ATARI 2600 Anteprima

Atari 2600+ Recensione: il ritorno della console (quasi) originale

Nella generazione di console e hardware che hanno raggiunto vette inimmaginabili qualche decina di anni addietro, con la risoluzione ormai stabile sui 4K, il frame rate che supera abbondantemente i 2 zeri e il livello grafico fotorealistico, la leggendaria Atari e Plaion hanno deciso di scavare nel passato per riportare letteralmente in vita una console che definire mitica sarebbe riduttivo: parliamo di Atari 2600, ritornata ai giorni nostri con il nome di Atari 2600+ (o Atari 2600 Plus).

Leggendo i libri di “storia”, Atari 2600 è stata una delle console più longeve sul mercato (1977-1992), con alcune scorte disponibili all’acquisto anche negli anni successivi. Fu una delle prime console con cartuccia, capace di accogliere giochi che sono ancora oggi conservati nei musei del videogioco e soprattutto, nei cuori dei videogiocatori dell’epoca. Ne furono commercializzati circa 550 e tra i più memorabili come non ricordare Asteroids, Adventure, Mr. Run an Jump, Space Invaders, River Raid, Berserk, Adventure, Ms. Pac-Man, H.E.R.O., Stargate, Pitfall II, Yars’ Revenge, Frogger, Missile Command e soprattutto E.T., considerato come uno dei peggiori videogame della storia, ma al tempo stesso tra le cartucce più rare e preziose di sempre.

L’operazione compiuta da Atari e Plaion consiste nel riportare sul mercato questa “nuova” Atari 2600+, basata sul modello Atari VCS CX2600A del 1980 (ossia il modello a 4 interruttori frontali). Non parliamo di una delle tante “Atari Flashback”, cloni o console retro piene zeppe di rom, ma dell’originale piattaforma di gioco (quasi) in tutto e per tutto, con un tocco di modernità (il Plus nel nome). Dunque, stiamo davvero parlando del ritorno del mito degli anni ’70-’80 catapultato ai giorni nostri? Si, esattamente! E noi di GamesVillage l’abbiamo testata e giocata prima del suo arrivo sul mercato console.

Atari 2600+

Atari 2600+: è lei o non è lei? Certo che è (quasi) lei!

No, non è uno scherzo! Atari 2600+ è la quasi del tutto fedele riedizione del modello del 1980, con il form factor originale ma con qualche tocco di modernità, come lo switch tra risoluzione HDMI e risoluzione originale, o la presenza delle entrate HDMI e USB-C, con entrambi i cavi in dotazione griffati Atari. Per tutto il resto, la console è esattamente la stessa! Stessi materiali, stessi interruttori, stesso alloggio per le cartucce, perché sì, Atari 2600+ non presente alcun titolo pre-installato, ma funziona con le mitiche cartucce! La piattaforma di gioco non soltanto propone nella sua scatola una cartuccia con una selezione di 10 giochi (di cui tra poco parlerò), ma consente anche di utilizzare le vecchie cartucce Atari 2600 e Atari 7800. Non si tratta di una semplice retrocompatibilità, dato che l’hardware è praticamente quello originale. Dunque, vi sto dicendo che se siete ancora in possesso di qualche cartuccia antica, questa console è in grado di riprodurla e permettervi di giocare nuovamente ai titoli in vostro possesso.

La confezione include oltre alla console e la cavetteria sopra citata (ma niente adattatore AC, quello è da acquistare a parte), anche una cartuccia con 10 giochi presenti e il joystick CX40+, lo stesso rognosissimo e allo stesso tempo iconico controller di Atari 2600, riprodotto anch’esso in maniera fedele per riportare in tempi moderni tutta la complessità del tempo nel maneggiare uno stick tra gli stick più scomodi mai realizzati. Ma è davvero impossibile non voler bene al mitico CX40!

Grazie ad Atari 2600+, i retrogamer e gli appassionati di console e titoli vintage avranno dal prossimo 17 novembre la possibilità di entrare in possesso di un più che originale Atari 2600 funzionante, senza la necessità di dover spendere tanti soldi per riottenere una console vecchia, usurata e magari non funzionante… il tutto al prezzo neanche troppo alto di 119.99 euro. Perché Atari 2600+ sarà anche una “riproduzione”, ma dentro questa scatola di plastica batte il cuore del vero Atari 2600!

Atari 2600+

Cartuccia 10 giochi in 1, ma ci bastano?

Come già detto in precedenza, la console originale vantava circa 550 giochi e nella confezione di “Plus” troviamo una cartuccia 10-1 con i seguenti giochi: Adventure, Combat, Dodge ‘Em, Haunted House, Maze Craze, Missile Command, Realsports Volleyball, Surround, Video Pinball e Yars’ Revenge. Parliamo di una selezione di titoli che propone alcuni dei titoli più iconici pubblicati, ma allo stesso tempo, a mio avviso la proposta è un po’ striminzita. Non potendo pretendere più di 10 giochi su una singola cartuccia viste le dimensioni della memoria interna delle stesse cartucce, forse la selezione dei 10 giochi poteva essere un po’ più oculata, oppure, sarebbe stata gradita la presenza di almeno una/due cartucce in più. Invece, giochi iconici quali Mr. Run and Jump o Berzerk sono sì disponibili, ma acquistabili a parte al prezzo di 29.99 euro ciascuno. Si tratta di una trovata commerciale che obbligherà i giocatori a spendere altri 60 euro per ottenere 2 giochi che invece potevano essere offerti all’interno della cartuccia principale o di una seconda cartuccia. Al tempo stesso però, i collezionisti potranno riottenere i 2 titoli singolarmente nelle proprie cartucce. Io però avrei optato per averli compresi nei 119.99 euro di tutto l’insieme! Dunque, va bene il tutto nel passato, va bene rivivere le emozioni anni ’70-’80, ma la proposta in termini di giochi presenti a mio avviso lesina di parecchio.

