Fin dalla sua introduzione nel 2017, il servizio di Emulazione per Nintendo Switch Online ha fatto fatica a guadagnarsi una considerevole fetta di giocatori affezionati. Vuoi per la mancanza di un catalogo NES e SNES stracolmo di titoli storici o per lo meno interessanti al di fuori dei titoli first party – anche rispetto alle offerte della controparte nipponica dove gli utenti potevano provare i primi capitoli di saghe come Fire Emblem e Shin Megami Tensei – oppure per le tiepide prime impressioni sull’emulazione del parco titoli Nintendo 64, tra errori grafici e problemi di input lag, il servizio è ancora ad oggi visto come “una chicca”. Gradita, ma non un vero e proprio sostituto a servizi come la Virtual Console di Wii, Wii U e 3DS. Un’incertezza che ha “infettato” anche la campagna di comunicazione ai giocatori, con titoli annunciati “un mese sì e quattro no”. E se a questo ci aggiungiamo la “cattiva nomea” che Nintendo si porta avanti da diversi anni tra gli appassionati del retrogaming, capirete come sarebbe servito un miracolo per risollevare un servizio dal potenziale – in teoria – infinito.
Ding dong! Arriva il Nintendo Direct di Febbraio 2023 e tra una remastered tirata a lucido di Metroid Prime e un nuovo Professor Layton, Nintendo ha finalmente deciso di “aprire la cassaforte” e aggiungere alla sua piattaforma di emulazione due pezzi da novanta: GameBoy e GameBoy Advance. Due console che – forse ancora di più di NES, SNES e N64 – hanno segnato la formazione videoludica di tanti utenti fedelissimi. Scopriamo quindi insieme, all’interno di questo speciale, quali sono i titoli ad oggi disponibili agli abbonati di Nintendo Switch Online e soprattutto come funziona l’emulazione delle due storiche console portatili.
Game Boy su Nintendo Switch Online: ricordi d’infanzia
Mettiamo subito in chiaro una cosa: la line-up iniziale dei titoli Game Boy e Game Boy Color disponibile su Nintendo Switch Online è ottima. Sembra proprio che i tempi in cui il catalogo SNES usciva con titoli sconosciuti come Brawl Brothers o Joe & Mac 2: Lost in the Tropics sia – per ora – solo un lontano ricordo. Parliamo di giochi che hanno segnato l’era della rivoluzione portatile made in Nintendo come l’originale Tetris, Super Mario Land 2: 6 Golden, Kirby’s Dream Land, The Legend of Zelda: Link’s Awakening (nella sua versione Deluxe e completa), Metroid 2: Return of Samus e Wario Land 3. Certo, niente Pokémon all’orizzonte a parte lo spin-off dedicato al Trading Card Game e soprattutto niente Donkey Kong Land, ma allo stesso tempo quanto offerto per ora rappresenta una selezione varia, memorabile e in grado di restituire un pizzico di quel feeling anni ‘80 che ha formato la cultura videoludica dei “moderni boomer videoludici” (e in questo caso il gergo è utilizzato nel modo più positivo possibile).
Ma tralasciando questo “bagaglio emotivo” che la libreria si porta dietro, come si comporta l’emulazione Game Boy e Game Boy Color disponibile su Nintendo Switch Online? Piuttosto bene! A differenza del disastro avvenuto al lancio del catalogo N64, Nintendo sembra aver fatto del suo meglio per fornire la migliore “retro-esperienza” possibile ai propri iscritti. Non parlo solo del frame rate granitico a 60 fps, o dei lavori di scaling integer effettuati per rendere gradevoli gli sprite e gli sfondi all’interno di schermate la cui risoluzione – in modalità docked – raggiunge i 1120×1008, senza incappare in scenari in cui gli assets “ondeggiano” all’interno dello schermo; gran parte dei meriti di questo emulatore risiedono all’interno delle sue opzioni di personalizzazione, e che al suo interno presenta una serie di filtri e stili di rendering in grado di accontentare anche il “retro-smanettone” più puntiglioso.
