The Nun 2 Recensione: Finit hic Deo…

The Nun 2 scrive un’altra importante pagina della saga The Conjuring, ormai un piccolo classico moderno dell’orrore di qualità, e diventata un vero punto di riferimento nonostante sia attiva da soli dieci anni. Il regista e produttore James Wan ha creato un vero e proprio universo del terrore credibile e ben strutturato, peraltro basato su una storia vera, quella dei demonologi Ed e Lorraine Warren, marito e moglie dediti ad indagini nell’occulto e celebri per il caso statunitense dell’infestazione di Amytyville, da cui sono stati tratti libri e film. La saga ha all’attivo, per ora, ben nove capitoli totali, divisi in tre serie distinte ma legate tra loro, The Conjuring, Annabelle e The Nun, oltre allo spin-off La Llorona. Tra i tanti demoni presentati nella saga, lo sappiamo, il più spaventoso resta Valak, creatura infernale che ama presentarsi nei panni di una suora malvagia ed inumana. Ora Valak è tornato, deciso a farci saltare dalla sedia…

The Nun 2

The Nun 2, il terrore ritorna annunciato da un volo di corvi neri….

Ci eravamo lasciati in un preciso punto temporale, l’intera narrazione di The Nun, infatti si svolgeva nel 1952 e più precisamente nell’abbazia maledetta di Santa Clara, in Romania. Qui, partendo da un convento di Londra, una novizia, per ordine diretto del Vaticano, era andata ad indagare su un misterioso suicidio di una suora che, pare, sia legato in qualche modo alle forze oscure. Tutto parte da una scritta trovata in un luogo proibito dell’edificio sacro che recita “Finit hic Deo…” ovvero, Qui finisce Dio… in latino. Dopo un susseguirsi di eventi spaventosi e soprannaturali tutto pareva finito per il meglio ma ecco che, pochi anni dopo, nel 1956, il male sembra essersi risvegliato. Ma stavolta pare che la fine, sia un vero nuovo inizio, poiché il male si sta di nuovo manifestando. Persino il logo del film è reso graficamente con un palindromo che rappresenta bene come l’inizio e la fine spesso coincidano. La storia segue le tracce del primo film, aggiungendo nuovi interessanti particolari, e riesce a rendere funzionale alla trama una delle caratteristiche fisiche più iconiche del terrificante demone suora Valak, ovvero i suoi occhi luminosi al buio. La struttura segue l’idea di Annabelle 2, raccontando le origini del demone, dando al film una trama non solo coerente, ma anche molto d’impatto. The Nun 2 ci trasporta nuovamente nell’universo dell’horror a tema religioso, e delle possessioni demoniache che è sempre uno dei sottogeneri più efficaci del filone, come sappiamo, fin dai tempi della pellicola cult L’esorcista del 1973, che proprio quest’anno festeggia i cinquanta anni. La sapiente regia di The Nun 2 confeziona una pellicola di ottima fattura, appassionante, coinvolgente e molto godibile, che spicca per il gran livello di dettaglio, per effetti speciali dalla realizzazione classica vecchia scuola molto convincenti, ed una fotografia che rende moltissime inquadrature come veri quadri in movimento, e lo stesso demone Valak si muove con grazia in questo mondo pittorico. I giochi di chiaroscuro tratteggiati dal film ricordano, per chi ama il mondo del fumetto, le opere di Corrado Roi, uno dei più noti disegnatori di casa Bonelli. La location del collegio femminile francese si lega idealmente al convento rumeno del primo film, confermando l’atmosfera, e giocando sull’ambiguità tra buoni e cattivi, il demone potrebbe possedere chi meno ti aspetti…

