Shattered Heaven è pronto a mostrare le sue carte in tutto il loro splendore in accesso anticipato a partire dal 31 maggio su Steam. Il titolo, come vi avevo già accennato nella nostra anteprima, combina meccaniche gameplay da gioco di carte e rogue-like all’interno di un single-player con elementi RPG, un pizzico di dungeon-crawling e una storia che cambia a seconda delle scelte del giocatore. Grazie alla grandissima rigiocabilità derivante dai dungeon procedurali, unito ad un sistema di crafting e una narrativa intensa, il titolo vi saprà intrattenere per molte ore. L’opera ha uno strepitoso stile grafico cartoon dark fantasy, unito ad un’impronta Lovecraftiana che si fa sentire nel design dei nemici. Grazie anche ad un’epica soundtrack con cantanti lirici, l’avventura creata da Leonardo Interactive saprà di certo coinvolgervi e portarvi a scoprire un mondo in rovina e devastato dalla guerra.
Shattered Heaven: un tradimento, un Dio morente
Shattered Heaven fa della storia il fulcro portante dell’intera esperienza, grazie anche ad un sistema di scelte e di morale che avrà conseguenza sulla protagonista Andora ed il mondo intero. Ogni dieci anni si riuniscono quattro ragazze, ognuna proveniente da una terra diversa e sono destinate a superare imprese tortuose e disumane. Queste fanciulle ottengono il titolo di Vestale e sono immediatamente incaricate di combattere la ricorrente Guerra dell’Ascensione. Seguite e protette dai loro Guardiani, si riuniranno alla Cattedrale dell’Equinozio. Qui risiede l’unico sovrano della terra, il Divino Fanciullo Heliad. Circondato dai suoi servitori, è la reincarnazione vivente di un Dio che un tempo fu tradito dall’umanità, o così si vocifera. È lui che ci darà ogni compito ed ogni missione da affrontare nei diversi pericolosi dungeon; Andora e i suoi guardiani Magni a Ishana affronteranno una pericolosa prova dopo l’altra, in cui rischieranno tutto per avere la possibilità di salvare il loro popolo dall’estinzione. Infatti, se una Vestale muore durante la guerra anche il suo popolo sarà destinato a perire. Andora non affronterà il viaggio solo con i suoi compagni, ma avrà a disposizione mercanti e artigiani che troveremo nelle abitazioni inferiori della Cattedrale, convivendo in un ambiente dove i quattro popoli si incontrano.
Sebbene l’incipit della storia sia a tutti gli effetti interessante ed originale, ha bisogno del suo tempo per spiccare il volo e diventare davvero appassionante (ma lo farà, statene certi!). Infatti, durante l’esplorazione del primo dungeon chiamato Naraka, ci sono pochi elementi arricchiscono la storia e, nonostante un colpo di scena, il gioco non dà il tempo di maturare alcun affetto o emozione per quel personaggio, il che è un vero peccato. Sebbene ci fosse una relazione molto profonda tra la protagonista e la Vestale il gioco fatica a rendere davvero emozionante l’evento. D’altronde, arriva poche ore dopo aver iniziato la nostra avventura e poco dopo aver fatto la conoscenza del personaggio. Ma state pur certi che la trama e la lore del gioco è ricca di retroscena che vi terranno incollati allo schermo per tutto lo scorrere della narrazione degli eventi.
A partire dal secondo dungeon, Temple of Koa, la trama inizia a sviluppare il suo spessore e comprendiamo molto di più sui retroscena della storia. Scopriamo la reale origine delle Vestali, chi sono e perché sono davvero lì a combattere ogni decade in un ciclo senza fine, creatosi dall’amore di un Dio verso la sua conserte e dal suo odio verso gli uomini. In una lore che ci ricorda vagamente Dark Souls (non è una nota negativa) il gioco inizia a prendere un ritmo più incalzante, con un gameplay che inizia ad essere più movimentato e con nuove meccaniche introdotte all’interno delle fasi di dungeon-crawling. La trama è stata raccontata bene e invita i giocatori a riflettere sulla morale e la fiducia posta nelle persone, cosa non scontata nel mondo di Shattered Heaven. Infatti, le nostre scelte influenzeranno il percorso della storia e, nonostante esserci pentiti della morale di alcune, siamo riusciti ad ottenere un finale decisamente positivo per Andora e i suoi amici.
Il titolo ci ha tenuto impegnati per molto tempo, impiegando circa 18 ore per completare il gioco. Il gioco offre anche diverse modalità di difficoltà: una modalità storia per chi non è incline a portare avanti molti minuti di battaglie, la classica modalità normale che offre una difficoltà bilanciata e infine la modalità difficile. Quest’ultima ci ha messo di fronte a battaglie estenuanti e lunghe, in cui abbiamo dovuto sviscerare le varie meccaniche di gioco per avere la meglio contro i nemici. Ma un passo alla volta ci arriveremo, prima di tutto iniziamo parlando dell’hub centrale, l’imponente Cattedrale dell’Equinozio.