Sei cresciuto a pane e Game Boy? Allora lo stile monocromatico della console originale fa al caso tuo. Oppure sei uno di quei fortunelli che ha avuto la possibilità di avere un Game Boy Pocket/Light? Niente paura, una semplice spunta e lo schermo assume le tonalità bianche e nere della sua seconda incarnazione. Per quanto riguarda l’emulazione Game Boy Color, la modalità di rendering dedicata a questa console permette di replicare la retrocompatibilità tanto decantata da Nintendo all’epoca, con il GBC che era in grado di “colorare” e vivacizzare quei giochi che prima risultavano “spenti”. Stesso discorso per quanto riguarda il filtro “classico” applicabile e in grado di restituire quella sensazione di ghosting degli sprite e rendere Nintendo Switch un vero e proprio Game Boy.
L’unica “nota di demerito” – ma neanche così tanto – riscontrata in fase di testing riguarda Super Mario Land 2, gioco conosciuto anche per i suoi rallentamenti e casi di sfarfallamento durante i livelli più concitati. Una problematica che purtroppo anche su Nintendo Switch Online continua a penalizzare un ottimo platform. Anche nei casi di quei pochi titoli puramente narrativi, come Alone in the Dark: The New Nightmare, che durante il gameplay presentano font a bassissima risoluzione il più delle volte del tutto illeggibili l’utente può agire retroattivamente dalle impostazioni, riducendo la risoluzione della schermata e allo stesso tempo mantenendo la fedeltà dell’emulazione su livelli altissimi.
In sostanza, l’emulazione Game Boy e Game Boy Color su Nintendo Switch Online non sfigura per niente. Anzi, rappresenta uno dei punti più alti raggiunti dal servizio e mostra come il team di sviluppo dedicato alla creazione di questo emulatore si sia preso il suo tempo e abbia rilasciato un servizio nella sua forma più completa e versatile possibile.
Game Boy Advance su NSO: potenziale Inesplorato
Parlare di Game Boy Advance, e nello specifico parlare dei titoli offerti al lancio con l’emulatore GBA di Nintendo Switch Online, può risultare complicato. In un certo senso, la console ha vissuto una vita simile a quella della console ibrida: titoli nuovi e originali affiancati a “remake” di giochi classici già usciti su NES e SNES per le nuove generazioni. Questa caratteristica si riflette anche all’interno della libreria di titoli proposti al momento. Niente di sbagliato in questo approccio, per carità, tuttavia trattandosi comunque di un servizio “Premium” a detta della stessa Nintendo (che ha incluso l’emulazione GBA all’interno del suo Pass di Espansione), quest’ultima avrebbe potuto sparare un’altra delle sue cartucce belle pesanti fin da subito, affiancando quindi The Legend of Zelda: Minish Cup o Mario & Luigi: Superstar Saga a giochi come Golden Sun, un Sonic Advance vista la partnership con SEGA per l’emulazione Mega Drive, oppure anche un Metroid: Zero Mission in attesa dell’arrivo di Metroid: Fusion all’interno del servizio.
Può sembrare che stia andando fuori tema con questa filippica, ma in realtà questo lieve scetticismo verso i titoli fino ad ora presentati è l’esatto riflesso dell’entusiasmo visto con i titoli Game Boy e Game Boy Color. Se da un lato quest’ultima su Nintendo Switch Online presenta fin da subito il meglio che la madre di tutte le console portatili aveva da offrire, questa affermazione non può essere reiterata per quanto riguarda la sua sorella più giovane e avanzata. C’è da dire però che a differenza di GB e GBC, negli ultimi anni la libreria Game Boy Advance è stata ripescata e rielaborata all’infinito da singoli publisher come Konami e Capcom all’interno delle collector più svariate, come per esempio la Castlevania Advance Collection e l’imminente Megaman Battle Network Legacy Collection, mandando alle ortiche la possibilità di vedere l’arrivo sul catalogo di giochi come Castlevania: Aria of Sorrow, Megaman Battle Network 3 o anche perle rare come Final Fantasy VI Advance, “LA” versione più completa di uno dei migliori capitoli della saga di Square Enix. Ed è un vero peccato parlare di ipotesi e occasioni sprecate, quando a livello di prestazioni e accessibilità abbiamo tra le mani uno dei migliori emulatori per GBA in circolazione.
