Il periodo pandemico ha rappresentato una parentesi complicata per l’intera umanità, ma anche il settore gaming ne é uscito fortemente indebolito: tra fabbriche chiuse, siccità che tenevano ferme le fonderie di microchip e boom del settore del farming di criptovalute, trovare le GPU utili a mettere in piedi dei computer decenti era difficile e terribilmente antieconomico. Ora che la situazione si sta normalizzando, i major player del settore stanno tornando progressivamente a lanciare prodotti sempre più competitivi sul Mercato e ASUS mira a mantenere il suo ruolo dominante attraverso una selezione di nuovi laptop con prestazioni da urlo.
Nello specifico, la multinazionale taiwanese ha presentato gli ASUS ROG, delle belve competitive dotate di RTX serie 4090 capaci di far felice ogni gamer affezionato alla sfera PC, ancor più considerando che l’azienda ha in corso una joint venture con Microsoft al fine di garantire ai nuovi acquirenti un periodo trial per l’Xbox Game Pass. Non a caso, ASUS ha prestato i suoi nuovi device alle mani della stampa italiana proprio nella Micosoft House di Milano, occasione in cui noi di GamesVillage siamo riusciti a mettere alla prova le prestazioni delle macchine attingendo per l’appunto al parco giochi del servizio Xbox.
Laptop ASUS: pochi ma buoni
Accolti nella penthouse dalle pareti vetrate di casa Microsoft, ci siamo imbattuti immediatamente in un panorama sorprendentemente sobrio. A differenza di alcuni competitor del settore, ASUS non ha asserragliato la sala espositiva con una miriade di laptop e sulle scrivanie poggiavano esclusivamente i tre modelli di punta: il ROG Zephyrus M16, il ROG Zephyrus Duo 16 e il ROG Strix Scar 18. La presentazione ha dunque sposato la filosofia less is more, un approccio sofisticato che nel suo non detto descrive un’azienda che si sente sicura del proprio prodotto.
Il primo portatile su cui abbiamo voluto mettere le mani è stato lo Zephyrus M16, una macchina sottilissima e leggera – si aggira sui 2 kg – caratterizzata da una scocca discreta che è però dotata di display Anime Matrix, ovvero di un coperchio con 18.710 fori che lasciano filtrare luci animate e personalizzabili. In altre parole: Zephyrus M16 è il computer con cui ci si può presentare a un posto di lavoro formale senza dover compiere alcun sacrificio sul piano delle prestazioni.
Andando al cuore della macchina si può trovare un processore Intel Core i9-13900H di 13a generazione, valorizzato da una GPU NVIDIA GeForce RTX 4090 Laptop e un MUX Switch dedicato. Nei fatti il tutto prende forma su di un display Nebula HDR con 240 Hz di frequenza di aggiornamento. La versione specifica che ci è capitata per le mani aveva un pannello Mini LED da 16 pollici e 16:10. Inutile dire che la resa dei colori e del contrasto era notevole, una qualità che peraltro abbiamo riscontrato uniformemente in tutti i laptop schierati per l’occasione da ASUS, i quali sfruttano soluzioni tecniche del tutto affini.
Per mettere un po’ alla prova il computer – ma anche per divertimento personale – abbiamo avviato Wo Long: Fallen Dynasty, un titolo che non ha messo affatto in difficoltà la GPU, la quale è anzi riuscita a sostenere tranquillamente il carico di lavoro anche a impostazioni di basso consumo energetico. Ciò che era prevedibile, ma che comunque non possiamo fare a meno di notare, è che nonostante un sistema di cooling di tutto rispetto la macchina fatichi a dissipare il calore al di fuori della sua struttura, quindi è sconsigliato videogiocare con il laptop appoggiato sulle proprie gambe, sempre a meno che non si desiderino delle cicatrici e ustioni. Altra cosa degna di considerazione, lo Zephyrus M16 da noi vagliato non era dotato di porta ethernet. Essendo predisposto al 6E si affidava integralmente al Wi-Fi, tuttavia va rimarcato che la direzione “slim” abbia imposto quel genere di scelte tecniche che un tempo erano confinate all’universo Apple. Il prezzo di listino si affaccia ai 4.499€.
Doppi volti e cicatrici
La seconda creatura a finire tra le nostre mani è stata il ROG Zephyrus Duo 16, il gioiello di rappresentanza dei laptop ASUS, il modello che in assoluto si staglia per performance ed estetiche. Il suo marchio di fabbrica è ovviamente la presenza dell’iconico Dual Display, ovvero di uno schermo satellite posizionato a bordo tastiera che emerge dal frame con un angolo di 13 gradi. Non importa quante volte lo si veda, fa sempre una certa impressione. Il display aggiuntivo si presenta con un Gorilla Glass DXC estremamente brillante che, sopperendo, ma non eliminando, il problema annoso del riflesso luminoso già notato nei suoi predecessori.
