Un nuovo cristallo sta per essere tagliato e realizzato in ogni minimo dettaglio, per farlo risplendere tanto quanto gli altri, se non ancor di più. L’eredità dei cristalli può essere sempre più pesante da portarsi addosso, considerando che siamo al sedicesimo capitolo della saga principale di Square Enix, senza contare tutti gli altri titoli ancillari, che vanno a comporre in tutto una plethora di quasi sessanta IP sviluppate a oggi. Final Fantasy 16 sta per arrivare tra poco più di tre mesi e la vicenda dei cristalli, ossia la “fabula” che fa da fil rouge a tutti i vari capitoli e che ha guidato la saga fin dai suoi esordi, non ha ancora esaurito il suo filone. La Creative Business Unit 3 di Square Enix sembra voler evolvere la serie, tra innovazione e tradizione che andranno a confluire insieme nel nuovo capitolo, in arrivo il prossimo 22 giugno. Se l’attesa per l’arrivo del nuovo titolo Square Enix della saga dei cristalli è sempre più elevato, cerchiamo di smorzarla proponendovi un punto della situazione, a partire dalle principali differenze tra Final Fantasy XVI (provato di recente da noi di GamesVillage) e il suo immediato predecessore nella cronologia dei capitoli principali, Final Fantasy XV. Uscito ormai da parecchi anni, nel 2016 (e che avevamo recensito per voi a questo link), andiamo ad analizzare alcune macro, e micro, ambiti di paragone tra i due titoli, per comprendere da vicino qual è la direzione intrapresa da Square Enix e dal team composto da Naoki Yoshida (Producer), Hiroshi Takai (Director), Kazutoyo Maehiro (Scenario Writer) e Michael-Christopher Koji Fox (Localization Director) nell’evoluzione della saga che ci attende.
Final Fantasy XVI vs Final Fantasy XV: uno scontro che comincia sul campo di battaglia
Il sistema di combattimento di entrambi i titoli, da quanto abbiamo potuto vedere finora, è basato sull’azione in tempo reale (ATB), piuttosto che sulla strategia a turni. I giocatori possono eseguire vari attacchi, usando armi da combattimento corpo a corpo, talvolta a distanza, o incantesimi, a seconda delle abilità specifiche del personaggio in questione. Possono anche schivare gli attacchi nemici usando perfino mosse speciali, come la parata o la deformazione (teletrasporto). Tuttavia, ci sono alcune differenze chiave tra come funziona il combattimento in ogni gioco. Final Fantasy XV ha quattro personaggi principali di cui i giocatori possono prendere il controllo durante il combattimento: Noctis (il protagonista principale), Gladiolus, Ignis e Prompto. Ogni personaggio ha i propri tipi di armi e abilità che si adattano a diverse situazioni; per esempio, Noctis può usare qualsiasi tipo di arma, ma eccelle nell’aggirare i nemici e colpirli da dietro; Gladiolus usa armi pesanti, come spadoni che infliggono danni elevati, ma sono lenti nell’affondare il colpo; infine Ignis usa pugnali e armi da fuoco che gli permettono di infliggere effetti di stato, come veleno o alla cieca, e Prompto usa armi da fuoco come pistole e fucili che infliggono danni a distanza, ma sono deboli contro nemici corazzati. Final Fantasy XVI invece, dal canto suo, è una reinvenzione della classica serie JRPG, realizzata in riconoscimento del duraturo successo di Final Fantasy XIV in particolare. È dotato anch’esso di un sistema di combattimento d’azione in tempo reale senza pause tattiche, senza menu incantesimo, e quasi nessuna possibilità di riprendere fiato tra uno scontro e l’altro. Il gioco segue Clive Rosfield, un giovane cavaliere che può brandire il potere di Phoenix, uno degli Eikons (invocazioni) che abitano il mondo di Valisthea. Clive può passare da tre modalità d’arma: spada, ascia e lancia. Ogni modalità ha il proprio set di abilità e combo che possono essere personalizzate equipaggiando diversi cristalli. Clive può anche usare la magia del fuoco di Phoenix per scatenare attacchi devastanti o guarire se stesso e i suoi alleati. Inoltre non possiamo