: riprendere il controllo prima che sia troppo tardi, riportando gli amici perduti alla realtà. Una storia del tutto inedita nel mondo di SpongeBob Squarepants.
Non facendovi ulteriori spoiler, sappiate che la nuova storia di SpongeBob e Patrick è semplice ma potente, scritta sia per un pubblico adulto che per i più piccini, non disdegnando momenti di riflessione. La nuova opera dedicata alla spugna gialla, infatti, è classica e non è certamente nulla di nuovo nel panorama videoludico, considerando le tante altre storie che il genere platform è riuscito a proporre in questi anni. Tuttavia, SpongeBob Squarepants The Cosmic Shake arriva là dove altre produzioni dedicate all’universo creato da Nickledeon non sono riuscite a rispettare le premesse, brancolando per anni nel buio. Anche se la scrittura è semplice, risulta tuttavia ben condensata e strutturata, non presentando una storia certamente inedita comunque capace di attirare l’attenzione, riprendendo l’attualità del Multiverso ma espandendo la sua concezione, portando il giocatore a visitare luoghi diversi e interfacciarsi con nuove realtà. È proprio questo il punto di forza di SpongeBob Squarepants: The Cosmic Shake: raccontare una vicenda con naturalezza e freschezza, mantenendo un tipo di approccio che intrattiene grazie alla scrittura dei suoi protagonisti, ognuno dei quali con un’anima e un passato tutto da scoprire.
Inoltre, rivedere personaggi tipici della serie è stata una sorpresa, ma non poteva sicuramente aspettarci niente di diverso. Viaggiare da una parte all’altra di questi mondi corrisponde direttamente a scoprire parti fondamentali del proprio passato, e del legame che ancora oggi in tanti possiedono con SpongeBob e il suo immaginario. Quanto è stato messo in piedi da Purple Lamp, quindi, è un approccio non certamente nuovo ma comunque rilevante per capire appieno cosa si nasconda nel legame fra i vari personaggi di questo universo.
Pur non essendo una storia travolgente, né qualcosa che cambia dall’oggi al domani l’effettiva sensibilità che si ha con un’opera di questo genere, il racconto ha il grande pregio di rivolgersi sia all’appassionato quanto al neofita, rappresentando un perfetto esempio di cosa significhi proporre qualcosa che possa essere facilmente raggiungibile anche ai piccini. Il racconto, quindi, non è nulla di particolarmente complesso ma è, di conseguenza, percettibile a chiunque cerchi un prodotto di semplice comprensione. In tal senso, il lavoro svolto nei confronti della narrazione, specie in alcuni dialoghi, descrive la spensieratezza di SpongeBob Squarepants The Cosmic Shake.
La sua originalità, inevitabilmente, viene mancare a causa di questo presupposto, anche se apprezziamo l’ironia di certi momenti davvero divertenti. A riguardo, niente appare messo in modo confusionario: tutto segue una logica ben pensate e un tipo di approccio che si struttura specialmente per merito di un buon lavoro di cura del materiale originale. La fedeltà, specie nel rappresentare i personaggi, è quindi un’intuizione corretta, al netto delle problematiche legate alle missioni, uguali nel tipo d’esposizione proposta, non delineando mai differenziazioni ma restando, purtroppo, su terreni certamente meno inesplorati.
Un gameplay divertente ma senza profondità
Come accennavamo prima, SpongeBob Squarepants The Cosmic Shake è un’avventura platform, con un sistema di combattimento semplice e per nulla complesso. A riguardo, la difficoltà, già criticata in passato, non rappresenta affatto la parte meglio riuscita della produzione. In un modo o nell’altro, è direttamente connessa ai vari nemici dell’avventura, alle volte troppo uguali gli uni agli altri e con poche concrete differenze d’approccio durante le fasi più concitate. Considerando però a chi si rivolge, l’opera confeziona una struttura ludica non particolarmente esaltante ma efficace. A non annoiare, infatti, è la possibilità di usare diverse combinazioni d’attacchi, su cui si basa fondamentalmente l’intero apparato di gioco, che risulta coinvolgente e piacevole, arrivando al suo obiettivo.