All’interno della scocca si trova un processore AMD Ryzen 9 7945HX accompagnato da una GPU NVIDIA GeForce RTX 4090 Laptop, tutto il necessario perché il sistema riesca a reggere senza stressare troppo la scheda grafica Flight Simulator, un titolo che – a essere eufemistici – tende a sfidare qualsiasi computer che osi sorreggerne il peso. A onor del vero, in nostra presenza la macchina ha brevemente incespicato, tuttavia sospettiamo che la cosa sia collegata a una notifica che abbiamo intercettato in fase di avvio, ovvero a un aggiornamento della BIOS rimasto in sospeso. Nonostante l’inciampo, l’impressione che ci è rimasta è comunque più che positiva, d’altronde stiamo anche parlando di un computer da 4.999€, quindi non possiamo dirci particolarmente sorpresi.
Dei tre ROG ASUS, quello che ci ha forse più impressionati è invece lo Strix Scar 18, un laptop tutto sommato sottile, ma che al fianco dei suoi fratelli sembra un mastodonte, non fosse altro per il suo display Nebula QHD da 18 pollici, formato 16:10, 240Hz/3ms, certificato PANTONE (ma lo stesso modello sarà disponibile anche con schermo 16 e 17 pollici). La qualità visiva è eccelsa e simili dimensioni lo rendono la scelta ideale per tutti coloro che mirano a essere competitivi sulla scena eSport pur preservando la mobilità di un PC portatile.
La variante finita nelle nostre mani esibiva un chassis di plastica nera semitrasparente, una scelta che da una parte ci ha effettivamente intrigato, ma che dall’altra ci ha fatto storcere il naso: i competitor si muovono verso nuove leghe metalliche, ASUS preferisce invece quel look “giocattoloso” che andava di moda per le console portatili dei primi anni Novanta. Considerano che lo Strix Scar 18 richiede comunque un investimento di 4.199€, ci saremmo aspettati un design più ricercato o che perlomeno venisse proposta una soluzione stilistica che si stagliasse marcatamente dal Mercato di fascia media.
Detto questo, non possiamo che guardare con attenzione quest’ultima creatura di ASUS. Non sarà certamente la più elegante o scenografica, ma dai nostri esperimenti si dimostra la creatura più resiliente tra quelle che stanno giungendo sul mercato, la macchina ideale per chi ha intenzione di investire su uno strumento che deve durare nel tempo, sia a livello fisico che a prestazioni tecniche. Viste le dimensioni, il laptop riesce a mantenersi infatti più fresco dei suoi fratelli e questo nonostante monti anch’egli al suo interno delle CPU fino a Intel Core i9-13980HX di 13a generazione e GPU fino alla NVIDIA GeForce RTX serie 4090.
ASUS e il mondo dei notebook in via di cambiamento
Fino a non troppo tempo fa, il gaming hardcore e competitivo era integralmente confinato alla dimensione dei PC fissi. I portatili non erano che una scelta secondaria: costavano di più, erano flagellati da prestazioni notevolmente inferiori e aggiornare le componenti interne non era certamente agile. Le cose stanno cambiando. I notebook sono fatti per durare nel tempo e, a monte di un investimento superiore, ci si può portare a casa uno strumento che è capace di garantire prestazioni massime per un lasso di tempo che può arrivare senza troppi problemi ai cinque anni di vita. Anche dieci, se non si hanno grandissime pretese.
Allo stesso tempo il concetto di portabilità sta diventando a sua volta effimero, soprattutto considerando che i ROG hanno una batteria che, su carta, riesce a sostenere due ore di gioco. Dopo bisogna correre a trovare una presa elettrica a cui connettersi. La nuova linea ASUS punta dunque fortemente sul creare un qualcosa che, più che seguire il concetto originale di laptop, si lancia sul fornire l’esperienza di un “fisso semovente” e lo fa senza millantare mezze misure ed evitando accuratamente di attirare l’attenzione con orpelli scenografici. ASUS è ancora tra i primi posti della catena alimentare del settore portatile e, forte della propria storia, si può permettere di puntare sull’efficienza pura, tuttavia la concorrenza si fa sempre più agguerrita e in futuro non mancheranno sfide agguerrite tra PC maker di ogni angolo del mondo.