Mentre la data di uscita dell’attesissimo remake di Resident Evil 4 si fa sempre più vicina, Capcom ci ha fornito l’opportunità di dare uno sguardo approfondito ad una build praticamente definitiva del gioco per constatare la bontà del lavoro di rivisitazione svolto finora, e verificare se la promessa di renderlo ancora più spaventoso sia stata mantenuta. Se siete appassionati di horror, o anche semplicemente di esperienze interattive di un certo livello, avrete di certo marcato a fuoco il prossimo 24 marzo, giorno in cui torneremo a vestire i panni di Leon S. Kennedy, il poliziotto alle prime armi diventato agente speciale con il compito di salvare la figlia del Presidente degli Stati Uniti dalle grinfie malvagie di Osmund Saddler, ricercatore di armi biologiche ed enigmatico leader del culto dei Los Iluminados. Nei mesi appena trascorsi, la casa di Osaka ha stupito i fan storici della saga con una moltitudine di anticipazioni che includevano alcuni degli incontri più ravvicinati di Leon con gli ostili Ganado, gli abitanti di un piccolo villaggio rurale chiamato El Pueblo che, sotto l’influenza di Saddler e di un terribile parassita, la Plaga, rappresentano i nostri principali avversari. Tuttavia, mentre chi non si è mai avvicinato alla serie o al suo quarto episodio potrebbe venirne attratto semplicemente dal nome e dalla fama che ha raccolto a pieno merito, i veterani potrebbero aver bisogno di un’ulteriore spinta per convincersi a ripetere l’esperienza che, con ogni probabilità, avranno già reiterato più e più volte nel corso del tempo. Dato che ritengo di potermi annoverare in quest’ultima categoria, è con estrema curiosità che mi sono appressato a questa breve ma gustosa anticipazione, valutando con premura tutte le differenze con la prima, scioccante avventura europea del giovane agente federale italoamericano.
Resident Evil 4: sei molto lontano da casa, cowboy
Anzitutto, un breve riassunto delle puntate precedenti: il trailer di annuncio per questa versione ammodernata di Resident Evil 4 ha debuttato durante lo State of Play di Sony nel giugno 2022. La clip in sé era breve e mostrava Leon sulle orme di Ashley mentre quest’ultima arrancava nella foresta in direzione di Valdelobos, una regione montuosa al confine tra Spagna e Portogallo. Dopo pochi istanti, l’intensità delle immagini mostrate si accentuava, soffermandosi sul culto dei Los Iluminados, su Ada Wong, vecchia conoscenza dell’ex poliziotto dai tempi di Resident Evil 2, per poi convergere su un’inquadratura prolungata di Leon a bordo di un motoscafo prima dell’incontro con il temibile Del Lago, il mostro che abita le acque limitrofe all’insediamento dei Ganado, intervallate dai dialoghi fuori campo di Luis Sera, un arrogante biologo del posto, e dello stesso Saddler. Un secondo trailer, diffuso nell’ottobre del 2022, mostrava Leon alle prese con la stragrande maggioranza del cast di comprimari, tra i quali Luis, Ada, Ashley e Ramón Salazar, custode del castello che prende il nome dalla sua famiglia e delirante alleato di Saddler. Qualche scampolo aggiuntivo di gameplay ha dato modo ai fan di scovare numerosi richiami all’originale, come ad esempio gli scontri con avversari del calibro di El Gigante e del Dr. Salvador, l’infame energumeno incappucciato con la motosega, per poi concludersi con Ashley che lotta per prendere la mira con la pistola mentre l’orrendo parassita tenta di soggiogarla.
Lo showcase comprendeva inoltre un segmento presentato dal produttore del remake, Hiroyuki Kobayashi, nel quale Leon era intento ad esplorare una fattoria fatiscente prima di essere attaccato da un Ganado dal collo rotto. A seguito di una breve schermaglia ed una fuga precipitosa, il protagonista si confida via auricolare con Ingrid Hunnigan, suo contatto nei servizi segreti americani, prima di essere attaccato da un altro Ganado armato di ascia. L’anteprima si concludeva con Leon che avanza nel villaggio, utilizzando elementi ambientali come lanterne e bestiame per allontanarsi da una folla di Ganado inferociti, e che in seguito si intrattiene con il celebre mercante, la cui gestione è stata rivisitata assieme all’aggiunta di un inedito sistema di crafting. Il terzo trailer di Resident Evil 4 Remake è stato mostrato durante lo State of Play di febbraio, e si concentrava sulle meccaniche di salvataggio e protezione di Ashley, mentre la virulenta Plaga si impossessa dei due personaggi in vari momenti. Torna a farsi vivo anche Luis, l’unico fra tutti a mantenere la sua aplomb malgrado i catastrofici eventi che si dipanano tutt’intorno, inclusa una gita non proprio di piacere a bordo dei carrelli minerari. Cos’è che quest’ultima preview ci ha fatto assaggiare, dunque? È presto detto: una passeggiata in riva a un lago, una visita a un castello e un combattimento con un ex membro della squadra delle operazioni speciali degli Stati Uniti.