Combineremo attacchi di varia natura, fra cui offensive speciali e schiveremo con balzi agili e attenti le offensive nemiche, per poi dedicarci a contrattaccare e a vincere, se saremo abbastanza accorti. La parte tuttavia più riuscita, invece, riguarda l’impronta platform, una struttura in realtà non particolarmente varia in tutti e otto i livelli disponibili della campagna, in cui è possibile affrontare diverse sfide a proprio piacimento. Non si tratta di nulla di particolarmente innovativo e, a causa di alcuni problemi di ritmo, l’esperienza potrebbe in effetti risultare non particolarmente coinvolgente, specie a causa di una determinata frequenza di azioni che invece di migliorare e proporre differenze, si accontentano di fare il poco e indispensabile. Al netto di un ritmo non particolarmente riuscito, la parte che più di tutte ci ha convinto, invece, è la disposizione della varie aree e come sono stati implementati i portali, che sono fondamentali durante l’intera esperienza di gioco, rappresentando il cuore dell’esperienza stessa.
A non mancare d’impatto, invece, è il ritmo costante, mai noioso e coinvolgente, che non lascia spazio a tempi morti né a momenti di noia. Non risulta niente di nuovo, ci teniamo a ripeterlo, eppure è comunque ben costruito. SpongeBob, inoltre, potrà contare sull’aiuto di Patrick durante i livelli, nonché sul resto dei suoi amici. Tornando a parlare della varietà dei livelli e delle varie mappe, la spugna più famosa della cultura pop potrà addirittura apprendere nuovi modi per approcciarsi ai nemici. In più di un’occasione, infatti, ci siamo ritrovati ad affrontare chi avevamo davanti semplicemente spaventandolo, nel livello dedicato ad Halloween, e abbiamo appreso nuovi modo per sbarazzarci dei nemici, avanzando in SpongeBob Squarepants The Cosmic Shake fino alla sua conclusione mantenendo comunque un certo tipo di appagamento, consapevoli del fatto che non ci sia una produzione che esagera ma intende proporre la sua struttura ludica senza inerpicarsi fin troppo. Una scelta ben ponderata, lo sottolineiamo, che mostra tuttavia il fianco a qualche piccola leggerezza in termini di game design.
Le fasi di combattimento, infatti, non sono particolarmente fluide. Incespicano, sono imprecise e non sempre risultano godibili a causa di nemici privi del guizzo creativo giusto. In molteplici occasioni, i combattimenti si riescono a vincere con troppa facilità e l’aspetto meno riuscito non rispecchia purtroppo gli standard odierni, non riuscendo a rispettarli. Abbiamo spesso affrontato alcune creature semplicemente ripetendo le medesime azioni, portandoci a ripeterle all’infinito. Niente di grave, sia chiaro, ma lo sbilanciamento ci ha impedito di apprezzare appieno totalmente il tentativo. La rigiocabilità, però, è un punto a favore della produzione, con la possibilità di ripetere le stesse missioni passate per sbloccare i collezionabili e raccogliere cosa non si è preso in precedenza, sbloccando anche nuovi costumi.
Un sistema tecnico a volte zoppicante
Il lato tecnico, purtroppo, è vittima di compenetrazioni, con alcun bug comunque non destabilizzanti, ma comunque persistenti. Durante i momenti concitati, è accaduto che l’azione si bloccasse per un momento e, in seguito, ripartisse come se nulla fosse. Un altro aspetto non totalmente a fuoco riguarda l’input lag, con la speranza che questo venga corretto con i primi aggiornamenti del gioco. L’aspetto grafico, invece, è decisamente cartoon, con ambientazioni ricche e suggestive, colorate e vivaci al tempo stesso. La fedeltà con il cartono animato è stata raggiunta senza intoppi e il concept ideato è interessante ma forse troppo ricalcato da altre produzioni.
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, PC, Nintendo Switch
Sviluppatore: Purple Lamp
Publisher: THQ Nordic
In definitiva, SpongeBob: The Cosmic Shake è una produzione poco coraggio che, però, racconta una storia classica in modo adeguato. Utilizza un linguaggio semplice, non ricercato, e arriva allo scopo di proporre un racconto riservato ai più piccini e agli adulti, nello specifico agli appassionati delle folli peripezie della spugna. Al netto di un gameplay non totalmente preciso ma comunque coinvolgente, risulta una produzione utile per ingannare l’attesa. Un gioco spensierato, tranquillo e con un modesto comparto grafico.