La saga di casa Capcom, Monster Hunter, ha saputo nella sua longeva storia di vita affascinare i suoi giocatori con interi ecosistemi abitati da creature che potevano variare dal più piccolo degli insetti al più grande dei predatori. Alcuni di questi mostri sono diventati talmente iconici da potersi dire quasi volto della saga, basti pensare al Deviljho, o al caso ancora più eclatante, il Rathalos. Ma quali sono i mostri che più sono in grado di spaventare i giocatori? Quali sono le creature il cui solo nome è in grado di far rabbrividire anche i giocatori più veterani della saga? Scopriamolo insieme in questa lista dei cinque mostri più temibili della saga di Monster Hunter.
Raging Brachydios (Monster Hunter World: Iceborne)
Se il Brachydios base sembra offrire uno scontro equo e bilanciato al giocatore, il Raging Brachidios si mostra pochi istanti dopo l’inizio del combattimento fatto di tutt’altra pasta. Questo wyvern ha dalla sua delle dimensioni incredibili, che obbligheranno il giocatore o a schivarne gli attacchi da molto lontano, o mantenersi a distanza ravvicinata gestendo perfettamente i propri frame di invincibilità. Come se non bastasse il mostro non solo offre poche aperture per essere attaccato, ma quando il cacciatore riuscirà ad infliggere danno ad una parte del suo corpo, il Raging Brachydios lancerà nella zona sottostante ad essa una melma esplosiva che si innescherà in brevissimo tempo. Questo favorisce di molto armi che sono in grado di produrre un vasto output di danno molto in fretta, lasciando il tempo al giocatore di mettersi poi al riparo. Contrariamente a come finora si sarebbe potuto pensare, le armi a distanza non sono particolarmente avvantaggiate in questo scontro, dato che il mostro è in grado di creare zone di melma esplosiva estremamente ampie che ha la possibilità di lanciare per distanze considerevoli. Come se non bastasse, una volta ridotta abbastanza la vita del Raging Brachydios questo, tornato nella sua tana, anziché combattere mostrando segni di indebolimento, bloccherà il cacciatore al suo interno, costringendolo ad un combattimento all’ultimo respiro, mantenendo alta la tensione di questa caccia fino all’ultimo secondo.
Extreme Behemoth (Monster Hunter World)
Introdotto nella saga in Monster Hunter: World, L’Extreme Behemoth nasce dalla collaborazione con Final Fantasy XIV. La creatura riesce a portare la peculiarità di una boss-fight tipica di un MMORPG dentro Monster Hunter, obbligando i cacciatori ad un gioco di squadra ben coordinato, rendendo difficile, se non addirittura impossibile il completamento della missione giocando con degli sconosciuti, pena l’annientamento e il fallimento della missione. Il mostro è in grado di applicare diversi tipi di debuff elementali, rendendo difficile equipaggiarsi a dovere, come se non bastasse è anche in grado di ridurre la difesa dei giocatori. Forte di attacchi veloci e in grado di ricoprire la maggior parte della propria arena, e di una costante pioggia di meteore che minacciano qualunque cacciatore rimanga troppo a lungo nella stessa posizione, questa battaglia sembra già un’impresa eroica, senza contare che questa creatura conterà ben quattro diverse fasi di combattimento. Come se non bastasse l’Extreme Behemoth può anche vantare un attacco ad area, costituito da un’ulteriore cometa, di dimensioni decisamente maggiori rispetto a quelle che lancia solitamente sul campo di battaglia, in grado di eliminare in un colpo tutti i membri della caccia, nel caso non la si schivasse adeguatamente.