The Nun 2

Il comparto visivo della pellicola è veramente ben realizzato, e la ricostruzione degli anni cinquanta è davvero notevole, non solo veicoli, abbigliamento dei personaggi, ed atmosfera in genere, ma anche tanti piccoli particolari che si notano solo con una visione più attenta. Nulla è lasciato al caso, e molte scene storiche colpiscono per la loro messa in atto, come quando due personaggi ballano con le note di un disco d’epoca, rigorosamente da un giradischi a 78 giri. Colpisce parecchio come il modo di essere del secondo dopoguerra fatto di stenti economici e tanta voglia di ricominciare sia realizzato così bene. Allo stesso modo le location del film, che dalla oscura Romania rurale si spostano nella più centrale Francia urbana di fine anni cinquanta, con immancabili scene ambientate in Vaticano, sono visivamente ineccepibili. Un film che riesce a coinvolgere fin dai primi minuti, tenendo incollati allo schermo grazie alla trama fitta e mai noiosa, ai dialoghi ben scritti ed ai tanti eventi che porta in scena. Il film, come il precedente è ben costruito con una progressione eventuale verso l’alto, comincia con piccoli passi nel terrore, per trasportarci, ad un certo punto verso una vera esplosione infernale, con una vera orgia demoniaca di creature immonde degne dei classici Evil Dead di Sam Raimi. Saga peraltro da poco risorta e tornata sul grande schermo, come abbiamo detto in questa pagina. Una piccola curiosità, esiste anche un altro film datato 2005 intitolato The Nun, che altro non è che la versione internazionale di La Monja, horror ideato dal regista spagnolo James Balaguerò e prodotto dal visionario Brian Yuzna, due grandi maestri del terrore, che non c’entra ovviamente nulla con The Conjuring,  ma di cui consigliamo la visione.

The Nun 2

Cast tecnico ed attoriale del nuovo episodio di The Conjuring

The Nun 2 vede alla regia un veterano della saga The Conjuring, ovvero Michael Chaves, che, dopo essersi fatto conoscere con diversi cortometraggi,  esordisce dirigendo La Llorona nel 2019 e The Conjuring 3 nel 2021, mettendo parecchio del suo stile personale nelle pellicole. Le lente carrellate, i primi piani sui particolari, ed una gestione molto teatrale delle inquadrature  sono tra i punti più riconoscibili del regista. Un ruolo molto importante lo ricopre anche Tristan Nyby, il direttore della fotografia, che è riuscito a creare un piccolo capolavoro visivo, che risulta tra i migliori visti nell’intera saga, dei veri piccoli quadri a largo respiro che rendono ogni scena coinvolgente ed affascinante.  La scena delle riviste possedute, oltre che spettacolare, è una delle migliori della pellicola. L’artista collabora col regista dai tempi degli esordi nei cortometraggi ed è responsabile anche della fotografia del terzo film della serie principale. Nel 2014 Nyby ha anche collaborato con Nintendo per la Mini Serie TV Wii U: Bragg Report – Captain Toad: Treasure Tracker. Tra gli sceneggiatori troviamo il veterano Ian Goldberg, oltre  alla  talentuosa scrittrice Akela Cooper, autrice della trama inedita di The Nun 2, che ha il merito di essere riuscita a creare un sequel ad una storia apparentemente conclusa. Coinvolgere una reliquia sacra come Gli occhi di Santa Lucia, protettrice dei ciechi, è stata una intuizione geniale. La ricordiamo per film horror come Malignant del 2021 e M3GAN del 2022, oltre che nello staff degli autori della Serie TV American Horror Story. Dalla stessa serie proviene anche l’attrice protagonista del film, Taissa Farmiga, vero volto di riferimento per il settore horror contemporaneo, che riprende il personaggio di Suor Irene già visto nel primo film. La sorella maggiore dell’attrice principale, Vera Farmiga, è nota, tra le altre cose proprio per aver interpretato Lorraine Warren insieme a Patrick Wilson nei panni di Ed Warren. Non poteva mancare quindi in The Nun 2 un cameo dei leggendari demonologi protagonisti della serie principale The Conjuring. Fanservice, certo, ma molto gradito. Ricompare pure il personaggio interpretato da Jonas Bloquet, Maurice detto il Francese, finalmente tornato in patria. Eccezionale, come sempre, nel ruolo della suora demone Valak, Bonnie Aarons, già apparsa nel primo The Nun e in The Conjuring Il Caso Enfield. L’iconica caratterista, oltre che come sceneggiatrice ed attrice in diversi film, viene ricordata per ruoli bizzarri come Uomo Spaventoso in Mullholland Drive di David Lynch nel 2001 o la zingara lanciatrice di maledizioni in Drag Me To Hell di Sam Raimi e Il Maestro Vampiro in Jakob’s Wife del 2021. Decisamente un altro volto iconico del terrore. Tra le new entry spiccano Storm Reid, che ricordiamo nel film sci-fi Sleight, qui nel ruolo di una suora che sarà fondamentale per la trama, e  l’affascinante attrice britannica Anna Popplewell, nota per saga Le Cronache di Narnia, Abbiamo visto il film in lingua originale apprezzando parecchio il livello di recitazione. Davvero un cast notevole.

