Era il 1982 quando, un gruppo di ragazzi, decide di collaborare per la realizzazione di una rivista per videogiochi. Tra questi troviamo un giovanissimo Satoshi Tajiri, nato a Tokyo il 28 agosto 1965, un giovane collezionista di insetti e assiduo frequentatore di sala giochi, che darà origine a quello che viene oggi riconosciuto come l’universo videoludico più grande, redditizio e amato dai videogiocatori (e non). Nasce Game Freak.
Game Freak: la nascita dello studio e i primi titoli
Nata inizialmente come rivista autoprodotta, Game Freak si trasforma molto presto in qualcosa di molto più grande. Satoshi Tajiri ed il suo caro amico, Ken Sugimori, nato il 27 gennaio 1966, iniziano ad osservare con occhio critico il mercato dei videogiochi arcade, constatando come i coin-op fossero tutti uguali e poco originali. Iniziarono a chiedersi, se si fossero messi a sviluppare videogiochi, cosa avrebbero fatto di diverso da tutti gli altri.
Fu nel 1989 che l’aziende viene ufficialmente fondata, debuttando nel mondo videoludico con un titolo per NES, pubblicato da Namco. Conosciuto in Giappone con il nome di Quinty, la prima opera del team fu Mendel Palace, sviluppato in collaborazione con KID “Kindle Imagine Develop”, è un gioco d’azione dove Carton, il protagonista, deve salvare la sua fidanzata Jenny dalle grinfie di Quinty, la sorella minore, aiutato dall’amico Parton. Nella trasposizione americana furono cambiati i nomi di Carton (Bon-Bon) e Parton (Non-Non), venne anche sostituita la fidanzata Jenny con la principessa Candy, intrappolata all’interno di un incubo.
Tra i primi titoli pubblicati dalla software house giapponese, degni di nota troviamo Mario & Yoshi, conosciuto in America come Yoshi: Pure Puzzle Panic with Yoshi and Friends o semplicemente Yoshi, videogioco rompicapo pubblicato da Nintendo nel 1991 per Game Boy e Nintendo Entertainment System (NES), Mario & Wario, altro videogioco rompicapo sviluppato da Game Freak e pubblicato nel 1993 da Nintendo per il Super Famicom.
Tra titoli più o meno conosciuti, giochi che hanno avuto più o meno successo, come Pulseman (1994), Drill Dozer (2005) e HarmoKnight (2012) e Giga Wrecker (2016), la vera svolta per Game Freak avvenne nel 1986. Tutto è nato dal desiderio di Satoshi di far provare ai bambini la stessa emozione che provava lui quando da piccolo giocava a catturare e collezionare insetti. Quando scoprì il Game Boy ed il Game Boy Link Cable, ebbe la visione di insetti che viaggiavano attraverso il cavo, immagine che lo portò a ideare un nuovo gioco chiamato Capsule Monsters, nome successivamente cambiato in Pocket Monsters a causa di problemi di marchio. Iniziò a lavorare al progetto assieme a Ken Sugimori, storico disegnatore delle creature tascabili, a loro si unì anche Shigeru Miyamoto, nato a Kyoto il 16 novembre 1952 è il creatore di Donkey Kong, Zelda e altri videogiochi della Nintendo, il team propose il progetto a Nintendo che, sulle prime respinse il progetto ma, grazie anche all’interesse del disegnatore e creatore Miyamoto, decise di finanziare il gioco. Seguirono 5 anni di lavoro, che portarono alla nascita del primo titolo di una serie che darà vita ad uno dei franchising più redditizio ad oggi, Pokémon Rosso e Verde vengono pubblicati in Giappone il 27 Febbraio 1996 per la console Game Boy, primi titoli della serie Pokémon, danno vita a una pietra miliare del mondo videoludico.
Già dai primi titoli, possiamo constatare alcune delle caratteristiche facilmente riconducibili a tutti i titoli della serie, come l’uscita sempre di due versioni del gioco tra la quale scegliere ad ogni generazione, l’uso prima del Cavo Game Link e successivamente tramite Wi-Fi o Wireless per poter lottare con altri giocatori e scambiare i propri Pokémon con l’obbiettivo di completare il Pokédex, l’esclusività di alcune delle creature che varia a seconda della versione di gioco scelta e la compatibilità con alcuni titoli sempre della serie Pokémon. A seguito del successo di Pokémon Rosso e Verde, venne realizzato Pokémon Blu, una versione dei primi due titoli migliorata a livello grafico, motore di gioco e script. In Europa e America furono rilasciati Pokémon Versione Rossa e Pokémon Versione Blu verso la fine del 1998, il ritardo fu causato da alcuni cambiamenti apportati per poter riadattare al meglio i titoli e andare in contro alla cultura occidentale.
