Harry Potter Magic Awakened Recensione: carte magiche sullo smartphone

Harry Potter Magic Awakened

Non sono ancora lontani i tempi del lancio, e dell’evidente successo, di Hogwarts Legacy (di cui vi ricordiamo qui la nostra recensione su next-gen), che aveva permesso all’ampia ed estesa fanbase del mondo magico di J.K.Rowling di addentrarsi nei segreti più oscuri dell’epoca precedente a quella illustrata da libri e film della saga più famosa del mondo magico. E proprio a poco oltre quattro mesi dal lancio di questo titolo, torna ora un’altra avventura, molto più ridimensionata e con qualche punto in comune con quella lanciata a febbraio 2023. Parliamo del lavoro di Portkey Games su mobile con Harry Potter Magic Awakened, tradotto in italiano con Harry Potter Scopri la Magia, titolo che possiamo testare solo su dispositivi Android e iOS da qualche giorno. Appassionati come siamo del cosiddetto Wizarding World, non abbiamo potuto perdere l’opportunità di testare anche questa piccola, grande avventura, pensata soprattutto come gioco di carte collezionabili (CCG) con elementi di MMO ed RPG in versione cartoon su iPhone 14 Pro!

harry potter magic awakened

Harry Potter Magic Awakened: la tua lettera per Hogwarts è sullo smartphone

Ebbene sì, non poteva che cominciare diversamente il nostro viaggio nel mondo magico di Harry Potter, dove qui, a differenza del sopracitato Hogwarts Legacy, torna a fare capolino in maniera evidente e per nulla mascherata qualsiasi riferimento a Harry Potter e alla saga principale del franchise in questione. A partire non solo dalla famigerata lettera per Hogwarts, sulla quale andiamo ad apporre la nostra firma e scegliere così il nome del giocatore che andremo a impersonare in questo RPG, ma anche dall’incontro con Hagrid, proprio lui, che ci accompagna come fossimo Harry Potter, ma senza alcun intervento forzoso in casa dei nostri zii, a fare acquisti a Diagon Alley e testare così le varie opzioni di gioco e di personalizzazione del nostro personaggio fin da subito, di cui parleremo in maniera più approfondita tra poco. Lo chiariamo, Harry Potter Magic Awakened è davvero un mondo unico creato ad hoc per la fanbase del maghetto rowlinghiano, con tanti riferimenti al mondo che abbiamo ampiamente conosciuto dalla penna dell’autrice e con qualche possibilità di personalizzazione, ma non troppa come vedremo più avanti. Siamo dunque subito avviati al mondo di Magic Awakened con il viaggio a bordo dell’Hogwarts Express, alla cerimonia del Cappello Parlante in Sala Grande e la selezione della casata. Tutto in linea dunque con quanto definito nei libri, senza particolari soluzione originali alternative, anche perché la linea temporale di questo gioco si sviluppa apparentemente subito dopo le vicende narrate in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, raccontandoci quanto ancora non sappiamo sul mondo dopo la fine di Voldemort. Ci saranno anche sorprese legate ad alcuni personaggi secondari ben noti della storia di HP, ma che non vi vogliamo spoilerare, oltre a fare la conoscenza non solo di Hagrid, ma anche della mitica Mirtilla Malcontenta e ad affrontare un Molliccio durante le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure. Se tutto dunque riprende in maniera accurata quanto abbiamo conosciuto nella saga del maghetto, la narrazione presenta davvero pochi momenti di vera originalità narrativa, con qualche ulteriore flashback dedicato ai momenti più importanti dei film.

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Scegliere il proprio asso (magico) nella manica

Il tessuto narrativo di Magic Awakened diventa così puramente fanbase, senza variazioni sul tema e cercando invece di contrastare la monotonia di questo andamento con l’impostazione CCG del gameplay. Siamo infatti alle prese con un prodotto più articolato rispetto a un classico titolo di carte collezionabili, dove ci ritroviamo sul nostro dispositivo mobile un’esperienza vicina a Clash Royale nella gestione delle carte, usate per lanciare incantesimi o evocare creature magiche a nostro supporto. Ogni carta ha un relativo costo in mana, risorsa che si ricarica nel tempo e che permette di eseguire le mosse legate a quelle carte. E senza basarsi su turni, aspetto certamente non secondario. Inoltre possiamo muoverci liberamente nell’arena di gioco in combattimento, per schivare un attacco o indirizzare le nostre magie verso altri nemici. Il combat system è dunque funzionale e di facile apprendimento, oltre al fatto che il motore di gioco risponde bene generalmente, fatto salvo qualche piccolo sbavo e leggera interruzione scattosa tra dialoghi e azione. Funzionale dunque, ma non originale. Oltre alle carte attacco, troviamo anche nel deck ben tre slot dedicati alle carte degli alleati, per far scendere in campo i personaggi più noti come Hermione Granger, Ron Weasley a cavallo degli Scacchi Magici, riferimento al primo capitolo, La Pietra Filosofale, e tanti altri, rinforzando l’impostazione fanbase di questo gioco. Guardiamo ora a un altro aspetto tecnico di questo titolo, ossia l’editor di base del nostro personaggio, che incontriamo subito all’inizio del gioco, e che non si è sicuramente rivelato tra i più profondi che abbiamo potuto testare per dei giochi mobile. Questo ci permette in ogni caso di dare un’identità abbastanza definita al nostro personaggio, permettendo soprattutto che buona parte delle nostre scelte possa anche subire cambiamenti successivamente. Il tutto viene poi reso graficamente apprezzabile dalla scelta di disegnare in stile cartoonesco il mondo in questione, una scelta che funziona, molto gradevole all’occhio, ma che pecca di qualche glitch nei movimenti e nelle animazioni in primo piano, o comunque con visuali ravvicinate.

