My hero Ultra rumble

My Hero Ultra Rumble Recensione: un battle royale dal potenziale eroico

Il panorama dei battle royale game non è mai saturo, soprattutto quando a questo genere videoludico vengono applicate idee destinate a funzionare bene. E il connubio tra My Hero Academia e il battle royale ne è l’esempio più lampante visto il risultato finale! Risultato che ha generato My Hero Ultra Rumble, titolo che ha dato nuova vita al franchise videoludico di My Hero Academia dopo il non proprio memorabile My Hero One’s Justice (1 e 2). Proprio da quest’ultimo, Ultra Rumble eredita parte del gameplay, soprattutto le meccaniche picchiaduro, impastandole bene insieme alle meccaniche battaglia reale, creando un nuovo competitor per questo genere che guarda molto al modello free-to-play targato Fortnite, soprattutto in termini di microtransazioni (ma di questo ne parleremo dopo).

Dopo il dimenticabilissimo Dragon Ball The Breakers (qui la nostra recensione), Bandai Namco dunque ha deciso di ritentare una seconda volta prendendo uno dei “big three” di Shonen Jump e trasformandolo videoludicamente parlando in qualcosa che fino a qualche anno fa era del tutto inimmaginabile sia per i fan di My Hero Academia, sia per i giocatori dei videogiochi battle royale. Dopo aver passato tanto tempo sul campo di battaglia, da AMANTE della serie My Hero Academia (meglio dirlo) finalmente sono in grado di darvi il giudizio finale sul gioco, che presenta sia tanti spunti interessanti, ma al tempo stesso farà storcere il naso agli appassionati di All Might, Midoriya e compagni!

My Hero Ultra Rumble

My Hero Ultra Rumble: battaglia reale… e totale!

Come ormai avrete capito, My Hero Ultra Rumble è un battle royale con la formula del free-to-play contenente microtransazioni per lo più destinate agli oggetti cosmetici. L’unica modalità di gioco attualmente presente e realizzata dagli sviluppatori di Byking è rappresentata da uno scontro tra 8 squadre composte da 3 giocatori (per un totale di 24 utenti) che si affrontano in un campo di battaglia, ossia il campo d’addestramento situato all’interno della U.A., che come sempre culminerà con la vittoria finale di un solo e unico team. Fondamentalmente, il gameplay non è minimamente cambiato rispetto all’Open Beta proposta alcuni mesi fa, e la sola lettura del mio precedente Provato basterebbe ad introdurvi alle meccaniche del gameplay. Chiaramente, il termine hero-shooter mai come in questo caso è il più indicato in assoluto, con i giocatori che prima di ogni battaglia scelgono il personaggio da utilizzare tra il non proprio ampio roster suddiviso tra Eroi e Villain.

Ogni personaggio ha il proprio ruolo, suddiviso tra i 5 disponibili: Assalto, che garantisce difesa aggiuntiva a tutto il team; Punta, che aumenta l’attacco a tutta la squadra; Velocista che invece ne aumenta la velocità; Supporto che dona maggior effetto agli item curativi; e infine Tecnico, molto utile se si vuole abbassare il tempo di utilizzo delle proprie Tecniche Quirk. Inoltre, i personaggi presenti richiamano fedelmente i Quirk in loro possesso, il loro potere e le abilità scaturite. Prendendo come riferimento PlayStation 5 (giocando in retrocompatibilità), la piattaforma di riferimento della recensione, le 3 Tecniche Quirk disponibili per ogni Eroe/Villain sono utilizzabili mediante i tasti R1, R2 ed L1, mentre il tasto L2 è destinato alla mira. Infine, nei momenti di massima difficoltà, o per mettere in scena l’assalto decisivo, è possibile utilizzare il potentissimo Plus Ultra che andrà a potenziare del tutto il vostro personaggio, a patto che questo sia carico e pronto all’uso! Già, perché My Hero Ultra Rumble può essere visto come una sorta di battle royale ibrido tra uno shooter e un picchiaduro, con alcuni personaggi che utilizzando tecniche a distanza lo rendono in parte uno sparatutto, con possibilità di mirare a distanza il nemico e sparargli contro. Inoltre, con il tasto triangolo è possibile eseguire azioni speciali che variano in base al personaggio scelto: Deku ed Ingenium (Iida) ad esempio possono trasportare lontano i compagni caduti in battaglia, mentre All Might può eseguire un salto più alto del normale, o ancora Creaty (Yaoyorozu) addirittura può creare una Lucky Bag piena di oggetti utili. Queste azioni speciali ovviamente sono basate sul Quirk dei personaggi, il che rende il gioco ancora più fedele all’anime/manga.