I giochi di maggior successo
Per poter fare una valutazione corretta su quali siano i lavori migliori di Game Freak, è giusto fare delle distinzioni. Viene spontaneo ricercare i giochi più riusciti all’interno di quello che, di fatto, è il franchising più redditizio nel mondo dei videogiochi, l’universo Pokémon. A livello di storico, per aver dato vita all’intero mondo Pokémon e aver iniziato molti giovani alla passione per i videogiochi, è giusto, si, onorare i primi titoli della serie, senza però togliere nulla ad altri giochi ugualmente meritevoli di fregiarsi del diritto di videogioco che ha fatto la storia.
Tra questi troviamo Pokémon versione Rubino e Pokémon versione Zaffiro. Pubblicati sulla nuova console di casa Nintendo Game Boy Advance, si sono evoluti parecchio rispetto alle generazioni precedenti, a partire dal mondo di gioco. Hoenn, una regione considerata tra le più eterogenee, con un perfetto equilibrio di metropoli, grotte, villaggi e percorsi che si estendono tra pianure, montagne, mari e antri subacquei, una narrazione maggiormente strutturata e con uno schema che Game Freak ha cercato di riprodurre successivamente negli anni.
Ma quali sono i titoli più amati dalla maggior parte della fanbase Pokémon? I giochi con la trama più strutturata, l’evoluzione dei personaggi, un Team nemico ben caratterizzati, segreti ed enigmi che rendono il gioco avvincente e coinvolgente, con un climax finale che lascia col fiato sospeso. Pensati inizialmente come reboot della prima generazione, Pokémon Versione Nera e Pokémon Versione Bianca rappresentano una svolta significativa per la serie, inoltre la quinta generazione è la prima a introdurre dei veri e propri sequel, Pokémon Versione Nera 2 e Pokémon Versione Bianca 2.
Degno di considerazione è uno degli ultimi titoli prodotti dalla software house, un gioco innovativo ma che ha diviso i fan in due fazioni, Leggende Pokémon Arceus. Qui il giocatore potrà esplorare le terre di Hisui, una regione completamente in tre dimensioni con telecamera regolabile. Hisui presenta una varietà di ambientazioni naturali, inserite in uno scheletro open-map caratterizzato da una forte verticalità. Un primo assaggio di ciò che Game Freak aveva in mente per i successivi giochi. Il 18 Novembre 2022 segna un nuovo traguardo per l’universo dei mostriciattoli tascabili, arrivano su Nintendo Switch i giochi di nona generazione, i primi titoli open world realizzati da Game Freak, Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto, caratterizzati da una quasi totale assenza di continuità che rende più piacevole l’esperienza di gioco, sia per quanto riguarda le lotte con gli allenatori che la cattura dei Pokémon, lo sviluppo di differenti storie rende più gradevole le varie fasi del gameplay, giocabili nell’ordine che si preferisce. Nonostante la critica non abbia amato questa generazione, è innegabile che abbiano rappresentato l’inizio di una nuova era per l’intera serie. Va comunque concesso loro che a livello commerciale hanno riscontrato un enorme successo.
Progetti attuali e futuri
Il direttore generale del dipartimento di sviluppo della software house, Masafumi Saito, afferma che:
“Per Game Freak è molto importante continuare a raccogliere la sfida di creare giochi originali. Penso che creare un gioco da zero, metterlo in circolazione e ricevere una buona accoglienza sia una grande motivazione per i creatori ed è anche molto evidente e indicativo in termini di significato per la crescita dell’azienda”.
Sono ormai dieci anni che Game Freak ha creato un dipartimento per i giochi originali, con la quale punta a creare grandi progetti in grado di rivaleggiare con la serie Pokémon. L’azienda ha recentemente pubblicato sul proprio profilo Twitter di essere alla ricerca di 23 figure lavorative per una nuova serie.
Seppur ad un primo sguardo può sembrare che la software house giapponese sia incentrata unicamente su un unico franchising, che ricordiamo essere il più redditizio nel mondo dei videogiochi, è innegabile l’impegno che impiegano nello scostarsi da esso cercando di realizzare nuovi progetti, basti pensare al dipartimento per i giochi originali. Sta di fatto che, sia i giocatori di vecchia data che i novizi, pur desiderando nuovi titoli firmati Game Freak, restano fedeli alla saga che li ha accompagnati durante la loro vita e che accompagnerà le nuove generazioni. Ad ogni nuovo capitolo di Pokémon, tra elogi e critiche, i fan sono comunque ben lieti di ritornare in quel fantastico mondo popolato dai mostriciattoli tascabili più amati della storia.