Assassin’s Creed è una delle serie di videogiochi più amate, acclamate e vendute al mondo, nota per la sua storia intricata, la sua ambientazione storica e il suo misterioso elemento soprannaturale: i Frutti dell’Eden. Questi artefatti antichi e potenti costituiscono una parte fondamentale del mondo di Assassin’s Creed, fornendo un legame tra il passato e il presente, tra la realtà storica e la mitologia. La serie ci trasporta in varie epoche, dalle Crociate medievali all’antico Egitto, dalla Firenze rinascimentale alla Rivoluzione francese e oltre. Ma aleggiante su ogni trama e ambientazione c’è la presenza dei Frutti dell’Eden, che aggiungono un tocco di mistero e intrigo a ogni capitolo della serie. Ma qual è l’origine di questi Frutti e quali segreti celano?
Assassin’s Creed: origine dei Frutti dell’Eden
I Frutti dell’Eden sono elementi fondamentali che conferiscono un’atmosfera unica e affascinante ai giochi della serie Assassin’s Creed. La loro origine antica, il potere sovrumano che possiedono e la loro ubicazione in luoghi significativi nella storia umana li rendono degli artefatti straordinari, in grado di influenzare il destino dell’umanità stessa. Attraverso l’uso degli artefatti , gli Assassini si trovano ad affrontare una doppia sfida. Da un lato, devono proteggere questi Frutti dagli avidi Templari, che desiderano impadronirsene per raggiungere i propri scopi di controllo e dominio del mondo. Dall’altro lato, gli Assassini cercano di utilizzarli per influenzare il corso della storia, combattendo per la libertà e la giustizia. I Frutti dell’Eden hanno origine nella mitologia della serie di Assassin’s Creed, che si fonde con la storia del mondo reale. Secondo la trama, i Frutti sono artefatti potenti creati da una civiltà antica e avanzata conosciuta come Isu, o Precursori. Gli Isu erano una razza superiore agli esseri umani che dominavano la Terra migliaia di anni fa.
Questi artefatti contengono un’enorme quantità di energia e possiedono il potere di controllare la mente umana, manipolare la realtà e persino influenzare il corso della storia. Secondo la mitologia del gioco, i Frutti dell’Eden sono il risultato di antiche manipolazioni genetiche e sono stati utilizzati dagli Isu per governare l’umanità. La ricerca di questi oggetti leggendari diventa quindi un obiettivo centrale per gli Assassini, che si imbarcano in avventure epiche attraverso periodi storici cruciali. Dal Tempio di Salomone a Gerusalemme all’antica Roma e dalla Firenze rinascimentale alla Londra vittoriana, i Frutti dell’Eden si nascondono in luoghi ricchi di significato e simbolismo, offrendo una connessione unica tra il passato e il presente.
I Frutti dell’Eden nei videogiochi
I primi frutti apparsi nella serie sono sicuramente le cosiddette “Mele dell’eden”, capaci di manipolare la mente umana, influenzando le emozioni, la memoria e persino il libero arbitrio delle persone. Vediamo l’origine di alcune di queste:
- Ubicazione: Tempio di Salomone, Gerusalemme (Assassin’s Creed)
Questo è il primo Frutto dell’Eden introdotto nella serie. È una mela dorata, l’ultima rimasta in questo ottimo stato. Il Tempio di Salomone a Gerusalemme è il suo luogo di custodia. L’Assassino Altaïr Ibn-La’Ahad riesce a recuperarlo e lo utilizza per contrastare i piani dei Templari.
- Ubicazione: Villa Auditore, Firenze (Assassin’s Creed II)
È custodita dal Gran Maestro Templare a Firenze. L’Assassino Ezio Auditore la recupera e la porta subito da Leonardo da Vinci per capirne le varie proprietà.
- Ubicazione: Basilica di San Pietro, Roma (Assassin’s Creed: Brotherhood)
La Mela è custodita nella Basilica di San Pietro a Roma, sotto il controllo dei Borgia. Ezio Auditore da Firenze si impossessa di questo potente artefatto e lo utilizza per contrastare i suoi nemici e rafforzare la causa degli Assassini. In seguito, nel corso dei vari titoli successivi, vennero scoperte una miriade di frutti, tutti diversi fra loro e con poteri straordinari. Andiamo a vedere i più importanti.
Non solo mele!
Come con le mele dell’Eden, ci sono anche diversi bastoni che sono apparsi nel corso della storia. Ognuno ha poteri leggermente diversi, sebbene ci siano alcune abilità apparentemente comuni (vi rimandiamo al nostro sito per saperne di più). Gli Isu li hanno creati per controllare i corpi e le menti degli uomini. Per ottenere il massimo potere dai bastoni, devono essere combinati con una Mela dell’Eden. Se combinati, amplificano notevolmente le capacità di controllo mentale dell’artefatto e possono consentire all’utente di levitare. Ci sono rapporti secondo cui possono persino consentire all’utente di diventare invisibile, anche se questo potrebbe essere semplicemente un trucco della mente. I bastoni possono anche garantire l’accesso a luoghi segreti degli Isu e, se combinati con una scatola dei precursori, possono imprimere i ricordi di altre persone nella mente dell’utente.