My Hero Academia Ultra Rumble

Fedeltà che emerge anche sul campo di battaglia, dove ogni personaggio sfodera il suo Quirk per primeggiare sugli altri! Il gameplay infatti mette in risalto la natura picchiaduro del franchise, con gli scontri che sembrano usciti direttamente dall’anime. Dunque, combattimenti intensi tra team che dovranno decidere quando entrare in battaglia e quando attendere di banchettare su avversari messi a dura prova dagli scontri… parliamo pur sempre di un battle royale eh! Proprio come Fortnite, è possibile trovare pozioni scudo e vita, rianimare i nemici morenti o addirittura riportarli in vita recuperando la loro “carta”. Ed è proprio il sistema basato sulle carte forse il punto debole del gioco, con gli sviluppatori che hanno deciso di mantenerlo dopo la Beta. Questo sistema si basa sul recupero di carte sparse per la mappa o trovabili nei vari contenitori presenti sul campo di battaglia: alcune card specifiche potenziano direttamente una delle 3 tecniche, mentre le card level up ci consentono di selezionare la tecnica da potenziare; infine, collezionando almeno 3 card “revive” sarà possibile riportare in vita un alleato, a patto come detto prima di essere in possesso della sua carta generata dopo la morte. A mio avviso questo sistema stona molto con la natura del gioco e avrei preferito la totale rimozione con invece un’introduzione di un sistema basato sui punti esperienza, con le tecniche capaci di evolversi durante il loro utilizzo in battaglia. Invece, “farmando” queste carte ci si ritrova con delle tecniche potenti senza fare praticamente nulla!

Da Fortnite il gioco ha ereditato anche la “tempesta” velenosa viola, che man mano avanza e si blocca fino a delimitare delle minuscole zone finali dove si concentrerà l’end-game. Ovviamente, a differenza dell’enorme isola presente sul battle royale di Epic Games, il campo di addestramento della U.A. è molto più piccolo, ma nonostante ciò non è per nulla minuscolo e accoglie in maniera adeguata i “soli” 24 giocatori pronti a darsele di santa ragione. Gli scontri tra squadre culminano sempre con l’abbattimento dei personaggi nemici, che una volta esaurita la barra degli HP hanno la facoltà di strisciare lontano e tentare di rialzarsi, o attendere di essere risollevati dai propri compagni. Dall’altra parte invece, dopo aver abbattuto un avversario è possibile terminarlo con altri colpi, o one-shottarlo con un solo e unico colpo del KO. Dunque, i combattimento devono essere considerati come il punto forte del gioco, nonostante lamentino problemi dovuti alla telecamera, che spesse volte diventa il vero Villain dei giocatori. Detto ciò però, al netto di alcune cose che fanno storcere e non poco il naso, la giocabilità di My Hero Ultra Rumble è così attraente che una partita tira l’altro, esaltando l’eroe (o il villain) che risiede dentro di noi.