A prescindere dall’emulazione a 60 fps fluidi e che pad alla mano restituiscono un feeling “pad alla mano” pressoché identico a quello che si otterrebbe sull’hardware originale, e dalla risoluzione ottimale di 960×640 sia in modalità portatile che docked, e che grazie alla sua scalabilità e al “filtro classico” disponibile nei settaggi riesce ad ovviare ad eventuali problemi di aliasing nella visualizzazione dei giochi, ciò che renderebbe il lavoro del team di Ricerca e Sviluppo presso Nintendo Europe ancora più prezioso e meritevole dell’esborso del prezzo extra richiesto dal Pass di Espansione di Nintendo Switch Online è sicuramente l’implementazione di funzioni fino ad ora mai riproposte in questo contesto. Se per ora questa operazione si traduce nell’introduzione della rumble feedback dei Joy-Cons in titoli come Super Mario Advance 4: Super Mario Land 3 e Mario & Luigi Superstar Saga, caratteristica tipica dei giochi Game Boy Advance riprodotti su GameCube tramite l’add-on Game Boy Player, in futuro potremmo aspettarci un emulazione che – grazie alle funzioni di Nintendo Switch – possa permettere agli utenti di ri-giocare a diversi titoli dalle meccaniche meno convenzionali. Per esempio, si potrebbe sfruttare il sensore di luminosità interno alla console per imitare il funzionamento della cartuccia originale del famoso Boktai di Hideo Kojima, oppure come minimo integrare i gyro-controlli dei Joy-Cons all’interno di Yoshi Topsy-Turvy o Wario Ware: Twisted.
Per concludere, al momento l’emulazione Game Boy Advance su Nintendo Switch Online eccelle a pieni voti sul lato tecnico, ma fallisce nel proporre una line-up di titoli interessanti. Giochi come WarioWare, Inc: Minigame Mania e KuruKuru Kurin rappresentano la giusta direzione da impartire al catalogo, che dal 2004 fino all’inizio dell’era DS ha visto la nascita di titoli sperimentali e interessanti, e che di sicuro in futuro potrebbero fare la differenza. Tuttavia, al momento quanto offerto non riesce ad essere abbastanza per giustificare l’abbonamento al pass d’espansione.
Tirando le somme, la prova del lavoro certosino di Nintendo svolto nel campo dell’emulazione delle sue console portatili ha superato le aspettative non proprio rosee. L’offerta dei titoli Game Boy e Game Boy Color è varia e permette ai giocatori di mettere mano su una raccolta dei “best of” di quella prima generazione della portatile giapponese. E sebbene non si possa dire lo stesso del catalogo Game Boy Advance, l’esecuzione tecnica di alto livello pone le basi per un futuro carico di esperienze che nel campo dell’emulazione GBA avrebbero dell’incredibile. Poi, se vogliamo essere speranzosi, con l’emulazione NES e SNES abbiamo visto il ritorno della serie Mother (Earthbound: Beginnings e Earthbound); e citando il mitico Giovanni Storti: “se ci fosse una traduzione ufficiale di Mother 3 su Nintendo Switch Online”, di sicuro potrebbe arrivare qualche abbonamento in più. Sto chiedendo un po’ troppo? Probabilmente sì, ma dopo l’arrivo di 007: GoldenEye sul catalogo N64 potrebbe succedere di tutto.