La saga di Assassin’s Creed non solo non necessita ormai di alcuna presentazione, dati i ben quindici anni di servizio alle spalle, ma ha anche mostrato di sapersi adattare, col tempo, a qualsivoglia console e a molteplici tipi di gameplay. In effetti i giocatori ad oggi hanno sperimentato le avventure dei celebri assassini un po’ in tutte le salse – anche su mobile, se ricordate il curioso minigioco di Assassin’s Creed Unity; ma arriverà Assassin’s Creed Code Jade a porre rimedio da questo punto di vista. Tra le “salse” ne manca quindi soltanto una: la VR, cioè la Realtà Aumentata. Avete sempre sognato di indossare caschetto e dispositivi vari per immergervi letteralmente in un determinato contesto storico, sfoderando la vostra lama celata? Il neoannunciato Assassin’s Creed Nexus VR servirà proprio a questo. Lo abbiamo scoperto e visto in azione in anteprima nel corso di un recente briefing di Ubisoft, e ve lo raccontiamo in questa nostra anteprima.
Diventare assassini… per davvero
Per il momento sappiamo che Assassin’s Creed Nexus arriverà su Meta Quest 2 e Meta Quest 3 nel corso di quest’anno; sono attualmente al lavoro sul titolo Red Storm – lo studio contribuì allo sviluppo di Tom Clancy (a proposito, potete dare un’occhiata anche al nostro provato di The Division Resurgence) e Star Trek VR: Bridge Crew, tra le altre cose – in collaborazione con Ubisoft Reflections, Ubisoft Dusseldorf e Ubisoft Mumbai. L’obiettivo è quello di fornire un’esperienza atipica e ben calibrata, da qualsivoglia punto di vita. Chiaramente l’obiettivo principale è quello di consentire agli acquirenti di “diventare assassini”, ma questa volta per davvero; nel senso che il tutto verrà fruito in prima persona – vera e propria novità nella storia del franchise – interpretando il ruolo di uno (anzi, di più di uno) assassino specifico. Il giocatore si sposterà e agirà come in qualsiasi capitolo della serie, ma con un’immersività mai vista prima e garantita, per forza di cose, dall’hardware di riferimento.
Ci sono ovviamente dei limiti: non si potrà fare proprio tutto ma proprio tutto quello che avete visto in un qualsivoglia episodio recente, scordatevi le possibilità di Valhalla e tutte le abilità principali e secondarie del suo protagonista; l’esperienza è invece più simile a quanto visto nelle prime iterazioni del franchise, con un occhio di riguardo per gli aspetti legati al combattimento e alla furtività. Fondamentalmente ci si ritroverà a muoversi in ambienti più o meno vasti (con tutti i limiti della VR, i quali andranno analizzati copia alla mano) cercando di raggiungere obiettivi specifici, su tutti l’eliminazione di determinati bersagli. Gli ambienti sono stati pensati proprio per valorizzare le caratteristiche fondamentali di Assassin’s Creed, quali la possibilità di arrampicarsi sui muri, di ricorrere al parkour, di scivolare da un tetto all’altro, spostarsi furtivamente su assi, avvicinarsi di soppiatto ed eliminare silenziosamente i nemici e via dicendo.
I “primati” di Assassin’s Creed Nexus VR
Ubisoft ha tenuto a sottolineare come Assassin’s Creed Nexus VR segni rispettivamente tre primati specifici all’interno del franchise. Di uno vi abbiamo già parlato, ed è quello più intuitivo: è il primo Assassin’s Creed pensato specificamente per la realtà virtuale e quindi, per forza di cose, anche l’unico fruibile interamente in prima persona. Ma le novità intriganti non finiscono qui. La seconda consiste nella presenza di ben tre assassini storici del franchise: potrete vestire infatti i panni di Ezio Auditore, Connor e Cassandra, rispettivamente i protagonisti di Assassin’s Creed II, Brotherood e Revelations, di Assassin’s Creed III e infine di Assassin’s Creed Odyssey. Questa scelta, oltre ad attirare l’attenzione dei meno curiosi, è funzionale anche al gameplay, dato che ogni assassino potrà vantare un arsenale specifico. Per esempio, Azio Auditore potrà agire impugnando la doppia lama celata; ma il giocatore potrà anche mimare i fendenti e il lancio del tomahawk di Connor; e ancora, perché non impugnare arco e frecce e passare al combattimento a distanza proprio come avrebbe fatto, in Grecia, Cassandra?