Presto avrai in te un potere sconvolgente
La parte visiva di questo adattamento mi aveva davvero affascinato, ma gli ulteriori passaggi dimostrati hanno saputo titillare le mie retine con estrema disinvoltura. Dal punto di vista estetico, questo Resident Evil 4 è di una bellezza sbalorditiva. Gli sviluppatori hanno svolto un lavoro impeccabile con gli scenari, aggiungendo una vegetazione molto più fitta e curando sia texture che effetti di luce. Ma ciò che mi ha davvero colpito è la fisica dei corpi e l’emoglobina che vortica in tutte le direzioni, macchiando pareti e pavimenti. Gli smembramenti sono impressionanti, un colpo di fucile può letteralmente staccare il corpo di un avversario. Teste che esplodono, braccia che si staccano, busti fatti a brandelli: in altre parole, il livello di violenza è inusitato. Ma Resident Evil è anche sinonimo di enigmi, perciò dovremo perlustrare il già citato lago artificiale, visitare baracche decrepite e grotte oscure, trovare utensili e risolvere determinati rompicapo per progredire. Da quello che sono riuscito a constatare, l’equilibrio tra azione ed esplorazione è rimasto integro per evitare la monotonia, come pure tutte quelle dinamiche atte a vivacizzare i combattimenti e non trasformarli in semplici scontri a fuoco senza cervello: possiamo ancora colpire i nemici in un punto sensibile, come le gambe, per stordirli o sbilanciarli, dopodiché atterrarli con un calcio ben assestato e, in qualche frangente, mortale. Il coltello, la tradizionale arma da mischia di Resident Evil, consente adesso di contrastare un attacco per fuggire o tirare il fiato: oltre alle armi bianche, possiamo deflettere anche i tentacoli dei Ganado e addirittura le molotov che ci vengono scagliate contro. Tuttavia, bisogna sottolineare come tale risorsa abbia una resistenza finita, rappresentata da un indicatore di deterioramento, e si consumi con l’utilizzo, quindi bisognerà sostituirla in corso d’opera o averne diverse in tasca. Insomma, la nostra cara lama sarà sempre un elemento importante durante questa agghiacciante ordalia, ma stavolta dovremo sfruttarla con oculatezza.
Una volta fatta irruzione nel castello, sarà necessario occuparsi della piccola Ashley e trovare il modo di abbandonare Valdelobos. Il giocatore sembra essere in grado di procedere in vari modi, sia rimanendo in silenzio e nascondendosi dietro i muri per evitare di essere scoperto, che facendosi strada a suon di combattimenti, scontri a fuoco e l’ausilio occasionale dei mastodontici cannoni della fortezza. Naturalmente, i membri corrotti dei Los Illuminados mirano a strappare la ragazza dalla tutela di Leon, oppure ad ucciderla qualora fosse necessario: se riusciranno a portarla troppo lontana dalla nostra posizione o se la sua barra della salute si esaurirà, il gioco ha termine, pertanto dovrà essere lei la nostra priorità in qualsiasi circostanza. Ho infine potuto ammirare il celebre duello tra Leon ed il maggiore Jack Krauser a colpi di pugnale, che Capcom ha dichiarato di aver reinterpretato in una sequenza interattiva e non più una sfilza di QTE: a onor del vero, benché dovremo effettivamente annichilire il nerboruto militare di persona, qualche piccolo evento che metterà alla prova i nostri riflessi è stato mantenuto, perché alcuni attacchi particolari di Krauser ci costringeranno ad una reazione repentina per volgere lo scontro a nostro vantaggio e quindi bloccare, scansare o liberarci da un corpo a corpo quando viene indicato a video. Ma, nel complesso, la gestione sembra molto più frenetica e coinvolgente senza limitarsi a farci assistere ad una lunga scena che prevede la pressione di una coppia di tasti ogni tanto, perciò non vedo l’ora di misurarmi con questa e con tutte le altre sezioni QTE rivisitate nel prodotto finito.
Piattaforme: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S
Sviluppatore: Capcom
Publisher: Capcom
Data di uscita: 24 marzo 2023
Tutto sommato, Capcom è riuscita a rassicurarmi ancora una volta con questi pochi minuti di gameplay che ha condiviso con noi. La software house ha scelto di imboccare la medesima direzione del remake di Resident Evil 2, proponendo una buona alternanza di fasi di ricerca, azione, scontri con i boss ed altre congiunture al fulmicotone, dimenticandosi per fortuna dell’approccio adottato con il rimaneggiamento di Resident Evil 3. Sebbene l’impatto generale non sia chiaramente ai livelli del secondo capitolo, che risentiva della sua appartenenza ad un’epoca del tutto diversa, non posso nascondere un certo entusiasmo nel sapere che manca davvero poco per poter rivivere, ancora una volta, uno degli episodi migliori (se non il migliore in assoluto) dell’intero franchise.