dimenticare che Final Fantasy XVI si presenta a tutti gli effetti come uno stylish action sulla falsa riga di Devil May Cry o Bayonetta, con l’esecuzione di brutali combo, strali mistici e colpi speciali, per dare vita a danze di morte sempre più articolate man mano che avremo accesso ai poteri dei vari Eikon (le invocazioni). Clive potrà inoltre ricevere delle “benedizioni” per alterare gli attacchi magici o scatenare delle mosse devastanti e alzare difese inscalfibili. Tutto questo una volta che avremo dalla nostra il Fuoco della Fenice, ottenuto il favore di Titano, e altri incredibili poteri ottenuti dagli Eikon. Il combattimento, come ha testimoniato qualche tempo fa anche il producer Naoki Yoshida, prevede anche la presenza anche di accessori di supporto, per fare sì che l’esperienza sia più semplice per i giocatori, come l’Anello della messa a fuoco tempestiva, che rallenta il tempo prima di essere colpiti da un attacco, o l’Anello dei colpi tempestivi, che permette di eseguire combo premendo solo il tasto Quadrato. Insomma, finora ci è sembrato che il cuore della battaglia in Final Fantasy XVI sia proprio dettato dagli scontri tra Eikon. Sebbene Clive non sia un Dominante in senso stretto, in occasione di queste battaglie si trasforma in Ifrit, un Eikon con un’aria sinistra e misteriosa. E chissà quante altre sorprese ci attendono!
Il ritorno di un gameplay d’altri tempi in Final Fantasy XVI
Rimanendo proprio in tema di combattimenti, abbiamo visto pochi giorni fa, con il rilascio di alcuni nuovi video dedicati proprio al gameplay che ci attende in Final Fantasy XVI. In oltre 45 minuti di nuovo gameplay, abbiamo potuto seguire il protagonista Clive, con Torgal e Cidolfus Telamon (il Dominatore di Ramuh) alla ricerca del Dominatore del Fuoco in una fortezza dell’esercito reale Waloeder. In questi deep dive dedicati appunto ad approfondire quella che sarà l’esperienza di gioco, oltre a combattere un mid-boss, il gruppo incontra Benedikta, la Dominante di Garuda, e le sue arpie Suparna e Chirada, mostrando le potenzialità di un JRPG che sembra però presentare anche parecchi tratti vicini a quelli di un gioco di combattimento, senza dimenticare che siamo comunque alle prese con dei controlli semplificati e parecchi momenti cinematografici. Non dimentichiamo inoltre che è previsto anche un particolare sistema di funzionamento dei dungeon, ciascuno con diverse sfide al suo interno che ci attendono. Quello che è il vero tratto distintivo di Final Fantasy XVI è senza dubbio la creazione di un mondo dark, in tutto e per tutto, mettendo i giocatori di fronte a percorsi complicati anche da un punto di vista morale. E soprattutto, un mondo che non sarà ampio e indefinito: non siamo di fronte a un nuovo open world, per quanto non mancheranno attività secondarie, come missioni opzionali e tanti minigiochi nascosti in giro per il mondo. Questa volta i creatori hanno cercato di ripristinare la magia degli esordi, imboccando una strada più cupa rispetto ai loro predecessori, e diversa dunque da quanto avevamo conosciuto in Final Fantasy XV, open-world dove non mancavano i viaggi in macchina accompagnati da diverse colonne sonore, da momenti talvolta anche trash e sicuramente brandizzati, con la presenza di famosi marchi all’interno del gioco in ottica di product placement: non dimentichiamo la presenza di un’auto Audi R8 Star of Lucis in Kingsglaive, l’abito da sposa firmato Vivienne Westwood di Luna Freya, i pasti a base di Nissin Cup Noodle in un accampamento, o ancora l’intero kit di sopravvivenza da campeggio targato Coleman. Niente di tutto questo ci attende nel prossimo capitolo, che nell’ambientazione e nel linguaggio sembrava seguire sì la classica direzione della famiglia di sovrani da difendere o contrastare, ma applicando elementi e contesti molto più moderni e contemporanei, ben lontani dalla favola oscura dai toni classicheggianti riproposti in FF XVI.
