Quest’opera non ha bisogno di una recensione tradizionale, dell’ennesima recensione canonica scritta per constatare le indubbie qualità del titolo Nintendo e per consacrarlo con un roboante giudizio numerico. No, Super Mario Wonder non ha davvero bisogno di una normalissima recensione in più, e del resto io non ho alcuna voglia di scriverla, quindi lasciate che vi dica che, no, non la troverete su queste pagine, non di mio pugno. Quello che troverete, immagino, è uno scritto certamente meno prolisso di altri, ma volto a condividere con voi alcune riflessioni di chi scrive, nella speranza che possano risultarvi interessanti e, chissà, persino utili. Ma prima, a beneficio dei lettori più distratti o di chi fosse stato recentemente ridestato da un lungo sonno criogenico, qualche informazione di servizio su Super Mario Bros. Wonder.
Tanto per cominciare, SMBW è un platform tridimensionale con meccaniche 2D: su questo torneremo a tempo debito, quindi ora non pensateci e andiamo oltre, ok? Per la precisione, andiamo in un posto nuovo: il Regno dei Fiori, setting che, a questo giro, sostituisce il più canonico Regno dei Funghi. A invitare “Mario & Friends” nel suo dominio è nientemeno che il Principe Florian, ma l’atmosfera di gaudio e giubilo sarà presto scacciata dal più imprevedibile degli eventi: l’arrivo del guastafeste Bowser (sì, l’ironia è ampiamente voluta), che metterà in subbuglio l’intero regno, impossessandosi di un Fiore Meraviglia, fondendosi con il castello del Principe e trasformandosi in una temibile fortezza volante.
Super Mario Bros. Wonder: il mondo nuovo
Il Regno dei Fiori, già di per sé nuovo per noi giocatori, riserva molte sorprese, ma sono proprio i fiori meraviglia a garantire il massimo dello stupore. Essi infatti creano improvvisi sconvolgimenti nel livello che stiamo attraversando, con “brusche accelerazioni di gameplay” in qualsiasi direzione. Cosa vuol dire? Preferiamo non dirvelo e lasciare a voi il positivo shock della scoperta: in fondo, che effetti sorpresa sarebbero, altrimenti? Ma chi interpreterete, in Super Mario Bros. Wonder? La domanda non solo è legittima, ma è anche fondamentale, cruciale in questa nuova creazione della Casa di Kyoto. Tanto per cominciare, chiariamo subito che potrete ovviamente giocare Wonder da soli, ma, volendo, anche in due, tre o persino quattro giocatori. Localmente oppure online. Non male, eh? Ma anche su questo torneremo, quindi procediamo nella perlustrazione. I personaggi che potrete interpretare sono ben 12: Mario, Luigi, Daisy, Peach, quattro Yoshi, tre Toad e il Ruboniglio. Ce n’è per tutti i gusti, si potrebbe dire, ma l’aspetto fondamentale è che alcuni di questi vostri alter-ego hanno l’inusuale caratteristica di non subire danni, agevolando il progresso corale all’interno del gioco. Discutibile? No, niente affatto: geniale, utilissimo, discrezionale… perché, in fondo, quisque faber est fortunae suae. I dotati di tali poteri sono i quattro coloratissimi dinosaurini e il Ruboniglio, mentre con gli altri eroi potrete ancora vivere il brivido dell’errore e del contatto nefasto con i nemici.
Azione congiunta
Il discorso del divertimento in squadra è centrale, questo è certo. E non è niente affatto una cattiva idea, anzi…! Come scrivevamo, si può giocare a Super Mario Bros. Wonder in multiplayer (quasi davvero) cooperativo in due, tre o anche quattro giocatori facendo uso di una sola Nintendo Switch. Si procede insieme esplorando i livelli, spostandosi e saltando di piattaforma in piattaforma e, fondamentalmente, rubandosi i power-up a vicenda, come è tradizione in ogni genere di titolo co-op. In caso di prematura dipartita di uno di voi, gli altri avranno la possibilità, per pochi secondi, di toccare il suo fluttuante spirito per rivitalizzarlo e riportarlo in-game. Quanto al gioco online, si può anche decidere di sfidarsi in una modalità che vi permette di gareggiare contro i vostri compagni e cercare di arrivare primi in fondo a qualsiasi dei livelli. Da notare anche le presenze delle sagome fantasma lasciate da altri giocatori online, che, come scoprirete, vi saranno molto utili.
In tutto ciò, Wonder offre diversi poteri a Mario e compagni per affrontare le insidie del Regno dei Fiori “distorto” dal perfido Bowser! Oltre ai classici che fin troppo bene conosciamo e amiamo, ne debuttano di nuovi, tra cui il più evidente e “ingombrante” è di certo il Frutto Elefante, col quale Mario (o chi per lui) si tramuterà in una sorta di ibrido-elefante dalla grande forza, capace non soltanto di immagazzinare acqua da spruzzare dalla proboscide, ma anche di distruggere blocchetti e travolgere avversari. Un potere davvero niente male, che potrà facilmente darvi dipendenza. Degni di nota anche il Fungo Trivella e il Fiore Bolla: il primo, tatticamente versatile, è utilissimo sia in chiave offensiva, specialmente contro certi specifici tipi di nemici, ma anche difensivo-elusiva, per scavare preziose gallerie; il secondo, di contro, genera bolle traslucide capaci di intrappolare nemici o di rendersi utili appoggi per saltare dove nessun idraulico è mai stato prima!
