Starfield

Starfield Guida: il perfetto comandante astronavale

L’esplorazione della galassia non è sempre un’attività pacifica, a quanto pare, e durante i salti gravitazionali da un sistema all’altro correrete spesso il rischio di venire coinvolti in una battaglia spaziale, quindi è utile sapere come funzionano il combattimento navale e le tecniche fondamentali in Starfield, il nuovissimo RPG stellare di casa Bethesda. Le battaglie spaziali sono piuttosto essenziali, ma i risicati tutorial non sono realmente in grado di spiegare il modo migliore di affrontarle. Niente panico: seguite questi semplici consigli e il prossimo assalto dei pirati vi troverà molto più preparati!

Starfield

Starfield: manovre in battaglia

Le astronavi sono veloci, e quando qualcosa si muove rapidamente non può girare con altrettanta disinvoltura. Se una nave avversaria non è nel vostro campo visivo e dovete compiere una virata brusca per riprenderla sotto tiro, la cosa migliore da fare è abbassare la velocità, effettuare la rotazione e poi aumentarla di nuovo. Scoprirete che l’arco di sterzata è molto più breve e riuscirete ad anticipare i bersagli. Tuttavia, è bene che trascorriate il minor tempo possibile a basso regime, perché la velocità serve per sfuggire ai missili nemici ed evitare che gli altri veicoli vi raggiungano. In caso di necessità, ricordatevi di aumentare la potenza dei motori, magari anche sfruttando la spinta, soprattutto quando il computer avvisa che sono in arrivo dei missili diretti contro di voi.

Riparazioni

Una volta che lo scudo è stato disattivato dal fuoco ostile, i danni iniziano a venire applicati direttamente allo scafo della vostra nave, e la faccenda potrebbe farsi spinosa. È possibile utilizzare le parti di nave recuperate o acquistate durante le fasi esplorative, in pratica una sorta di medipak per le astronavi, allo scopo di effettuare riparazioni urgenti in battaglia, quindi assicuratevi di tenerne una buona scorta sempre a portata di mano. Se non ne avete più a disposizione, provate a precipitarvi verso una nave nemica che avete già sconfitto e saccheggiatela, avvicinandovi a meno di 500 metri dal relitto: molte di esse contengono a loro volta parti di nave e appropriarsene nel corso di uno scontro può essere fondamentale per la sopravvivenza. Tra un combattimento e l’altro, il modo più conveniente per riparare i danni è recarsi in un porto, come quello di Nuova Atlantide, e pagare 1000 crediti per una ricostruzione completa. Le parti di nave sono preziose, quindi è meglio conservarle per quando si deve affrontare uno scontro realmente impegnativo.

Starfield

Sistemi di puntamento

Nella maggior parte dei casi, in Starfield è sufficiente inquadrare le navi nemiche e premere il grilletto. Il trucco sta nel tenerle costantemente all’interno della visuale, ma c’è una piccola sfumatura a cui prestare attenzione: a volte, quando le navi sono più lontane, si può scorgere un grande cerchio accanto ad esse, stante ad indicare che siete abbastanza lontani da dover controllare meglio i vostri colpi. Il cerchio infatti tiene conto del tempo di percorrenza dei proiettili e, prendendo quello come riferimento anziché la sagoma del bersaglio, lo colpirete sparando nella direzione in cui si sta rivolgendo piuttosto che nel punto dove si trova. Riguardo i missili, dovrete tenere in vista la nave nemica e starle vicino finché non verrà sormontata da un quadrato rosso. Una volta che il simbolo diviene fisso, sparate quanti più razzi potete, perché potrebbero uscire dalla portata del bersaglio da un momento all’altro. Non preoccupatevi per le munizioni, perché le armi del vostro mezzo possiedono caricatori infiniti e dovrete solo attendere i rispettivi tempi di raffreddamento quando vi capiter di dare fondo alle scorte. Se possedete l’abilità Controllo Puntamento, non appena agganciato un nemico potrete anche passare alla modalità di blocco del bersaglio, che vi consente di ingrandire la navicella sotto mira e colpire i singoli sistemi, un escamotage che torna particolarmente utile per l’abbordaggio (di cui parleremo fra poco).