My Hero Academia Ultra Rumble

Un roster che genera più di una perplessità

Il roster di My Hero Ultra Rumble, che ovviamente è basato sulla fedele riproduzione dei personaggi di My Hero Academia, dovrebbe essere il fiore all’occhiello del gioco. Eppure, in realtà mi ha destato tante perplessità per colpa delle scelte di Byking! A nostra disposizione abbiamo soltanto 18 personaggi, 3 in più rispetto all’Open Beta. Sono decisamente troppo pochi! In primis, mi aspettavo di avere a disposizione l’intera classe 1-A, dato che ogni studente ha dei Quirk riproducibili in-game. Dov’è Mina Ashido? Dov’è Sero Hanta? E Toru Hagakure? Tokoyami? Per non parlare del simpatico Minoru Mineta e del resto della classe!

Ma non è solo la scelta degli studenti da includere al lancio a lasciare a bocca asciutta! Il senso di includere un Cementos “a caso” e poi lasciare fuori insegnanti quale Shota Aizawa, forse il più rappresentativo della Yuuei, o ancora Midnight e i big three Mirio Togata, Nejire Hado e Tamaki Amajiki. Ancora più strano selezionare come unica pro-Hero presente Mount Lady (a parte il presente All Might), per poi non proporre al day-one gente come Endeavor, Hawks e Beast Jeanist, giusto per citarne qualcuno. Invece, il roster sembra proprio essere stato composto a caso e in fretta e furia, giusto per proporre qualche personaggio al day-one.

E no, non mi son dimenticato dei Villain! 4 Villain… solo 4 Villain… e perché mai? Il roster risicato dei “cattivoni” è quanto più più no-sense sia possibile trovare in giro e fa capire. É vero che così come il lato Eroi, anche per i Villain altri ne verranno aggiunti in futuro, ma presentarne così pochi al day-one è quasi un insulto all’opera del maestro Horikoshi. Kurogiri, Twice e Spinner andavano inseriti di “base”, così come almeno Overhaul e Stain l’Eliminaeroi potevano essere ottime aggiunte per offrire una scelta tra i Villain che andasse a bilanciare quella degli Eroi. Sottolineate le mancanze, il resto dei personaggi presente, e ci tengo a ribadirlo, è stato ricreato fedelmente sia nell’aspetto che nei Quirk, con le tecniche in dotazione che vanno ad esaltare i poteri di ognuno di essi. Giocare un qualsiasi personaggio appartenente al roster di My Hero Ultra Rumble è davvero esaltante e godurioso, perché ci permette di immedesimarci in ognuno di essi. Ed è per questo che la scelta del sistema basato sulle carte a mio avviso stona con tutto il resto di ciò che è stato proposto!

My Hero Academia Ultra Rumble

My Hero Ultra Rumble: quanto ci “costa” diventare degli eroi?

É bene dirlo fin da subito: My Hero Ultra Rumble non è un gioco pay-to-win, ma essendo stato lanciato come free-to-play, da qualche parte Bandai Namco e gli sviluppatori devono rientrare della “spesa” fatta. Lungi da me dire che questo non debba avvenire, ma a differenza dell’Open Beta posso affermare che ottenere oggetti in-game non solo è diventato più difficile, ma anche più soggetto alle microtransazioni. Nel gioco è presente un Battle Pass chiamato Licenza, da Eroe accessibile a tutti e Pro per chi intende acquistarlo e ottenere maggiori ricompense. La Pesca Fortunata, già presente nella Beta, viene riproposta con l’accesso “gratuito” ai biglietti ridotto e l’introduzione della pesca tramite i Cristalli Eroici, la valuta in-game acquistabile medianti soldi reali. Dunque, per accedere a nuovi costumi e a tutto il resto dei cosmetici veniamo costretti ad investire parecchi soldi reali, dato che il giocare assiduamente non offre la possibilità di ottenere tanti biglietti per pescare le casse-premio. Inoltre, il farming della Pesca Fortunata è necessario per ottenere gli Spiriti Eroici necessari per acquistare parte degli oggetti.