Un altro importante elemento di Super Mario Bros. Wonder sono le spille. Ce ne sono di tanti tipi e, una volta raccolte, potrete decidere se selezionarne una e quale; gli effetti sono molteplici e tutti estremamente utili e/o particolari. Le spille, che potrete trovare completando livelli sfida o comprandole nei negozi presenti sulla mappa di gioco, si distinguono in differenti tipologie: quelle che vi danno poteri speciali da usare nel livello, quelle che vi attribuiscono specifici bonus e quelle “professionista”, per dar vita a sfide speciali con voi stessi (es.: essere costretti a correre sempre).
Ora però basta con la ricognizione. Un’idea ve la siete fatta, qualche video lo avrete visto e non avete bisogno di ulteriori dettagli. Cosa manca? Il nostro parere, diretto e fuori dagli schemi.
Amore è fiducia
Se non siete dei bambini, ormai lo sapete da soli che Nintendo non è una casa di videogiochi come qualsiasi altra. La Storia lo grida. Le sue console, le sue trovate, i suoi autori. Se il Videogioco è quello che è, in gran parte lo si deve a Nintendo, e la gestione delle sue serie principali ne è forse la più grande dimostrazione. Su tutte, quella apicale è la serie di Super Mario. E non gli spin-off, tra golf e calcio, corse sui kart e giochi di ruolo. No. Parlo dei platform, della serie di opere che, saltando di piattaforma in piattaforma, hanno scolpito nella pietra le regole del game design, le basi della leggenda di un gameplay che è cultura, gioia, stupore e ardimento. Arte. Arte in grado di entrarci negli occhi, nel cuore, nella mente, nello spirito. Quell’arte che resta con te, per sempre, che ti cambia e ti rende una persona migliore… quell’arte che ti ricorda chi eri (e sei) davvero, che sa risvegliare il fanciullino di Pascoli. Ebbene, in un’industria che ha distrutto ogni cosa, tra milking selvaggio e incuria, tra passi falsi e false ripartenze, la Grande N ha gestito per decadi intere questo castello di cristallo, fragile e perfetto, con ineguagliabile maestria. Shigeru Miyamoto e i suoi discepoli, la sua scuola, una élite che al solo nominarla gonfia di lacrime i nostri occhi.
Voi lo sapete, lo sapete tutti. I platform di Super Mario si dividono in capolavori e capolavori rivoluzionari. Nella seconda categoria ci sono stille di perfezione assoluta come Super Mario 64 o Super Mario Galaxy, mentre altri si limitano a rientrare nella prima. Come questo Super Mario Bros. Wonder, che non può macchiarsi di lesa maestà verso Super Mario Odyssey, ma che, una volta per tutte, deve insegnare a tutti noi il valore della fiducia. Volete minuziose valutazioni di infiniti elementi di gioco? Giudizi analitici su meccaniche specifiche? Il peso delle parti? No, amici miei carissimi, voi questo non lo avrete. Non qui, non oggi, non da noi. Questo è il platform del 2023 per grandi e piccini, per famiglie e comitive di amici, per coppie innamorate e per lupi solitari. C’è tutto quello che deve esserci, nulla di meno e nulla di più, e tutto funziona divinamente, perché questo è Super Mario e perché lo ha fatto Nintendo. E se credete sia una motivazione ingiusta, sappiate che vi sbagliate. Perché nel 1981 un certo coin-op di nome Donkey Kong scrisse la storia la prima volta. E quel mito, quell’eroe, quell’immensità mostruosa, ha retto oltre 40 anni, invitto. Non vi occorre altro se non di fidarvi. Farete la cosa giusta, ancora una volta.
Piattaforme: Nintendo Switch
Sviluppatore: Nintendo EPD
Publisher: Nintendo
Super Mario Bros. Wonder è il nuovo platform di Super Mario sviluppato da Nintendo EPD per quella macchina da guerra che risponde al nome di Switch. Premesso che non si tratta di uno dei “Mario rivoluzionari” (abbiamo già avuto Odyssey, su Switch, e certe regole sono sacre), siamo al cospetto, ancora una volta, di un titano della giocabilità, un’opera magistrale che intrattiene, diverte, emoziona, sfida ed esalta, oggi come (e più di) ieri. Mario è Mario e Nintendo è Nintendo, e se ancora non lo avete capito, forse dovreste cominciare a farvi due domande. Scherzi a parte, Wonder è ciò che desideravamo e che avremmo voluto meritare, nulla di meno e nulla di più. Non occorre alcun dettaglio, quando tutto fa il suo dovere e va oltre. Occorre solo di vivere l’esperienza, mentre chi vi è vicino vedrà la gioia colorare i vostri occhi e un grande sorriso illuminarvi il volto. Bentornato, compagno Mario.