Gestione energetica 

Nelle battaglie spaziali di Starfield, è possibile trasferire l’energia tra i diversi sistemi della nave per influenzarne le prestazioni. Non ne avrete mai abbastanza per mantenere tutti i sistemi al massimo, quindi è necessario compiere scelte difficili di continuo: se riservate una maggiore potenza ai motori, vi sposterete più velocemente; se prediligete gli scudi, sarete più resistenti; se invece vi concentrate sulle armi, le ricaricherete più in fretta. In generale, la nostra esperienza ci ha portati ad adottare una configurazione comune per affrontare le battaglie, che prevede la massima energia per gli scudi, 3 o 4 tacche per i motori (dato che di solito si rallenta e si accelera molto, avere una velocità massima elevata non è così importante) e poi dividere equamente tra le armi quello che rimane. Durante un combattimento, non è necessario alimentare il motore gravitazionale, a meno che non si stia cercando di fuggire, quindi sentitevi liberi di svuotarlo completamente. In teoria, i giocatori più scattanti potrebbero ottenere i risultati migliori cambiando continuamente la distribuzione della potenza: passando dalle armi balistiche a quelle energetiche per abbattere lo scudo del nemico, poi di nuovo alle balistiche per distruggerne lo scafo, o variando costantemente l’efficienza dei motori in base al fatto che stiano virando o cercando di volare fuori dalla portata dei missili. In pratica, tutto ciò si rivela molto complesso da gestire e distogliere l’attenzione dal sistema di puntamento anche solo per un attimo potrebbe fare la differenza tra un’eroica vittoria e una tragica sconfitta. Crediamo pertanto che sia meglio trovare un assetto con il giusto equilibrio tra manovrabilità, robustezza e potenza delle armi, concentrandosi sulla battaglia piuttosto che sull’angolo in basso a sinistra dello schermo.

Starfield

Abbandonare lo scontro

Se le cose si mettono male, o semplicemente non ve la sentite di combattere, avrete sempre la possibilità di fuggire dalla battaglia: è sufficiente convogliare tutta l’energia delle armi nel motore gravitazionale, visualizzare la mappa della galassia (dove il tempo non scorre) per scegliere un punto in cui saltare e partire. L’invio di energia al motore gravitazionale è fondamentale, perché più ne possiede e più velocemente si caricherà per portarvi lontano da dove vi trovate.

Scegliere le proprie battaglie

In definitiva, Starfield resta più un gioco di ruolo che un simulatore di combattimenti spaziali, e non avrete mai troppe speranze di cavarvela se i nemici sono troppo numerosi o di un livello eccessivamente superiore al vostro. Prima di viaggiare verso una nuova destinazione, potete vedere sulla mappa qual è il suo livello consigliato: prestate attenzione e non saltate per sbaglio in un sistema di livello 40 mentre voi siete ancora al livello 5. Viceversa, se avete accumulato un dignitoso quantitativo di esperienza e volete bullarvi di qualche pirata alle prime armi, cercate sistemi di basso livello.

Starfield

Abbordaggio

Non è necessario far esplodere le navi nemiche per vincere gli scontri spaziali di Starfield. Se volete, potete salirci a bordo, uccidere l’equipaggio e appropriarvi del vascello. È una variazione sul tema divertente per chi trova noiose tutte quelle esplosioni a gravità zero, ma può essere un po’ complicato da mettere in pratica. Per abbordare una nave nemica, dovete prima mettere fuori uso i suoi motori in modo che non possa muoversi. A tale scopo è utile il blocco del bersaglio (fruibile con l’abilità Controllo Puntamento), che consente di prenderli direttamente di mira, nonché disporre di un’arma EM, che infligge pochi danni ma disabilita i sistemi colpiti, semplificando di gran lunga questo stile di gioco. Se l’abbordaggio è il vostro obiettivo, all’attrezzatura EM sarà opportuno abbinare un’arma a energia, per abbattere gli scudi, e un lanciamissili, anch’esso per gli scudi e un ottimo piano di riserva se le cose si fanno difficili. Quando avrete disabilitato i motori di una nave, volate fino a un raggio di 500 metri da essa e agganciatela come bersaglio, in modo da visualizzare il messaggio che vi consente di attraccare, e dunque di salire a bordo. A questo punto, eliminate pure l’equipaggio che ha preso posizione nei vari scomparti fino all’ultimo uomo: quando sarete finalmente soli, potrete scegliere se sedervi nella cabina di pilotaggio e prendere il controllo, aggiungendola alla vostra flotta oppure rivendendola allo spazioporto più vicino (sarete comunque costretti a pagare una tassa di registrazione, dunque il ricavato sarà sempre inferiore al suo valore nominale), oppure lasciarla galleggiare come un relitto e tornare alla vostra nave dopo aver depredato la stiva.