All’interno della Cattedrale faremo la conoscenza di diversi mercanti che ci daranno una mano nella nostra avanzata. Iniziamo parlando della Dark Forge dove incontreremo Phaistos il quale, grazie alla sua magia, ci aiuterà a migliorare diverse caratteristiche. Portando al fabbro i Dark bones potremo migliorare e ottimizzare il nostro deck, aumentare il numero di trinket equipaggiabili e tanti altri bonus che ci torneranno utili in combattimento e nelle fasi di dungeon-crawling. Invece, ottenendo Orbs dopo aver completato i vari dungeon si miglioreranno diverse statistiche del gioco:
• Strenght: Aumenta il danno inflitto dalle carte
• Dexterity: Aumenta la probabilità di evitare gli attacchi e le trappole, riducendone i danni inflitti
• Will: Aumenta gli HP dei nostri eroi
• Faith: Aumenta l’armatura, la probabilità di critico e riduce la possibilità di trovare eventi Blasfemi
Troveremo anche Asclepius all’interno della Apothecary, il quale ci aiuterà a creare diverse pozioni mischiando reagenti e solventi. Pistis è invece la mercante della Cattedrale e ci venderà diversi oggetti che ci torneranno utili nella nostra avventura, come trinket e dungeon tools. L’utilizzo delle pozioni può essere molto utile in fase di gameplay dato che arricchisce l’esperienza ludica. Infine, al centro della Cattedrale risiede The Great Altar, dove poter modificare i deck dei nostri personaggi, l’equipaggiamento trasportabile, le skill e infine i talenti dove spendere i punti ottenuti per migliorare le caratteristiche e ottenere nuove abilità. Completata questa estesa introduzione alla storia e all’hub centrale, siamo pronti per approfondire nel dettaglio il gameplay di Shattered Heaven.
Shattered Heaven: rogue-like e card-game si uniscono in un’esperienza unica
In Shattered Heaven ci sono tante meccaniche con cui sperimentare e familiarizzare e ci metterete un po’ di tempo a imparare le diverse sfaccettature del gameplay. Nonostante nelle primissime ore toccherete solo la punta dell’iceberg degli elementi ruolistici che il titolo ha da offrire, proseguendo nella storia sbloccherete nuove carte da usare che aggiungono tanti altri elementi RPG. Avrete quindi pane per i vostri denti e gli elementi RPG del titolo sono tantissimi, con molte caratteristiche da tenere a mente, buff e debuff che infliggono le vostre carte e tanto altro materiale a disposizione. Iniziamo partendo da Andora ed i suoi guardiani, ognuno con caratteristiche e peculiarità diverse tra loro.
Andora avrà a disposizione una meccanica unica, la Deity Bar. Quando utilizziamo una carta di ogni gemma riempiremo uno slot fino ad un massimo di 3. Ogni punto avrà dei risvolti speciali nella battaglia: con un punto Andora ripristina 2 HP all’inizio del turno, con due punti Andora pesca una carta in più all’inizio del prossimo turno e con tre punti guadagna 2 AP extra da utilizzare nel prossimo turno. Magni sarà invece il protettore dell’intero party e le sue carte e abilità vertono sia sulla difesa che sull’attacco, potenziando le carte del tipo Neutral e Basic. La sua meccanica unica è rappresentata dalla Rage bar, ottenendo 1 punto quando usa una carta Ruby e 2 punti quando viene colpito. I punti Rage sono importanti, in quanto le tre skill che avrà a disposizione non avranno un cooldown ma consumano punti Rage. Ishana è la debuffer della squadra, con la capacità di distruggere le carte che non servono in combattimento e infligge grossi debuff e molti danni. Ishana avrà a disposizione una Thirst bar che accresce uccidendo nemici o utilizzando determinate carte o abilità. Quando si raggiungono 5 punti, questi vengono spesi usando le carte con evidenziato “Limodes summoned” in modo da infliggere ancora più danni.
La costruzione del deck è semplice e immediata, con un massimo di 20 carte equipaggiabili suddivise tra Legendary, Rare, Common e Basic. Le carte si sbloccheranno avanzando nella storia e sono tutte ben curate e realizzate, grazie soprattutto ad un’ottima art direction. Troverete carte diverse per ogni personaggio e con le loro caratteristiche uniche che possono infliggere enormi danni o debuff, ma anche aiutare la squadra con buff e aumentando l’armatura. L’armatura è molto utile nelle battaglie poiché ci difende dagli attacchi nemici assorbendo i danni, una sorta di scudo per la nostra salute. L’albero dei talenti per ogni personaggio è molto grande e si suddivide in tre rami, ognuno con abilità passive e attive uniche da sbloccare. Se siete amanti dei GDR allora avrete molto da studiare in Shattered Heaven, a partire dall’articolato albero dei talenti, alle carte e alle loro abilità uniche, che vi permetteranno di gestire la partita in tanti modi differenti. Date un’occhiata alle Keywords per ogni personaggio, perché imparerete a capire come funzionano le varie meccaniche delle carte. Ogni combattimento che affronterete sarà unico e dovete imparare a gestire le carte e scegliere quelle che fanno al caso vostro. Forse alcuni combattimenti vanno troppo per le lunghe e sono molto complicati, soprattutto giocando al livello difficile, ma è plausibile considerando la difficoltà scelta.