Alatreon (Monster Hunter World: Iceborne)
Se l’Extreme Behemot è stato per lungo tempo l’incubo peggiore dei giocatori di Monster Hunter: World, con i suoi molteplici elementi e la possibilità di annientare un intero party con una singola mossa, Alatreon è stato in grado di equipararsi a quest’ultimo, vantando la possibilità di utilizzare tutti gli elementi presenti nel gioco e sfoderando la sua personalissima mossa per mandare k.o. in una singola azione i giocatori. L’Escaton Judgment, la mossa finale del drago, possiede una meccanica particolare attorno alla quale si piega praticamente tutto il combattimento. Sarà infatti necessario infliggere abbastanza danno elementale da far partire una particolare animazione del wyrm, che indicherà che il danno della prossima mossa finale sarà molto più debole. Più facile a dirsi che a farsi dato che Alatreon vanta un pattern di attacco estremamente elaborato ed incredibilmente veloce, con molti attacchi che possono essere tanto letali quanto la sua mossa finale, costringendo i cacciatori a passare molto più tempo di quanto non vorrebbero con la loro arma rinfoderata ad evitare attacchi potenzialmente fatali. Come si può ben capire, più tempo si passa a correre in giro cercando di schivare attacchi, meno attacchi si mettono a segno e meno attacchi si mettono a segno, meno probabilità si hanno di indebolire la mossa finale del drago, che eliminerà l’intero gruppo di caccia. Alatreon si aggiudica senza troppa fatica un posto in questa lista di mostri tremendamente ostici, come wyrm che è stato in grado di sottrarre ore e ore di caccia ai giocatori, forzandoli a ingegnarsi con nuove strategie e a creare nuovi set di armi e armature solo per avere una possibilità di uscire vittoriosi dallo scontro.
Duremudira (Monster Hunter Frontier G6)
Se su Monster Hunter Frontier i giocatori potevano almeno avere la tranquillità di non poter essere mandati a terra in un singolo colpo grazie all’abilità “guts“, il Duremudira sembra essere stato creato per farsi beffe di questo senso di sicurezza a cui ormai i cacciatori si erano abituati durante le loro cacce. Questo particolare wyvern infatti riesce a lanciare al giocatore attacchi con danni da capogiro, molti dei quali in grado di polverizzare un’intera barra degli hp con un singolo colpo. Il problema diviene palese quando si considera che il drago utilizza attacchi basati sul ghiaccio e sul veleno e ha svariati attacchi ad area che possono colpire improvvisamente sia dall’alto che dal terreno dove poggiano i piedi del giocatore. Il risultato dell’equazione è presto detto: un momento di distrazione e si verrà colpiti da un attacco a cui si sopravvivrà solo grazie alla già citata abilità, ma il giocatore, ormai afflitto dal veleno, non avrà neanche il tempo di pensare di bere un antidoto prima che anche i suoi ultimi punti vita vengano inesorabilmente corrosi.
Fatalis (World: Iceborne)
Nello sviluppare la battaglia finale dell’ultimo aggiornamento di Iceborne, gli sviluppatori si sono decisamente voluti assicurare di creare una caccia degna di questo titolo, creando una battaglia da incubo per i giocatori. Un drago gigante, un’arena piuttosto ristretta e un moveset stracarico di danno in ogni piccolo movimento. Una ricetta per uno scontro quantomeno faticoso, contando che il drago riesce a coprire bene tutto il campo di battaglia con i suoi attacchi, obbligando ancora una volta i giocatori a combattere sempre sul filo del rasoio, senza mai potersi permettere il rischio di abbassare la guardia, a meno che non si voglia fallire miseramente la propria caccia. Come se non bastasse, Fatalis vanta anche una mostruosa quantità di punti vita, da abbattere in un ristrettissimo lasso di tempo di , obbligando i giocatori ad usare al massimo i cannoni e le baliste presenti nella mappa per mettere a segno la quantità necessaria di danni per portare a termine la battaglia vittoriosi. Un boss del genere non poteva certo non vantare un attacco di distruzione di massa. Ogni determinata percentuale di vita persa, Fatalis si alzerà in volo, preparando una letale nova in grado di mandare a terra in un colpo solo i cacciatori a meno che questi non si riparino in determinate parti dell’arena, nei pochi secondi a disposizione prima che l’attacco sia pronto.
Sicuramente la lista potrebbe essere ben più lunga e alcuni potrebbero avere opinioni differenti su quale caccia possa risultare più difficoltosa rispetto ad un altra, a seconda della propria esperienza personale. Anche questo fa parte della grande magia di Monster Hunter, una saga che mette a disposizione dei propri giocatori tanti mostri da cacciare e altrettante armi per farlo, rendendo ogni partita unica nel suo genere.
La saga di Monster Hunter nella sua lunga storia ha saputo appassionare innumerevoli giocatori, creando fan hardcore amanti del genere, riuscendo a proporre sfide sempre più impegnative anche per i giocatori più accaniti, senza mai perdere un colpo. Ogni nuovo titolo riesce ad alzare l’asticella rispetto a quello precedente, che si tratti di ambito di prestazioni grafiche o di godibilità di gameplay, e siamo sicuri che il titolo riuscirà nel tempo a mantenere questo trend. Per qualunque curiosità o novità in merito alla saga, vi rimandiamo al nostro sito.