Da quattro personaggi a uno solo: il party system
Le differenze tra i due titoli si stanno facendo sentire sempre di più, e non sono da meno quelle che riguardano il party system di Final Fantasy XV e Final Fantasy XVI. Il prossimo capitolo in uscita sarà caratterizzato da un sistema di party secondo la tradizione decennale della serie: mentre il filmato del gameplay precedentemente condiviso mostrava Clive combattere da solo, ora invece sappiamo che il protagonista sarà accompagnato da un party in quasi tutti i momenti di gioco. Fin qui tutto simile a Final Fantasy XV, con una sola, notevole differenza: i giocatori potevano passare tra i quattro personaggi principali nel gioco del 2016. E non sarà questo il caso, in quanto tutti i membri del party in Final Fantasy XVI saranno completamente controllati dall’IA. Infatti nel capitolo precedente potevamo controllare a turno ciascuno dei quattro protagonisti e membri del party, senza dimenticare che nel tempo si è venuto a conoscenza della possibilità di aggiungerne anche altri, come Aranea Highwind, mercenaria assoldata dall’impero di Niflheim che in via temporanea entrava a far parte della squadra nel Capitolo 7. Ma non mancavano di certo le modalità per poterla aggiungere in modo stabile, per via di un glitch del gioco. Chissà che non ci siano vie traverse anche in Final Fantasy XVI per ovviare alla mancanza di un party da sfruttare. Aspetto tecnico sul quale non contiamo troppo, ma mai dire mai… E non solo umani da tenere conto nella propria squadra, ma anche fedeli amici a quattro zampe. Anche il buon Torgal potrà ricevere ordini in battaglia, ossia un altro reietto proveniente dai Territori del Nord, nonché cane ritrovato da solo in un campo innevato durante una delle tante spedizioni condotte dall’arciduca di Rosaria. Questi, impietosito dall’animale, decise di accoglierlo nella propria casa e donarlo ai suoi figli, per poi sopravvivere alla quasi totale estinzione del casato dei Rosfield e ritrovare Clive per combattere con ferocia al fianco del suo padrone, che non mancherà di impartirgli degli ordini. Cani che non sono mancati nemmeno in Final Fantasy XV, come Umbra, comparso in Final Fantasy XV e Brotherhood Final Fantasy XV, oltre che descritto come “servo fedele” e di proprietà di Lunafreya. Anche se compare come uno Spitz, Umbra e sua sorella Pryna, il cane di Noctis, sono Messaggeri degli Astrali all’Oracolo.
Un sistema di gioco… di ultima generazione
L’attuale generazione di console è uscita da ormai oltre due anni e la stragrande maggioranza degli sviluppatori sceglie ancora di pubblicare i propri giochi come titoli cross-gen. O almeno in teoria. Se ultimamente un numero sempre crescente di titoli importanti viene lanciato esclusivamente per hardware current-gen, Final Fantasy XVI sembra voler seguire la stessa strada, a differenza di quanto accaduto per lo scorso titolo, uscendo (almeno per quanto ne sappiamo ora) solo su PlayStation 5. Square Enix pare sia sceso a questi termini in quanto l’hardware molto più potente della nuova console di casa Sony stia permettendo al team di sviluppo di realizzare alcuni aspetti tecnici dell’esperienza che altrimenti non sarebbero stati possibili. Se si fosse dovuto tenere conto anche delle console più vecchie e meno potenti, infatti il gioco sarebbe ancora in alto mare nel suo processo di sviluppo. Chissà se poi le cose cambieranno: anche Final Fantasy XV è arrivato, dopo il suo lancio, ad esempio a proporre l’opzione cross-play co-op tra PC e Xbox One, ma non scaricando la versione Steam. Una componente non prevista, al contrario, per la versione Playstation 4. In ogni caso, il lancio era avvenuto sia per la console di Sony, sia per quella di Microsoft all’epoca del suo debutto, e solo successivamente per PC. Per questo precedente capitolo però, come abbiamo appena visto, non sono certamente mancati i glitch, che hanno permesso di scoprire nuove aree, aggiungere in maniera stabile dei personaggi al proprio party, e così via, ci chiediamo se a questo punto ci saranno dei bug simili anche in Final Fantasy XVI, ma sembra che l’attenzione riposta (anche) dal punto di vista tecnico sia decisamente elevata.