Prendiamo ad esempio il leggendario Adventure, che vi ricordo essere il primo gioco al mondo a presentare un Easter Egg al suo interno. Negli anni d’oro, con tanta immaginazione ci si poteva immedesimare in un guerriero cui scopo era quello di partire all’avventura e compiere la propria missione, ma giocando oggi in molti vedranno soltanto un quadratino superare alcune aree e un gioco dalla durata media di 1 minuto e 30 secondi. A questo punto, almeno una cartuccia secondaria con altri 10 giochi inclusi sarebbe stata gradita, dato che il mio Atari Flashback Gold ne contiene 120!

Ma ciò che affascina di Atari 2600+ è quella sensazione “vecchio stile” mai vissuta dai giocatori delle ultime decadi. La console non presenta infatti alcun tipo di menu e dunque, è possibile soltanto lanciare i giochi su cartuccia. La cartuccia in dotazione ha dei mini-interruttori e in base ad alcune combinazione sarà possibile far partire il gioco selezionato. Dopo aver posizionato la cartuccia nel suo alloggio, con gli interruttori presenti sulla console potrete accenderla o spegnerla, selezionare la modalità a colori o in bianco e nero, selezionare i livelli (o la difficoltà) del gioco lanciato e resettare i suddetti. Per quanto riguarda il numero di giocatori, sul retro della console sono presenti 2 entrate per i controller e dunque, il co-op locale è limitato a 2 giocatori. Chiaramente, sarà possibile utilizzare tutti i controller originali o compatibili di Atari 2600.

Atari 2600+ è una nuova console oppure una semplice “operazione nostalgia”?

Veniamo al nocciolo della questione: come dobbiamo considerare l’avvento di Atari 2600+ in questo 2023? per rispondere a questa domanda dobbiamo prima fare un passo indietro, perché bisogna prima differenziare la console dai vari game system e cloni, dato che questi ultimi altro non sono che semplici riproduzioni che includono centinaia di titoli pre-installati e feature quali salvataggi, resume e rewind game. Dunque, parliamo di hardware modificati e pieni zeppi di rom. A differenza di tutti questi fac-simile, l’Atari 2600+ deve essere considerata una console a tutti gli effetti, ma al tempo stesso la parola “nuova” non trova molto senso, perché come già ribadito più volte, “2600+” è la stessa Atari degli anni ’70-’80 che per forza di cose deve proporre caratteristiche moderne quali l’uscita HDMI, l’alimentazione USB e le risoluzioni multiple dello schermo, ma ficchiamoci nella testa che il tutto è basato sulla macchina originale. Quindi, chi come me a 8 anni ha subito il furto della console per mano di ignoti, oggi ha la possibilità di avere nuovamente nelle mani il suo Atari 2600, nonostante quel Plus nel nome.

Come me, tutti i vecchi videogiocatori, amanti del retro e gli ultra-30/40enni, non potranno restare indifferenti al ritorno di Atari 2600, che però difficilmente riuscirà a far breccia nei cuori delle nuove generazioni. É improbabile che i nuovi videogiocatori possano dare una possibilità ad una console che ha fatto la storia e che nei suoi anni d’oro è stata la più desiderata di sempre, conscia del fatto che la sua seconda venuta al mondo altri non è che un’operazione destinata a permettere alla vecchia guardia di rimettere le mani su una piattaforma di gioco quasi introvabile e magari, dare nuovamente vita a cartucce impolverate o inutilizzate da decenni. Quello che intendono fare Atari e Plaion però è qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa: provare a dare ad Atari 2600 un nuovo ciclo vitale con la ri-pubblicazione dei vecchi giochi, come Berzerk che ritorna in cartuccia con la sua Enhanced Edition e dunque, è lecito aspettarsi nei prossimi mesi anche altre pubblicazioni targate Atari. Sia noi che Atari però siamo consci di una cosa: console e cartucce troveranno sì porte e portafogli aperti da parte di noi nostalgici videogiocatori, ma al tempo stesso queste saranno chiusi a tripla mandata dalle nuove generazioni di giocatori!

Atari 2600+

Atari 2600+ torna prepotentemente sul mercato con un secondo ciclo vitale destinato però ad una minima parte di utenza. Denominarla “operazione nostalgia” sarebbe riduttivo, visto l’intento di Atari di immettere sul mercato la macchina originale, “nuove” cartucce e dare un minimo supporto che potrebbe durare addirittura anni. Con un prezzo più che accessibile e dato il periodo d’uscita, il produttore sicuramente punta al periodo invernale e natalizio per massimizzare le vendite e tentare di destare la curiosità anche da parte di coloro che mai hanno toccato un Atari in vita propria. La coraggiosa mossa del produttore si rivelerà vincente, oppure il nuovo “2600+” rischia seriamente di restare sugli scaffali e di impolverarsi? A mio avviso tutto dipenderà da quanti cuori riuscirà a catturare e ri-catturare la leggendaria console! Una cosa è certa: Atari 2600 è tornato e non ha nessuna intenzione di tornare in pensione!

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!