Uno dei più famosi è sicuramente il Bastone di Ermete Trismegisto apparso sia in Assassin’s Creed: “Odyssey” che in Assassin’s Creed: “Valhalla”. Si dice che il bastone, che un tempo apparteneva al famoso matematico Pitagora, sia persino in grado di parlare. Che ci crediate o meno, però, questa è solo la punta dell’iceberg quando si tratta dei suoi poteri.
Coloro che brandiscono il Bastone sono in grado di teletrasportarsi, manipolare l’energia e possono persino rigenerare la propria salute. Forse la cosa più importante, però, è che il bastone garantisce a chi lo impugna la completa immortalità, rendendolo uno dei Frutti dell’Eden più potenti dell’intero universo di Assassin’s Creed.
A volte indicati come Frammenti dell’Eden, gli anelli invece venivano creati dagli Isu come forma di protezione. Quando indossati, creano uno scudo elettromagnetico attorno all’utilizzatore in grado di deviare esplosioni di energia e proiettili magnetici. Prima della Grande Catastrofe, gli Isu cercarono di usare questa tecnologia per creare uno scudo intorno al pianeta. Sfortunatamente, mancavano sia il tempo che le risorse per avere successo. Esistono diversi anelli, uno dei quali è stato trovato da Connor durante gli eventi di Assassin’s Creed 3.
Assassin’s Creed: alla ricerca dei Frutti dell’Eden perduti!
Diversamente, senza troppi giri di parole, i Teschi di Cristallo sono poco più che telefoni usati per comunicare. Sapendo però il loro vero funzionamento e avendo gli strumenti necessari diventano oggetti incredibilmente potenti che possono essere utilizzati per osservare eventi che si svolgono ovunque sulla terra. Oltre a inviare e ricevere messaggi, i Teschi di Cristallo possono essere utilizzati per monitorare la vita di qualsiasi persona vivente. Se portato a un qualsivoglia osservatorio Isu combinato con una fiala del sangue di una persona designata, è possibile vedere cosa sta facendo quella persona, non importa dove si trovi. Questi frutti non sono da confondere invece con le sfere di cristallo, strumenti che permettono la comunicazione non solo attraverso lo spazio ma anche attraverso il tempo. Connor ne entra in possesso in Assassin’s Creed 3.
Al contrario, le Spade dell’Eden invece sono incredibilmente potenti e sono state impugnate da alcuni dei più grandi leader della storia. Sono in grado di produrre grandi esplosioni di energia e non possono essere danneggiate in alcun modo. Rendono anche chi li impugna incredibilmente carismatico e possono anche essere usati per localizzare i nemici. Inoltre, chi è in possesso di una Spada dell’Eden è immune ai poteri delle Mele dell’Eden.
All’opposto, l’Ankh di Iside è simile alle Sindone dell’Eden, sebbene sia significativamente più potente. Nel mentre le varie Sindone possono “solo guarire a livello molecolare una persona”, l’Ankh può anche resuscitare temporaneamente i morti. È anche in grado di immagazzinare la coscienza di una persona e successivamente collocarla in un cadavere. La prima istanza registrata dell’Ankh risale all‘antico Egitto, dove la dea Iside usò i suoi poteri per resuscitare il marito Osiride. Da lì fu portato a Roma e successivamente entrò in possesso degli Assassini. La sua attuale ubicazione è sconosciuta, anche se molti ora credono che sia poco più di un mito. Si fa riferimento a questo artefatto per la prima volta in Assassin’s Creed Origins.
La serie Assassin’s Creed offre agli appassionati l’opportunità di esplorare queste storie coinvolgenti e affascinanti, immergendosi in ambientazioni storiche realistiche e ricche di dettagli. L’uso dei Frutti è un elemento chiave che alimenta la trama e dà vita a avventure straordinarie, in cui gli Assassini lottano per il bene dell’umanità e cercano di preservare l’equilibrio tra il libero arbitrio e il controllo. In definitiva, i Frutti dell’Eden rappresentano un punto focale di Assassin’s Creed, un elemento distintivo che aggiunge profondità e mistero all’esperienza di gioco. La loro origine, il potere che possiedono e la loro ubicazione in luoghi storici emblematici catturano l’immaginazione dei giocatori, offrendo una connessione unica tra il mondo virtuale e il ricco tessuto della storia umana. La ricerca e la protezione dei Frutti dell’Eden rimangono un obiettivo centrale per gli Assassini, promettendo nuove avventure e scoperte emozionanti per gli appassionati della serie.