Starfield: creare una nave efficiente

Un pilota è bravo solo quanto la strumentazione con cui lavora e, se non mantenete la vostra nave ben equipaggiata, sarete sempre in svantaggio durante i combattimenti. Vale la pena spendere una buona parte dei crediti guadagnati per aggiornare con nuove parti la nave su cui volate, una buona abitudine che può fare una grande differenza. Recatevi in un qualsiasi porto spaziale come quello di Nuova Atlantide, uno dei più comodi, e parlate con il tecnico dei servizi navali per iniziare a modificare il mezzo di vostra proprietà. È possibile accedere all’interfaccia di miglioramento per scambiare semplicemente le parti senza modificare la struttura, ma per ottenere i migliori risultati è consigliabile utilizzare il costruttore navale, grazie al quale avrete molte più possibilità di personalizzare al meglio la configurazione. In particolar modo, nei paragrafi successivi ci concentreremo sulle dotazioni migliori per rendere al massimo in battaglia.

Starfield

Armamenti

Ovviamente non si può vincere una battaglia spaziale senza armi, e la scelta delle stesse è di fondamentale importanza. È possibile imbarcare solo tre tipi diversi di attrezzatura offensiva, quindi è doveroso tenere in considerazione quale sarà la vostra strategia quando la userete. Le armi balistiche sono più potenti contro gli scafi, quelle a energia sono migliori contro gli scudi, le EM hanno un danno basso ma disabilitano i sistemi della nave e i missili… beh, in pratica distruggono tutto, ma richiedono tempo per essere agganciati e funzionano solo da vicino. Ciascuna bocca di fuoco ha una diversa cadenza: un tipo di balistica può essere una mitragliatrice a fuoco rapido, mentre un’altra un mortaio dalle bordate lente, e alcuni laser energetici sparano fasci di luce. Prestate molta attenzione alle loro statistiche per avere un’idea di come funzionerà prima di uscire dalla modalità costruttore. Una scelta bilanciata è quella di prendere un laser a energia, un cannone balistico e un lanciamissili, cosicché dovreste concentrarvi a sparare con il primo finché lo scudo del nemico non è abbassato, poi passare al secondo per martellare lo scafo esposto, e nel frattempo sparare missili ogni volta che ne avete l’opportunità. L’impiego di più armi diverse dello stesso genere è un errore, in quanto rischia di non riuscire a farvi oltrepassare determinate difese. Tuttavia, è possibile assegnare armi diverse appartenenti alla medesima categoria ad un unico slot: ad esempio, potreste montare tre lanciamissili differenti che spareranno in contemporanea, posto di avere abbastanza crediti e slot per installarli sulla nave.

Starfield: bilanciamento modulare

Anche il resto del vostro mezzo intergalattico va mantenuto in buone condizioni: uno scudo migliore vi renderà più resistenti, un maggior numero di motori inciderà sulla velocità e un reattore più potente produrrà energia supplementare da distribuire tra i vari sistemi. La gestione ottimale dei componenti si traduce in un gioco di equilibri piuttosto scomodo. Più cose si aggiungono, più la nave sarà lenta e meno manovrabile, a meno che non si riesca a montare un maggior numero di motori, che a loro volta richiedono un reattore migliore, che però rende la nave troppo pesante per il salto gravitazionale… insomma, è necessario fare parecchi esperimenti per identificare la configurazione ideale, ma in linea di massima le cose da tenere a mente sono le seguenti:

  • Utilizzare le parti strutturali per ampliare la nave e avere nuovi punti di aggancio per i componenti, cercando al contempo un buon bilanciamento tra numero di moduli e massa perché ogni nuova struttura la rende più pesante e difficile da manovrare.
  • Il punto di attracco deve essere sempre il più alto e sgombro della nave, nonché collegato ai moduli abitativi per l’equipaggio. Ciò significa che di solito è meglio montarlo verso un’estremità piuttosto che al centro e verso l’alto.
  • Non si può attaccare nulla davanti a una bocca dei motori, presumibilmente perché verrebbe arrostito al decollo, quindi in genere è meglio collegare nuove parti sotto la nave o lateralmente.
  • Non è necessario che la nave abbia un aspetto sensato o simmetrico per volare bene: finché il punteggio di mobilità è alto, non avrà problemi a manovrare nello spazio e combattere.


La nostra recensione di Starfield: qui

Le altre guide:

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.