Ora è giunto il tempo di parlare delle meccaniche rogue-like e dungeon-crawling, ma iniziamo con ordine. Le meccaniche rogue-like si focalizza su potenziamenti acquistabili alla Dark Forge. Qui troviamo alcuni potenziamenti vitali all’esperienza, come quello di dimezzare la quantità obbligatoria di carte Basic da 6 a 3 o aumentare le carte Rare equipaggiabili per ogni personaggio, ma i perk a nostra disposizione sono davvero tanti e permetteranno ai vari personaggi di ottenere i miglioramenti necessari per poter arrivare fino in fondo!
L’aspetto dungeon-crawling di Shattered Heaven è interessante, curato e ben strutturato, ma nelle ultime fasi di gioco si manifesta una leggera ripetitività. Infatti, arrivati verso la fine le novità finiscono e ci troveremo a rivivere le stesse meccaniche! Nelle fasi di dungeon-crawling ci troveremo di fronte a diversi eventi: schivare o disattivare la trappola, eventi blasfemi che hanno effetti negativi o eventi arcani con effetti positivi sul party, infine troveremo anche dei tesori da sbloccare trovando le relative chiavi. Gli obiettivi per superare i dungeon sono abbastanza vari lungo tutta l’avventura: come sconfiggere un determinato numero di nemici, raccogliere dei tesori o trovare la chiave che sblocca la porta del dungeon e così via. Insomma, l’esperienza proposta nella parte di dungeon-crawling è abbastanza varia e piacevole, con tesori nascosti ricchi di ricompense o eventi che forniscono buff potentissimi.
Un card game sopraffino e artisticamente superlativo
Shattered Heaven dà il meglio di sé nelle componenti RPG e card-game. Sono le meccaniche di gameplay che regalano più soddisfazione, grazie alla loro natura articolata. Le carte sono ricche di sfaccettature e, se ben distribuite tra i vari deck degli eroi, si potranno creare combinazioni davvero interessanti. Grazie anche alla natura ibrida del gioco, al deck saranno aggiunte nuove carte quando entreremo ed avanzeremo in un dungeon, così da arricchirlo ancora di più con nuove carte. Il deck è quindi dinamico e muta costantemente percorrendo i vari dungeon, con la possibilità di scartare carte o acquisirne anche di nuove. Questo aumenta la varietà di carte che non si limiteranno ad essere solo più potenti, ma aggiungono anche nuove sfaccettature al gameplay. Questo aggiunge quel tocco in più all’esperienza di gioco così da renderla più piacevole.
Dal punto di vista tecnico il gioco è leggero e non richiede grossi requisiti ed è giocabile su qualunque sistema (e questa è cosa buona e giusta). Il lato artistico è quello che spicca di più: grazie ad un’art direction di tutto rispetto e molto ricercata, con uno stile tutto suo. Gli sprite dei personaggi sono molto dettagliati, così come le animazioni presenti nel gioco. Anche i nemici che combatteremo presentano uno stile unico, ben curato e dettagliato in ogni minimo particolare. Grazie ad una colonna sonora lirica di prim’ordine, rende ogni boss battle davvero unica e con il giusto pathos. Tutti questi elementi, presi nell’insieme, creano un’esperienza notevolmente piacevole e unica per il giocatore.
Piattaforme: PC
Sviluppatore: Leonardo Productions
Publisher: Leonardo Interactive
Tirando le somme, Shattered Heaven è un gioco che saprà divertirvi e che sa raccontare una buona storia, ma che non cade mai nel banale. Lo stile artistico di ogni singolo elemento è curato nei minimi dettagli ed è soprattutto molto originale. Anche le musiche liriche restituiscono un pathos incredibile che, unito ad una art direction magistrale, crea una esperienza meravigliosa. Il gioco da il meglio di se nelle componenti RPG e card-game, molto ben strutturate e articolate all’interno del gioco. Lo stesso si può delle meccaniche rogue-like e dungeon-crawling, anche se hanno bisogno di qualche leggera rifinitura così da essere più piacevoli. Con grande rammarico manca la lingua italiana ed il gioco è solo disponibile in lingua inglese e cinese, ma non è detto che in futuro non sarà aggiunto il supporto alla lingua nostrana. Shattered Heaven rimane però un’opera indie made in Italy frutto di una campagna kickstarter ben riuscita e capace di creare un’opera originale e artisticamente ben realizzata. Il titolo, al netto di qualche piccolissima imperfezione, si dimostra un capolavoro per tutta la durata dell’avventura e lo consigliamo vivamente agli amanti di questo, anzi di questi generi vidoeludici.