Anche ottenere nuovi personaggi è diventato più faticoso nel gioco finale: alcuni di questi possono essere sbloccati mediante i Biglietti Personaggi, più difficili da ottenere rispetto a prima, mentre altri sono ottenibili mediante altre strade. Per nostra fortuna sono stati introdotti dei “coin” giornalieri che ci consentono di sbloccare per una singola partita qualsiasi personaggio bloccato. Un piccolo contentino per chi farma poco o intende investire ancora meno, ma pur sempre meglio che niente.

My Hero Ultra Rumble

Diventiamo Pro Hero

Così come l’opera originale, My Hero Ultra Rumble permette di mettersi in mostra come Eroe agli occhi degli altri! Essendo presente anche una modalità classificata, la composizione di un team con altri giocatori forti garantirà possibilità di vittoria maggiori. E come mostrarsi agli altri in questo titolo? Semplice: è possibile creare la propria pubblicità personalizzata e farla scorrere nella schermata principale, in modo tale che gli altri la notino e possano mettersi in contatto con voi. Bell’idea! Inoltre, sempre in maniera molto federe all’anime/manga, è possibile addirittura creare la propria agenzia, che altri non è che il sistema di clan che offre la possibilità di creare la suddetta agenzia insieme ai propri amici, rendendola privata, o aprirla a tutti i giocatori presenti. Un’altra trovata degna dell’anime! Oltre a ciò, è presente un sistema di missioni utili ad ottenere alcuni oggetti utili (biglietti estrazione, punti agenzia, cristalli eroici) e si suddividono in missioni Giornaliere, Settimanali, Stagionali, Speciali ed Eventi. Dunque, c’è tanto da fare in My Hero Ultra Rumble!

Infine, parlando del net-code, la Beta ha fatto bene agli sviluppatori dato che dal day-one ad oggi, a parte i momenti di manutenzione, i server si sono comportati quasi sempre in maniera impeccabile, sebbene qualche piccolo inconveniente ogni tanto ha fatto la sua comparsa. Dal punto di vista grafico, il cell-shading proposto è pieno di dettagli e rende il gioco praticamente simile all’anime, nonostante l’ambientazione stoni un po’ con il resto dei personaggi. Parlando delle prestazioni invece, come detto in precedenza avendo giocato la versione PlayStation 4 in retrocompatibilità su PlayStation 5, parliamo di un gioco old-gen che però propone una risoluzione molto alta e i 60 frame al secondo, mai calati nonostante si tratti di un gioco prettamente online. Dunque, gli unici momenti di lag si manifestano soltanto nell’area pre-match, per poi stabilizzarsi una volta scesi in battaglia!

Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC

Sviluppatore: Bandai Namco, Byking

Publisher: Bandai Namco

My Hero Ultra Rumble può essere considerato non solo come un esperimento più che riuscito, ma soprattutto come il VIDEOGIOCO di My Hero Academia definitivo. Il titolo trasuda eroicità nel suo gameplay, al netto di un roster troppo risicato e di microtransazioni (non pay-to-win) un po’ troppo aggressive. Vestire i panni dei propri Eroi/Villain preferiti esalta ancora di più l’immedesimazione all’interno dell’area di battaglia. Con questo non sto dicendo che Fortnite ha trovato il suo degno rivale, ma posso affermare senza ombra di dubbio come il genere battle royale d’ora in avanti abbia acquisito un nuovo esponente con tutte le carte in regola per imporsi e rivaleggiare con i titoli già presenti sul mercato. A patto però che Bandai Namco decida di supportare il gioco e tenerlo in vita con aggiornamenti in grado di portare nuovi personaggi e soprattutto nuove modalità di gioco battle royale, compresa magari una modalità a giocatore single e non soltanto a squadre. My Hero Ultra Rumble non raggiunge completamente il Plus Ultra e questo è uno smacco enorme per la natura dell’opera di riferimento, ma nonostante ciò vestire i panni di All Might, Deku e compagnia non fa altro che farci gridale PLUS ULTRAAAAAAAAAAAAA!

 

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!