The Nun 2

Musica Maestro! La colonna sonora di The Nun 2

Una nota decisamente positiva per la composizione della colonna sonora del film. Il primo The Nun aveva già dato prova di un sapiente uso delle sette notte per creare la giusta suspense, The Nun 2 eleva ancora una volta l’asticella verso l’alto, tra momenti spaventosi in crescendo, incalzanti nelle scene chiave e sottolineando al meglio ogni momento visivo. Durante la visione del film lo stile compositivo ci sembra decisamente familiare, ed i titoli di coda confermano le nostre impressioni. La OST è infatti opera del celebre e talentuoso Marco Beltrami, polistrumentista, vero maestro della musica elettronica, statunitense di origini italiane, che ha al suo attivo una carriera trentennale unita a doppio filo con il mondo cinematografico. Per New Line Cinema ha scritto le colonne sonore della serie Scream di Wes Craven, fin dal primo episodio del 1996, ma ha al suo attivo oltre ottanta OST per il cinema, tra cui spiccano Resident Evil di Paul W.S. Anderson del 2002, che trovate recensito qui, la Zom-Com (commedia a tema zombie, per i meno esperti del filone Z Movie)  cult Warm Bodies del 2013 ed una delle sue prove migliori, il silenzioso dittico horror d’atmosfera A Quiet Place di John Krasinski, in cui la musica sostituisce le parole dette.  Il lavoro svolto dal musicista per The Nun 2 è davvero eccezionale, ed è un vero valore aggiunto al film, specie se visto in una sala dotata di impianto audio Dolby Atmos di ultima generazione. La pellicola include anche tre canzoni d’autore, tra cui una in francese nei titoli di coda, che rende un perfetto omaggio alla location principale del film. Una pellicola assolutamente da non perdere, questo sequel di qualità di The Nun, per gli svariati motivi che abbiamo elencato, e che magari, se non conoscete la saga, una occasione per riscoprire le altre produzioni legate all’affascinante brand di The Conjuring. Il film è stato sviluppato da New Line Cinema in collaborazione con Atomic Monster e lo studio di Peter Safran, anche produttore insieme a James Wan, ed è distribuito da Warner Bros Italia. Il debutto europeo nei cinema è previsto per il 6 settembre 2023, e due giorni dopo negli Stati Uniti.

Un nuovo entusiasmante tassello si unisce all’intricato universo narrativo di The Conjuring, con un seguito inaspettato di uno dei film più amati della saga. La storia di The Nun continua, grazie all’interessante trama che riesce a dare un seguito ad una storia che, in apparenza, pareva conclusa. Il racconto fa da punto di partenza per un horror a tema religioso di qualità molto alta. Le possessioni demoniache, del resto, sono tra i filoni più spaventosi dell’intero genere del terrore. Il ritorno del demone Valak, che si diverte ad apparire come una grottesca suora malvagia è di quelli che non si dimenticano. Un’opera fatto di particolari, sensazioni, folli jump scare da gelare il sangue, scenari simili a quadri in movimento e, soprattutto, grande amore per il cinema di alta qualità. 

 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.