Queste scelte dovrebbero garantire ad Assassin’s Creed Nexus VR una sufficiente varietà tematica. Manca però ancora il terzo primato, che sorprendentemente consiste in una trama orizzontale ambientata in diversi periodi storici. Anche questa a ben vedere è una novità, perché ogni capitolo del franchisce oscilla sì tra presente (la vicenda degli Occulti, dei Templari e dell’Abstergo) e passato, ma pur mantenendo una certa omogeneità di fondo (Assassin’s Creed III, per esempio, si basava sulla storia americana, ma non spaziava in avanti o all’indietro per secoli e secoli). L’atipicità di Assassin’s Creed Nexus VR consentirà, invece, dei grandi “salti temporali”: vi sarà uno spunto nel tempo presente, e poi una serie di indagini da compiere in vari periodi storici (nel Rinascimento, nella Grecia Antica, in America) per risolvere alcuni problemi tutti legati tra loro e all’atmosfera originale della serie. Questo dovrebbe intrigare anche i più scettici – almeno con noi ha funzionato.
Cosa convince di più (e cosa un po’ meno)
È chiaro che Assassin’s Creed Nexus ha al proprio arco una serie di frecce davvero niente male: il ritorno di Ezio; la possibilità di impersonare alcuni personaggi storici più o meno recenti, con graditissimi recuperi dal passato; oltre a tutte le potenzialità altamente immersive dell’hardware di riferimento, che consentirà di muoversi, agire e pensare come se fossimo proprio noi i membri della Setta degli Assassini e stessimo combattendo i Templari. Ma alcuni aspetti convincono un po’ meno, o comunque lasciano spazio a dubbi. Tanto per cominciare, Ubisoft ci ha mostrato un filmato realizzato interamente in computer grafica: non abbiamo quindi potuto assistere a una vera e propria sessione di gameplay. Certo, tutto quello che abbiamo visto ci ha convinto: ma il prodotto di arrivo sarà poi all’altezza? Sarà così bello, funzionale, ed efficiente? Ovviamente stiamo pensando anche ai problemi legati a risoluzione e dettaglio; dal punto di vista invece dei problemi tipici della VR, quale la nausea, sembra che Ubisoft abbia adottato alcuni accorgimenti molto utili, quali la possibilità di teletrasportarsi da un punto all’altro o di agevolare alcune sequenze di movimento, e ciò denota un’attenzione lodevole per le esigenze di fetta di giocatori non indifferente.
Un altro dubbio che attualmente nutriamo è quello legato alla durata complessiva dell’esperienza e all’estensione delle mappe di gioco. Abbiamo paura, semplificando, che Assassin’s Creed Nexus VR si riduca a un’avventura piccolissima con tre capitoli dedicati a Ezio, Connor e Cassandra; speriamo invece che le mappe siano decisamente più ampie di quanto visto nel breve filmato in anteprima e ricche di possibilità. Teoricamente Ubisoft ha parlato di territori variamente esplorabili e pensati per essere fruiti esattamente come farebbero gli Assassini: speriamo bene, ma anche questo aspetto necessita di forza di cose di un provato diretto – “direttissimo”, dato che siamo in ambito VR. Su un punto ci sentiamo di poterci pronunciare direttamente: Assassin’s Creed Nexus VR è una sperimentazione inattesa e potenzialmente molto valida, che non vediamo l’ora di poter rivedere in azione.
Piattaforme: Meta Quest
Sviluppatore: Ubisoft
Publisher: Ubisoft
Assassin’s Creed Nexus VR, sulla carta, è un esperimento interessantissimo da qualsivoglia punto di vista. Vanterà la presenza di tre volti più che noti (Ezio, Connor e Cassandra), permettendo di pensare e agire “fisicamente” come un vero e proprio Assassino grazie al supporto della realtà virtuale. La trama, inoltre, dovrebbe riuscire ad agganciare come mai prima d’ora presente e passato, svelando chissà quali segreti sulla lotta tra Templari e Assassini. Eppure, così come conosciamo i pregi della VR, ne intuiamo anche i limiti: quanti livelli saranno presenti in tutto? Con quali limitazioni, nella dimensione e nella risoluzione? Aspettiamo di saperne di più, nutrendo la giusta speranza e lucidando la nostra lama celata.