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Non solo carte: la vita a Hogwarts

Non di sole carte si basa la nostra esperienza in Harry Potter Magic Awakened. Si tratta infatti di un gioco piuttosto articolato in diverse fasi, che ci conducono anche a girovagare per il castello di Hogwarts e nei dintorni, zone che ci appaiono come open-map esplorabile sia a piedi che in sella alla nostra scopa volante. E a differenza di Hogwarts Legacy, possiamo sorvolare anche sul campo di Quidditch. Il tutto chiaramente si configura in ottica di scoperta delle varie attività rese disponibili dal gioco e partecipare alle varie lezioni previste, oltre che portare a termine degli incarichi sotto forma di mini-giochi o quiz, disponibili sia in versione single player, sia in coop online. Compiti che ben presto si riveleranno ripetitivi, e saremo poco incentivati a compierli diverse volte, se non per cercare di ottenere delle ricompense più interessanti. Infine potremo anche gestire una stanza personale del giocatore, da decorare e personalizzare anch’essa con arredamenti vari ed estetici sia gratuiti, sia con microtransazioni. Ed è proprio su quest’ultimo punto che vogliamo parlare, in quanto la presenza degli acquisti in-app c’è ed è anche di peso vario, in quanto se si desidera semplicemente godere la storia, non avremo neanche il lontano desiderio di sganciare qualche soldo per le microtransazioni. Invece per la modalità PvP o endgame il deck necessita di essere davvero potente, e per far salire di livello le nostre carte dovremo accumularne parecchie in duplicati, con upgrade delle carte di fascia alta disponibili solo nelle loot-box. Anche le monete d’oro, investite in power-up o per carte leggendarie, non saranno mai sufficienti, trovandoci costretti a scegliere tra una delle due opzioni.

Piattaforme: Android, iOS

Sviluppatore: NetEase, Portkey Games, Warner Bros. Games

Publisher: NetEase, Portkey Games, Warner Bros. Games

Harry Potter Magic Awakened è un titolo per mobile che cerca di rendersi interessante e sfizioso nella proposta in questo caso del genere CCG, così come il comparto tecnico riesce a reggere il confronto con altri titoli e non presenta particolari complessità e difficoltà nel caricamento e nella fluidità della risposta del software. Diversa invece è la profondità della narrazione di gioco, pensata prettamente in ottica fanbase e impregnata di tutto quello che un fan medio del mondo di Harry Potter già sa, senza scendere particolarmente nei dettagli e pescando prevalentemente dettagli e contenuti dei film e non dei libri (che come un vero fan dovrebbe sapere, questi ultimi presentano parecchie nozioni in più rispetto alla versione cinematografica). Il sistema di gioco è facile da apprendere e non vi sono particolari difficoltà nell’approccio all’interfaccia, a parte a volte la scomodità di usare al contempo dito sinistro e destro per muovere sia il personaggio che la telecamera. Al di là di qualche pecca tecnica e sbavatura nella precisione della resa su schermo del nostro dispositivo iOS o Android, la nostra prova su iPhone ci ha accontentato di quanto abbiamo avuto per le mani, regalandoci complessivamente l’esperienza che ci aspettavamo di poter vivere. Più o meno. 

VOTO: 7.2

Si svezza con Medievil e Tomb Raider, cresce con Final Fantasy, matura con la scrittura di qualsiasi genere di videogiochi. Giocatrice da più di 20 anni, Francesca coniuga passione e studio in una tesi magistrale a tema videoludico e la nutre quotidianamente tra console e articoli su videogiochi, cinema e serie TV. Toglietele tutto, ma non la scrittura.